Sudan and conflicts zones.

Sudan and conflicts zones.

Friday 27 February 2009

Annullo italiano in Ciad. È per l'operazione “Nicole”
Viene impiegato ad Abéché, 150 chilometri dal confine con il Sudan. È al servizio dei 105 militari che gravitano intorno alla struttura ospedaliera dell'Esercito
L'annullo “Operazione «Nicole» - Chad” nella data del 12 novembre
Ammonta a 105 persone il contingente che l'Italia ha autorizzato ed ora sta lavorando nell'ambito dell'operazione “Nicole”. La task force “Ippocrate”, questo il nome del raggruppamento nazionale, è comandata dal colonnello Giorgio Bertini ed è costituita -precisa il ministero alla Difesa- da un dispositivo sanitario interforze con relativi supporti. Si tratta di un complesso ospedaliero da campo, schierato presso Camp Croci, ad Abéché, distante 150 chilometri dal confine con il Sudan. Assicura “cure sanitarie e supporti medici, con livelli qualitativi pari agli standard europei”.
L'intervento, inquadrato nell'ambito Ue, opera in coordinamento con le attività delle Nazioni Unite nella zona est del Ciad e nel nord-est della Repubblica Centrafricana, per garantire la sicurezza della regione.
Più in generale, gli scopi della “Nicole” sono: contribuire alla protezione dei civili in pericolo, in particolare rifugiati e profughi; facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari e la libera circolazione dei dipendenti; collaborare alla protezione del personale, dei locali, delle installazioni e dei materiali dell'Onu, nonché garantire la sicurezza e la libertà di movimento del personale proprio, dell'Onu e associato.
Gli italiani sono dislocati dal 13 marzo 2008 ed hanno un supporto postale gestito direttamente dall'Esercito, così come accade in Afghanistan e in Libano. Supporto adesso garantito da due incaricati, il maresciallo capo Michele Siniscalchi in qualità di responsabile ed il caporalmaggiore capo Augusto Parisi come addetto. Dal 12 novembre scorso l'ufficio ha a disposizione l'annullo “Operazione «Nicole» - Chad”. Da notare, l'insolita grafia che indica il Paese.
I servizi forniti sono posta ordinaria, raccomandata ed assicurata, le ultime due categorie riservate alle esigenze d'ufficio.
Ecco anche l'Italia sta participando per l'sfolati di Darfur.....................Abdelazim

Wednesday 25 February 2009

Capolinea scendere per favouri!!???


البشير يقوم بزيارة نادرة الى جنوب السودان
قام الرئيس السوداني عمر البشير امس الثلاثاء بزيارة نادرة الى جنوب السودان حيث لا تزال المعارك دائرة بين قوات الحكومة والميليشيلت الجنوبية.
ويهدف البشير من زيارته للحصول على دعم من أعداء الأمس الجنوبيين في الحرب الأهلية حلفاء اليوم في حكومة الوحدة.
ويرى مراقبون ان البشير يشعر بالقلق الشديد بسبب القرار الذي ستتخذه المحكمة الجنائية الدولية خلال أيام بشأن طلب المدعي العام للمحكمة إصدار أمر توقيف بحقه بتهمة ارتكاب جرائم حرب في دارفور.
ويخشى الكثيرون من تأثير سلبي لقرار المحكمة على تنفيذ اتفاقية السلام بين الشمال والجنوب الموقع في عام 2005 .
وتشير الاشتباكات التي اندلعت في بلدة مالاكال الى الطبيعة الهشة للاتفاقية،وعبر ممثل الأمم المتحدة في السودان أشرف قاضي عن قلقه العميق بسبب أحداث العنف في مالاكال ودعا جميع الأطراف لوقف القتال على الفور.
وقال وزير الاعلام في جنوب السودان جابرييل تشانجسون تشانج ان القتال في مالاكال قد استمر بشكل متقطع خلال اليوم، وقال ان القتال العنيف قد يكون تسبب في سقوط ضحايا ولكن المعلومات ليست متوفرة حول ذلك.
وكان البشير قد قام الأحد الماضي بزيارة إلى القاهرة حيث التقى بنظيره المصري حسني مبارك.
وحذرت مصر من أن إصدار مذكرة اعتقال من المحكمة الجنائية الدولية بحق الرئيس السوداني "ستكون له تداعيات خطرة على الموقف في دارفور بصفة خاصة وفي السودان بصفة عامة".
وجاءت الزيارة بعد محادثات البشير في الخرطوم السبت الماضي مع امير قطر مير قطر الشيخ حمد بن خليفة آل ثاني التي جاءت في في إطار متابعة قطر لوثيقة التفاهم التي وقعتها الحكومة السودانية وحركة العدل والمساواة المتمردة في دارفور وكذلك القرار الذي قد تصدره المحكمة الجنائية الدولية.
موضوع من BBCArabic.com

