Sudan and conflicts zones.

Sudan and conflicts zones.

Tuesday 30 December 2008

2009


Anno novo vita nouva esperanza per il Darfur.
I spare that the new year will bring to Darfur peace.

Friday 19 December 2008

Diritti umani Human wright













DIRITTI UMANI. Rifugiati sudanesi in cerca di una patria

EUROPA, 13:25:00
2008-12-18 Amman (HREA - www.hrea.org) [Photo by Mia Farrow, per gentile concessione ad ICN-News: Darfur]
UNHCR Un gruppo di 97 rifugiati sudanesi, originari soprattutto del Darfur, bloccati in un campo provvisorio nel deserto iracheno dal 2005, sono partiti per Amman, in Giordania, da dove è previsto che raggiungano in nottata la Romania. In Romania saranno alloggiati in un nuovo Centro di Transito d'Emergenza a Timisoara dove attenderanno che le loro domande per il reinsediamento siano esaminate. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ringrazia i governi della Giordania e della Romania per la loro collaborazione che ha reso possibile questo trasferimento.
E' previsto che il gruppo, attualmente in Giordania, parta stanotte su un volo speciale dall'aeroporto di Marka ad Amman alla volta della Romania accompagnato dallo staff dell'UNHCR. Partiranno successivamente altri 42 rifugiati sudanesi che dovrebbero lasciare l'Iraq il prossimo mese.
Il gruppo era fuggito dal Sudan alla fine degli anni '80 e dalla loro partenza dal Sudan la situazione in Darfur si è seriamente deteriorata. I rifugiati non hanno quasi più contatti con le loro famiglie in Sudan. Hanno paura di tornare nel loro Paese dove potrebbero trovarsi nella condizione di sfollati interni.
I rifugiati hanno sopportato abusi, ricatti, minacce e aggressioni a opera della milizia dopo la caduta del regime di Saddam Hussein nel 2003. In tutto 17 sudanesi sono stati uccisi tra il dicembre del 2004 e il febbraio del 2005. A causa di questo bersagliamento da parte dei rivoltosi, i rifugiati hanno cercato di fuggire dall'Iraq, ma non ce l'hanno fatta. Sono rimasti bloccati nel campo di K-70 fuori dalla città di Al Rutbah, nel deserto di Al Anbar, circa 75 km a est del confine tra Giordania e Iraq. Qui hanno dovuto sopportare dure situazioni climatiche e persecuzioni da parte dei miliziani. Contemporaneamente alla ricerca di una soluzione duratura per loro, l'UNHCR ha fornito aiuti umanitari al gruppo, che comprende donne e bambini. HREA - www.hrea.org
HREA è un'organizzazione internazionale non governativa che ha come missione la promozione e il supporto formativo all'educazione ai diritti umani di attivisti e professionisti del settore, attraverso lo sviluppo e la redazione di materiali e programmi di studio nonché, la creazione di una comunità mediante tecnologie disponibili sul web.
I darfuriani e poplo che vivie da secoli in quella terra ora non faciamo storie per cercari un altra patria la loro patria e 1-Darfur confine 1956 nel Sudan si parlo di diritti umani prima questo diritto e dopo il resarcimento danni sia casa bruciati animali uscisi terreni spropriati del loro proprietari.

2-Smeliterizari i jengaweed.

3-Cessare il fouco totalmente

4-Una conferenza internazionale per stabilire quando scritto sopra.

Volevo porgere la mia scusa al SLM perche quando scritto sul problema del Darfur specialmente dopo il testamento di 40 ONG accusando il Soldati del Governo e il Jengaweed di schiavismo..... la mia scusa profonda del anima che con i Darfuriani........................................Abdelazim Abdella Gomaa

Thursday 18 December 2008

Slaves................ schiavismo



why we returned back 200 years? Perche siamo tornati 200 anni fa?
“Abusi e schiavismo:pulizia etnica in Darfur”
rapporto ong Donne e bambine usate come schiave e sottoposte ad abusi dai soldati e dalle milizia filo governative: un gruppo di Ong avrebbe raccolto le prove contro il governo sudanese.

KHARTUM - “Abbiamo le prove della pulizia etnica commessa in Darfur dall’esercito sudanese”. La denuncia arriva dal Darfur Consortium (composto da una cinquantina di ong che hanno base in Africa) che ha stilato un rapporto dopo aver raccolto, negli ultimi due anni, centinaia di testimonianze. In particolare, secondo l’organizzazione, donne e bambine del Darfur sarebbero utilizzate come domestiche, schiave e sottoposte ad abusi sessuali da soldati dell’esercito di Khartoum. Obiettivo: allontanare le popolazioni nere non arabe dalla regione ovest del Sudan sostituendole con gruppi provenienti dal Ciad, dal Niger, dal Mali e dal Camerun. I gruppi più colpiti dalle truppe sudanesi e dalle milizie dei Janjaweed (“Diavoli a Cavallo”) sono quelli dei Fur (dai quali prende il nome il Paese), i Masalit ed i Zaghawa. Nel rapporto si chiede all’Onu di schierare maggiori forze nell’area e di sciogliere le milizie. Oggi nel Paese ci sono circa 10mila uomini delle truppe di pace della forza mista Unamid (Onu-Unione Africana). Dal 2003 il conflitto ha provocato almeno 300mila morti mentre 2,7 milioni di persone sono state costrette a fuggire. City
slaves


صحيفة الديلي تليجراف نشرت تحقيقا عن جانب انساني مخيف للازمة المستمرة في اقليم دارفور السوداني حيث يتم استعباد عدد كبير من النساء والفتيات والفتيان الذين يتم خطفهم من قبل مسلحي الجنجويد من قراهم واستغلالهم كعبيد في معسكرات الجيش ومنازل مقاتلي الجنجويد وتعرض النساء والفتيات للاغتصاب المتكرر حسب قول الصحيفة.
وتنقل الصحيفة عن تقرير اعدته منظمة "دارفور كونستريوم" التي تمثل 50 جميعة خيرية افريقية وعالمية ان ما يجري في دارفور شبيه تماما لما حدث لاكثر من 14 الفا من ابناء الجنوب الافارقة اثناء الصراع المسلح بين الشمال العربي والجنوب الافريقي.
ويقدر التقرير ان الالاف من ابناء دارفور تم خطفهم منذ اندلاع الصراع في الاقليم عام 2003 محملا حكومة الرئيس البشير المسؤولية عن الانتهاكات التي يتعرض لها هؤلاء الضحايا لان الجيش السوداني ومليشيا الجنجويد التي تدعمها الحكومة ترتكب هذه الانتهاكات.
ويوثق التقرير مصير 14 فتاة من منطقة جارسيلا غربي دارفور اذ تم خطفهن ونقلن الى شرقي السودان واجبرن على الزواج وتم اكتشاف ما تعرضن له هؤلاء الفتيات عندما اكتشف طبيب سوداني اثار التعذيب والاعتداء الجنسي المتكرر على واحدة منهن مما حدا باحد المحامين الى رفع دعوى ضد المعتدي او المعتدين.
لكن قاضي المحكمة التي نظرت في الشكوى الغى الدعوى بحجة ان الزواج كان برضا الطرفين.
وتنقل الصحيفة عن التقرير شهادة احدى النساء اللواتي تمكن من الفرار من خاطفيها، تذكر فيها بالتفصيل المعاملة التي كانت تلقاها على ايديهم ومن بينها اجبارها على العمل في المنزل او الحقل كخادمة في النهار وفي الليل ارغامها على ممارسة الجنس معهم.
I had been born from a modest family near the blue nile river, ma grand mother and my father early years of my childhood told me about SLAVES and my father told me about AFRICANS caught and hand cuffed leggs cuffed and taken to America to pic cotton.....grow up and read the story of ROOTS ALEX HALEY, saw the film and now tha Sudan is returning back two centuries, exactly in Darfur, it is shamfull now I am on the idea of war...war.......Azim
Nacque sulla riva del nilo azzuro in Sudan mia nona della parte di mia madre racontava storia attroce di schiavatismo anche papa mi ha racontato del Negri o Negers Africani si sono stati dportati in America frustati seveziati e tortorati srorie che non ho visto ma sentito e non pardono l'uomo bianco per questo ma ora sta succedendo in Sudan alora ci sara guerra GUERRA alla grande.........Azim

Monday 15 December 2008

Ansia e rabbia per Darfur




La Guerra maladetta del secolo per Sudan ha fatto devastare il Darfur e usciso tanti innocenti, donne stuprati, sfollati cittadini darfuriani, ed ora ho saputo che le loro terra stata asegnata ad altri ma perche noi qui in Italia guardiamo la situazioni con prooccupazione ed ansia siamo Sudanese sia del est, ovest, sud ma siamo tutti Sudanese e la situazione la giù non piace a nessuno.
Dialogo costrutivo e come ha detto Sig. Abdelwahid Mohamed Nur che ci sono tre punti chiavi:-
1-Fermari l'uscisioni del Darfuriani.
2-Disarmari Jinjaweed, restiture terreni di Darfuriani asegnata ad altri.
3-Dialogari per pace costruttiva.
Siamo Sudanese e vogliamo la pace ma con questi creteri solidi, il Sudan ora uscito della guerra nel Sud con trattato asai fragille ma reggi, opurtuno fare un altro per Darfur.
Stato marganalizato del 1957 fino ora Darfur che conocevo e lavorato come prof nella scuola di Jaber Kidenka costriuta di paglia senza banchina quando ho soferto per miei studenti che ore stano lottando contro la guerra la distruzione della loro casa fatti di paglia.
E solito pensiero che nel mondo del 30 mo secolo il vasto paese Africano decolonizato soffre la atrocita da un TIRANO che e sudanese....................azim

