Sudan and conflicts zones.

Sudan and conflicts zones.

Wednesday 27 January 2010

26/01/1884 khartoum sotto controlo del Mahadi




Mahdist Revolt
Main article: Mahdist War
Main article: History of Sudan (1884-1898)
Tewfik's acquiescence to British occupation as the price for securing the monarchy was deeply detested throughout Egypt and Sudan. With the bulk of British forces stationed in northern Egypt, protecting Cairo, Alexandria, and the Suez Canal, opposition to Tewfik and his European protectors was stymied in Egypt. In contrast, the British military presence in Sudan was comparatively limited and eventually revolt broke out. The rebellion in Sudan, led by the Sudanese religious leader Muhammad ibn Abdalla, the self-proclaimed Mahdi (Guided One), was both political and religious. Abdalla wished not only to expel the British, but to overthrow the monarchy, viewed as secular and Western-leaning, and replace it with a pure Islamic government. Whilst primarily a Sudanese figure, Abdalla even attracted the support of some Egyptian nationalists and caught Tewfik and the British off-guard. The revolt culminated in the fall of Khartoum and the death of the British General Charles George Gordon (Gordon of Khartoum) in 1885. Tewfik's forces and those of the United Kingdom were forced to withdraw from almost all of Sudan with Abdalla establishing a theocratic state.
Abdalla's religious government imposed traditional Islamic laws upon Sudan and stressed the need to continue the armed struggle until the British had been completely expelled from the country and all of Egypt and Sudan was under his Mahdiya. Though he died six months after the fall of Khartoum, Abdalla's call was fully echoed by his successor, Abdallahi ibn Muhammad who invaded Ethiopia in 1887, penetrating as far as Gondar, and the remainder of northern Sudan and Egypt in 1889. This invasion was halted by Tewfik's forces, and was followed later by withdrawal from Ethiopia.
Muhammad Ahmad detto il Madhi aveva suscitato una ampia rivolta nel Sudan che allora era protettorato egiziano dichiarando che voleva rinnovare l’islam per riportarlo alla purezza delle origini. Con una enorme massa dei suoi seguaci pose all’assedio della capitale Khartoum ( 26 gennaio 1885) Gli inglesi per ragioni di politica interna non vollero intervenire direttamente: la difesa di Khartoum era stata affidata al leggendario generale inglese Gordon: malgrado i suoi sforzi la città cadde nelle mani degli insorti che massacrarono tutti gli egiziani che poterono. Poche forze inglesi si mossero in soccorso ma lentamente, arrivarono dopo la caduta di Khartoum e si ritirarono precipitosamente.
Il Madhi mori subito dopo di morte naturale. I dervisci allora, guidati dai successori del Madhi conquistarono tutta la regione e vennero in guerra con l’impero cristiano d’Etiopia che sconfissero nel 1889 nella battaglia di Metemma in cui cadde anche il negus Giovanni IV aprendo cosi la via al ras Menelik appoggiato dagli italiani. Affrontarono anche gli italiani sbarcati in Eritrea ma vennero respinti ( a Agordàt e a Kassala)


Abrogation of the Condominium and the road to independence


Gamal Abdel Nasser (left), and Muhammad Naguib (center), the leaders of the Egyptian Revolution who helped to engineer Sudanese independence
Even when the British ended their occupation of Egypt in 1936 (with the exception of the Suez Canal Zone), they maintained their forces in Sudan. Successive governments in Cairo, repeatedly declaring their abrogation of the condominium agreement, declared the British presence in Sudan to be illegitimate, and insisted on full British recognition of King Farouk as King of Egypt and Sudan, a recognition which the British were loath to grant. It was the Egyptian Revolution of 1952 which finally set a series of events in motion which would eventually end the British occupation of Sudan. Having abolished the monarchy in 1953, Egypt's new leaders, Muhammad Naguib, who was raised as a child of an Egyptian army officer in Sudan, and Gamal Abdel Nasser, believed the only way to end British domination in Sudan was for Egypt itself to officially abandon its sovereignty over Sudan. Since Britain's own claim to control in Sudan theoretically depended upon Egyptian sovereignty, the revolutionaries calculated that this tactic would leave Britain with no option but to withdraw. Their calculation proved to be correct, and in 1954 the governments of Egypt and Britain signed a treaty guaranteeing Sudanese independence. On January 1, 1956, the date agreed between the Egyptian and British governments, Sudan became an independent sovereign state, ending its nearly 136 year union with Egypt and 55 year rule by the British.
Abrogazione del condominio e la strada verso l'indipendenza Gamal Abdel Nasser (a sinistra), e Muhammad Naguib (al centro), il leader della Rivoluzione egiziana che ha aiutato a progettare il indipendenza del Sudan Anche quando gli inglesi hanno concluso il loro lavoro d'Egitto nel 1936 (con l'eccezione della zona del Canale di Suez), hanno mantenuto le loro forze in Sudan. I governi successivi al Cairo, più volte dichiarato la loro abrogazione del contratto di condominio, ha dichiarato la presenza britannica in Sudan ad essere illegittimo, e ha insistito sul pieno riconoscimento britannica di Re Farouk, come re d'Egitto e il Sudan, un riconoscimento che gli inglesi erano restii a concedere. E 'stata la rivoluzione egiziana del 1952, che ha finalmente stabilito una serie di eventi in movimento che finalmente porre fine all'occupazione britannica del Sudan. Dopo aver abolito la monarchia nel 1953, i nuovi leader egiziano, Muhammad Naguib, che è stata sollevata come figlio di un ufficiale dell'esercito egiziano in Sudan, e Gamal Abdel Nasser, che si ritiene l'unico modo per fine il dominio britannico in Sudan, è stato per l'Egitto ad abbandonare ufficialmente la sua sovranità su Sudan. Poiché la domanda stessa della Gran Bretagna per il controllo in Sudan teoricamente dipendeva sovranità egiziana, i rivoluzionari calcolato che questa tattica avrebbe lasciato la Gran Bretagna con altra scelta che ritirarsi. Il loro calcolo si è rivelato corretto, e nel 1954 i governi di Egitto e la Gran Bretagna hanno firmato un trattato di garantire l'indipendenza del Sudan. Il 1 ° gennaio 1956, la data concordata tra i governi egiziano e inglese, il Sudan è diventato uno Stato sovrano e indipendente, che termina i suoi quasi 136 anni l'unione con l'Egitto e 55 anni di governo da parte degli inglesi.
Viva Mohamed Ibn Abdalla chiamato Mahadi che ha reso il Sudan libero con alcuni Derwish solo armati di spada e lancia hanno sconfitto esercito Inglese e Egiziano armati di fucile e pistole, e hanno liberato anche l'incubo del Cinese ammasando Charls Gordon che massacro i Cinese e messo loro Impero sotto il dominio Inglese sei vivo dentro di noi Mahadi VIVA IL GRADE LIBERATORE DEL SUDAN........Azim

News of Sudan

Sudan/ Bashir come Bush: lancio di scarpe contro presidente
09:08 - ESTERI- 26 GEN 2010



Durante una manifestazione pubblica Roma, 26 gen. (Apcom) - Omar al Bashir, già oggetto di mandato di cattura da parte del Tribunale Penale Internazionale per crimini di guerra, è stato ieri bersaglio di un simbolico attentato a colpi di scarpe così come era già accaduto al presidente americano Bush a Baghdad. Ieri, nel corso di una manifestazione pubblica a Khartoum, un uomo ha preso l'iniziativa e lanciato un paio di calzature contro il presidente. La mira non è stata impeccabile e Bashir non è stato colpito mentre testimoni riferiscono che il 'lanciatore' è stato immediatamente tratto in arresto. L'ufficio della presidenza sudanese, tuttavia, ha negato l'incidente (il lancio delle scarpe resta nel mondo arabo un grave affronto) e ha fornito una diversa versione dei fatti, affermando di aver sì arrestato un uomo che stava cercando di avvicinarsi al presidente per consegnargli una sua nota ma non facendo alcuna menzione delle scarpe. In Sudan si andrà al voto per la presidenza in aprile. Sit ratterà delle prime elezioni multi-partito dal 1986 e la tensione politica è già altissima.

Sudan/ I sei bambini soldato del Darfur non saranno giustiziati
12:14 - ESTERI- 26 GEN 2010



Ha successo la petizione di Italians for Darfur Roma, 26 gen. (Apcom) - La petizione organizzata da Italians for Darfur che chiedeva la sospensione della pena per i bambini soldato condannati a morte in Sudan ha avuto successo. "I sei bambini soldato del Darfur, condannati a morte lo scorso novembre, non saranno giustiziati" annuncia con una nota l'organizzaione promotrice della campagna per la difesa dei diritti umani in Sudan. . "Il governo sudanese - prosegue il comunicato dell'associazione - ha assicurato che i minori sui quali pendeva la mortale sentenza non saranno uccisi. La conferma arriva dal 'Council for Human right' del Sudan a cui abbiamo inviato le sottoscrizioni della petizione che chiedeva di sospendere la pena nei confronti di ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 17 anni". Arrestati insieme ad altri 150 guerriglieri del Jem (Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza) per aver partecipato nel 2008 a un attacco contro Omdurman, città gemella della capitale sudanese, i sei minori erano stati giudicati colpevoli da una Corte militare. Purtroppo resta incerto il futuro di altri ragazzi di età non ben definita - conclude la nota - ma che non si esclude, per alcuni, possa essere inferiore ai 18 anni. Il governo sostiene, anche grazie al complice e interessato silenzio del Jem che ha sempre negato la presenza di bambini - soldato tra le sue fila, che nel braccio della morte del carcere di Kobar siano presenti solo adulti".