العدل والمساواة: سنعمل للاطاحة بالبشير إذا صدرت المذكرة
قال رئيس حركة العدل والمساواة المتمردة في دارفور خليل إبراهيم إن الحركة ستركز جهودها على الاطاحة بالرئيس السوداني عمر البشير إذا اصدرت محكمة الجنايات الدولية مذكرة لاعتقاله.
وأضاف إبراهيم في تصريحات من العاصمة التشادية انجمينا لصحيفة التايمز البريطانية "عندما تصدر هذه المذكرة، فهذه بالنسبة لنا نهاية شرعية البشير كرئيس للسودان".
وقال إبراهيم في التصريحات التي نقلتها وكالة الأنباء الفرنسية "سنعمل بجد للاطاحة به، وإذا لم يتعاون مع المحكمة الجنائية الدولية ستستعر الحرب".
ويأتي حديث إبراهيم بعد أقل من 24 ساعة على إعلان المحكمة الجنائية الدولية أنها ستكشف في الرابع من مارس/ آذار المقبل إذا ما كانت ستصدر مذكرة اعتقال بحق الرئيس السوداني عمر البشير أم لا.
واضافت المحكمة ان قضاتها سيحددون في هذا التاريخ إذا ما كانت ستوجه للبشير تهم بارتكاب جرائم حرب وابادة جماعية وجرائم ضد الانسانية في اقليم دارفور أم لا.
وكانت حركة العدل والمساواة وقعت الثلاثاء الماضي إعلان حسن نوايا مع الحكومة السودانية برعاية قطرية يمهد لاجراء مفاوضات بين الجانبين. رفض سوداني
من جانبه قال وكيل وزارة الخارجية السودانية مطرف صديق "إن التسريبات الاعلامية الخاصة بصدور قرار وشيك من المحكمة الجنائية الدولية ضد السودان ما هي الا محاولة لزعزعة الاستقرار في البلاد".
وكرر صديق "رفض الحكومة التام للتعامل مع المحكمة الجنائية الدولية باعتبار ان السودان ليس عضوا فيها لذلك لا ينعقد لها اختصاص بشأن السودان".
ويقول مراسلون إن إصدار المذكرة سيضع كل من بريطانيا وفرنسا والولايات المتحدة المؤيدين للقرار في مواجهة مع الجامعة العربية والاتحاد الافريقي والصين الذين يقودون جهوداً لمنع إصدار المذكرة أو تأجيلها بموجب قرار من مجلس الأمن.
ووفقاً للمادة 16 من القانون الاساسي للمحكمة الجنائية يمكن لمجلس الأمن تأجيل المذكرة لعام أو أكثر، لكن قرار التأجيل يتطلب موافقة تسعة دول من أعضاء المجلس بما فيها الدول الخمس دائمة العضوية.
ويعتبر البشير اول رئيس دولة تلاحقه المحكمة الجنائية الدولية وهو لا يزال في السلطة منذ تأسيسها عام 2002.
وكان مدعي عام المحكمة لويس مورينو أوكامبو قد طالب قضاتها في يوليو/ تموز الماضي بإصدار مذكرة اعتقال بحق البشير على خلفية الصراع الدائر في إقليم دارفور.
لكن البشير ظل ينكر كل الاتهامات الموجهة إليه ويصف المحكمة الدولية بأنها جزء من مؤامرة غربية.
ويأتي إعلان المحكمة بعد مباحثات جمعت البشير الاثنين بالرئيس المصري حسني مبارك في القاهرة. "تداعيات خطيرة"
وقد حذرت مصر الاثنين من أن إصدار مذكرة توقيف بحق البشير "ستكون له تداعيات خطرة على الموقف في دارفور بصفة خاصة وفي السودان بصفة عامة".
واضاف الناطق باسم الرئاسة المصرية عقب محادثات البشير ومبارك، ان الرئيس مبارك طالب زعماء العالم بعدم إصدار المذكرة.
ودعا مبارك الى اعطاء البشير مزيدا من الوقت لاستكمال المفاوضات مع فصائل المسلحة في دارفور.
وتقدر الأمم المتحدة عدد ضحايا الصراع في دارفور بحوالي 300 ألف قتيل وأكثر من مليوني نازح، بينما تقول الحكومة السودانية إن عدد القتلى لا يزيد على 10 آلاف.
موضوع من BBCArabic.com
Darfur; Ribelli: rovesceremo Bashir, se sara' incriminato da Cpi
Verdetto della Corte dell'Aia atteso per il prossimo 4 marzo
Verdetto della Corte dell'Aia atteso per il prossimo 4 marzo