Saturday 13 December 2008

Obama doctorine for Sudan







مقتل شخص على الأقل في اشتباكات بمدينة أبيي السودانية
قال مسؤول في منظمة الأمم المتحدة إن شخصا واحدا على الأقل قُتل وأُصيب آخرون بجروح خلال اشتباكات جرت اليوم الجمعة في مدينة أبيي السودانية الغنية بالنفط والتي كانت قد شهدت خلال شهر مايو/أيار الماضي أعمال عنف صعدت من حدة المخاوف من عودة الحرب الأهلية بين الشمال والجنوب.
وأضاف المسؤول الدولي قائلا إن القتال نشب بين أفراد تابعين للوحدات المشتركة بين الجيش الشعبي لتحرير السودان وقوات الشرطة الحكومية. أعمال عنف
ولفت الانتباه إلى أن الاشتباكات هي أول اندلاع لأعمال العنف في مدينة أبيي منذ مقتل العشرات خلال المواجهات الدامية والواسعة التي كانت قد اندلعت بين القوات الشمالية والجنوبية في شهر مايو/أيار الماضي. لكنه لم يوضح إن كان الضحايا من الشماليين أم من الجنوبيين.
وقال المسؤول، الذي رفض الكشف عن اسمه، إن الاشتباكات اندلعت في سوق أبيي المركزي في الساعة 12.30 بالتوقيت المحلي (0930 بتوقيت جرينيتش)، إلا أنه لم يعط تفاصيل أخرى عن أعمال العنف التي دارت في المكان.
إلا أن وكالة الأسوشييتد برس للأنباء أفادت بأن اثنين من عناصر الشرطة الحكومية قُتلا في الاشتباكات التي اندلعت في المدينة.
وقالت الوكالة إن الخلاف نشب بين عناصر القوة المشتركة عندما رفض صاحب ملحمة عربي نقل عمله إلى مكان آخر في سوق البلدة الجديد، لا بل أقدم على طعن شرطي كان يتجادل معه بشأن القضية. "سوء تفاهم"
ونقلت الوكالة عن مختار بابو نمر، وهو زعيم إحدى العشائر العربية في أبيي، قوله إن الشرطي نُقل إلى المستشفى، إلا أن أعمال العنف تواصلت بسبب "سوء التفاهم".
وأضاف نمر قائلا: "قام عناصر الشرطة بإطلاق النار في الهواء بغية تفريق الحشود، فرد عليهم الجنود المنتشرون في المنطقة ظنا منهم بأنهم كانوا مستهدفين بهجوم".
إلا أن أحد شهود العيان روى للوكالة أن أفرادا تابعين للقوة المشتركة المذكورة اختلفوا بشأن حل قضية الملحمة، فنشب قتال بين الطرفين أسفر عن مقتل شرطيين.
وجاء في بيان صادر عن رئيس بعثة الأمم المتحدة في السودان، أشرف جيهانجير قاضي، بشأن التطورات في المنطقة، إن المنظمة الدولية تأمل بألا تؤدي الاشتباكات إلى عرقلة تطبيق الاتفاقية التي تم التوصل إليها مؤخرا بشأن حفظ الأمن في أبيي. "خارطة طريق أبيي"
وقال قاضي: "إننا نحث الأطراف المتنازعة بقوة على اتخاذ كافة الإجراءات الضرورية لتجنب حدوث المزيد من أعمال العنف في المنطقة ولضمان ألا تؤدي أحداث اليوم إلى عرقلة تطبيق اتفاق السلام في المدينة والذي عُرف باسم "خارطة طريق أبيي".
وتأتي هذه التطورات في أبيي بُعيد أيام فقط من إعلان الحكومة السودانية أنها أرسلت قوات إضافية إلى ولاية جنوب كردفان المضطربة والغنية بالنفط، إذ كشف الجيش السوداني أن لديه معلومات عن وجود خطط لجماعة متمردة بمهاجمة المنطقة.
وجاء الاعلان الحكومي السوداني عقب اتهام مسؤولين في تلك الولاية الحكومة في الخرطوم بتصعيد الوجود العسكري للجيش في المنطقة خلال الأسابيع الأخيرة، إذ قال هؤلاء إن تكثيف التواجد العسكري ينتهك اتفاقية السلام الموقعة في عام 2005 بين جنوب السودان وشماله. حالة توتر
وكانت الحكومة السودانية قد اتهمت مؤخرا حركة العدل والمساواة المتمردة في دارفور بقيامها الشهر الماضي بقتل خمسة من الرهائن الصينيين وإصابة اثنين آخرين منهم بجروح قبل ان يتمكنا من الإفلات من خاطفيهم.
يُذكر ان العلاقة بين شمال السودان وجنوبه ظلت في حالة من التوتر منذ التوقيع على اتفاق السلام الشامل عام 2005. وكانت من نتيجة هذا التوتر وقوع مواجهات بين القوات الحكومية وقوات الجيش الشعبي لتحرير السودان، المطالب بحكم ذاتي للجنوب.
وتشير الأرقام الحكومية إلى أن معدل الإنتاج النفطي في المنطقة يبلغ نحو نصف مليون برميل يوميا، ومن المؤمل أن يرتفع إلى 600 ألف برميل العام المقبل. اتفاق أبيي
ويقضي الاتفاق بشأن أبيي بضرورة تفعيل بند الترتيبات الأمنية فيما يتعلق بانتشار القوات العسكرية شمالاً وجنوباً، وتأليف إدارة مؤقتة للمنطقة من الطرفين، وتحديد مهلة لوضع حل نهائي للأزمة، والنظر في الوضع الإنساني لإعادة الحياة إلى المدينة وعودة النازحين إليها.
وقد تكبد الطرفان خسائر عسكرية ثقيلة في المعارك التي اندلعت في شهر مايو/أيار الماضي، بعد أن هاجم مسلحو الحركة الشعبية لتحرير السودان المنطقة، كما قُدر عدد من فروا من الاشتباكات بحوالي 50 ألفا.
وكانت الإدارة الجنوبية قد أثارت غضب الحكومة في الخرطوم عندما عينت حاكما للمنطقة، فكان أن بعث الشماليون بمئات الجنود إليها.
يُشار إلى أن تبعية أبيي لأي من الشمال والجنوب تُعد قضية شائكة لم يحسمها اتفاق السلام الموقع عام 2005، حيث اكتفى الجانبان بالاتفاق على تشكيل إدارة مشتركة للمنطقة التي تقدر قيمة الثروة النفطية فيها بمليارات الدولار



La Dottrina Obama riparte dal Darfur e dall’umanitarismo clintoniano
Anna Di Lellio
12 Dicembre 2008

Gli ideologi della politica estera di Bush stanno già cercando di enfatizzare la continuità con l’amministrazione Obama. Assimilano l’interventismo umanitario che si sta profilando come caratteristico del nuovo team alla promozione della democrazia sostenuta dei neo-conservatori. Di fronte al fallimento completo della “Grande Strategia” bushiana, il tentativo è di salvare il salvabile, sottolineando le similarità e attribuendo le sconfitte a errori contingenti, come fa Robert Kagan nell’ultimo numero di "Foreign Affairs". Ma non potrebbero esserci differenze più profonde tra le due politiche.
Obama ha formato una squadra di politica estera che presenta elementi di continuità – se di continuità vogliamo parlare – con l’amministrazione di Bill Clinton. A far da contrappunto a questi veterani c’è solo Robert Gates, Ministro della Difesa, e il generale James Jones, National Security Advisor. Ma queste due figure autorevoli nel campo repubblicano non sono mai state degli ideologi, preferendo un approccio realista e moderato alla politica estera. Saranno loro a frenare gli entusiasmi interventisti nella crisi del Darfur, tanto per menzionare un punto caldo nel mirino dei falchi liberali. L’orientamento del resto della squadra e della pletora di consiglieri autorevoli del Presidente Obama è infatti tutt’altro che moderato.
Susan Rice, ambasciatrice di Obama alle Nazioni Unite, ha chiesto da tempo una posizione più decisa dell’ONU e degli USA sul Darfur, incluso l’intervento militare, dai bombardamenti al blocco navale che strangolerebbe il commercio del petrolio grezzo di cui il Sudan è gran produttore. Hillary Clinton, nuovo Segretario di Stato, ha parlato durante la campagna elettorale di un uso di truppe NATO per stabilire una “no-fly zone” sull’area dove il governo Sudanese ha effettuato i bombardamenti più devastanti. L’anno scorso Joe Biden, vice-presidente, disse in un’udienza del Senato sul Darfur che lui sarebbe stato pronto “a usare la forza degli Stati Uniti immediatamente”. Nel frattempo non ha cambiato idea.
Le motivazioni per intervenire in Darfur sono morali e legali e non hanno nulla in comune con l’intervento in Iraq. Il problema del Darfur non sono le armi di distruzione di massa; l’obiettivo non è cambiare regime per costruirne uno nuovo e più democratico nell’illusione di stabilizzare la regione circostante; l’intenzione non è di diffondere la democrazia usando i mezzi più illiberali possibili, dalla tortura all’impunità per i torturatori. In Darfur, da circa cinque anni il governo sudanese sta commettendo crimini contro l’umanità, e lo scopo di un intervento Usa sarebbe di bloccarli. Non si tratterebbe quindi di una guerra di aggressione, perché la legge umanitaria internazionale riconosce implicitamente il dovere degli stati di prevenire o fermare tali crimini.
Una norma emergente fin dal 2000, la “responsabilità di proteggere,” costituisce come dovere morale la spinta all’intervento in caso di gravi crisi umanitarie. Questa norma è pienamente accettata da Susan Rice, Hillary Clinton e Joe Biden, ma anche da altri democratici autorevoli.
Ieri l’ex-presidente Jimmy Carter ha pubblicato un editoriale sul Washington Post che si legge come una lettera aperta al Presidente Obama in cui si chiede di ristabilire l’autorità morale degli Stati Uniti nel mondo, adottando una politica estera basata sui diritti umani oltre che la democrazia. La lista di azioni da intraprendere è, in parte, già nell’agenda di Obama, dalla chiusura del vergognoso centro di detenzione di Guantanamo al ripudio della tortura. Ancora più specifico di Carter è il rapporto appena pubblicato dalla Task Force sulla Prevenzione del Genocidio. Sotto la guida di Madeleine Albright e William Cohen, due veterani dell’amministrazione Clinton, la Task Force ha messo insieme un gruppo di esperti democratici e repubblicani per mettere a fuoco il problema dei genocidi come priorità nazionale e proporre soluzioni a livello istituzionale e politico.
L’idea è di istituire una Commissione ad alto livello per la “Prevenzione delle Atrocità”, composta da membri del Dipartimento di stato, della difesa, del tesoro, della giustizia, dell’intelligence, dell’Agenzia per lo sviluppo (AID) e dell’esercito. Diretta da un membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale e dall’assistente segretario di stato per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, la Commissione dovrebbe avere un collegamento diretto con il Presidente. Il suo mandato sarebbe di monitorare le crisi umanitarie nel mondo e proporre politiche di gestione e soluzione, con un’enfasi sulla diplomazia fino all’intervento militare.
Difficile trovare punti di contatto tra questo modo di pensare e la “Grande Strategia” bushiana che lascia il mondo più insicuro, l’America più indebolita sulla scena internazionale, e il Medio Oriente più instabile, riconfigurato sotto la potenza emergente dell’Iran. In ogni documento, articolo, e riflessione del campo di Obama si parla di diritti umani, democrazia, multilateralismo e leadership come di un pacchetto di concetti, non come un menu da cui scegliere liberamente a seconda delle circostanze.
La nozione di “responsabilità” nella protezione dell’umanità dal capriccio di leader che si sono macchiati di genocidio non ha mai fatto parte della “Grande Strategia” di Bush. In quella che è stato definita “l’intervista di uscita” del segretario di Stato Condoleeza Rice emerge una miseria di idee e pochissima responsabilità. E’ vero che esiste un consenso quasi unanime tra gli analisti americani sulla mediocrità della Rice ma le sue affermazioni lasciano comunque perplessi. Sul Darfur dice: “Ho dei rimpianti. Ma non so se ci fossero delle riposte diverse (dall’inazione, nda). Il presidente prese in considerazione l’idea di un intervento unilaterale – molto difficile a farsi”. E sulla responsabilità di proteggere, sempre nel caso di Darfur, la Rice sostiene che non si è trattato altro che di parole, ma solo per colpa del Consiglio di Sicurezza.
Da Obama e dalla sua squadra di politica estera l’America, e il mondo, si aspettano competenza e leadership. Le idee ci sono. Si vedrà tra breve quali saranno i fatti. Intanto perfino l’Economist chiede a Obama di rilanciare l’intervento umanitario e di ricostruire la leadership morale dell’America. Da dove cominciare? Congo e Darfur sono due buoni candidati, sempre secondo l’Economist. Se il Consiglio di Sicurezza non approvasse l’intervento, gli USA potrebbero e dovrebbero intervenire senza autorizzazione, magari sotto l’ombrella della NATO, come fece Clinton in Kosovo nel 1999. Dopotutto, a Washington, gli attori di questa nuova impresa umanitaria sono gli stessi.
Opnione dell'associazione Arci Darfur e la pace totale senza guerra che peggiora la situazione il returno con resarcimenti danni a tuttui quelli che sono colpiti o morti o sfullatie la costruzione della loro casa ma si tali obietivo si potrebbe raggiongere con questa dottorina del blocco dell vendità del petrolio Sudanese ben venga perche il governo del Sudan fino ora non ha fatto respetare la sua dicezione di cessato il fuoco, detto del presedente Bashir........................Azim segretaria Associazione Arci Darfur Milano.