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آخر تحديث: الاثنين, 25 يناير/ كانون الثاني, 2010, 21:55 GMT
رجل يرمي حذاءً على الرئيس السوداني عمر البشير
رمى رجل حذاء على الرئيس السوداني عمر حسن البشير خلال حضوره مؤتمرا في الخرطوم حسبما افاد شهود عيان.
وأخطأ الرجل إصابة البشير، ومن ثم اعتقلته قوات الأمن السودانية.
وقد نفى مكتب الرئيس السوداني الحادثة وقال إن قوات الأمن اعتقلت رجلا حاول أن يعطي البشير ورقة كانت بحوزته.
وقال عماد سيد احمد المتحدث باسم البشير لوكالة رويترز إن الرجل "أراد فقط أن يعطي الرئيس ورقة، لكنه اعترض من قبل الأمن".
ولم تعرف حتى الآن الأسباب التي دفعت الرجل للإقدام على هذا التصرف.
وقال شاهد عيان لوكالة رويترز للأنباء "كان الرجل قريبا من المنبر ورمى الحذاء لكنه أخطأ هدفه".
وذكر شهود عيان أن الرجل كان حسن الملبس ويتراوح عمره بين الأربعينات والخمسينات ولم يقل شيئا وهو يلقي بالحذاء.
ووصفه شاهد عيان آخر بأنه "بدا هادئا حتى بعد أن اعتقل".
وأكد الشهود وقوع الحادث خلال مؤتمر للتخطيط الاستراتيجي بقاعة الصداقة في الخرطوم.
يذكر أن البشير هو أول رئيس في السلطة تصدر بحقه مذكرة توقيف من قبل المحكمة الجنائية الدولية لاتهامه بارتكاب جرائم حرب وجرائم ضد الانسانية في الصراع الدائر في اقليم دارفور منذ عام 2003.
ويأتي هذا الحادث قبل اقل من ثلاثة أشهر من الانتخابات الرئاسية المزمع إجراؤها في السودان في أبريل/ نيسان المقبل والتي ترشح البشير فيها لمنصب الرئاسة عن حزب المؤتمر الوطني الحاكم.

Monday 25 January 2010

This is Sudan.





One of my priorities is to create a Sudanese Association of Milan and will extend to all Italy then gradually will be in the European community the only African association had ever been created to handle all the Sudanese problems in Italy and European community, my friend Geppino Materazzi told me that I spread my energy why I should have to use efforts for Arci Darfur Association? Some Sudanese they told me that they are not represented in Arci Darfur so I have to please them next week end we will have the meeting in which we will elect the executive officials who will be responsible for the association directory.







Traduzione da Inglese verso Italiano Visualizza caratteri romani
Una delle mie priorità è quella di creare un sudanese Associazione di Milano e estendere di tutta Italia poi graduale sarà in comunità 'europea, la ASSOCIAZIO solo africano era mai stato creato per gestire tutti i problemi del Sudan in Italia e Comunità Europea, il mio amico Geppino Materazzi mi ha detto che sperdere la mia energia perché avrei dovuto usare gli sforzi per associazione Arci Darfur? Alcuni sudanesi mi hanno detto che non sono rappresentati nel Arci Darfur modo che ho per loro piacere fine della prossima settimana avremo la riunione in cui si eleggeranno i funzionari esecutive che sarà responsabile per la directory di associazione.


Notizie del Sudan del'Italia e del Doha.

Televisione, a Shukran lo sgombero del Laboratorio ZetaDomani, a Shukran (Rai 3, 12.25), la copertina sarà dedicata allo sgombero del Laboratorio Zeta, il centro sociale dove vivevano, da quasi nove anni, 30 rifiugiati e richiedenti asilo sudanesi, in fuga dal Darfur.Saranno trasmesse le immagini degli scontri tra i poliziotti e i manifestanti.Nella stessa puntata si parlerà della Chiesa di San Nicola, a Canicattì, luogo di culto per i seimila rumeni ortodossi della provincia di Agrigento. Uno spazio di preghiera fortemente voluto dall’Arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, ospite del programma.

Fonte: Adnkronos.Sudan sets deadline with rebelsBY AGENCE FRANCE PRESSE

Update 24 minutes agoDOHA, Jan 25 - Negotiations between the Sudanese government and Darfur rebel groups must be completed within two months, ahead of Sudan's presidential and legislative elections, a senior official has said."Some groups are demanding more time. We have told mediators that time is running out and that negotiations must not exceed the third week of March," Sudan's Minister of Culture Amin Hassan Omar said in Doha late Sunday."Talks do not require a month or two as outstanding issues are simple. If parties have the political resolve it won't take more than two weeks as we have discussed everything and what remains is to take decisions," he said.Sudanese government officials and rebel groups present in Doha have not been yet involved in direct talks, Omar told reporters in the Qatari capital.Instead consultations are being held with mediators from the United Nations, African Union and the host nation, he added.Omar, a member of the official government delegation, said Sudan is prepared to talk with any of the four rebel groups that is ready for negotiations.Representatives from the Justice and Equality Movement (JEM), the main rebel group, on Saturday held consultations with mediators to resolve "questions of procedure" before direct negotiations.Darfur rebels had two rounds of talks with Khartoum government officials in Qatar -- in February and May 2009.But other factions have refused to join the talks in Doha and the JEM later said there is no point in taking part if there is no unity among the rebels.Rebels and government officials were also due to meet in November, but the talks failed to materialise.The United Nations says up to 300,000 people have died and 2.7 million fled their homes since the ethnic minority rebels in Darfur first rose up against the Arab-dominated Sudan government in February 2003.Khartoum says 10,000 people have been killed.Sudan is due to hold a presidential and parliamentary election in April, the first polls in 24 years.
Iere sono stato con alcuni Sudanese per fare nascere un Associazione del Sudan ma questo fatto la furia e rabbia di quelli del Arci Darfur che io sono membero e socio fondatore alcuni Sudanese non sentano rapresentate allora qui Italia viviamo in una paese di democratico anchè si non compiuta ma comunque una demograzia che grantici a tutti i diriti di costitursi un associazione e norma della legge Italiana codici civile quindi anche si mio carissimo amico Geppino Materazzi mi ha detto che devo fare crecere Arci Darfur e non disperdere energia io dico che di energia ne ho abbastanza.Grazie Geppino sei un amico ma fratello sprituale anche...................azim

Saturday 23 January 2010

Zeta Lab.


Lo Zeta Lab dice no alla nuova sede"I locali sono troppo degradati"
di Claudia Brunetto
Dopo il sopralluogo, i ragazzi del Laboratorio Zeta rifiutano la proposta del Comune di alloggiare i 32 immigrati del Darfur nell'ex sede dell'assessorato all'urbanistica in piazza della Pace. "I locali - dice il collettivo del centro sociale - sono inadeguati perché in totale stato di degrado". Così i ragazzi continueranno a dormire in auto e nelle tende da campeggio a pochi passi dall'ingresso dello Zeta per la prima volta libero dal presidio di polizia.All'interno dello Zeta, murato da martedì sera, sarebbero rimasti alcuni gatti adottati da tempo dal centro sociale. Nel pomeriggio il collettivo sotto la pioggia ha convocato una seconda assemblea in via Boito per programmare le iniziative dei prossimi gironi. Domani alle 18 sarà proiettato all'aperto il documentario "La terra estrema" sul lavoro degli immigrati nelle campagne siciliane. E sabato alle 16 dalla sede dello Zeta partirà un corteo.

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The Zeta Lab says no to new headquarters"The premises are too degraded"Claudia Brunette
After the inspection, the factory girls Zeta reject the proposal of the City to house the 32 immigrants from the former offices of the Darfur Peace Square in urban planning. "The local population - says the bulk of the center - are inadequate because in a state of decay. So the boys continue to sleep in cars and in tents just steps from the Zeta for the first time free from the garrison of police.Inside the Zeta, walled by Tuesday evening, some cats would have stayed for some time from the center. In the afternoon the team in the rain convened a second meeting in via Boito to program initiatives in the coming rounds. Tomorrow at 18 will be screened outside the documentary "The earth extreme" on immigrant labor in the Sicilian countryside. And Saturday at 16 from the seat of Zeta start a parade.

Friday 22 January 2010

Zeta lab peggiora la situazione.


Zeta Lab, continua il presidio dei sudanesi
Continua il presidio dei 25 sudanesi accampati con tende da campeggio in via Boito davanti i locali del centro sociale Laboratorio Zeta, sgomberato tre giorni fa dalla polizia. Intanto il Comune ha proposto agli operatori del centro una struttura alternativa, in piazzetta della Pace, vicino il carcere dell'Ucciardone, da adibire a dormitorio per gli immigrati ospiti del centro. "Stiamo andando a verificare - dice Totò Cavalieri, uno degli operatori del Lab Zeta - le condizioni di questo stabile. Ci hanno detto che non ci sono i servizi igienici: se fosse così, il Comune dovrà di sicuro trovare un'altra struttura". Intanto in via Boito non c'é più la polizia che fino a ieri sera vietava l'accesso alla strada con camionette antisommossa all'incrocio con via Notarbartolo e via Malaspina. "Se in una città, una regione, un paese, mancano infrastrutture, sevizi sociali - dice Antonella Monastra, consigliere comunale di Un'Altra Storia -, se vengono meno le più elementari necessità di un’ società civile dovrebbe garantire vuol dire che siamo allo sbaraglio totale".
Traduzione da Italiano verso IngleseVisualizza caratteri romani
Zeta Lab continues the garrison of the Sudanese
Continue the garrison of the 25 Sudanese camping with tents in front of the premises via Boito Laboratory of the center Z, evacuated three days ago by the police. Meanwhile, the Municipality has proposed to the operators of the center an alternative structure, in Piazzetta della Pace, near the Ucciardone prison, to be assigned a dormitory for immigrants guests of the center. "We're going to check - Toto says Knights, one of the operators of the Lab Zeta - the conditions of those buildings. We were told that there are no toilets: if so, the City will surely find another place." Meanwhile in via Boito there is no longer the police until last night denied access to the road with riot vans at the intersection of Via and Via Notarbartolo Malaspina. "If a city, region, country, lack of infrastructure, social services - says Antonella Monastra, Municipal Councilor of another story - if they lack the most basic necessity for a civilized society should provide means that we are in confusion total.
Non capisco hanno datto permesso di soggiorno suissidiario a tutti ora lo mettano fuori dove vivano ma un calvario non e possibile che Italia impara di Francese e Inglese questa lessione li o ti danno permesso o ti rimpatriano a tua paese insomma ci sono anche altri problemi per rinovare questa carta del PRADISO "permesso di soggiorno" ci voli un anno ma siamo peggio alora meglio che lo ripatriano tutti inutile dare permesso di protesione politico o suissidiario come lo chiamano e poi ti danno la caccia come un criminale io non difendo i miei conpeasani ma dico che questi atteggiamenti vengano da un paese che dici dal più industralizati e dal gruoppo del cinque grandi "HO UN GRANDE DOBBIO SU QUESTO"................................azim.