Roma, 24 feb. (Apcom) - Il leader dei ribelli del Darfur si dice pronto a rovesciare il Presidente sudanese Omar al Bashir, se la Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi) spiccherà contro lui, il prossimo 4 marzo, un mandato di arresto per crimini di guerra nella regione occidentale del Sudan. "Se verrà emesso un mandato di arresto - dice al quotidiano The Times Khalil Ibrahim, leader del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem) - per noi sarà la fine della legittimità di Bashir come Presidente del Sudan. Faremo di tutto per rovesciarlo. Se non collaborerà con la Cpi, la guerra si intensificherà". Lo scorso luglio, il Procuratore generale della Cpi, Luis Moreno-Ocampo, ha chiesto alla corte di emettere un mandato di arresto contro Bashir, contestandogli 10 capi di imputazione: tre per genocidio, cinque per crimini contro l'umanità e due per crimini di guerra. Secondo l'accusa, il Presidente sudanese "ha pianificato e messo in atto un piano per distruggere gran parte dei Fur, Masalit e Zaghawa (gruppi etnici africani del Darfur, che vuol dire, appunto terra dei Fur, ndr), sulla base della loro appartenenza etnica". "I membri di questi tre gruppi, storicamente importanti in Darfur, contestarono la marginalizzazione della provincia e si ribellarono - affermò lo scorso luglio Moreno-Ocampo - al Bashir non riuscì a sconfiggere il movimento armato, quindi si rivolse contro la popolazione. I suoi motivi erano ampiamente politici. Il suo alibi era la 'controguerriglia'. Il suo intento era il genocidio'". Il conflitto in corso ormai da sei anni ha causato almeno 300.000 morti e 2,7 milioni di profughi e sfollati. I ribelli del Jem hanno firmato solo la scorsa settimana a Doha, in Qatar, una dichiarazione di intenti con Khartoum per avviare un negoziato di pace. "Il governo sudanese è imprevedibile - dice Ibrahim, intervistato da The Times a N'Djamena, in Ciad - non rispettano mai gli accordi che firmano". Il Jem è diventato il gruppo di ribelli più forte del Darfur dopo le scissioni subite dal Movimento di liberazione del Sudan (Slm), l'organizzazione storica della regione, fondata da Abdel Wahid al Nur, dal 2007 riparato in Francia. Una delegazione del Jem è stata invitata il mese scorso a Washington per colloqui bilaterali con funzionari Usa e il Jem era l'unico gruppo presente al tavolo dei negoziati in Qatar la scorsa settimana. "Il Jem combatte da solo sul terreno - dice Ibrahim - portando su di sè tutto il peso della questione, perchè non ci sono altri gruppi veri sul terreno". La comunità internazionale teme che il conflitto possa trasformarsi in una guerra di secessione, coinvolgendo i Paesi vicini. Ibrahim sostiene che il suo movimento vuole tutelare l'integrità territoriale del Paese, ma poi aggiunge: "Il Jem è un movimento nazionale e noi consideriamo l'autonomia della regione la chiave per la pace. Ma se la pace non arriva in fretta, il Kordofan (regione nel centro del Sudan) e il Darfur formeranno una loro entità, il Sudan Occidentale, con il Nilo Bianco come linea di confine. Se non ci sarà pace, allora questa zona diventerà un Paese".
Siamo arrivati al capolinea qui deve scendere un persona molto scomodo per il Sudan e lui Omer Hassan Elbashir ha falito la sua missione con la guerra del Darfur tutti i Sudanese inteletuali, politici, hanno cantato la sua fine ed ora deve parlare con l'AIA per difendere se stesso quello che non ha mai concesso al aversari Darfuriani massacrati senza colpa solo perche Darfuriani.....................Abdelazim

