Sudan and conflicts zones.

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Friday 22 January 2010

Zeta lab peggiora la situazione.


Zeta Lab, continua il presidio dei sudanesi
Continua il presidio dei 25 sudanesi accampati con tende da campeggio in via Boito davanti i locali del centro sociale Laboratorio Zeta, sgomberato tre giorni fa dalla polizia. Intanto il Comune ha proposto agli operatori del centro una struttura alternativa, in piazzetta della Pace, vicino il carcere dell'Ucciardone, da adibire a dormitorio per gli immigrati ospiti del centro. "Stiamo andando a verificare - dice Totò Cavalieri, uno degli operatori del Lab Zeta - le condizioni di questo stabile. Ci hanno detto che non ci sono i servizi igienici: se fosse così, il Comune dovrà di sicuro trovare un'altra struttura". Intanto in via Boito non c'é più la polizia che fino a ieri sera vietava l'accesso alla strada con camionette antisommossa all'incrocio con via Notarbartolo e via Malaspina. "Se in una città, una regione, un paese, mancano infrastrutture, sevizi sociali - dice Antonella Monastra, consigliere comunale di Un'Altra Storia -, se vengono meno le più elementari necessità di un’ società civile dovrebbe garantire vuol dire che siamo allo sbaraglio totale".
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Zeta Lab continues the garrison of the Sudanese
Continue the garrison of the 25 Sudanese camping with tents in front of the premises via Boito Laboratory of the center Z, evacuated three days ago by the police. Meanwhile, the Municipality has proposed to the operators of the center an alternative structure, in Piazzetta della Pace, near the Ucciardone prison, to be assigned a dormitory for immigrants guests of the center. "We're going to check - Toto says Knights, one of the operators of the Lab Zeta - the conditions of those buildings. We were told that there are no toilets: if so, the City will surely find another place." Meanwhile in via Boito there is no longer the police until last night denied access to the road with riot vans at the intersection of Via and Via Notarbartolo Malaspina. "If a city, region, country, lack of infrastructure, social services - says Antonella Monastra, Municipal Councilor of another story - if they lack the most basic necessity for a civilized society should provide means that we are in confusion total.
Non capisco hanno datto permesso di soggiorno suissidiario a tutti ora lo mettano fuori dove vivano ma un calvario non e possibile che Italia impara di Francese e Inglese questa lessione li o ti danno permesso o ti rimpatriano a tua paese insomma ci sono anche altri problemi per rinovare questa carta del PRADISO "permesso di soggiorno" ci voli un anno ma siamo peggio alora meglio che lo ripatriano tutti inutile dare permesso di protesione politico o suissidiario come lo chiamano e poi ti danno la caccia come un criminale io non difendo i miei conpeasani ma dico che questi atteggiamenti vengano da un paese che dici dal più industralizati e dal gruoppo del cinque grandi "HO UN GRANDE DOBBIO SU QUESTO"................................azim.

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