Thursday 21 January 2010

Sgombrato la Z.


20 gennaio 2010 - PalermoSgomberato lo Zetalab. Feriti ed arresti, cacciati i rifugiati sudanesi


Fulvio Vassallo
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Feriti ed arresti per lo sgombero del laboratorio Zeta di Palermo. Ancora altri migranti dispersi sulla strada: i rifugiati sudanesi provenienti dal Darfur. Persino nel portale internet del Comune lo Zetalab era indicato come uno dei luoghi di accoglienza che la città offriva. Tra gli altri è stato colpito duramente con manganellate sul viso un professore universitario fondatore di un laboratorio per la nonviolenza.
E` di cinque arrestati e tre feriti, tutti italiani, il risultato di una giornata di tensione di fronte al Laboratorio Zeta di Palermo, dove sono ospitati da anni numerosi rifugiati in prevalenza sudanesi. Il Comune di Palermo non è stato capace di chiudere la mediazione in corso da mesi, assegnando agli occupanti la gestione della struttura sita in via Boito a Palermo, nonostante i numerosi riconoscimenti dell`utilità sociale delle attività del Laboratorio Zeta e le forniture di acqua, luce e provviste.
Persino nel portale internet del Comune il laboratorio Zeta era indicato come uno dei luoghi di accoglienza che la città offriva. Adesso quel luogo non esiste più. La posizione irriducibile a qualunque soluzione di compromesso da parte di un’altra associazione assegnataria, Aspasia, ha innescato un gioco delle parti che, dopo diverse ore di finta trattativa si è concluso con lo sgombero violento della struttura.
Dopo Rosarno, lo sgombero del centro sociale Laboratorio Zeta di Palermo si configura come l`ennesimo tentativo di dispersione di migranti sul territorio nazionale. Un tentativo che passa anche attraverso gli arresti ed i ferimenti degli antirazzisti che a Palermo si battono per difendere i diritti fondamentali dei rifugiati, a partire dal diritto all`alloggio.
Tra gli altri è stato colpito duramente con manganellate sul viso ed ha una prognosi di oltre venti giorni per la rottura del naso un professore universitario fondatore di un laboratorio per la non violenza. Un cittadino come tanti altri che partecipava al presidio di protesta per lo sgombero della struttura che era intervenuto in difesa della moglie presa a manganellate durante una delle cariche degli agenti di polizia. Al momento passeranno la notte all`addiaccio venti titolari di protezione internazionale perchè il Comune non ha saputo trovare una soluzione alloggiativa per la notte.
Oltre cento antirazzisti hanno presidiato per tutta la giornata la struttura che per anni è stata al centro di iniziative sociali e culturali che hanno animato l`intero quartiere e si sono proposte come uno dei pochi spazi pubblici di solidarietà ai migranti in città. Una solidarietà che ha subito anche attacchi violenti da parte delle squadre fasciste che hanno colpito a più riprese con il lancio di sassi e bottiglie le finestre del Laboratorio zeta, mentre migliaia di cittadini palermitani hanno riempito e difeso con le loro iniziative autogestite i locali, sotto attacco convergente da parte dei gruppi più estremi della destra palermitana e ci esponenti del cd. terzo settore che ad un certo punto sono apparsi più interessati allo sgombero della struttura che alla fruizione di un altro locale immediatamente agibile, in sostituzione dei locali occupati dal laboratorio Zeta.
Un clima di condivisione e di impegno sociale a favore dei giovani e dei rfugiati che adesso è stato interrotto dallo sgombero violento posto in essere dalla polizia con ripetute cariche e violente provocazioni. E non è ancora finita, anche se nel corso della notte i tre occupanti della struttura saliti sul tetto insieme ad un consigliere comunale sono stati costretti a scendere a causa del freddo. I migranti sudanesi sono ancora accampati davanti all`ingresso della struttura presidiata dalla polizia, senza nessuna intenzione di disperdersi in città, una città che non è stata capace finora di offrire loro un altro luogo di accoglienza, un’accoglienza che sarebbe dovuta per legge, ma che in Sicilia rimane un miraggio.
La proposta di un loro trasferimento in un centro di accoglienza ubicato in un paesino della provincia di Palermo, ventilata oggi alla fine della giornata, non potrà che essere respinta perché molti di loro sopravvivono lavorando in città. Continua ad oltranza intanto il presidio antirazzista davanti alla struttura sgomberata dalla polizia e per oggi 20 gennaio alle ore 16 è stata indetta un’ assemblea sempre nello stesso luogo nel quale decine di cittadini palermitani stanno mantenendo una presenza pacifica, passando la notte all’addiaccio. Su tutti grava come una cappa di tristezza la notizia che nelle stesse ore dell’operazione di sgombero del laboratorio Zeta, in un`altra parte della città, un giovane immigrato ghanese che andava in bicicletta è stato investito ed ucciso da un automobilista che non si è neppure fermato per soccorrerlo.
Venerdì prossimo al laboratorio Zeta si sarebbe dovuto proiettare il film, finanziato anche dal’ASGI, Terra(e)strema. di Angela Giardina, Ilaria Sposito ed Enrico Montalbano, uno dei feriti di oggi, e si sarebbe dovuto presentare il libro "Gli africani salveranno Rosarno. E probabilmente anche l`Italia" di Antonello Mangano. Una iniziativa importante che adesso si svolgerà in un altro luogo, magari all’aperto, ma sempre vicino al laboratorio Zeta che ne è stato il cuore propulsivo. Una iniziativa che costituirà comunque una ulteriore occasione di informazione sugli stretti legami esistenti in Sicilia come in Calabria tra lo sfruttamento del lavoro dei migranti, mediato dalla criminalità organizzata, e l`azione meramente repressiva degli agenti statali che applicano il pacchetto sicurezza per fare fronte alle tante emergenze sociali che stanno esplodendo a Palermo come nel resto d`Italia.
Quanto successo oggi a Palermo è la prosecuzione delle operazioni di dispersione “assistita”che abbiamo già visto a Rosarno, con una partecipazione attiva delle forze di polizia che in questa ultima occasione non hanno dovuto certo proteggere i migranti né hanno individuato per loro un alloggio, ma hanno soltanto distrutto un lavoro sociale che durava da anni, del quale altre istituzioni, pur nei limiti degli scarsi mezzi disponibili, avevano riconosciuto il valore e la efficacia. Molti dei rifugiati che avevano trovato accoglienza al Laboratorio ZETA di Palermo sono stati messi sulla strada dalla polizia ma sono bloccati a Palermo perchè la Questura non ha rinnovato i permessi di soggiorno per motivi umanitari o non ha consegnato i documenti di viaggio a persone che da anni sono state riconosciute meritevoli della protezione internazionale. Un ritardo anche di due anni che si è accumulato per la richiesta pretestuosa di passaporti in corso di validità a persone che non potevano chiaramente rivolgersi alle ambasciate dei paesi di provenienza perchè rifugiati. Dove potranno andare i rifugiati allontanati dal Laboratorio Zeta se l’ufficio immigrazione della Questura di Palermo continua a negare loro il rinnovo o il rilascio dei documenti di soggiorno e di viaggio? Molti di loro hanno già perduto il lavoro che avevano perché dopo l’approvazione del pacchetto sicurezza i datori di lavoro non offrono più impiego a coloro che hanno in mano solo una ricevuta e sono in attesa del permesso di soggiorno.
Chiediamo che la Prefettura e lo stesso ministero dell’interno intervengano per sanare questa situazione che produce un grave danno esistenziale e che potrebbe integrare gli estremi del rifiuto di un atto d’ufficio. Chiediamo ancora una volta che il Laboratorio Zeta di Palermo venga restituito alla sua destinazione sociale e continui ad essere riconosciuto come luogo di accoglienza dei migranti, e chiediamo ancora che tutte le istituzioni, compresa la Prefettura, facciano il loro dovere nei confronti dei rifugiati, riconoscendo nei fatti il diritto/dovere di accoglienza, sancito anche dalle direttive comunitarie che l`Italia non applica, tanto da negare un alloggio a quanti hanno avuto riconosciuto uno status di protezione internazionale. Le associazioni antirazziste di Palermo riconfermano il loro impegno e svolgeranno tutte le iniziative legali per difendere quanti sono stati feriti dalla polizia, coloro che sono stati arrestati, ed i migranti che sono rimasti senza un alloggio. Nessuno si illuda che le operazioni di confinamento e di deportazione “assistita” già viste a Rosarno si possano estendere impunemente ad altre parti del territorio nazionale.

January 20, 2010 - Palermo Clearing the Zetalab.