Tuesday 24 February 2009

Times europe asking Dr. Ibrahim of Jem

From The Times
February 24, 2009

Darfur rebel leader vows to topple President al-Bashir
Sudanese rebel Justice and Equality Movement (JEM) leader Khalil Ibrahim
Anthony Loyd in N'Djamena
The leader of the most powerful rebel group in Darfur said that his forces will redouble their efforts to topple the Sudanese Government the moment an international arrest warrant is issued against President al-Bashir.
“When this warrant comes it is, for us, the end of Bashir's legitimacy to be President of Sudan,” Khalil Ibrahim, chairman of the Justice and Equality Movement (JEM), told The Times. “We will work hard to bring him down ... If he doesn't co-operate with the ICC [International Criminal Court] the war will intensify.”
Prosecutors for the ICC charged the Sudanese President last year on ten counts — three of genocide, five of crimes against humanity and two of war crimes. The court, based in The Hague, is considering the application for an arrest warrant and is expected to rule on March 4.
According to the charge sheet Mr al-Bashir “masterminded and implemented a plan to destroy in substantial part the Fur, Masalit and Zaghawa groups” during a campaign of ethnic persecution in the Darfur region that the UN estimates has cost 300,000 lives in five years.


Advocates of the ICC say that a warrant is overdue and that the court has been the only entity to succeed in pressurising Khartoum towards ending the war in Darfur.
Its critics — China, Russia and the African Union among them — say that an ICC warrant will put an end to hopes for a peace process and increase violence.
Since he was charged Mr al-Bashir has been soliciting support from the African Union and Arab nations.
Dr Ibrahim, who spoke to The Times in Chad, had just returned from a round of exploratory peace talks with a Sudanese delegation in Qatar last week, where officials from both warring parties signed a memorandum of goodwill and understanding.
“The [Sudanese] Government is unpredictable,” he said, seated in an orchard on the banks of the Chari River outside N'Djamena, the capital of Chad. “They never honour any agreement they sign.”
Although it is still no match for the Sudanese Army, the JEM has rapidly become the dominant force among the splintered Darfur insurgency since an audacious attack by hundreds of its fighters on Omdurman in May.
A JEM delegation was invited to Washington for bilateral talks with US officials last month, and it was the only rebel group invited to the negotiations in Qatar — to the anger of rival rebel factions from the Sudan Liberation Army (SLA).
This, Dr Ibrahim maintained, was because since 2006 the SLA had fractured into 27 groups and that, like it or not, the JEM was the only cohesive presence on the battlefield posing a credible threat to Mr al-Bashir.
“JEM is fighting alone on the ground,” he said, “shouldering the whole issue because there are no other real movements on the ground.”
Western diplomats believe that the Qatari talks have little chance of success given the gap between the ambitions of the JEM - which include control of Khartoum and the transformation of Sudan into a federation of autonomous regions — and Mr al-Bashir's desire to cling to power.
Few major concessions were extracted from either side in Qatar. The rebel delegation turned down a request to sign a cessation of hostilities until their own list of preliminary demands had been accepted, which the Sudanese refused.
The only tangible concession was a commitment from each side to release prisoners of war. At the weekend Sudan released 24 rebels in response to the release of 21 government prisoners last week. The rebels said however that they will not return to Qatar for a second round of talks until all their men are free.
The fear among the international community is that the conflict will become a war of secession and will spread to neighbouring countries.
While the stated aim of JEM is to preserve the territorial integrity of Sudan it is equally clear that the rebels are ready to divide the country. “JEM is a national movement and we regard autonomy for the regions as a key to peace,” Dr Ibrahim said. “But if peace does not come quickly Kordofan [a province in central Sudan] and Darfur would have to form their own entity — Western Sudan — with the White Nile as its border. If there was no peace then this part would have to become its own country.
“We are not going to ask to control Darfur and Kordofan through peace talks if they [the Government] are not going to give it — we'll take it.”
Racism and rebellion
— The Darfur conflict began in 2003 when mainly black African rebels started attacking police stations, military convoys and army outposts in response to “racist policies of neglect” by the Arab-dominated Government. The Sudanese Army responded with massive air and land offensives on rebel strongholds
— An ICC charge sheet alleges that President al-Bashir “failed to defeat the armed movements so he went after the people. His motives were largely political. His intent was genocide”
— The Justice and Equality Movement (JEM), unlike other Darfur rebel groups, has an expansive political agenda, including the overthrow of Mr al-Bashir and the establishment of a federation. It is funded by Gulf financiers as well as the Chadian Government, with whom it shares tribal ties
— Khalil Ibrahim, JEM's leader, is a former government official and supporter of the hardline Islamist politician Hassan al-Turabi. The group has had to tone down its Islamic rhetoric to extend its support among Darfur's people
— JEM was heavily criticised in Darfur for choosing to attend preliminary peace talks in Qatar alone, rather than presenting a united front against Khartoum. JEM insists that all Darfur groups will be represented if the talks progress towards a peace deal, but it refuses to share a negotiating table with factions of the once-dominant Sudan Liberation Army
Source: Times database
Questa l'intervista di Times Europe con Dr. Khalil Ibrahim sono sfortunato perche un amico carrissimo da Parigi mi ha mandato l'intervista di Sudan Tribune con Mr. Abdelwahid Mohamed ma in arabo lo posteggio dopo la traduzione in Italiano..................................................azim