Thursday 11 December 2008

fantasma della guerra



ساركوزي.. ما من خيارات أمام البشير سوى إحلال السلام بدارفور
دبي، دولة الإمارات العربية المتحدة (CNN) -- قال الرئيس الفرنسي، نيكولا ساركوزي، الاثنين إن أمام نظيره السوداني، عمر البشير، خيار إحلال السلام في دارفور وإقالة المسؤولين عن ارتكاب جرائم في الإقليم الغربي أو مواجهته المحاكمة بشأن الإبادة الجماعية.
وذكر ساركوزي في كلمة بباريس بمناسبة الذكرى الستين للإعلان العالمي لحقوق الإنسان، أن الحكومة السودانية بحاجة لأن تجد السلام في دارفور"، وفق موقع "بلومبيرغ."
وشدد قائلاً إن على البشير "تغيير توجهاته" وإلا عليه مواجهة مسؤلياته أمام المحكمة الجنائية الدولية"، وفق التقرير.
ووضع ساركوزي، الذي تتولى بلاده الرئاسة الدورية للاتحاد الأوروبي، نظيره السوداني أمام خيار "تغيير سياساته ليس خلال أسابيع، بل الأيام القليلة المقبلة، أو لن يتحدث المجتمع الدولي معه."
وكان كبير ممثل الادعاء في المحكمة الجنائية الدولية بلاهاي، لويس مورينو أوكامبو، قد طالب في يوليو/تموز باستصدار مذكرة اعتقال بحق البشير، قائلاً إن الرئيس السوداني يحمل "مسؤوليات جنائية" بشأن جرائم مزعومة في دارفور.
ويجادل السودان، إلى جانب جامعة الدول العربية والاتحاد الأفريقي، أن توجيه الاتهام للبشير سيعرض علمية السلام في دارفور للخطر.
وتشير أوساط دولية أن النزاع الذي اندلع منذ سنوات في دارفور أدى إلى مقتل 300 ألف شخص من القبائل الأفريقية المحلية، التي يُعتقد أنها خسرت أراضيها لصالح قبائل عربية في الإقليم، وسط عمليات تهجير أدت لتشريد أكثر من 2.5 مليون شخص.
وأصدرت المحكمة الدولية، التي لا تعترف أي من الولايات المتحدة أو السودان بسلطاتها القضائية، العام الماضي مذكرة اعتقال بحق أحمد هارون، وزير الدولة للشؤون الإنسانية، وعلي كوشيب، قيادي لمليشيات الجنجويد الموالية للحكومة السودانية.
وكان مورينو أوكامبو، قد دعا مؤخراً مجلس الأمن إلى تنفيذ أمر القبض في حال صدور مذكرة بذلك من المحكمة ضد الرئيس السوداني بتهم ارتكاب جرائم ضد الإنسانية وإبادة جماعية وجرائم حرب بإقليم دارفور، محذراً من أن ذلك سيترافق مع تصعيد بالعنف في الإقليم.
وقال أوكامبو، في تقرير قدمه أمام مجلس الأمن الأربعاء إن "الإبادة الجماعية وعمليات الاغتصاب ما تزال مستمرة في مخيمات اللاجئين داخليا،" بالإضافة إلى صعوبة توصيل المساعدات الإنسانية، داعياً المجتمع الدولي إلى عدم "إخفاء الجرائم" و"تجاهل أفعال البشير الإجرامية" على حد تعبيره.
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وشكك مدعي عام المحكمة الجنائية الدولية بعروض المصالحة ووقف إطلاق النار التي تصدر عن الخرطوم قائلاً إن: عروض وقف إطلاق النار تليها الضربات الجوية، وإنكار الاغتصاب والوعد بالعدالة يصاحبه تعذيب الشهود ويجب ألا ندعم هذه الأفعال."
وأضاف قائلا "إن المجتمع الدولي لا يمكن أن يكون جزءا من أي تغطية على جرائم الإبادة الجماعية والجرائم ضد الإنسانية،" غير أنه دعا العالم لأن يكون مستعداً لتصاعد العنف في دارفور إذا ما صدرت المذكرة





Questi Darfuriani che hanno fatto per essere trattati cosi? Una domanda che ci viene in mente ogni volta che vedo il disastro della guerra, che senza RAGGIONE.............................AZIM
Darfur/ Rischio nuove rappresaglie per mandato arresto Bashir
Lo ha detto Ong ad audizione a Camera
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Roma, 10 dic. (Apcom) - "Il procuratore del Tribunale penale nternazionale Luis Moreno-Ocampo, presentando il rapporto semestrale all'Onu, ha ribadito al Consiglio di sicurezza che all'emissione del mandato di arresto per il presidente del Sudan Omer al Bashir potrebbero seguire nuove rappresaglie in Darfur". E' quanto ha ricordato il presidente di Italians for Darfur, Antonella Napolli, durante l'audizione alla Camera nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla violazione dei diritti umani.
"Ocampo ha anche esortato il Consiglio a considerare l'applicazione di sanzioni - ha sottolineato - contro coloro che ritiene responsabili di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità - oltre Bashir le stesse accuse pendono sul ministro per gli Affari umanitari Ahmad Muhammad Harun e il leader dei ribelli musulmani Janjaweed Ali Kushayb - e chi li protegge e li vuole sottrarre al giudizio della Corte.
Italians for Darfur - e tutta la rete di Globe for Darfur che sostiene l'azione del procuratore - in un comunicato chiede che nessun appoggio politico, nessun aiuto finanziario sia fornito a questi soggetti e al governo che rappresentano, per i quali dovrebbero al più presto essere previste le sanzioni auspicate.
"Le prove in possesso dell'Alto magistrato attestano che Bashir - ribadisce Italians for Darfur - abbia orchestrato un genocidio di massa contro le tribù africane dei Fur, Masalit e Zaghawa. Le testimonianze raccolte durante l'inchiesta dimostrano che a marzo del 2003 il presidente sudanese ordinò una serie di attacchi contro le popolazioni delle etnie del Darfur, affermando di non volere prigionieri o feriti ma solo 'terra bruciata".
Secondo Ocampo Al-Bashir ha 'premuto il grilletto' dando il via ai brutali raid nei villaggi che hanno causato la morte immediata di 35mila civili e almeno altri 30mila hanno sofferto una morte lenta. Migliaia di donne e di ragazze sono state vittime di stupri e 2,5 milioni di persone sono state costrette alla fuga e vivono in condizioni precarie, spesso causa di morte, nei campi profughi.
"Ancora una volta, quindi - ha concluso Antonella Napoli - lanciamo un appello alla comunità internazionale chiedendo di non rendersi complice dell'occultamento di questa tragedia e di non sottostare alle pressioni di Khartoum che vorrebbe la sospensione dell'imputazione di Al-Bashir attraverso una risoluzione dell'Onu, invocando l'Articolo 16 dello Statuto del Tribunale penale internazionale. E' giusto oggi celebrare il sessantennale della dichiarazione dei diritti umani, ma è dovere di tutti ricordare che le violazioni in Darfur, come in Birmania e in altri Paesi tormentati del mondo, continuano a essere perpetrate nell'impunità".

Wednesday 10 December 2008

Cricci di guerra!!??