Wounded and arrested, expelled the Sudanese refugees Fulvio Vassallo This article has been read 647 times Injuries and arrests for the evacuation of the laboratory Zeta Palermo. Still other migrants scattered on the road: Sudanese refugees from Darfur. Even in the Internet portal of the common Zetalab was listed as one of the places of welcome that the city offered. Among the other was hit hard with batons on his face a university professor founder of a laboratory for non-violence. It is five arrested and three injured, all Italian, the result of a day of tension in front of the Laboratory Zeta of Palermo, where many refugees are housed for years mainly Sudanese. The Municipality of Palermo has been unable to close the pending mediation for months, giving the occupants a management structure located in Via Boito in Palermo, despite the many accolades the usefulness of the social activities of the Laboratory Zeta and water supplies, light and supplies. Even in the Internet portal of the common laboratory Zeta was selected as one of places of hospitality that the city offered. Now that place no longer exists. The position irreducible to any compromise solution by the assignee of another association, Aspasia, has triggered a role play that after several hours of mock negotiations ended with the violent eviction of the structure. After Rosarno, the evacuation of the center of Palermo Laboratory Zeta takes the form `s latest attempt to dispersal of migrants in national territory. An attempt that also passes through the arrests and injuries of the anti-racists who are fighting for Palermo defend the fundamental rights of refugees, from right to accommodation. Among the other was hit hard with truncheons on his face and has a prognosis of twenty days for breaking the nose of a university professor founded a workshop for non-violence. A citizen like many others who participated in the garrison to protest the eviction of the structure that had intervened in defense of his wife taken during one of clubbing charges of police officers. At the time they will spend the night at bivouac `twenty beneficiaries of international protection because the City was unable to find a solution to housing for the night. Over a hundred anti-racists have manned all day long structure which for years has been the focus of social and cultural initiatives which have driven the interaction neighborhood and were proposed as one of the few public spaces of solidarity with migrants in the city. This solidarity has also suffered violent attacks by fascist squads that have struck several times with the launch of stones and bottles windows Laboratory zeta, while thousands of citizens filled Palermo and defended their efforts to self-managed premises, under converging attack by the most extreme right-wing members of the Palermo and we cd. third area that at one point appeared more interested in the evacuation of the structure to the use of another room immediately agibile in place of the premises used by the laboratory Zeta. A climate of sharing and social commitment in favor of young and rfugiati which has now been interrupted by the violent eviction set up by police and charged with repeated violent provocations. It is not over yet, even if during the night the three occupants climbed on the roof of the structure along with a municipal council were forced to descend because of the cold. The Sudanese migrants are still camped out in front at the entrance of the structure manned by police, without any intention of getting lost in the city, a city that has not been able so far to give them another place to host a reception that would be due by law but in Sicily remains a mirage. The proposal for a transfer in a shelter located in a village in the province of Palermo, breezy day at the end of the day, can only be rejected because many of them survive by working in the city. Continue to the bitter end in the meantime the garrison antiracist front of the house vacated by the police and today 20 January at 16 was issued an 'assembly in the same place where dozens of people are keeping a presence in Palermo peaceful sleep out of doors. On all bad as a pall of sadness the news that the evacuation operation within hours of laboratory Zeta, in an `other side of town, a young Ghanaian who was going by bicycle was struck and killed by a motorist who does not even stop to help him. Next Friday the laboratory Zeta should have been projecting the film, also financed dal'ASGI, Terra (s) stroma. Angela Giardina, Ilaria Sposito and Henry Montalbano, one of the wounded from today, and was due to present the book "Africans saved Rosarno. And probably` s Italy "by Antonello Mangano. An important initiative that now takes place in another place, perhaps outside, but always close to Zeta laboratory which has been the core driving force. An initiative which will provide still a further opportunity for information on the close ties that exist in Sicily as in Calabria between the exploitation of migrant labor, mediated by organized crime, el `purely repressive actions of state agents that apply the security package to meet many social emergencies that are exploding in Palermo, Italy `d like the rest. What happened today in Palermo is the continuation of operations of dispersion "assisted" we have already seen in Rosarno, with active participation of the police that on this last occasion certainly did not have to protect migrants nor have they identified for housing, but have only destroyed a social work that lasted for years, which other institutions, even within the limits of scarce resources available, they recognized the value and effectiveness. Many refugees who had found a welcome at the Lab Zeta Palermo have been put on the road but are blocked by police in Palermo because the police did not renew the residence permit for humanitarian reasons or did not deliver the travel documents to people who for years are recognized as deserving of international protection. A delay of even two years that has accumulated for the request pretext of passports valid for people who could not clearly apply to the embassies of countries of origin because refugees. Where they will go away refugees from the Laboratory Zeta if the immigration office of the police headquarters in Palermo continues to deny their renewal or issuance of residence permits and travel? Many have already lost their jobs because they had once approved by the security package employers no longer offer employment to those who are holding only a receipt and are awaiting a residence permit. We demand that the Prefecture and the Ministry of the Interior to intervene to remedy this situation, which produces a serious existential damage and that could supplement the data concerning the refusal of an official act. We ask once again that the Laboratorio di Palermo Zeta is returned to its social purpose and continues to be recognized as a place for the reception of migrants, and we ask again that all institutions, including the Prefecture, do their duty towards the refugees, recognizing in fact the right and duty of hospitality, also laid down by Community directives that Italy does not apply, so as to deny housing to those who have been granted a status of international protection. Palermo's anti-racist associations reiterated their commitment and perform all legal steps to defend those who were injured by police, who were arrested, and migrants who have lost their accommodation. No one deceive himself that the operations of confinement and deportation "assisted" already seen in Rosarno one can with impunity extended to other parts of the country.

Wednesday 20 January 2010

Sudan news.


Sudan, il 2010 inizia con un bagno di sangue
di Antonella Napoli
Ripresi in Darfur i bombardamenti sui villaggi per mano dell'aviazione e dell'esercito sudanese. In particolare nel nord Darfur. E Le Nazioni Unite hanno aperto un'inchiesta: l'ennesima.

Il nuovo anno è iniziato con una grande mobilitazione internazionale per il Sudan, ma anche con un bagno di sangue e continue violazioni dei diritti umani. In particolare il Nord Darfur è stato funestato da raid aerei che hanno causato la morte di almeno una ventina di civili.

Il portavoce del Sudan Liberation Army di Abdel Whaid Al-Nur ha denunciato che l'aviazione e l' esercito sudanese, con 200 mezzi carichi di soldati e miliziani, hanno sferrato un attacco sulla cittadina di Souk Fruk colpendo la popolazione che si trovava al mercato generale settimanale. Le Nazioni Unite hanno aperto un'inchiesta, solo l'ultima di una lunga serie vista l'escalation delle violenze degli ultimi mesi.

Intanto i governi del Ciad e del Sudan hanno raggiunto un accordo sul dispiegamento da febbraio di guardie di confine lungo le rispettive aree di competenza per 'limitare' le incursioni dell'una e dell'altra fazione che si contrappongono sul fronte in conflitto.

Ma se in Darfur sono ripresi i bombardamenti sui civili, in sud Sudan la situazione non è meno drammatica. Si susseguono decessi di personalità di spicco e guardie della scorta personale del presidente Salva Kir in misteriosi incidente aerei.
La tensione in tutto il Paese, nell'attesa del referendum per l'indipendenza del 2011, è sempre più alta e sono scattati già centinaia di arresti.

Il Governo sudanese continua a negare le autorizzazioni a qualsiasi manifestazione di piazza.
La giustificazione addotta dal portavoce del presidente Omar Hassan al Bashir, ovvero che le precarie condizioni di sicurezza in cui versa il Paese sarebbero incompatibili con dimostrazioni e cortei pubblici, non ha convinto gli oppositori che chiedono di poter esercitare il diritto ad esprimere le proprie opinioni.

Il Sudan sembra ormai avviato verso una rottura violenta dei suoi equilibri interni.
A poco più di un anno dal sì scontato all'autodeterminazione del Sud Sudan, che dovrebbe portare a una trasformazione democratica e alla risoluzione di tutti i conflitti del Paese, i termini del Comprehensive Peace Agreement e gli accordi di pace per il Darfur e il Sudan orientale, rischiano di saltare. Conseguenza della loro mancata applicazione, a causa dell'intransigenza del National Congress Party (il partito del Presidente Bashir), un inevitabile e nuovo conflitto su larga scala. A lanciare l'ultimo allarme, l’International Crisis Group che fotografa la situazione del Sudan in vista delle prossime scadenze elettorali.

“Se la comunità internazionale - si legge nel rapporto di ICG - in particolare Nazioni Unite, Stati Uniti, consiglio per la pace e la sicurezza dell’Unione africana (UA), Inter-Government Authority on Development (IGAD) e tutto il Corno d'Africa, non collaboreranno per sostenere la completa attuazione del CPA e favoriranno ulteriori negoziati, sarà quasi inevitabile un ritorno della guerra tra nord e sud e un’escalation del conflitto nel Darfur”.

Ad essere preoccupati dell'andazzo delle ultime settimane anche i Vescovi del Sud Sudan che hanno manifestato apertamente i forti timori per una possibile ripresa degli scontri nell'area. Gli alti prelati, nell'Assemblea plenaria di novembre, hanno puntato l'indice sul ritardo dell’approvazione delle norme per l’attuazione del referendum e della Commissione referendaria. La loro richiesta di "accelerare il processo di approvazione per evitare conseguenze inutili che andrebbero a scapito del futuro del Paese" è stata accolta.

Alla fine il parlamento sudanese, sottoposto a pressioni interne ma soprattutto internazionali, il 22 dicembre ha adottato una legge che fissa le modalità della consultazione referendaria nonostante l'opposizione dei partiti del Sud, che hanno abbandonato l'aula in disaccordo sul passaggio relativo ai sud sudanesi che vivono al nord o all'estero, i quali dovranno votare nel loro luogo di residenza e non nel Sud come voleva il Sudan people liberation movement.
Secondo il testo approvato, il Sud Sudan potrà conquistare l'indipendenza con il 51% dei voti e con almeno il 60% di affluenza al voto. Sempre se al voto si arriverà mai..

Italian to English translationShow romanization
Sudan, 2010 begins with a bloodbath Antonella Napoli Resumed the shelling on villages in Darfur at the hands of the Sudanese army and aviation. Particularly in northern Darfur. And The United Nations has launched an investigation: the nth. The new year began with a huge international outcry for Sudan, but also with a bath of blood and continuous violations of human rights. In particular, the North Darfur has been ravaged by airstrikes that have killed at least twenty civilians. The spokesman of the Sudan Liberation Army of Abdel Nur Al-Whaid reported that aviation el 'Sudanese army, with 200 half load of soldiers and militants have launched an attack on the town of Souk Fruk hitting the population that was on the general market weekly. The United Nations has launched an investigation, only the latest in a long line view of the escalating violence of recent months. Meanwhile, the governments of Chad and Sudan have reached agreement on the deployment from February of border guards along their respective areas of responsibility for 'limited' incursions on both the front side as opposed to the conflict. But if in Darfur have resumed bombing on civilians in southern Sudan, the situation is less dramatic. Successive deaths of prominent figures of the guards and personal bodyguards of President Salva Kir in mysterious plane crash. The tension throughout the country, pending the referendum on independence in 2011, is always higher and have already triggered hundreds of arrests. The Sudanese government continues to deny authorization to any street demonstrations. The reason given by the spokesman for President Omar Hassan al Bashir, or that the precarious security situation now facing the country are incompatible with public demonstrations and marches, does not convince opponents that they should exercise his right to express their opinions. Sudan seems now moving toward a violent rupture of its internal equilibrium. A little over a year since you pay for self-determination of southern Sudan, which should lead to a democratic transformation and resolution of all conflicts in the country, the terms of the Comprehensive Peace Agreement and the peace agreement for Darfur and Sudan Eastern Europe, are likely to jump. Result of their failure to apply because of the intransigence of the National Congress Party (the party of President Bashir), an inevitable and new large-scale conflict. Sounding the alarm last, the International Crisis Group to present the state of Sudan in view of forthcoming elections. "If the international community - says the ICG report - particularly the United Nations, the United States Council for Peace and Security of the African Union (AU), Inter-Government Authority on Development (IGAD) and the entire Horn 'Africa, do not work together to support the full implementation of the CPA, and will promote further negotiations will be almost inevitable return of war between north and south and an escalation of the conflict in Darfur. " Dell'andazzo to be worried in recent weeks even the Bishops of South Sudan who have openly expressed strong concerns about a possible resumption of hostilities in the area. The high priests, in the plenum of November, have pointed his finger on the delay of approval of rules for the implementation of the referendum and the referendum commission. Their demand for "speed up the approval process to avoid unnecessary consequences that should be at the expense of the future of the country" has been accepted. In the end the Sudanese parliament, subjected to internal pressures but especially international, on 22 December adopted a law setting the terms of the referendum despite the opposition parties in the South, who left the room to disagree on the passage on the south Sudanese living in the north or abroad, who will vote in their place of residence and not in the South and wanted the Sudan People Liberation Movement. According to the text adopted, the South Sudan will gain independence with 51% of the vote, with at least 60% turnout. Always if you will never get to vote ..