Monday 23 February 2009

UNA BUONA L'ALTRA CATIVA

Sogno un Sudan pacifico e di famiglia cosi numerosa................................azim
DARFUR: UCCISI DUE OPERATORI UMANITARI SUDANESI, 4 FERITI

(AGI) - Nyala, 23 feb. - Due addetti umanitari sudanesi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nel sud del Darfur, dove lavoravano per conto dell'organizzazione assistenziale francese 'Aide Medicale Internationale': lo hanno reso noto fonti dell'Unamid, la Missione congiunta d'interposizione delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana nella tormentata regione occidentale del Sudan, secondo cui l'imboscata letale risale a sabato sera, anche se ne e' stata data notizia soltanto adesso. Le vittime sono state assalite all'imbrunire mentre stavano percorrendo a bordo di un fuoristrada una zona remota che si estende un'ottantina di chilometri a nord-est di Nyala, capoluogo della provincia del Darfur Meridionale: ancora di recente e' stata teatro di nuovi combattimenti tra ribelli e forze governative. Gli aggressori, in tutto 24 persone, sono comparsi all'improvviso, a dorso di cavalli e cammelli: particolare che induce a pensare si trattasse di comuni banditi, sebbene non possa escludersi l'ipotesi secondo cui potrebbero essere stati i temuti 'janjaweed', i miliziani ultra-islamici alleati del regime di Khartoum, e dediti alla sistematica persecuzione delle popolazioni locali, di fede animista o cristiana. Nella sparatoria sono rimasti feriti almeno quattro civili. Poco prima gli assalitori avevano intercettato e saccheggiato un camion: quando hanno visto arrivare il veicolo dei due operatori, non hanno esitato a crivellarli di proiettili. Nella regione la tensione si e' ulteriormente acuita in vista dell'eventuale emissione di un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra a carico di Omar Hassan Ahmad al-Bashir, presidente del Paese africano, da parte dei giudizi della Corte Penale Internazionale dell'Aja.
ALL of us are going MA NON COSI ABBIAMO DETTO E REPETTUTO BASTA USCIZIONE DEL PERSONALE CHE LAVORA PER ONG UMANITARIO...........................ABDELAZIM