الخرطوم تؤكد حشد قوات في كردفان
اكدت الحكومة السودانية انها ارسلت قوات اضافية الى ولاية جنوب كردفان المضطربة والغنية بالنفط.
وقال الجيش السوداني ان لديه معلومات عن وجود خطط لجماعة متمردة بمهاجمة المنطقة.
وجاء الاعلان الحكومي السوداني عقب اتهام مسؤولين في تلك الولاية الحكومة في الخرطوم بتصعيد الوجود العسكري للجيش في المنطقة خلال الاسابيع الاخيرة.
وقال هؤلاء ان تكثيف التواجد العسكري ينتهك اتفاقية السلام الموقعة في عام 2005 بين جنوب السودان وشماله.
يذكر ان اتفاق السلام هذا وضع نهاية لحرب اهلية بين الاقليمين دامت عشرين عاما.
وقال متحدث باسم الحكومة لوكالة الانباء السودانية الرسمية ان القوات الحكومية عبأت وحدات لوقف ما وصفه بانها "محاولات محمومة من متمردي حركة العدل والمساواة لنقل نشاطاتهم الى ولاية جنوب كردفان".
وتتحدث اشاعات غير مؤكدة انتشرت بين منظمات الامم المتحدة وجمعيات الاغاثة الانسانية عن اقتراب قوة من تلك الحركة من الولاية قبل ما يقرب من ثلاثة أسابيع.
ونقلت وكالة انباء رويترز عن ناطق باسم الحركة الاسبوع الماضي قوله انه لا يستطيع تأكيد او نفي وجود تحرك لمليشيات الحركة باتجاه ولاية جنوب كردفان.
وتقف القوات الحكومية في حالة تأهب خشية حصول تحرك عسكري واسع من مليشيات الحركة، منذ أن شنت هجوما غير مسبوق على الخرطوم في مايو/ ايار الماضي. الصراع على النفط
يذكر ان العلاقة بين شمال السودان وجنوبه ظلت في حالة من التوتر منذ التوقيع على اتفاق السلام الشامل عام 2005.
وكانت من نتيجة هذا التوتر وقوع مواجهات بين القوات لاحكومة وقوات الجيش الشعبي لتحرير السودان، المطالب بحكم ذاتي للجنوب.
وكان آخر تلك المواجهات قد وقع في مايو/ ايار بسبب النزاع على منطقة ابيي الغنية بالنفط التي يدعي كل طرف احقيته بها.
وتشير الارقام الحكومية الى ان معدل الانتاج النفطي في المنطقة يبلغ نحو نصف مليون برميل يوميا، ومن المؤمل ان يرتفع الى 600 ألف العام المقبل.
Questo articolo sopra dice che il governo sta amassando un dispositivo militare per sedure una revolta già stata revelata da fonti del servizio di securezza militare nel su di Kordufan ma il porta voce del governo non ha datto altri chiarimenti.....................................................azim

Thursday 4 December 2008

Nessuno si fida del governo.






منظمات إنسانية: وعود الخرطوم بشأن دارفور جوفاء
جاء في تقرير حول دارفور صدر عن مجموعة من منظمات حقوق الإنسان أن "استمرار الهجمات الحكومية السودانية على المدنيين في دارفور يثبت أن وعود الخرطوم بالسلام هي وعود جوفاء".
وأضاف التقرير قائلا إن الحكومة السودانية تشن حملات عسكرية واسعة ضد مناطق مأهولة لمضايقة نشطاء منظمات الإغاثة.
وكان المدعى العام للمحكمة الجنائية الدولية في لاهاي قد طلب في شهر يوليو/تموز الماضي من قضاة المحكمة إصدار مذكرة اعتقال بحق الرئيس لسوداني عمر البشير بشبهة المسؤولية عن حملة إبادة في دارفور، وهو ما تنفيه الخرطوم.
ويقول التقرير ان الخرطوم تعمل جاهدة لاقناع المجتمع الدولي انها تريد السلام في دارفور في محاولة للضغط على مجلس الأمن الدولي لتجميد قضية اعتقال البشير.
وقد أعلن البشير عن مبادرة سلام جديدة في دارفور، ووافق على اجراء محادثات سلام بوساطة قطرية ووعد بمعاقبة أي شخص يرتكب جرائم في دارفور، ولكن الوقائع على الأرض تتعارض مع ذلك، كما يؤكد التقرير.
ويقول التقرير ان الناحية الوحيدة التي طرأ عليها تحسن هي نشر قوات سلام مشتركة من الأمم المتحدة والاتحاد الافريقي في دارفور.
أما الوضع الانساني والأمني في الإقليم فقد تدهور بشكل كبير في الشهور الأخيرة حسب التقرير.
وقال السفير السوداني لدى الأمم المتحدة عبدالمحمود عبدالحليم ان الهدف الوحيد للنشطاء الأجانب هو "تقويض السلام في السودان لأنهم المستفيدون من ذلك".
كما دحض ما ورد في التقرير. رفض التفاوض
من ناحية أخرى قال أحد زعماء المتمردين الثلاثاء انه يقاوم ضغوطا دولية لحضور محادثات سلام في قطر ، ولكنه تعهد بمقاطعة كل أشكال المفاوضات الى أن يتم نزع سلاح الميليشيات الحكومية وانهاء الهجمات.
وقال عبدالواحد محمد أحمد النور انه يجري مشاورات منتظمة مع مسؤولين في فرنسا حيث يقيم وأنهم يحضونه على المشاركة في محادثات مع الحكومة السودانية.
ولكن نور قال انه مصر على موقفه في عدم التفاوض الى بعودة الأمن الى دارفور.
وقال لرويترز: " يجب أن تكون الخطوة الأولى انهاء النزاع. يجب أن يتقوفوا عن قتل أبناء شعبنا وان ينزعوا سلاح الجنجويد، وأن يقوموا بترحيل من يحتلون أرضنا". موضوع من BBCArabic.com
Mr Abdelwahid Mohamed Nur il reo rebelli contro Khartoum ha detto alla BBC CHE PRIMA DI NEGOZIARE CON IL GOVERNO DI kHARTOUM
1- Fine dell ostelita governativa a Darfur, fermare l'uscisione di nostri fratelli.
2- Disarmari i Jinjaweed.
3- Evacuare che ha occupato nostro terreno.

Opinione :- Khartoum deve almeno fare avanti su questi proposta e con granzia internazionali.
Azim segretario Associazione Arci Darfur Milano

Tuesday 18 November 2008

Protesta e arresti....ah la guerra del Darfur dimendicata

I wonder for the newspapers coming out all the time with Mr. Presedent Al Bashir had doen so ...so ...so ... and the party also his colleages all that and still they write for the political gunta rulling the country for more than 19 years oil revenue is divided north and south but in the north never arrive to the simple citizen even to benifit of it, medicine is expesive, to hospitalize a parent you have to pay and inflation is high so the giornalists have wright to protest.................azim
اعتقال صحافيين سودانيين خلال احتجاج على الرقابة
اعتقلت السلطات السودانية حوالي 60 صحافيا وموظفا في حقل الاعلام شاركوا في احتجاج في الخرطوم الاثنين ضد الرقابة التي تفرضها الحكومة على وسائل الاعلام.
وقال شاهد عيان لوكالة رويترز ان شرطة مكافحة الشغب تدخلت واستخدمت العصي والدروع الواقية لاعتقال المتظاهرين الذين كانوا يرفعون شعارات امام مبنى البرلمان بضاحية ام درمان.
يذكر ان حرية الصحافة في السودان يضمنها اتفاق السلام الذي وقع في 2005، الذي انهى عقدين من الحرب الاهلية بين الشمال والجنوب، ولكن الصحفيين طالما اشتكوا من قيام السلطات بمصادرة الصحف التي تنشر مقالات تعارض سياسات الدولة ومن المضايقات التي تمارسها قوى الامن بحقهم.
وتقول التقارير الاخبارية إن الشرطة اعتقلت المتظاهرين، ومن بينهم نساء، ووضعتهم في شاحنة في حولي التاسعة والنصف بالتوقيت المحلي (التاسعة والنصف صباحا بتوقيت جرينتش) واقتادوهم الى مركز للشرطة يقع في ام درمان.
وقال شهود عين لوكالة رويترز ان صحفيين بارزين في تسعة صحف سودانية كانوا بين المعتقلين.
وقال عبد المنعم سليمان، وهو صحافي في صحيفة "اجراس الحرية"، للوكالة ان مثل هذا الامر لم يحدث بتاتا في الماضي، وقال: "لم تعتقل الشرطة قط هذا العدد من الصحافيين من قبل. لاتوجد حرية في السودان".
ومضى الصحفي سليمان للقول: "لم يأت المتظاهرون الى هنا ليقاتلوا قوات الامن، فقد كانوا عزلا. الغرض الوحيد لتجمعهم كان احاطة الرأي العام علما بغياب الحرية في البلاد."
يذكر ان الصحف السودانية تقول إن السلطات الامنية تقوم بزيارتها بشكل منتظم كل ليلة، حيث يقوم رجال الامن بمطالعة اعداد الغد وحذف المقالات التي يعتبرونها حساسة.
وقد ادانت الحركة الشعبية لتحرير السودان الجنوبية التي وقعت اتفاق السلام مع الحكومة عام 2005 اعتقالات اليوم.
Sudan 67 giornalisti arrestati. Protestavano contro la censura
di Enzo Nucci

Un gruppo di 67 giornalisti (28 donne e 39 uomini) è stato arrestato a Khartoum davanti alla sede del parlamento sudanese. Protestavano contro la censura nei giornali. Sono accusati di aver violato le norme sull’ordine pubblico.La libertà di stampa è una chimera nel più grande paese africano, guidato con pugno di ferro dal presidente Omar El-Bashir, sostenuto da una durissima giunta militare. La costituzione provvisoria (che dovrebbe portare il paese verso la fine della guerra civile e la transizione politica) prevede la libertà di espressione ma non è stata ancora approvata.Ogni notte le forze dell’ordine fanno irruzione nelle redazioni dei giornali ed applicano sistematicamente la censura.La protesta di oggi è l’ultima di una serie di manifestazioni che hanno contrassegnato il mese di novembre. Due settimane fa la redazione di un quotidiano dichiarò lo sciopero della fame per chiedere la liberazione di alcuni loro colleghi arrestati.Il presidente Bashir ha annunciato appena 5 giorni fa il cessate il fuoco incondizionato delle forze armate sudanesi nel Darfur, dove da cinque anni infuria una guerra civile che ha causato 300 mila morti e 3 milioni di sfollati. Un annuncio solenne fatto durante una conferenza stampa con un perfetto s tempismo per arginare i procedimenti contro di lui avviati dal tribunale internazionale che lo accusa di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità. Reati commessi dal 2003 ad oggi nella guerra dove si misura l’esercito sudanese affiancato dalle milizie arabe dei janjaweed (i diavoli a cavallo) contro gruppi ribelli e civili.Infatti nelle prossime settimane il tribunale internazionale riceverà le prove supplementari richieste dal procuratore Luis Moreno-Ocampo. La tregua unilaterale e senza condizioni potrebbe tornare utile a Bashir nei confronti dei governi internazionali per fermare il processo, che sicuramente presenta poche possibilità di essere celebrato anche perché è la prima volta che si cerca di portare sul banco degli imputati un capo di stato ancora in carica. E non è chiaro quale forza internazionale sarebbe incaricata del “prelievo” dell’imputato dal Sudan. Il processo ha dunque una rilevanza puramente politica ma risulterebbe totalmente sterile di effetti produttivi.Con il cessate il fuoco ed un piano di disarmo già annunciato, Bashir ha disinnescato una pericolosa bomba che potrebbe invece esplodere con grande fragore sulla comunità internazionale. Con questa mossa infatti il presidente sudanese toglie la legittimità alle istituzioni internazionali di emettere il mandato d’arresto nei suoi confronti, un atto che metterebbe dunque a rischio la pace nel Darfur.La libertà di stampa non è certo in cima ai suoi pensieri. La libera opinione può attendere.