News of Sudan


آخر تحديث: الاثنين, 18 يناير/ كانون الثاني, 2010, 13:56 GMTأكول: انفصال جنوب السودان سيكون كارثةقال السياسي البارز في جنوب السودان، لام أكول، لبي بي سي انه يعتقد ان الاستقلال عن الشمال سيكون بمثابة كارثة بالنسبة للجنوب.واضاف اكول "في الوقت الراهن.. وفي ظل وجود الاعمال العدائية في الجنوبوالنزاعات بين القبائل، والنزاعات حتى ضمن القبيلة الواحدة، فان أي دعوة للانفصال ستكون دعوة لصوملة جنوب السودان".ويعتزم لام أكول خوض الانتخابات ضد سالفا كير، رئيس الحركة الشعبية لتحرير السودان، في أبريل/ نيسان على رئاسة الجنوب.وقال اكول ، الذي انشق عن الحركة الشعبية لتأسيس حزبه، ان حكومة كير اساءت ادارة البلاد وأساءت انفاق ملايين الدولارات من عائدات النفط.وفي وقت سابق أصدرت الحركة الشعبية لتحرير السودان بيانا دعت فيه حكام ولايات جنوب السودان إلى التعاون مع جميع الأحزاب السياسية باستثناء الحزب الذي يقوده أكول.وكانت الحركة الشعبية في الماضي قد اتهمه بالوقوف وراء بعض اعمال العنف التي اندلعت مؤخرا بين قبائل الجنوب السوداني.وكان اتفاق سلام وقع في اواخر 2005 قد أنهى حربا اهلية استمرت 21 عاما بين الشمال ذي الأغلبية المسلمة، والجنوب ذي الاكثرية المسيحية، كما نص على اجراء انتخابات رئاسية وتشريعية ومحلية، اتفق على موعدها في ابريل/ نيسان 2011، وعلى استفتاء لتحديد مصير الجنوب في كانون الثاني/يناير 2011.Arabic to Italian translationShow romanization
BBC ArabicUltimo aggiornamento: Lunedi 18th January / كانون الثاني, 2010, 13:56 GMTAkol: secessione del Sudan meridionale sarebbe un disastroHa detto una figura di spicco nel sud del Sudan, Lam Akol, ha detto alla BBC che credeva che l'indipendenza del nord sarebbe un disastro per il Sud.Akol, "Al momento .. e in presenza delle ostilità nel sudE conflitti tra tribù, le controversie, anche all'interno della stessa tribù, ogni richiesta di secessione sarebbe un invito a SOMALISATION Sudan meridionale ".Lam Akol, e ha intenzione di eseguire nei confronti del presidente Salva Kiir, Presidente del Movimento Popolare per la Liberazione del Sudan, nel mese di aprile la presidenza del sud.Akol ha detto, che hanno spaccato del Movimento Popolare per la creazione del suo partito, ha detto che il governo Kiir gestita malamente il coordinamento del paese e spendere milioni di dollari lesi dei proventi petroliferi.In precedenza il movimento rilasciato dichiarazione uno liberazione popolare del Sudan che ha chiamato i governatori degli stati del Sud Sudan a cooperare con tutti i partiti politici tranne il partito guidato da Lam Akol.Il movimento era popolare in passato lo ha accusato di essere dietro alcuni dei disordini scoppiati di recente tra le tribù del Sudan meridionale.L'accordo di pace firmato a fine 2005, pose fine alla guerra civile durata 21 anni tra il nord a maggioranza musulmana e sud cristiano, la maggioranza, secondo quanto previsto uno elezioni presidenziali e legislative locali e il calendario, è stato deciso nel mese di aprile 2011, e un referendum per determinare il destino del Sud nel mese di dicembre gennaio 2011.

Friday 15 January 2010

Yassir Arman

Sudan, ribelli scelgono Arman
Alle presidenziali sfiderà el Beshir
Gli ex ribelli del Sud Sudan hanno scelto il musulmano laico Yassir Arman come candidato per le prossime elezioni presidenziali di aprile. Sarà lui a sfidare l'attuale capo dello Stato Omar el Beshir. "L'ufficio politico ha scelto all'unanimità Yassir" per rappresentare il partito alle elezioni presidenziali di aprile, ha dichiarato il segretario generale del Movimento popolare di liberazione del Sudan, Pagan Amum.


Sudan, rebels choose ArmanPresidential challenge el BeshirThe former rebels of South Sudan have chosen the secular Muslim Yassir Arman as a candidate for the forthcoming presidential elections in April. He will challenge the current head of state Omar el Beshir. "The Political Bureau has decided unanimously Yassir" to represent the party in the presidential elections in April, said the secretary general of the Sudan People's Liberation Movement, Pagan Amum.

السودان والمتمردين اختيار عرمانالرئاسة التحدي جريدة البشيرالمتمردون السابقون في جنوب السودان قد اختارت المسلمين العلمانيين ياسر عرمان كمرشح للانتخابات الرئاسية المقبلة في نيسان / ابريل. انه يتحدى الرئيس الحالي للدولة عمر حسن البشير. "ان المكتب السياسي قرر بالإجماع ياسر" لتمثيل الحزب في الانتخابات الرئاسية في نيسان / أبريل ، قال الامين العام للالشعبية لتحرير السودان حركة باغان أموم

Thursday 14 January 2010

La rivolta del'immigrati di Rosarno



Nokoss
Progetti, idee e culture alternative
Inizio anno con rivolta. La settimana di fuoco di Rosarno
di Federica Abozzi - 14/01/2010

Bastoni e astio. Strutture fatiscenti all’ex Opera Sila (la fabbrica di formaggio in disuso da anni) alla periferia di Rosarno, baracche di cartone, plastica e lamiera con all’interno decine di biciclette (con cui si raggiungevano i campi per la raccolta di arance e mandarini), vestiti, pentole, utensili da cucina, bombole del gas, letti, coperte, resti di cibo, centinaia di scarpe, valigie dimenticate dalla troppa fretta di fuggire. Questo resta di una triste pagina di vita in un Comune della Calabria.
La cronaca è ormai nota. Tra il 7 e il 10 di gennaio si è assistito all’escalation di tumulto. Prima l’aggressione armata d’ignoti verso due immigrati di origine africana. Uno più grave, ricoverato nel reparto di neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, l’altro operato a un rene all’ospedale di Polistena. Forse inevitabile, forse non prevista, la sommossa dei compagni di sventura non si è fatta attendere. Auto distrutte, cassonetti bruciati e rovesciati sull’asfalto, abitazioni danneggiate, per un bilancio complessivo di dieci poliziotti, otto carabinieri e una ventina di extracomunitari feriti nell’arco di tre giorni. Alla guerriglia il comitato cittadino ha risposto con un blocco stradale in attesa di una task force della Prefettura di Reggio Calabria, che ha riportato l’ordine pubblico in quarantotto ore con il trasferimento dei clandestini nei centri d’accoglienza di Bari e Crotone. L’allontanamento volontario o accompagnato, insieme al Dipartimento per l’immigrazione e le Libertà civili del Viminale e all’intervento dei mediatori culturali e degli operatori del volontariato, ha interessato 1.300 immigrati.Tra Rosarno e Gioia Tauro, una “colonia” di 1.500 extracomunitari lavorava come manodopera agricola. In tanti provenivano da Ghana, Nigeria, Burkina Faso, Mali, Senegal, Liberia, Sudan, Togo (anche un rifugiato politico con regolare permesso di soggiorno), alla ricerca di un salario. L’eldorado si è rivelato un’illusione: il dramma dello sfruttamento che segnò il continente nero ha forme più moderne oggi. Forza lavoro di piccoli proprietari, la paga di 1 euro a cassetta di mandarini e sei centesimi il chilo di arance. L’arte dell’arrangiarsi, poi, per sopravvivere: tende e coperta dalle associazioni di volontariato.
Il territorio non è nuovo ad agitazioni simili. Già nella primavera del 2009 l’arresto di tre imprenditori per riduzione in schiavitù di alcuni immigrati. A dicembre del 2008, invece, due giovani a bordo di un’auto spararono contro due ragazzi africani di ritorno dai campi. Nella Piana di Gioia Tauro l’ombra della mafia è viva. A dirlo voci del luogo e addetti ai lavori come il sostituto procuratore alla Procura nazionale antimafia Alberto Cisterna (“Quando la gente si è sentita aggredita si è rivolta ai mafiosi che sono stati costretti a intervenire per non perdere la faccia”, da un’intervista all’Avvenire) o il sindaco di Riace Domenico Lucano (“E’ tutto lavoro nero collegato con la malavita organizzata. Pagando questa gente 15 euro al giorno li abbiamo resi schiavi”).Si cerca di dimenticare a Rosarno, ora che la calma è tornata. Nel campo della Rognetta presto sorgerà la prima piazza con area mercato della zona. E se fosse solo apparenza? Braccianti dalla Bulgaria e Bielorussia, operai dall’Ucraina e Romania, sono già affittuari disperati (100 euro al mese) delle abitazioni disseminate tra gli agrumeti.
L’apporto solidale ha seguito lo sconcerto. Manifestazione di solidarietà agli extracomunitari dai centri sociali di Roma, uno sciopero degli immigrati, l’ammonimento di Papa Benedetto XVI (“L’immigrato è un essere umano, la violenza non deve essere mai per nessuno il modo per risolvere le difficoltà”), la provocazione dello scrittore Roberto Saviano (“a essersi ribellata è la parte sana della comunità africana che non accetta compromessi con la criminalità organizzata”).Una realtà, quella di Rosarno, che ha resistito a lungo nel silenzio e si è aggravata per gli effetti della legge sull’immigrazione. Ora il problema è stato rimosso, almeno in superficie, ma resta l’utopia di una soluzione: una risposta di garanzie ai lavoratori regolari e la sottrazione degli irregolari dalle mani dell’illegalità.

