Sudan and conflicts zones.

Sudan and conflicts zones.

Wednesday 22 April 2009

Pace sta per arrivare!!!!!!!!!!!!!!!!!




Sudan 2002


وفد سوداني يجتمع في باريس مع وفد فرنسي- بريطاني
أعلنت وزارة الخارجية الفرنسية أن وفدا سودانيا سيلتقي مساء الثلاثاء في باريس وزير الخارجية الفرنسي برنار كوشنير وسكرتير الدولة البريطاني للشؤون الخارجية مارك مالوش براون.
وقال نائب الناطق باسم الخارجية فريديريك ديزانيو إن الوفد السوداني الذي يرأسه نافع علي نافع وعثمان اسماعيل، وهما اثنان من مستشاري الرئيس عمر البشير موجودان في فرنسا "بمبادرة منه".
واضاف ان اللقاء الثلاثي سيسمح بمناقشة ملفات النزاع في دارفور وخصوصا طرد المنظمات الانسانية من قبل الخرطوم وكذلك عملية السلام في جنوب السودان. وتابع ان اللقاء سيسمح أيضا بمناقشة مسألة مذكرة التوقيف الصادرة عن المحكمة الجنائية الدولية بحق البشير بتهمة ارتكاب جرائم حرب وجرائم ضد الانسانية.
وبرر ديزانيو عقد اللقاء الثلاثي بقوله "نتشاور بشكل وثيق للغاية مع بريطانيا حول هذه المسألة".
وأضاف ان "الوفد السوداني موجود في باريس بطلب منه, ورأينا ان من المناسب اجراء هذا التشاور بهذا الشكل للتذكير بما نطلبه من السلطات السودانية وتمرير عدد من الرسائل.
ويتوقع أن يجري ممثلو فرنسا وبريطانيا مباحثات مع الوفد السوداني يوم الأربعاء ويعتزما عقد مؤتمر صحفي يوم الخميس.
ومن جانبه بدأ الرئيس عمر البشير الثلاثاء زيارة رسمية إلى اثيوبيا هي السادسة من زيارته الخارجية منذ صدور مذكرة توقيفه عن المحكمة الجنائية الدولية التي طالبت حكوماتدول العالم باعتقاله.
وكان البشير قد قام بعدة زيارات للخارج شملت ارتيريا التي زارها بعد ايام من صدور المذكرة، وقطر التي شارك فيها في القمة العربية وليبيا ومصر، إضافة إلى السعودية التي وصلها قادماً من قطر.
ورفضت الحكومة السودانية قرار المحكمة الدولية وربطته بدوافع سياسية للدول الغربية.
وتراقب المحكمة الجنائية تحركات البشير، لكنها لا تملك سلطة لانفاذ مذكرة الاعتقال.
موضوع من BBCArabic.com


Darfur/ Delegazione Sudan a colloquio con diplomazia Gb e Francia
di Apcom
Incontro tripartito questa sera a Parigi
Parigi, 21 apr. (Apcom) - Una delegazione sudanese incontrerà questa sera a Parigi il capo della diplomazia francese, Bernard Kouchner e il sottosegretario agli Esteri britannico, Mark Malloch-Brown. La delegazione sudanese, guidata da due consiglieri del presidente Omar Al Bashir, Nafie Ali Nafie e Othman Ismail, è in Francia "su sua iniziativa", ha dichiarato il portavoce del Quai d'Orsay, Frederic Desagneaux. L'incontro tripartito permetterà di discutere del delicato dossier del Darfur e in particolare dell'espulsione delle organizzazioni umanitarie decisa da Khartoum. Dovrebbe essere evocata anche la questione del mandato di arresto spiccato dalla Corte penale internazionale (Cpi) il 4 marzo scorso contro il presidente Al Bashir, accusato di crimini di guerra e contro l'umanità in Darfur, dove, secondo l'Onu, il conflitto ha causato oltre 300.000 morti, un bilancio che il governo sudanese minimizza a 10.000 vittime. "Vi sono delle richieste da parte della Cpi che debbono essere soddisfatte", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri francese, aggiungendo che il mandato d'arresto "deve essere portato a compimento". "Chiediamo la cooperazione totale e senza ambiguità del Sudan con la Cpi e con il Consiglio di sicurezza" dell'Onu. Desagneaux ha spiegato che l'incontro tripartito di Parigi ha come scopo quello di sviluppare "una concertazione molto stretta con il Regno Unito su questa vicenda". (fonte afp)