Thursday 13 November 2008

Cessate il fuoco




Darfur: presidente Sudan annuncia cessate il fuoco EDIT 12.11.08 Un cessate il fuoco immediato e senza condizioni nel Darfur è stato annunciato oggi a Khartoum dal presidente sudanese, Omar el-Bashir, a conclusione di una conferenza per la soluzione pacifica del conflitto, cominciata dieci giorni fa. All'annuncio era presente anche il presidente dell'Eritrea, Isayas Afeworki, unico capo di stato che ha partecipato alla conferenza."Annuncio il nostro cessate il fuoco immediato tra le forze armate e le fazioni in guerra - ha dichiarato Bashir, parlando nella Friendship Hall, la sala dove si è svolta la conferenza -, posto che cominci a funzionare un meccanismo efficace di monitoraggio e sia osservato da tutte le parti coinvolte"."Avvieremo una campagna immediata per disarmare le milizie - ha aggiunto Bashir - e contenere l'uso delle armi tra le forze armate". Il presidente sudanese ha anche esortato le fazioni ribelli ad aderire al cessate il fuoco.La decisione, a quanto si è appreso, è contenuta in una risoluzione presa dalla conferenza, alla quale le fazioni del Darfur non hanno voluto partecipare.La guerra civile in Darfur è cominciata nel febbraio 2003 e, secondo stime internazionali, ha provocato finora 200'000 morti ed un paio di milioni di sfollati. Nello stato occidentale sudanese sono operativi contingenti di una forza di pace ibrida Onu-Unione Africana (Ua).
السودان يعلن وقف النار في دارفور والمتمردون يرفضون
أعلن الرئيس السوداني عمر البشير اليوم وقفا فوريا لإطلاق النار في إقليم دارفور وأمر بشن حملة لنزع أسلحة الميليشيات في الإقليم الواقع غربي السودان.
لكن حركة العدل والمساواة احدى أكبر الفصائل المتمردة في الإقليم رفضت العرض ووصفته بأنه "غير جدي".
وقال البشير إن أوامره تقضي " بوقف فوري وغير مشروط لإطلاق النار بين القوات المسلحة السودانية والفصائل التي تحاربها في الإقليم على أن يتم مراقبة وقف إطلاق النار من جانب هيئة مراقبة وأن تحترمها جميع الأطراف".
وأضاف البشير أن الحكومة السودانية ستشن حملة لنزع أسلحة الميليشيات في دارفور وتقيد استخدام السلاح من جانب القوات الحكومية.
وكان البشير يتحدث بعد استماعه للتوصيات النهائية لمبادرة "أهل السودان" التي رعتها الحكومة وقاطعتها الفصائل المسلحة في دارفور والحزب الشيوعي السوداني وحزب المؤتمر الشعبي بقيادة حسن الترابي الحليف السابق للبشير.
وأكد البشير التزام الحكومة بالمفاوضات للتوصل إلى حلول للنزاع في الإقليم.
وقال سليمان صندل المسؤول العسكري في حركة العدل والمساواة لوكالة رويترز إن الحركة لن توقف قتال القوات الحكومية في الإقليم إلى أن يتم التوصل إلى "إتفاق إطار عمل يضمن حقوق الحركة"، وأضاف "لا يمكن أن نوقف إطلاق النار مجاناً.
ويتوقع أن تشكل مبادرة "أهل السودان" أساساً لمؤتمر للسلام يزمع عقده في قطر بنهاية 2008، لكن حركة العدل والمساواة قالت إنها لن تشارك في المؤتمر على الرغم من أنها سترسل مراقبين.
يذكر أن الحكومة السودانية تبذل جهوداً دبلوماسية حثيثة لاقناع مجلس الأمن الدولي بتأجيل إصدار مذكرة اعتقال بواسطة المحكمة الجنائية الدولية ضد البشير لاتهامه بالمسؤولية عن جرائم حرب في دارفور.
وكان الاتحاد الإفريقي والجامعة العربية طلبا من الأمم المتحدة العمل على تأجيل إصار المذكرة، كما تقدمت ليبيا وجنوب إفريقيابمقترح يدعم هذا التوجه.
وكانت العديد من المبادرات السابقة لتحقيق السلام في دارفور فشلت في وقف القتال الدائر هناك منذ عام فبراير/ شباط 2003.
وبينما تقول السلطات السودانية إن 10 ألف شخصاً فقط قتلوا في الصراع الدائر في الإقليم، تقدر الأمم المتحدة عدد القتلى بحوالي 300 ألف شخصاً والنازحين عن ديارهم بحوالي 2.2 مليون.
E una tactica che il governo fai "annucio di cessate il fouco" per dare un bon essembio ad il neo Presedente Obama che lui ha già una idea sul d'affarsi, ma pure il Jem, Sla, Slm, strano il loro NO, PERCHE NON CHIEDANO del dopo?
Si i rebelli credano che Obama scatena una guerra per loro sono delusi perche lui ha promosso nel sua campagna elettorale la lequedazione della guerra in Iraq.............................................azim

Monday 3 November 2008

Notizie del Sudan


وفاة الرئيس السوداني الاسبق احمد المير غني
اعلن السودان عن وفاة الرئيس الاسبق لمجلس رأس الدولة السوداني احمد المير غني عن 67 عاما.
وكان النظام الذي يترأسه المير غني - والذي كان على رأس الحكومة فيه الصادق المهدي - قد اطيح به قبل 19 في انقلاب عسكري اتى بالنظام السوداني الحالي للحكم.
واعلنت وكالة الانباء السودانية ليلة الاحد ان المير غني توفي في مدينة الاسكندرية المصرية حيث كان يقضي فترة نقاهة اثر اصابته بجلطة.
وكان النظام الذي ترأسه المير غني آخر نظام منتخب في السودان قبل الانقلاب العسكري الذي اتى بالرئيس الحالي عمر حسن البشير الى السلطة. وقد نعى البشير رسميا المير غني، كما حضر مجلس العزاء الذي اقيم في الخرطوم

Darfur: attacco a Forze Unamid

Uccisi in altro episodio tre tecnici petrolio sudanesi(ANSA)- KHARTOUM, 30 OTT- Un peacekeeper sudafricano della forza ibrida dell'Unamid (Onu-UA) e' stato ucciso ed un altro, una donna, e' stata gravemente ferita. L'attacco e' stato compiuto ieri nel nord Darfur, nel Sudan occidentale, da un uomo armato. In un altro episodio, in una zona del centro sud, tre tecnici del petrolio sudanesi sono stati uccisi e forse due yemeniti sono stati rapiti, ma questa notizia non e' stata ancora confermata da fonti ufficiali.

Thursday 30 October 2008

Donne del Darfur



الياسون : الوضع النسانى بدارفور جيد ويطالب بوقف دخول السلاح للمنطقة
الخرطوم /الفاشر (سونا) في 11/8 عاد الى الخرطوم مساء اليوم السيد يان الياسون مبعوث الأمين العام للسلام بالسودان بعد زيارة لولاية شمال دار فور وشاد حيث التقى الرئيس دبى واطلعه على نتائج مقررات اروشا للفصائل غير الموقعة على اتفاقية سلام دار فور وجهود إحلال السلام بالمنطقة على خلفية التطورات التي شهدتها القضية والتي تمثلت في صدور قرار مجلس الأمن الدولي رقم ( 1769) الخاص بالعملية الهجين كما التقى بعدد من النازحين بشرق شاد
وكان السيد الياسون قد عبر خلال الاجتماعات التي عقدها مع حكومة الولاية أمس ومع قيادات النازحين وممثلي الأحزاب السياسية وتنظيمات المجتمع المدني وقيادات القبائل العربية التي جرت اليوم بمدينة الفاشر كل على حداها عبر عن تفاؤله بإمكانية الوصول إلى سلام حقيقي ومستدام بدار فور ، من خلال المفاوضات القادمة بين الحكومة السودانية والحركات المسلحة
مؤكدا أن ما تم الاتفاق عليه باروشا بين الفصائل غير الموقعة على اتفاقية سلام دار فور يعتبر عمل مهما وخطوة أولى في سبيل تحقيق ذلك الهدف
مبينا أن اجتماعات اروشا قد توصلت إلى فهم مشترك بين تلك الفصائل حول كيفية تقسيم السلطة والثروة وعودة النازحين إلى ديارهم وقضايا الأرض
فيما رهن السيد الياسون التوصل إلى اتفاق نهائي بإشراك كافة شرائح المجتمع الدارفورى وبدفع من كافة الشعب السوداني
ودعا المبعوث الاممى النازحين إلى العمل من اجل إلحاق عبد الواحد محمد نور بالعملية السلمية مؤكدا أن الباب ما يزال مفتوحا لإلحاقه بمسيرة السلام
قال الياسون لدى مخاطبته قيادات النازحين بمقر الأمم المتحدة بالفاشر : نريد أن نسمع أصواتكم عبر عبد الواحد نور عبر طاولة المفاوضات القادمة مشيرا إلى أن ذلك يمثل دعما حقيقيا لنا في مهمتنا القادمة ) ووصف الياسون الخطوات الجارية حاليا بشان قضية دار فور بأنها مرحلة مهمة جدا يجرى على الصعيد الميداني ، وعبر الياسون عن قلقه من ظهور حركات جديدة بدار فور والقتال الذي يجرى بين بعض القبائل بدار فور كما عبر عن قلقه على وما وصفه الياسون باستقرار قبائل محل قبائل أخرى... وقال إن تلك الأحداث خطيرة للغاية
ووعد الياسون بأجراء مشاورات جديدة يقوم بها خلال الأيام القادمة مع كافة الأطراف وبأفكار قال إنها ستكون محددة إلى جانب الجولة التي سيقوم بها السيد سالم احمد سالم المبعوث الافريقى إلى دار فور لذات الخصوص
وكان ممثلي النازحين الذين تحدثو إلى المبعوث الاممى قد أشاروا إلى أنهم يدعمون موقف فصبل عبد الواحد نور لأنه يطالب بالحقوق الأساسية للنازحين وقضايا دار فور عموما مبدين اعتراضهم الواضح على نتائج اجتماعات اروشا التنزانية
وفى لقاءه مع قيادات الأحزاب السياسية وتنظيمات المجتمع المدني بالفاشر ، أكد المتحدثون ضرورة تسريع الخطى وتوحيد رؤى أهل دار فور من اجل حل شامل للقضية
فيما عبرت قيادات القبائل العربية بشمال دار فور والذين التقوا يان الياسون لأول مرة عبروا عن عدم رضائهم عما لحق بهم من تشويه إبان أزمة دار فور ، وقالو إنهم تضرروا كثيرا في أنفسهم وأموالهم مطالبين المجتمع الدولي بعدم إلحاق فرية الجنجويد بهم ، محذرين من تجاوزهم كقبائل عربية في المفاوضات القادمة مطالبين بمشاركتهم بصورة حقيقية حتى يعم السلام والاستقرار جميع ولايات دار فور
ويشار إلى أن السيد يان الياسون كان قد اختتم زيارته لشمال دار فور بمؤتمر صحفي عقده بمباني الأمم المتحدة بالفاشر استعرض خلاله نتائج زيارته لولايات دار فور الثلاث مشيرا إلى أنها كانت مفيدة وتوصل من خلالها إلى حقائق مهمة ستفيدهم في رحلة البحث عن السلام بدار فور
ووصف الياسون خلال المؤتمر الصحفي الوضع الانسانى بأنه جيد ولكنه قال إن الوضع الامنى غير مستقر ،وطالب المسئول الاممى بشدة بضرورة وقف دخول السلاح إلى دار فور في ظل الوضع الحالي الذي وصفه بالخطير جدا وقال إن تلك العملية (اى دخول السلاح ) لا تمثل خطوة مسئولة ولإجادة في ظل البحث عن السلام والاستقرار
ويذكر انه قد حضر تلك اللقاءات والمؤئمر الصحفي مسئول الحوار الدارفورى الدارفورى وقائد قوات الاتحاد الافريقى وعدد من مسئولي الأمم المتحدة بالفاشر
Questo documento scritto del responsabile Sig. Yassoon Onu che grantici che le donne del Darfur al momento non subiscono nessun totura o opressione ed io dubito vedete come cucina quella donna Darfuriana nel campo vicino Nyala sud di Darfur, sufferenza e desaggio si ........................................................azim