Wednesday 13 January 2010

Notizie del Sudan.

Il partito del congresso e la commizione elettorale. Khartoum

Segnalati 28 partito, guidato dalla dirigente nazionale del Partito del Congresso, la commissione elettorale ha ufficialmente dichiarato ieri di aver adottato al-Bashir come proprio candidato per la presidenza. Pace e documenti dell'Ufficio di al presidente al-Bashir sudanese ex «Abdul Rahman Mohammed» Hassan braccialetto d'oro, in una grande cerimonia hanno partecipato Vice President Ali Osman Mohamed Taha. E giustificato la mossa come i partiti politici si «al-Bashir per dare la possibilità di completare il suo» ruolo storico. Considerando che l' »« scambio di candidarsi alle elezioni presidenziali nel primo giorno, ieri, dopo la candidatura di Bashir's Register candidati «immersi», ha notato l'assenza di partiti di opposizione dall'Arena della nomina.Nel corso di una conferenza stampa da ingoiare a Khartoum, il National Congress Party candidati per le cariche di governatori in occasione delle elezioni, nomina il dottor Abdul Rahman Khadr di Khartoum di Stato, e il difensore della North Fathi Khalil al-Hadi Abdullah del fiume Nilo, Al-Zubair Bashir Taha dell'isola, e Ahmed Abbas Sinnar, e la generosità di Dio Abbas Qdharv , Mohammed Yusuf Adam Kassala, Mohammad Tahir, Ella del Mar Rosso, e Mohammad Yousuf Ingrandisci il Darfur del Nord, e «al Abd al-Hamid Musa Kasha» Sud Darfur, e «Jaafar Abdel-Hakim» del Darfur occidentale, e Faisal Ibrahim del Nord Kordofan, e Ahmed Haroun, il Sud Kordofan. , Il reddito del Burò Politico di ieri popolare Movimento in città «Juba» la capitale del Sudan meridionale in lunghe riunioni per selezionare i candidati per il movimento dei diversi livelli elettorali, tra cui candidato alla presidenza, secondo fonti che ha fatto seguito l'incontro di Juba, parlando di «Medio Oriente controlli ambiguità» riunioni preliminari del Movimento sul tema. Le fonti prevede che il movimento si trova ad affrontare molte difficoltà, al fine di determinare il loro candidato in particolare i candidati presidenziali, data la riluttanza dei funzionari nel movimento per la nomina, per paura di cadere, il che significa, tra l'altro, secondo la legge del movimento, la perdita di posizioni nella SPLM. Come si può vedere molto confusa circa il movimento, da un lato, i partiti tradizionali di opposizione come ad esempio: il Partito Umma guidato da al Sadiq-Mahdi e il Partito democratico unionista guidato da Mohammed Osman, e il Partito comunista guidato da Mohamed Ibrahim critiche. Partito Turabi è stato annunciato due settimane fa, Abdullah Deng Nhial, leader nel partito e il musulmano e appartiene al Sudan meridionale, il candidato alla presidenza nelle prossime elezioni. In precedenza nel Partito comunista, ha lasciato intendere che avrebbe concentrano sulle elezioni legislative prima della corsa presidenziale, ha detto che per motivi finanziari potrebbe concentrarsi su alcune circoscrizioni geografiche, ed è entrato in alleanze con altre forze di opposizione in altri ambienti. È interessante notare che il partito Umma, guidata dal Mehdi ha negato che era trapelata una settimana fa che il partito è stato nominato per il post-Mahdi.Abdel Rahman Mohammed Hassan braccialetto d'oro ex-presidente, il presidente dell'Autorità nazionale per la nomina di al-Bashir, la massa dei partiti «di» l'unità nazionale, si alleò con l'ANC ha optato per la candidatura alla presidenza di Bashir nelle prossime elezioni. Il braccialetto d'oro dopo aver ricevuto il modulo di candidatura alle elezioni nazionali dalla Commissione, ha detto ai giornalisti ieri che al-Bashir è stato confermato dagli Stati di «del paese 25», e ha sottolineato che l'UNHCR ha riconosciuto il cluster di documenti richiesti per tutti i candidati, e ha chiesto elezioni libere ed eque, con la partecipazione di tutti.Da parte sua, Ahmed Ibrahim Al-Tahir, presidente del Parlamento, leader del National Congress Party, che la candidatura di Bashir in base alle esigenze del paese, soprattutto nelle circostanze attuali, e ha detto che al-Bashir per soddisfare il desiderio di tutto il popolo del Sudan, e ha aggiunto: scegliere il candidato ha le forze combinate delle parti e non di scegliere Conferenza Nazionale. Taher e ha esortato le forze politiche per far fronte al processo elettorale, per promuovere propri candidati per l'ufficio, e li ha invitati a collaborare nella fase della campagna di fornire le più redditizie per servire il popolo del Sudan.A tale ", ha detto Pagan Amum segretario generale del Movimento popolare, in una conferenza stampa che la riunione dell'Ufficio politico del Movimento annuncerà i nomi dei candidati sui livelli delle prossime elezioni. Amum e ha invitato tutti i membri del movimento, che in precedenza chiesto l'ammissione di rispettare le decisioni del Burò Politico e incitato i cittadini del Sud dovrebbe essere più intensa dopo l'accordo di pace, l'attuazione di accesso alle fasi critiche delle elezioni di quest'anno, e il referendum per il Sudan meridionale nel corso del prossimo anno.E il pagamento del «Partito Elezioni nazionali di riforma» della Commissione, al Mohamed-candidato Hassan Sufi fino alla carica di presidenza. Il Partito del progresso e giustizia sociale su richiesta per la nomina degli schiavi selezionati Mukhtar, capo del candidato del partito per la carica di Presidente della Repubblica.
Khartoum: Ismail AdamMedio Oriente "Al Rai al aam"

DROGA IN SUDAN.