TENSIONE A BRUZZANO
Occupano i binari e bloccano il trenoProtesta dei rifugiati sgomberati
La polizia ha impedito ai manifestanti di rientrare nel residence in disuso di via Senigallia. Una cinquantina di loro ha deciso di occupare i binari delle Ferrovie Nord e di bloccare un treno. Attimi di tensione quando gli agenti in assetto antisommossa hanno cercato di farli spostare
Milano, 21 aprile 2009 - I rifugiati del residence in disuso di via Senigallia hanno bloccato un treno in arrivo disponendosi sui binari delle Ferrovie Nord.

A far scattare la protesta, verosimilmente, il fatto che la cinquantina di rifugiati sia rimasta bloccata fuori dal residence.

La polizia ha impedito loro, infatti, di rientrare nella struttura. I manifestanti hanno così deciso di fermare il treno in arrivo sorreggendo uno striscione con la scritta "We are need peace".

Non si sono registrati incidenti. Il treno si è fermato a decine di metri di distanza dal gruppo.

CONTINUA L’OCCUPAZIONE DEI BINARI

Il gruppo di manifestanti sta sventolando permessi di soggiorno e carte d’identità con l’intenzione di dimostrare la loro posizione di rifugiati “regolari”.

“Siamo rifugiati della Somalia, Eritrea, Sudan. Questa mattina siamo andati a mangiare alla mensa San Francesco in Porta Venezia, avevamo fame, ora non ci fanno rientrare. Vogliamo pace”.

Intanto la polizia presente sul luogo ha annunciato al megafono ai rifugiati che procederà allo sgombero se i binari non saranno liberati: ”Ci sono 600 pendolari che attendono di arrivare a Milano. Questa e’ una manifestazione non autorizzata”.

Nel frattempo sarebbe accorso sul posto anche qualche rappresentante dei centri sociali e il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Luciano Muhlbauer che ha dichiarato: “Siamo a una situazione di presa in giro. Ieri sono stati censiti 300 rifugiati. Questa mattina molti sono rimasti fuori percè sono usciti per fare colazione. Il Comune dice che chi è fuori ci rimane.

Dentro ce ne sono ancora un centinaio destinati ai dormitori. Non tutti ci andranno, però, perché chi ha già usufruito di questo servizio rimarrà escluso e finirà in strada. Sono tutti regolari e con permesso di soggiorno, lo trovo scandaloso.

MOMENTI DI TENSIONE A BRUZZANO

Dopo tre annunci la polizia ha proceduto allo sgombero dei binari occupati dai rifugiati. Gli agenti starebbero sollevando di peso uno per uno i rifugiati trascinandoli in terra.

I rifugiati sarebbero stati “accompagnati” dagli agenti in tenuta antisommossa all’ingresso della stazione ferroviaria di Bruzzanonel tentativo di riportare la situazione alla normalità

Secondo un manifestante le forze dell’ordine avrebbero "picchiato" un suo amico presente alla manifstazione.

RITORNO ALLA NORMALITA’

La situazione è tornata tranquilla sia fuori dal residence “Leonardo Da Vinci” di Bruzzano sia alla stazione ferroviaria.

Dopo aver inscenato una protesta e occupato i binari della ferrovia, si sono sparpagliati nelle vie limitrofe,mentre una ventina è ritornata davanti all’ingresso sul retro della residenza ostruito dalle forze dell’ordine.

Dopo aver chiesto loro i documenti, a chi li ha forniti, le forze dell’ordine hanno comunicato di poter allontanarsi. I giovani dei centri sociali hanno cercato di mediare traducendo in inglese le richieste degli agenti. Hanno portato anche pane e acqua per tutti.

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