Wednesday 29 October 2008


Messaggio N°283
29-10-2008 - 09:50


Mondo indifferente
Sono sudanese ma mi vergogno di esserlo, fin da piccolo ero cittadino del mondo da me in Sudan, tribu quasi piu di 100 e si odiano una contro l'altra. 1956 era l'independenza del Sudan ho visto l'Inglese partire ed anche Egiziani.
Nel 1959 scopio la guerra tra Sud e Nord i sudisti hanno sguzzato quelli del nord che abbitano li e lavorano era un odio attroci una guerra durata fino 1973 quando porre fine con mediazione di Re Haile Selasie ed ancora scopiò nel 1983 per finire 2005 con piu di tre millioni di vittimi tra Nord e Sud "ODIO PROFONDO"(RAZIZZMO).
Incomprensibile gente di nord e sud tra i nordisti che si odiano SHAIGGIA CONTRO DONGOLAWI, MAHAS CONTRO NUBA DEL NORD SUDAN, nel reggione di Darfur FUR ODIANO ZAGAWA, e cosi via MESERIA ODIANO DINKA per fino scatennano guerra di più di centinaia di morti.
Ora uscidano i Cinese i Sudanese sono più razizzti di Adolf Hitler o Benito Mussolini messi insieme ora la guerra del Darfur mostra questo resultato di razizzmo e odio profondo condano il tutto rapimenti ed uscisione di inocenti e MI VERGOGNO DI ESSERE SUDANESE.
Ignoranza unalfabitismo sta scovando la nostra fossa in Africa e specialmente in Sudan niente pace duratura solo due anni e guerra per fotile motivi d'avidità e tribalismo incomprensibile del futuro del pease più grande superfice in Africa.
Cina: condanna per le vittime di un gruppo terrorista sudanese
La Cina "condanna con forza e con indignazione" l' uccisione di cinque cittadini cinesi, che erano stati rapiti in Sudan da un gruppo terrorista. Una portavoce del ministero degli esteri di Pechino ha confermato che altri due cinesi sono stati tratti in salvo e che altri due sono dati per dispersi. La Cina "ha molto a cuore" la propria amicizia col Sudan e "si augura" che le autorità di quel paese "facciano il necessario per garantire la sicurezza di tutti i cittadini stranieri, inclusi i cinesi".
Abdelazim Abdella Gomaa

Tuesday 28 October 2008

Razzizmo e radici












Sudan: rapitori uccidono cinque ostaggi cinesi
lunedì, 27 ottobre 2008 9.16

DUBAI (Reuters) - Un gruppo di rapitori in Sudan ha ucciso cinque dei nove lavoratori cinesi che teneva in ostaggio. La conferma giunge oggi dal Ministero degli Esteri del Sudan.
"Cinque sono stati assassinati. Due invece sono riusciti a fuggire e sono stati feriti lievemente", ha detto a Reuters il portavoce del Ministero, Ali al-Sadig.
Nelle mani dei rapitori -- che hanno detto di far parte del gruppo di ribelli del Darfur del Jem (Il movimento per la giustizia e l'uguaglianza) -- sono rimasti altri due ostaggi.
Lo scorso 19 ottobre i sequestratori avevano catturato nove lavoratori cinesi del settore petrolifero nel Kodorfan del Sud, una regione nel cuore del Paese, nel terzo episodio del genere in un anno.
Il rapimento era avvenuto vicino ad un piccolo giacimento petrolifero, dove i cinesi stavano eseguendo un lavoro in appalto per conto della Greater Nile Petroleum Operating Company (Gnpoc). La compagnia è un consorzio guidato dalla cinese Cnps, che comprende anche la società indiana Ongc, la malaysiana Petronas e la società di stato sudanese Sudapet.
Il Kodorfan del Sud, che si trova a sud della capitale Khartoum e confina con il Darfur, la regione sconvolta dalla guerra, è abitato da nomadi arabi e altre tribù che hanno protestato per non avere ricevuto un'equa parte degli introiti petroliferi della regione.
Secondo il sito Internet del Gnpoc, il consorzio produce oltre 300.000 barili di greggio al giorno nei Blocks 1, 2 e 4 del Sudan.
Il Paese produce circa 500.000 barili di greggio al giorno e la Cina è il primo investitore straniero nella regione.
SUDAN: UCCISI CINQUE OSTAGGI CINESI
KHARTOUM - Un portavoce del ministero degli esteri sudanese ha confermato all'ANSA che i cinque ostaggi cinesi sono stati uccisi e ne hanno feriti altri due,mentre ne hanno trattenuti altri due. E' quanto ha detto a Khartoum il portavoce Ali al Sadiq. La notizia della strage era stata anticipata dalla tv satellitare Al Jazira. L'emittente ha citato come fonte il suo corrispondente in Sudan. Non si sa chi siano gli autori del sequestro dei nove tecnici cinesi. Forse potrebbero essere membri della tribu' araba dei Messaria, come quelli che lo scorso maggio rapirono quattro lavoratori petroliferi indiani.I nove cinesi - tre ingegneri e sei operai - sono dipendenti della compagnia Cnpc (China national petroleum corporation) in un campo petrolifero nel sud del Sudan, nei pressi della regione petrolifera di Abuyel, gestito dalla Greater Nile petroleum operating company (GNpoc), un consorzio guidato dalla Cnpc di cui fanno parte anche la Sudapet sudanese e compagnie di India e Malaysia. I nove erano stati rapiti insieme a due autisti sudanesi. I rapitori avevano liberato uno dei due autisti affidandogli un messaggio, nel quale reclamavano una quota dei proventi petroliferi della regione.
Siamo noi il male del secolo abbiamo avuto una guerra per 30 ann sud contro nord odio tra sudista e nordista odio tra Nuwer e Shuluk odio tra Shaiggia e Gaalia e tra Miseria e Denka insomma il RADICI DEL RAZZIZMO e noi Sudanese che abbiamo inventata tra nostri figli e fratelli e tribu ora ammaziamo anche il ospite che lavorano da noi che vergogna nell nostro leggi che e straniero e nato in Sudan e sembere Sudanese Neutralizato ma che Bossi e xnofobo ma noi siamo peggio lo ho detto anche a miei figlie Italo Sudanese ...... mi vergognio che sono nato in Sudan paese che che cova il razzizmo e canta la puressa, guardati come abbiamo reddutto i Darfuriani, posto con firma e foto ............Abdelazim Abdella Goma

Monday 20 October 2008

Ma perche fanno i terroristi?!!