The Sudan

Scoperti in Sudan i frammenti dell’asteroide che ha colpito la Terra
«2008 TC3» si era disintegrato nell’atmosfera il 7 ottobre. Aveva un diametro di cinque metri

MILANO - Sono stati finalmente trovati i frammenti dell’asteroide disintegratosi nell’atmosfera sopra il Sudan il 7 ottobre scorso. Il piccolo corpo cosmico, battezzato «2008 TC3», aveva un diametro di cinque metri ed era stato scoperto il giorno precedente: era la prima volta che un oggetto veniva trovato mentre stava precipitando sulla Terra. Appena venti ore prima, infatti, e fortuna ha voluto che le sue dimensioni fossero contenute e che la sua natura risultasse di debole costituzione. Così si sbriciolò in molti frammenti creando varie scie nel cielo. Un pilota su un aereo di linea della KLM lo avvistava raccontando di una palla di fuoco che solcava l’aria e il satellite meteorologico Meteosat-8 lo seguiva dallo spazio.
ANALISI IN CORSO ALLA NASA - Da quel momento un gruppo di ricercatori dell’Università di Khartoum si mise alla caccia e la Nasa forniva i dati necessari. Alla battuta partecipava anche Peter Jenniskens del SETI Institute di Mountain View, in California. Alcuni frammenti venivano infine rinvenuti in zone desertiche e consegnati al Jet Propulsion Laboratory della Nasa per le indagini ancora in corso. Nei giorni scorsi Lindley Johnson, direttore del Near-Earth Object Program della Nasa, ha ricostruito la storia del rarissimo evento e presentato le prime foto dei reperti durante la riunione delle Nazioni Unite tenuta a Vienna e dedicata ai problemi spaziali, soprattutto legati alla spazzatura cosmica. Le analisi dei frammenti sono ora in pieno svolgimento e «possono raccontare – ha spiegato Johnson – le condizioni in cui ritrovava il sistema solare nelle prime epoche della sua formazione come la temperatura e la composizione chimica».