Nei casi in cui i farmaci sono venduti a Khartoum? .. Promotion (Badra) attraverso baci ..! Il giorno che ho voluto realizzare questa indagine, ho cercato di intervistare un numero di giovani nella metà degli anni venti, che parlano della loro atteggiamento si è verificato durante l'iniezione di droga, si dice, tali atteggiamenti far sentire loro c'era qualcosa di diverso chiamate a prendere in giro delle loro azioni, i gesti porta chiedendo a tacere pochi secondi, in cui ha venduto questi farmaci? ----- Venduto qui Ci sono molti tipi di farmaci sono suddivisi in Alakakirtabip (stupefacenti) e Badra, hashish ed eroina per via parenterale, ogni tipo di droga, come un modo per vendere la droga i tossicodipendenti cercare di ottenere le pillole fraudolenta mediante prescrizioni medicina andare al farmacie. Questi farmaci hanno nomi (latte Abu, Khcav) viene utilizzato anche sonniferi (Valium), e per ogni tipo di questi farmaci influenzati squilibrio mentale causa il tipo di relax e di causa le allucinazioni, il secondo tipo Badra meno diffusa rispetto al primo tipo sono le classi più popolari presso i ricchi e il ragazze, Il terzo tipo è il più popolare, soprattutto tra gli uomini e adolescenti (Albnico) ha venduto un numero di modi in quartieri residenziali, le università, i mercati e le regioni dove la folla mentre la polizia scoperto un periodo di controllo della droga di più di due anni fa che il mercato è più araba aree in Khartoum, che sono promotori attivi, Almguetdron veicoli utilizzati per promuovere o di dipendenza e la cannabis è la specie più pericolosa a causa della loro facilità di scambio, la vendita Balguendol o danni alle parti piccole come le sigarette. Say (m. A) che il commercio della cannabis è diventata un fenomeno grave, nel quartiere dove ha assistito a un quartiere della città settentrionale di raccolta di Omdurman su base continuativa per i giovani di età antica, per lo più giovani delle scuole superiori incontrano in mezzo al campo nei pressi della moschea parti una sigaretta durante la notte Albnico formate queste pratiche di disturbo agli abitanti della regione per lo libera da fumi di hashish discriminazione facile contro la moschea di quartiere Mmadea ad affrontare questo fenomeno durante il sermone Venerdì, avvertendo i cittadini delle conseguenze di questi giovani Mevelonh e ha fatto appello a vederli anche Aekerroa essa. Testa e l'insegnante I termini appartenenti spacciatori e tossicodipendenti in genere Maystkhaddmanm di distinguere tra la prima e la seconda, la prima indica che l'operatore di grandi dimensioni che importa queste tossine al di fuori del paese o dalle regioni periferiche o degli Stati membri, e ha detto che la cannabis è la più sudanesi a causa della mancanza di integrazioni da parte della pianta, il secondo termine è il mazziere distribuisce Albnico droghe o in qualsiasi distretto in ogni distretto che gli insegnanti e un impianto per la vendita di droghe, e la percentuale di diritto penale e carica consuetudine che è saldamente al promotore o promotori tossicodipendente usa i modi ei mezzi per eliminarli dal Dipartimento di dubbio Say (k), che stava lavorando nel traffico di droga che il promotore utilizzato in modo da renderlo sicuro dal raid della polizia, è d'accordo con (Alkiev) di pagare un determinato importo è il primo prezzo della quantità del tossicomane vuole e poi guidarlo al luogo segreto, che in cache i farmaci, ha è stato utilizzato (foro) nel terreno, esso mostra l'acquirente dopo aver ricevuto l'importo. Modi per promuovere la Rivelata inesatta studi statistici di recente che la percentuale di tossicodipendenti università sudanesi aumentato ogni anno, risultati che vanno nelle università sudanese tra dipendenza sigaretta e l'abuso di sostanze altri tipi di fuori di ogni 4 fumatori, 3 dei quali prendere altri tipi di farmaci diversi dalle sigarette (o di cannabis o di altre Bnico ). Le università sono diventate un ambiente fertile favorevole alla promozione di droghe tra gli studenti che raggiungono la fase in cui desiderano entrare nel vasto mondo porta i gruppi organizzati in Vtvlh la diversione di queste tossine e per convincere la gente con un cuore debole e ad alto costo Badmanha, di solito Maystkhaddmon nella promozione di persone a reddito un semplice e limitato a migliorare la loro situazione, in modo che i promotori ricorrere all'uso di metodi per convincere il maggior numero che la cannabis abbia un impatto positivo sul potenziale di dipendenza mentale, quando il fumo diventa il proprietario di immaginazione, e la ricchezza e la compagnia personale con il sangue dolce. Prima annusa Evoluti mezzi per promuovere un farmaco pericoloso appena Besaurerp dei modi più tardi ai promotori di eroina seguire i nuovi metodi è quello di mettere la polvere (sulla guancia) e quando (la ragazza riconosce l'obiettivo) in un modo di baciare sulle guance, l'odore di destinazione ragazza, un odore di polvere interessante questo metodo viene chiamato quando chi ha promosso droga ( prima Bachammp). Keen ragazza che sta promuovendo questo tipo di farmaco per soddisfare la stessa ragazza il giorno dopo, e di fare la stessa cosa con la nota che la giovane donna in uno stato di sentimento e un mal di testa non appena l'odore di polvere per la seconda volta iniziare tornando alla normalità. Ai primi di maggio dello scorso anno lasciò cadere il potere di sicurezza dell'aviazione civile a Khartoum Airport arrestato una donna a circa l'età di venti anni, mentre tentava di contrabbandare un quantitativo di hashish nelle sue scarpe prima di partire per un paese arabo, una studentessa e una università sta lavorando anche a scuola, ho utilizzato (periodo una donna ) per nascondere dentro (11) Qandoul Bnico, si è rivelato in seguito ha viaggiato per il paese arabo per tre volte nel corso del mese e ha ammesso che sta lavorando nel commercio Albnico nel paese. Promuovere la tecnologia Mohamed Osman Mahjoub ha detto il direttore generale dei promotori di controllo degli stupefacenti con diversi mezzi, come le apparecchiature Mobile Technology e un lampadario in movimento, la vendita e l'acquisto, e aggiunge che il follow-up nel traffico di droga è attraverso i lavoratori, che sono fonti piantati in mezzo promotori. Egli ha aggiunto che la categoria principale bersaglio i promotori sono i giovani e gli studenti universitari, ha detto che la donna è diventata un ruolo nella promozione della droga, in particolare nelle famiglie note per il commercio di droga. Egli ha aggiunto che i farmaci sono stati confezionati in sacchetti di plastica di grandi dimensioni nascoste dentro la terra, e ha sottolineato che l'anti-polizia droga di lavoro per la divulgazione di tali dispositivi ultimo uomo che è stato arrestato in possesso di Umbadda e (300) bomba nascosta sotto la terra, e ha sottolineato che ingenti quantitativi sono stati introdotti di nascosto nel paese da paesi Quartiere stato sequestrato e confiscato un numero non ha specificato la quantità. Spaventose cifre Ministro degli Interni ha detto, Eng (Ibrahim Mahmoud Hamid) in una dichiarazione presentata al Parlamento che il volume di moneta circolante nel traffico di droga in Sudan è il più grande .. proventi del petrolio! Se l'olio media e dalle vendite interne di oltre due miliardi di dollari, potrebbe arrivare al doppio in caso di escalation del prezzo del barile a livello mondiale, questo significa che il capitale circolante nel commercio di morte lenta nel nostro paese più di (4) miliardi di dollari l'anno .. Questo è ciò che il governo secondo le stime delle quantità associate a convulsioni di droghe di vario genere. Essa deve essere di grandi quantità di questo prodotto vietato il salto oltre le mura delle università, ma furtivamente attraverso la porta principale, non soltanto le università, come gli studi ufficiali hanno confermato che il 20% degli utenti di droga, gli studenti di liceo ..! Sebbene lo studio non per determinare la percentuale di tossicodipendenti nelle università rispetto al rapporto globale, ma la figura che ha identificato una zona del fumo offesa diffusione (Albnico) nelle scuole secondarie, si pone una grande domanda circa la portata della minaccia per il paese e la gente, alla luce della crescita degli scambi e la prosperità di distruzione di massa. Reporter: In passato, per via parenterale «Albnico» e altre tossine, vanno per conto loro di acquistare dai nidi di vendita, che è stato conosciuto come il »« scatola, per Bnico, e stava vendendo ciò che era noto come «Alwazna» e contiene una quantità sufficiente di materiali di confezionamento tre o quattro sigarette, e « campi »circolavano nei quartieri della capitale, dopo che la polizia reprima i trafficanti di droga, a promuovere la trasformazione delle università centrale per alcuni studenti, o dal commercio bicicletta e del vento. Dopo la comparsa del Mobile, il promotore che vende veleni pezzo che sta per venire al cliente in atto, sia a casa, o sul mercato, o qualsiasi luogo è sconosciuta, ma alcuni promotori si utilizza bambini Deaconess - per sesso - nel settore della commercializzazione .. Dalle informazioni ci mostra che il prezzo elevato dei farmaci, come l'eroina, per esempio, distribuiti attraverso le automobili di lusso, per il cliente al suo posto. Editore: Ahmed Osman L'opinione pubblica

Come ha detto mia nona "KHARBANA UM BINAITAN GASH"..............................AZIM

Tuesday 12 January 2010

Egitto - Sudan via terra ....

EGITTO-SUDAN, INTESA SU COSTRUZIONE AUTOSTRADA DI 600 KM
(AGIAFRO) - Il Cairo, 11 gen. - Egitto e Sudan hanno firmato un accordo che prevede la costruzione di un'autostrada di 600 chilometri che colleghera' i due Paesi e il cui costo previsto e' di 500 milioni di dollari. Lo ha annunciato una fonte qualificata, precisando che l'accordo e' stato firmato da Mohammed Safwan, direttore generale dell'impresa di costruzioni egiziana che realizzera' l'opera, e da Abdul Aziz al-Othman, direttore di una societa' di investimento sudanese. La fonte ha aggiunto che l'autostrada colleghera' Aswan (Egitto) e Dongola (Sudan) e la sua costruzione creera' nei rispettivi territori complessivamente due milioni di posti di lavoro. L'arteria attraversera' i Paesi aderenti al Mercato comune dell'Africa orientale e meridionale (COMESA) e servira' a realizzare un asse viario panafricano nord-sud, dalla citta' egiziana di Alessandria alla sudafricana Citta' del Capo. (AGIAFRO) .
EGYPT-SUDAN, UNDERSTANDING ON HIGHWAY CONSTRUCTION OF 600 KM (AGIAFRO) - Cairo, January 11 - Egypt and Sudan signed an agreement to build 600 kilometers of highway that will connect 'the two countries and an estimated cost' of 500 million dollars. This was announced by a qualified source, stating that the agreement and 'was signed by Mohammed Safwan, director general of the Egyptian construction will realize that' the work, and Abdul Aziz al-Othman, director of a company 'investment Sudanese. The source added that the highway will connect 'Aswan (Egypt) and Dongola (Sudan) and its construction will create' in their respective territories a total of two million jobs. The artery will cross 'the countries participating in the Common Market for Eastern and Southern Africa (COMESA) and will' to implement a Pan-African north-south road axis, from the city 'of Alexandria in Egypt to South Africa Citta' del Capo. (AGIAFRO).

Protest of Egypt.


Rosarno, l'Egitto protesta: Roma tuteli gli immigratiIl ministero degli Esteri egiziano denuncia "la campagna di aggressione" e "le violenze" subite dagli "immigrati e le minoranze arabe e musulmane in Italia"
BRAVO il ministero del'estero Egiziano Italia deve pensare del sua interventi prima di dichiarare come ha detto il ministero del interno la civilta Italiana superiore a quella di loro ma Sig. Ministero i soldi che conti lo conti con numeri Arabi il Chimia e la fisica che ha messo il principio la matematica Algbra meglio che vada a studiare storia.

Tmburi di pace per il Sudan.

Anche Parma partecipa alla missione sanitaria di Overland in Africa
Anche Parma partecipa alla spedizione Overland 12. Nel Cuore dell’Africa Nera è la nuova edizione della popolare trasmissione che da quindici anni viene costantemente inserita nel palinsesto di Raiuno.
Overland, con Gazpromneft Lubricants Italia, si dedicherà all’esplorazione dello sconfinato continente africano. Certamente uno dei viaggi più difficili quello che verrà affrontato con Overland 12: dalla costa nord Atlantica a scendere fino al Sud Africa per poi risalire lungo l'Africa centrale. Attraversando tante zone di conflitto come Mauritania, Mali e Sudan, per oltre 5 mesi di viaggio.
Dal momento che ci saranno rischi e difficoltà, Overland 12 ha chiesto consulenza e assistenza al Ministero degli Esteri. I sei veicoli arancioni erano partiti dalla sede Iveco di Torino il 3 gennaio. In cinque giorni, i 16 uomini di equipaggio hanno attraversato le coste di Francia e Spagna per giungere in Marocco attraverso lo stretto di Gibilterra. Overland, come sempre, sarà molto attenta all'aspetto umanitario. L’intervento di cooperazione che si intende realizzare insieme al Ministero degli Affari Esteri, alla Cooperazione Italiana allo Sviluppo ed all’Università di Parma, mira in particolare alla riduzione della mortalità infantile nell’Africa sub-sahariana e alla prevenzione-cura delle principali malattie. Per questo l’Iveco Daily che partecipa alla spedizione è stato interamente dedicato al personale medico selezionato dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria e Università di Parma. I quattro medici dell’area rianimazione e pronto soccorso che si alterneranno durante la spedizione avranno quindi un mezzo a loro totale disposizione, attrezzato con le più moderne apparecchiature e materiale sanitario. Tra gli obiettivi infatti, ci sarà la diffusione attraverso materiale didattico della «Parma Campaign», un progetto di sensibilizzazione e prevenzione del diabete infantile, ideato dalla Clinica pediatrica dell'Università di Parma, consigliato dall'Onu a tutti i governi.