اختطاف 9 صينيين جنوبي السودان
قالت السفارة الصينية في الخرطوم ان تسعة عمال صينيين اختطفوا جنوبي اقليم كردفان.
كما اختطف في نفس العملية، التي جرت في حقل هيجليج النفطي، سائقان سودانيان.
وكانت مجموعة من العمال الهنود قد اختطفت في ذات المنطقة في وقت سابق من العام الجاري.
وقال ناطق باسم السفارة الصينية إن السفارة تتخذ الخطوات الضرورية لاطلاق سراح الراهائن.
وقال دبلوماسي في السفارة ان العمال اختطفوا مع المركبة التي كانت تقلهم يوم السبت على يد مسلحين مجهولين مشيرا الى ان عمالا استطاعوا الهرب وابلغوا السفارة بعملية الخطف.
ويعمل المخطوفون في احدى شركات النفط الصينية، إذ تعتبر الصين اكبر مستثمر في الصناعة النفطية بالسودان.
وافاد دبلوماسي رفض الكشف عن اسمه انه "اطلق سراح احد السائقين وسلم رسالة من الخاطفين يطلبون فيها تسوية من خلال الحصول على جزء من عائدات النفط".
اما السلطات السودانية فقد اشارت الى انها ارسلت قواتها الى المنطقة لاجراء عملية بحث عن المخطوفين، لكنها اضافت انها لم تجر حتى الآن اي اتصال مباشر مع الخاطفين، على حد تعبير علي يوسف رئيس دائرة البروتوكول في وزارة الخارجية السودانية.
يذكر ان اقليم كردفان يقع على مقربة من اقليم دارفور حيث يتهم المتمردون بكين بدعم الحكومة السودانية من خلال دفع جزء من عائدات النفط لها، بينما يخوض المتمردون نزاعا منذ اعوام مع الحكومة السودانية وحلفائها في الاقليم.
كما يشار الى ان المتمردين في دارفور سبق وهاجموا المصالح الصينية في المنطقة.
Esteri
SUDAN: 9 TECNICI PETROLIFERI CINESI RAPITI DA GIACIMENTO VICINO DARFUR
Khartoum, 19 ott. (Adnkronos) - Nove tecnici cinesi impiegati dalla ''China National Petroleum Corporation'' (Cnpc) sono stati rapiti dal giacimento petrolifero presso cui lavoravano nella provincia sudanese del Kordofan, vicino al Darfur. Lo denuncia l'ambasciata cinese a Khartoum, precisando di aver avviato contatti con le autorita' sudanesi per assicurare la veloce liberazione dei tecnici. Nessuno ha ancora rivendicato il rapimento. (ses/Col/Adnkronos) ZI08101904 - 19/10/2008
Ma perche i movementi di liberazioni fanno rapimenti e brigantaggio di aiuti umanitari all loro popoli che stano suffrendo la fame nel campi proffuggi menteri i leader stano per bene a Parigi o Londra .......................................................azim Secretario Associazione Arci Darfur Milano

Saturday 18 October 2008

Perche comperiamo armi e siamo sottosvilupatti ruralmente?

Sudan/ Khartoum: il Sud ha diritto di armarsi fino a referendum
Min. Esteri precisa vicenda delle armi inviate da Etiopia e Kenya
postato
document.write( strelapsed('2008-10-17T15:04:00Z') );
21 ore fa da APCOM
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Roma, 17 ott. (Apcom) - Il Sud Sudan ha diritto ad armarsi "fino a quando non avrà deciso il suo destino" nel referendum fissato per il 2011. A dichiararlo è il ministro degli Esteri sudanese Deng Alor Kuol, in un'intervista rilasciata al quotidiano panarabo al Sharq al Awsat
La scorsa settimana, Khartoum ha convocato gli Ambasciatori di Etiopia e Kenya per protestare contro il loro presunto coinvolgimento in traffici di armi nel Sud Sudan. Sul carico di armi inviate dall'Etiopia e giunto a Juba il 10 ottobre scorso, il ministro dichiara di aver appreso che "sì, appartengono al governo del Sud del Sudan, ma servono per un'esposizione di armi". Riguardo le armi trovate a bordo della nave ucraina Faina, sequestrata il 25 settembre scorso al largo della Somalia, Deng Alor Kuol conferma la versione più volte fornite da Nairobi, secondo cui il carico era diretto in Kenya e non in Sudan.
"L'accordo del 2005 è chiaro su questo punto - dice il ministro - l'esercito del Sud del Sudan ha diritto ad armarsi e addestrarsi fino al 2011, data fissata per il referendum sull'autodeterminazione".

محطات في حياة الرئيس السوداني عمر البشير

الرئيس السوداني عمر البشير
دبي، الإمارات العربية (CNN) -- فيما يلي أبرز المحطات في حياة الرئيس السوداني عمر البشير:
- ولد بقرية حوش بانقا ريفي شندي في 1 يناير/كانون الثاني عام 1944.
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- تخرج من الكلية الحربية السودانية عام 1967، ثم نال ماجستير العلوم العسكرية بكلية القادة والأركان عام 1981، وماجستير العلوم العسكرية بماليزيا 1983، وزمالة أكاديمية السودان للعلوم الإدارية عام 1987.
- عمل بالقيادة الغربية من عام 1967 وحتى 1969 ثم القوات المحمولة جواً من 1969 إلى 1987.
- عين قائداً للواء الثامن مشاة خلال الفترة من 1987 إلى 30 يونيو/حزيران 1989.
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- تولى منصب رئيس مجلس قيادة ثورة الانقاذ الوطني من 1 يوليو/تموز 1989 إلى 16 أكتوبر/تشرين الأول 1993.
- انتخب رئيساً للجمهورية ووفقا للدستور، يجمع رئيس الجمهورية بين منصبه ومنصب رئيس الوزراء

In Sudan il popolo sta morendo perche non cè medicina non ce infrastruttura rebusta e cosi dicidano sia sudisti che nordisti di comprare armi...........................................................Azim

Thursday 16 October 2008

Dialogo tra Nazionalisti Sudanese .......



انطلاق مبادرة "أهل السودان" بالخرطوم
انطلقت يوم الخميس في مدينة الخرطوم مبادرة أهل السودان بحضور الرئيس السوداني عمر حسن البشير والنائب الاول لرئيس الجمهورية رئيس الاقليم الجنوبي سيلفا كير والنائب الثاني لرئيس الجمهورية علي عثمان محمد طه ورئيس السلطة المؤقتة في دارفور ميني مناوي والرئيس الاسبق محمد سوار الذهب.
ومن المقرر ان تنتقل جلسات الحوار الى مدينة كنانة بعد ذلك.
وقد أكد عمرو موسى الامين العام للجامعة العربية الذى وصل الخرطوم لمتابعة تطورات الحل العربى لازمة دارفور والمشاركة فى مبادرة اهل السودان أن المبادرتين العربية-الافريقية والسودانية تعملان وفق تنسيق مشترك بين الجانبين لايجاد حل سريع للأزمة.
وقد نفى السمانى الوسيلة وزير الدولة بالخارجية السودانية مقاطعة فصائل كثيرة للمبادرة.
وقال للبي بي سى إن الامر يتعلق بحزب سياسى واحد.
موضوع من BBCArabic.com
]] Sudan/ Governo del sud pronto a lanciare una tv satellitare
Khartoum accusa: si prepara il terreno alla separazione dal Nord
postato
document.write( strelapsed('2008-10-15T17:05:00Z') );
18 ore fa da APCOM
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Roma, 15 ott. (Apcom) - Il governo del Sud Sudan avrà presto una sua televisione satellitare e un'agenzia di stampa in lingua araba e inglese.
Stando a quanto riferito al quotidiano panarabo al Sharq al Awsat da un alto funzionario del ministero dell'Informazione del Sud Sudan, la televisione satellitare "trasmetterà in via sperimentale dall'Egitto, che ha concesso l'utilizzo del suo satellite Arabsat per i primi tempi". Lo stesso quotidiano riporta quindi l'accordo raggiunto dal governo di Juba con l'agenzia di stampa ufficiale egiziana Mena, per "il lancio in lingua araba e inglese della prima agenzia di stampa". Secondo il quotidiano, la preparazione del personale delle due testate è stato condotto in Sudafrica e al Cairo e sarebbe ormai in fase avanzata.
Il Direttore generale del ministero dell'Informazione del Sud Sudan, Mustafà Beinuq, ha respinto le accuse mosse da Khartoum contro il progetto, bollato come un'iniziativa volta a "preparare il terreno per la separazione del Sud Sudan". "Questi progetti servono per andare incontro alle esigenze della popolazione del sud, che non è rappresentata in modo sufficiente dai media a livello nazionale - ha detto al quotidiano - non hanno niente a che fare con presunte ambizioni secessioniste".
Secondo il giornale arabo, attualmente nel Sud Sudan trasmettono la tv di stato e tre emittenti radio locali, tutte legate al governo di Khartoum. Tuttavia, la radio più ascoltata è al Meraya (Lo specchio, ndr), lanciata dalla missione dell'Onu che monitora l'applicazione dell'accordo di pace siglato nel 2005 da nord e sud del Paese. Il controllo dei mezzi d'informazione è "essenziale per le prossime elezioni generali, previste per il 2009", conclude il giornale.

Friday 3 October 2008






Cinese massacrato .... Emmanuel Picchiato
E il Banlio Francese sara tra pocco si i responsabile non fanno nulla sara GUERRA CIVILE.
Cinese massacrato a Roma
Emmanuell picchiato del vigili a Parma
6 UCISI A CASALESE nel Casertano
UN RAGAZZO DEL BURKINA FASSO UCISO a Milano
E il governo di centro destra non si move ansi dicono che questo non e RAZZIZMO .... E IO DICO NAZI FASCISMO!!

Friday 26 September 2008

Liberatili subito







Messaggio N°268
26-09-2008 - 09:43


Che angocia per loro!!!!
Waw sono andato a jabel aowienat con Carla a visitare un parente che fai il "Haganah" corpo speciale come carabiniere in Italia ha compiti come polizia e esercito e hanno Camelli per marciare al deserto e cavalli in città sano guidare automobile e sono feroci e un corpo speciale creato del Inglese per questi terra di nessuno dal tronde Sudan 2,480.000 Km2 quindi Germania Italia e due volta francia paese vasto, quindi il governo di sua Maesta United Kingdom of Great Britin ha fatto harmonia con capi tribue e shiekh di villaggi e loro stipendiati del governo e l'amminstrazione civile nagrafa polizia municipale judici di pace e cosi via organizazione complessa ma funzionante ...... Haganah ciolti tempi di governo del general Nimeiri ma erano valdi per questi delinquenti che sequestrano touristi e terrorizzano cittadini, rubano bestiame e cosi via.
Mia moglia Carla con me nel 1980 siamo stati a Jabel Aowienat per trovare mio parente che fa parte del Haganah quell momento devenuto corpo di polizia di stato... bel posto ma siamo stati come turisti.
Ho angocia per questi sig. sequestrati che atraversano il deserto e un desaggio con la paura di fucile puntati DANAZIONE !!
Ora sono per la penna capitale. Prego il mio dio a farli liberari sensa che il delinquenti torceri un capello.
Amici sono due giorni che non dormo perche cunosco il posto... e molto desaggiato guardati la mapa si tova li Jebel aowinat e la confine tra Chad, libya e Sudan dove cè la bandiera del Sudan "vede mapa"Nord ovest dove colorato rosso.

Friday 19 September 2008

Che voli la pace VIENE AVANTI??

Sudan - Darfur: attaccata la missione di pace
18 Settembre 2008, 17:17
La missione di pace in Darfur denuncia di essere rimasta vittima del quarto attacco nel corso di una settimana. Un elicottero Onu stava atterrando nel nord Darfur, per verificare le violenze denunciate dai ribelli da parte delle forze governative, quando ha dovuto rialzarsi in volo a causa di alcune esplosioni. I gruppi ribelli accusano il governo di aver lanciato una serie di attacchi contro le loro posizioni nel corso delle ultime due settimane.
تزايد المشاعر المناهضة لليهود والمسلمين في اوروبا
تزايدت اعداد الاوروبين الذين يتخذون موقفا سلبيا تجاه اليهود والمسلمين، وفقا لمسح عالمي حديث اجراه مركز بيو للابحاث في واشنطن.
فقد وجد المسح الذي يقيس الاتجاهات العالمية ان 46% من الاسبان و36% من البولنديين و34% من الروس ينظرون بشكل سلبي الى اليهود وهو الامر نفسه الذي ينطبق على 25% من الالمان و20% من االفرنسيين.
ووفقا للتقرير الذي اصدره المركز تعتبر هذه الارقام عالية مقارنة بمثيلاتها التي اظهرتها مسوح سابقة اجريت في السنوات الاخيرة.
وأضاف التقرير أن " الزيادة كانت ملحوظة في عدد من البلدان بشكل خاص فيما بين 2006 و2008"
كما اظهر المسح ايضا ان المشاعر المناهضة للمسلمين هي ايضا في ازدياد في الدول الاوروبية الرئيسية مقارنة بسنوات سابقة.
فـ52% من الاسبان و50% من الالمان و46% من البولنديين و38% من الفرنسيين لديهم توجهات سلبية تجاه المسلمين. بريطانيا استثناء اوروبي
وتعتبر بريطانيا البلد الاوروبي الوحيد الذي لم يطرأ عليه تغير ملحوظ تجاه التوجهات المعادية للسامية. فوفقا للتقرير فان 9% فقط في بريطانيا ينظرون الى اليهود سلبيا.
وتقف الولايات المتحدة في مرتبة واحدة تقريبا مع بريطانيا حيث وجد التقرير ان 7% فقط من الامريكيين لديهم مشاعر معادية للسامية، في حين بلغت هذه النسبة 11% في استراليا.
الا ان الموقف يتغير كليه فيما يتعلق بالمسلمين حيث ان واحدا من كل اربعة اشخاص او ما يوازي 25% لديهم توجهات سلبية تجاه المسلمين.
ويقول التقرير ان " هناك علاقة واضحة بين التوجهات المعادية لكل من اليهود والمسلمين".
ويضيف " فهؤلاء الذين ينظرون الى اليهود سلبيا يمليون الى حمل نفس التوجه السلبي تجاه المسلمين".
وتأسست هذه النتائج على المسح الذي شمل 24717 الف شخص في 24 بلدا في في وقت مبكر العام الجاري.
ويشير التقرير ان هامش الخطأ في النتائج لا يزيد عن 2% سواء بالزيادة او النقصان من بلد لآخر.
وعلى الرغم من ازدياد المشاعر المناهضة لليهود في اوروبا الا ان المشاعر الاكثر حدة تجاه اليهود توجد في دول خارج القارة الاوروبية.
فاكثر المشاعر حدة ضد اليهود، وجدت في الدول التي تقطنها غالبية مسلمة مثل تركيا ومصر ولبنان وباكستان. الدراسة لم تبحث الاسباب
وقال ريتشارد وايك احد مديري المشروع البحثي ان المسح لم يحاول كشف الاسباب الكامنة وراء تغير التوجهات تجاه اليهود والمسلمين لكن بيانات أخرى تشير الى أن الاتجاهات السلبية ازاء اسرائيل قد تؤدي الى المشاعر المعادية للسامية.
وقال وايك ايضا ان المخاوف المتعلقة بالتطرف والهجرة قد تشكل عاملا يقف وراء التوجهات السلبية تجاه المسلمين.
كما وجد التقرير ان الاشخاص الذين لديهم مشاعر مناهضة لكل من اليهود والمسلمين غالبا هم من كبار السن والاقل تعليما، مقارنة بهؤلاء الذين ليس لديهم مثل تلك التوجهات.
ويجمع التقرير في سلة واحدة كل من فرنسا واسبانيا والمانيا الدول الغربية التي غالبا ما تنتشر فيها هذه التوجهات السلبية ليرسم صورة لهؤلاء الذين يحملون توجهات سلبية عنصرية.
فقد وجد التقرير ان معظم الاشخاص المناهضين للسامية، وهو التعبير المرادف لمناهضة اليهود، هم معادون ايضا للمسلمين.
وقال التقرير " الاشخاص الذين في الخمسين من العمر ومن هم اكبر من ذلك، يعبرون عن مواقف اكثر سلبية تجاه كل من اليهود والمسلمين اكثر من هؤلاء الاصغر سنا من الخمسين".
ووفقا للتقرير تختلف الصورة فيما يتعلق بالمسيحيين، حيث سجل التقرير ان توجهات اكثر ايجابية تجاه المسيحيين سادت معظم الدول التي شملها المسح.
الا ان هذا الموقف لم يخل من استثناءات حيث ان في تركيا على سبيل المثال ترافق صعود التوجهات المعادية لليهود مع التوجهات المعادية للمسيحيين.
Credo che sia il governo che il ribelli vogliano la pace ora siamo punto e a capooooooooooooooooooo....azim

Thursday 18 September 2008

FANTASMA DEL BRIGANTI REBELI


اخبار محلية: الأغبش يعدد انتهاكات حركات التمرد في دارفورعدد قراءات هذا الموضوع هو 1028 قراءة
عدد العميد الدكتور عثمان محمد الاغبش اعمال السلب والنهب والانتهاكات التي قامت بها الحركات المتمردة في دارفور ، والتي دفعت القوات المسلحة الي تكثيف عملها في نظافة ومراقبة الطرق والمسارات بولايات دارفور ، وأشار إلى مدي تأثير هذه الانتهاكات علي امن المواطن ووصول المساعدات الانسانية لمن يحتاجون اليها وقال سيادته أنه بالنظر إلى الثلاثة اشهر الماضية وحتي شهر سبتمبر الجاري نجد انه في شهر يونيو الماضي تم رصد ثمانية عشر حادثة اعتداء تم فيها خطف اثنين عشر عربة ما بين كبيرة وصغيرة منها اثنان تتبعان لمنظمة اطباء بلا حدود وقوات اليوناميد واربعة حوادث نصب كماين في مناطق مختلفة واثنين عملية تخريب بالدخول الي اسواق القري ونهبها وأبان (لسونا) أنه في شهر يوليو فقد وقعت ثمانية حوادث كبيرة كان اهمها الكمين الذي نصبته حركة التحرير جناح الوحدة لوقة من اليوناميد راح ضحيته سبعة قتلي من افراد اليوناميد وثلاثة وعشرين جريحا وتم فيه تدمير مدرعة وعربتين وفقدان ثمانية ع ربات ليصبح عدد العربات المختطفة في هذا الشهر ستة عشر عربة وعدد اثنين كمين وعملية تخريب واحدة كما شه هذا الشهر توقف بعض المنظمات الاجنبية ووكالات الامم المتحدة عن العمل واخلاء موظفيها وافاد العميد الدكتور عثمان محمد الاغبش انه في شهر اغسطس وقع ثلاثة عشر حادثا تمثلت في عملية تجنيد اجباري وثلاث عمليات تخريب وثلاث عمليات اختطاف سيارات اختطف فيها اثنان وعشرون سيارة منها ستة تتبع لشركة هواضي والبقية عربات تجارية كما جري ثلاثة عمليات نصب كمين في اماكن مختلفة من ولايات دارفور وعمليتي نهب وعملية سطو بتاريخ 31/8/2008م تعرضت لها منظمة التضامن الفرنسية بمنطقة شعيرية الشئ الذي ادي الي ان تغادر المنظمة المنطقة اما في شهر سبتمبر الجاري فقد أوصح العميد الدكتور عثمان محمد الاغبش انه قد وقع حتي الآن اربعة حوادث مختلفة تتمثل ثلاثة منها في عمليات اختطاف سيارت حيث تم اختطاف ثلاثة سيارات كبيرة تابعة لوكالة الام المتحدة برنامج الغذاء العالمي وثلاث سيارات تتبع لليوناميد وواحدة تتبع لمنظمة اليونسيف اما الحادث الرابع فهو عملية كمين في منطقة شعيرية راح ضحيته بعض افراد القوات المسلحة
Darfur rebels clash with Sudanese government forces





KHARTOUM, Sudan (AP) — Two rebel factions said Wednesday their fighters ambushed advancing government forces in central Darfur, destroying and seizing some of their vehicles.
Sudanese military spokesman Sawarmy Khaled could not confirm the claim and said there were no field reports from the area.
Peacekeepers from the U.N.-African Union force in Darfur said there were government troop movements near the Tawila area, close to where the rebels said they attacked government troops. One of the rebel groups said fighters captured 10 soldiers. A spokesman for the other group did not mention any soldiers being taken captive.
The claimed attack would be the first rebel response to a two-week government offensive in northern and central Darfur. Military officials have called it a crackdown on bandits.
Sudan's government has been fighting rebels in Darfur since 2003 in a conflict that has killed up to 300,000 people and driven more than 2.5 million from their homes. The country's president is facing genocide and war crimes charges filed by a prosecutor at an international tribunal in the Netherlands. The tribunal's judges have not yet decided whether to issue an arrest warrant.
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Mohammed Adam, a rebel commander for the Sudan Liberation Army in the east of Jebel Marra, a rugged mountainous area in central Darfur, said his fighters were tipped off about advancing government troops. "They beat them near Khazan Tunjur and destroyed three vehicles," Adam said. His fighters took seven vehicles and captured 10 soldiers before the force retreated, he said.
Adam said the ambush was coordinated with a rival rebel faction, the SLA-Unity. Spokesman Mahgoub Hussain, speaking from London, gave a much higher figure for the seized and destroyed vehicles. He said there was no way to immediately count the casualties and did not mention any captives.
Also Wednesday, Kemal Saiki, a spokesman for the UNAMID peacekeeping force, said a helicopter on an assessment mission in northern Darfur was fired upon but returned to base safely. A UNAMID team was going to an area that experienced clashes earlier this month to verify reports that thousands of villagers fled after a government attack.

Ma qui siamo sigure che alcuni del movemente stano rubando Unamid Unisco ed Fao questo per fare terra bruciata per il governo ma questo loro strada e progetti sono sbagliati perche che sofre il poplo del Darfur e basta PROCESSIAMO E CONDNIAMO ANCHE TUTTI I MOVEMENTI DEL REBELI DARFURIANI..........AZIM