Tamburi di pace per il Sudan
10/01 05:14 CET
Manifestazione
mondo

Più attenzione al Sudan. Reclamata a suon di tamburo, a Downing Street, residenza del premier britannico. Decine di attivisti per la pace hanno marcato così, ieri, il quinto anniversario della fine della guerra civile nel Paese africano, durata 21 anni. Ma ora, come il suono di tamburi lontani, la minaccia di una ripresa della guerra civile si fa concreta: nuovi scontri sono scoppiati, nelle ultime settimane, tra il nord del Sudan, musulmano e il sud cristiano.
“La ripresa della violenza è orribile – dice il regista Jamie Catto – rischia di diventare un altro Darfur, con centinaia di migliaia di morti e rifugiati. Abbiamo deciso di portare il problema all’attenzione del mondo affinché quest’anno sia dedicato a scongiurare la violenza”.
Per questo è stato girato un film con celebri batteristi, che si chiama Sudan 365, i giorni che mancano a un referendum che rischia di spaccare definitivamente in due il Paese africano.
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Darfur Sudan, Manifestazione, Sudan

Monday 11 January 2010

Batti becco....

Associazione Arci Darfur ha convocato assemblea generale, ma erano presente soltanto una tra retardi e telefonini che squillano durante il dibattito molto aspiro che sensibilità tra sudanese del est e centro e darfuriani nessuno voli dire ora possiamo cominciare da capo ma naturalmente il nome non si tocca.
Tutti i soci compresi il presidente e salvo il segretario sapevano dal articoli della statuto ma il resto e solo ignorante.
Le mie pensiere che siamo Sudanese e possiamo essere sempre insieme imbuccare le mani e lavorare ma sono falito allora ci sarano due associazione per il Sudan uno Arci Darfur e altro Associazione Sudanese Italia.
Azim

Notizie del Sudan.

Il Sudan devastato dalla guerra e dagli orrori della violenza sulle donne
gennaio 11, 2010 Attualità, Cronaca, Esteri, Politica
Dal 2003 il Sudan è devastato dal flagello della guerra civile in Darfur e dalle violenze che ne derivano.
Il Darfur, parte occidentale del Sudan, è da sette anni teatro di un conflitto tra la maggioranza sedentaria della popolazione e la minoranza nomade, appoggiata dal governo che ha strumentalizza i contrasti per reprimere i movimenti autonomisti delle tribù stanziali.
Nella regione sono stati costituiti il Movimento per la Liberazione del Sudan e il Movimento per la Giustizia e l’Uguaglianza.
I conflitti hanno causato un massiccio sfollamento di civili e la distruzione delle infrastrutture contribuendo ad accrescere la povertà economica e l’instabilità sociale del paese.
Sette anni fa, 50 000 persone hanno dovuto fuggire dai villaggi in fiamme.
Oggi, se ne contano 2 000 000. Questi non possono fare ritorno alle loro abitazioni perché vengono sistematicamente attaccati dalle milizie filogovernative; non trovano pace né protezione neanche nei campi profughi dove la sicurezza e l’assistenza sanitaria scarseggiano poiché gli oltre 15 mila operatori umanitari (di cui 2000 di MSF) sono bersaglio di attacco dei soldati.
La terribile situazione è aggravata dalla violazione dei diritti umani e dagli orrori delle violenze su centinaia di donne e bambine. Il rapporto di Medici Senza Frontiere riporta che in cinque mesi sono state curate quasi 500 donne e adolescenti stuprate in tutto il Darfur.
Le aggressioni, spiegano le superstiti, avvengono quando le donne lasciano i campi profughi per procurarsi la legna o l’acqua; l’81% di queste afferma di essere stato aggredito da militari, di qui ne deriva che lo stupro è uno strumento di guerra utilizzato per minacciare una comunità.
Il dramma che vivono donne e ragazze abusate è poi quello di essere emarginate ed abbandonate dalla propria tribù.
L’alta diffusione di malattie ed epidemie, tra cui la tubercolosi, colpisce invece prevalentemente i bambini destabilizzandone il benessere psicologico e la salute fisica; secondo i dati dell’UNICEF, 100 000 bambini sotto i 5 anni di età muoiono, ogni anno, per diarrea, malaria e infezioni respiratorie acute.
Daoud Hari proviene dal Sudan e oggi ha 34 anni. E’ riuscito a scappare dal suo paese, a studiare all’estero ed a diventare interprete.
Nel 2008 ha pubblicato il libro “Il traduttore del silenzio”, testimonianza dal Darfur in cui racconta con dolore la decimazione dalla sua famiglia.

Claudia Ruggiero

Friday 8 January 2010

Niente guerra meno male:




BBC Arabic

آخر تحديث: الجمعة, 8 يناير/ كانون الثاني, 2010, 04:14 GMT
السودان يرفض احتمال عودة الصراع بين الشمال والجنوب
رفض عبد الباقي الجيلاني وزير الشؤون الانسانية السوداني احتمال عودة الصراع بين الشمال والجنوب فى بلاده.
وقال الوزير السوداني إن الحرب لن تعود ابدا، لأن جميع الأطراف حريصة على منع ذلك . وتأتي التصريحات ردا على تحذير وكالات الاغاثة الدولية من امكانية انهيار اتفاق السلام بين الشمال والجنوب فى السودان مالم يتحرك المجتمع الدولي.
وكان تقرير أعدته عشر منظمات دولية قد أشار إلى أن اتفاقية السلام الموقعة قبل خمس سنوات بين حزب المؤتمر الوطني الحاكم والحركة الشعبية لتحرير السودان قد تنهار بسبب تزايد العنف والفقر المزمن والتوتر السياسي.
يذكر أن اتفاقية السلام الشامل الموقعة بين الجانبين في 9 يناير/ كانون الثاني 2005، أنهت حربا استمرت 20 عاما بين شمال السودان وجنوبه ومكنت الحركة الشعبية من حكم الجنوب والمشاركة في حكم الشمال، كما نصت على إجراء انتخابات رئاسية واستفتاء بشأن مستقبل الجنوب بحلول 2011.
من جانبها قالت الامم المتحدة يوم الخميس إن ما لا يقل عن مائة وأربعين شخصا ، لقوا مصرعهم وأصيب تسعون آخرون في اشتباكات وقعت مؤخرا في جنوب السودان.
http://www.bbc.co.uk/arabic/middleeast/2010/01/100107_mkr_sudan_minister_tc2.shtml
© BBC 2010

BBC Arabic Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 gennaio كانون الثاني, 2010, 04:14 GMT Sudan respinge il possibile ritorno del conflitto tra nord e sud Resto Abdel Gilani e il ministro sudanese degli affari umanitari, il possibile ritorno del conflitto tra il nord e il sud nel suo paese. Il ministro sudanese ha affermato che la guerra non potrà mai tornare indietro, perché tutti i partiti interessati a impedirlo. I commenti sono disponibili in risposta ad una delle agenzie internazionali di aiuti di avviso della possibilità del fallimento dell'accordo di pace tra nord e sud del Sudan a meno che gli atti della comunità internazionale. Una relazione redatta da dieci organizzazioni internazionali, ha sottolineato che l'accordo di pace firmato cinque anni fa, tra la sentenza National Congress Party e il Movimento Popolare per la Liberazione del Sudan può collassare a causa della crescente violenza e povertà cronica e la tensione politica. L'accordo globale di pace firmato tra le due parti nel gennaio 9, 2005, ha concluso una 20-guerra, anni tra nord e sud Sudan e il SPLM hanno permesso la regola del sud e di partecipare al governo del nord, come previsto nelle elezioni presidenziali e un referendum sul futuro del sud entro il 2011. Per la sua parte, le Nazioni Unite ha detto Giovedi che almeno un centinaio e le quaranta persone sono state uccise e novanta feriti negli scontri dei giorni scorsi in Sudan meridionale. ________________________________________ http://www.bbc.co.uk/arabic/middleeast/2010/01/100107_mkr_sudan_minister_tc2.shtml © BBC 2010
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 gennaio كانون الثاني, 2010, 04:14 GMT Sudan respinge il possibile ritorno del conflitto tra nord e sud Resto Abdel Gilani e il ministro sudanese degli affari umanitari, il possibile ritorno del conflitto tra il nord e il sud nel suo paese. Il ministro sudanese ha affermato che la guerra non potrà mai tornare indietro, perché tutti i partiti interessati a impedirlo. I commenti sono disponibili in risposta ad una delle agenzie internazionali di aiuti di avviso della possibilità del fallimento dell'accordo di pace tra nord e sud del Sudan a meno che gli atti della comunità internazionale. Una relazione redatta da dieci organizzazioni internazionali, ha sottolineato che l'accordo di pace firmato cinque anni fa, tra la sentenza National Congress Party e il Movimento Popolare per la Liberazione del Sudan può collassare a causa della crescente violenza e povertà cro" name=gtrans>
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 gennaio كانون الثاني, 2010, 04:14 GMT
Sudan respinge il possibile ritorno del conflitto tra nord e sud
Resto Abdel Gilani e il ministro sudanese degli affari umanitari, il possibile ritorno del conflitto tra il nord e il sud nel suo paese.
Il ministro sudanese ha affermato che la guerra non potrà mai tornare indietro, perché tutti i partiti interessati a impedirlo. I commenti sono disponibili in risposta ad una delle agenzie internazionali di aiuti di avviso della possibilità del fallimento dell'accordo di pace tra nord e sud del Sudan a meno che gli atti della comunità internazionale.

Una relazione redatta da dieci organizzazioni internazionali, ha sottolineato che l'accordo di pace firmato cinque anni fa, tra la sentenza National Congress Party e il Movimento Popolare per la Liberazione del Sudan può collassare a causa della crescente violenza e povertà cronica e la tensione politica.

L'accordo globale di pace firmato tra le due parti nel gennaio 9, 2005, ha concluso una 20-guerra, anni tra nord e sud Sudan e il SPLM hanno permesso la regola del sud e di partecipare al governo del nord, come previsto nelle elezioni presidenziali e un referendum sul futuro del sud entro il 2011.
Per la sua parte, le Nazioni Unite ha detto Giovedi che almeno un centinaio e le quaranta persone sono state uccise e novanta feriti negli scontri dei giorni scorsi in Sudan meridionale.
Si due fermatari dell accordo hano grantito allora va bene andiamo avante ma resolviamo la problema del darfur...................azim