Esteri
Darfur/ Il Cairo, al Bashir discute iniziative pace con Mubarak
Presidente sotto minaccia di mandato arresto del Cpi
postato
document.write( strelapsed('2009-02-22T11:54:00Z') );
22 ore fa da APCOM
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Il Cairo, 22 feb. (Apcom) - Il presidente del Sudan, Omar al Bashir, è arrivato al Cairo per colloqui con il suo omologo Hosni Mubarak sugli sforzi di pace in Darfur. Lo ha indicato una fonte aeroportuale. La visita di al Bashir, sotto minaccia di un mandato di arresto della Cpi (Corte penale internazionale) per crimini di guerra, arriva dopo l'accordo di Doha tra un gruppo ribelle del Darfur e Khartoum in vista di una cessazione delle ostilità nella provincia in preda alla guerra civile.
Mubarak e al Bashir discuteranno le "iniziative per una soluzione della crisi in Darfur e l'applicazione dell'accordo di pace globale" che ha messo fine alla guerra civile nel sud del Sudan, secondo gli organi di informazione ufficiali egiziani. "La visita si inserisce nel quadro delle consultazioni che l'Egitto conduce con stati vicini del Sudan e i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu per creare un clima propizio in una soluzione politica globale alla crisi nel Darfur", ha detto il ministro degli Esteri, Ahmed Aboul Gheit.
Il Sudan, sostenuto dall'Unione africana e dalla Lega araba, vuole il rinvio di un anno dell'emissione del mandato di arresto internazionale contro il presidente al Bashir per organizzare la pace in Darfur, regione dell'ovest del Sudan in preda alla guerra civile da sei anni. Khartoum ha al contempo avvertito che un mandato di arresto avrebbe conseguenze negative sulla situazione in Darfur e in Sudan in generale.
السعودية وقطر تعرضان استضافة البشير في حالة ملاحقته
القاهرة ـ العرب اونلاين ـ وكالات: اشارت تقارير صحافية إلى عرض دول عربية من بينها السعودية وقطر استضافة البشير في حالة صدور قرار بملاحقته قضائيا.كما ذكرت التقارير أن الملك عبدالله بن عبدالعزيز ملك المملكة العربية السعودية قد عرض استضافة البشير، وذلك لتلافي تعقيدات في حالة صدور أمر ملاحقة من المحكمة الجنائية.في الأثناء يبدأ الرئيس السوداني عمر البشير الأحد زيارة رسمية الى مصر سيلتقى خلالها مع الرئيس المصرى حسنى مبارك.وذكرت وكالة الانباء السودانية أن القمة السودانية المصرية ستتناول التطورات فى السودان وجهود تحقيق السلام فى دارفور وقضية المحكمة الجنائية الدولية.وقالت مصادر دبلوماسية مصرية إن البشير سوف يناقش مع مبارك مسألة مذكرة التحقيق التي يعتزم قضاة المحكمة الجنائية الدولية توجيهها للبشير بتهم ارتكاب جرائم حرب وجرائم ضد الانسانية في دارفور.ويستعد قضاة المحكمة الجنائية الدولية لاصدار مذكرة توقيف بحق البشير بتهمة ارتكاب جرائم حرب وجرائم ضد الانسانية في دارفور.وكان المدعى العام للمحكمة الجنائية الدولية لويس مورينو أوكامبو تقدم في يوليو/ تموز الماضي بطلب لتوقيف واعتقال البشير بتهمة الإبادة باقليم بدارفور.وقال أوكامبو أن حملة الابادة الجماعية في دارفور أسفرت عن مقتل 35 ألف شخص وتعرض 100 ألف آخرين \"للموت البطيء\" وتشرد 2.5 مليون شخص لتردي الاوضاع في الاقليم الواقع في غرب السودان.ووقعت السلطات السودانية وحركة العدل والمساواة الحركة المتمردة، الأبرز في اقليم دارفور، الثلاثاء في الدوحة اتفاق اعلان نوايا يفتح المجال امام مفاوضات سلام بهدف وضع حد لنزاع مستمر منذ ست سنوات.وأكد وزير الخارجية المصري أحمد أبوالغيط السبت ان زيارة الرئيس السوداني عمر البشير الى القاهرة تأتي في إطار جهود التوصل الى تسوية سياسية شاملة ودائمة لأزمة إقليم دارفور.وأوضح أبو الغيط، في تصريح للصحافيين، إن البشير سيلتقي غداً الرئيس المصري حسني مبارك للتشاور بشأن جهود التسوية السياسية لأزمة دارفور، والموقف من تنفيذ اتفاق السلام الشامل.وطالب أبو الغيط المجتمع الدولي بمساعدة الحكومة السودانية على تنفيذ التزاماتها تجاه مواطنيها، وتجنب ممارسة الضغوط غير المتوازنة.
مخططات إسرائيلية في السودان
الخرطوم- العرب- شاكر الجوهري: قال كمال عبيد وزير الإعلام السوداني في حوار مطوّل مع \"العرب\" إن مصر تدرب قوات الحركة الشعبية لتحرير السودان الجنوبية بالإتفاق مع الخرطوم، نافيا أن تكون التصريحات الإنفصالية التي صدرت مؤخرا عن الأمين العام للحركة تمثل موقفا رسميا للحركة.ونفى الوزير السوداني أن يكون الدكتور حسن الترابي زعيم المؤتمر الشعبي المنشق عن الحزب الحاكم متصلا بإسرائيل، لكنه قال إن الترابي فشل في تغيير نظام الحكم السوداني من داخله فلجأ إلى الخارج لإشعال تمرد دارفور، غير أن القبضة الخارجية على التمرد أصبحت أقوى من قبضته، ولم تفلح جهوده لمعالجة التشققات الناجمة عن ذلك.وأكد وجود مخططات اسرائيلية تستهدف السودان، مشيرا في هذا الصدد إلى محاضر لآفي ديختر وزير الأمن الإسرائيلي، ومشيدا بمواقف الأطراف السودانية، مستشهدا بموقف محمد عثمان الميرغني راعي الحزب الإتحادي الديمقراطي الذي قال يوما من داخل السفارة السودانية في أسمرة مخاطبا الرئيس عمر حسن البشير \"سلم تسلم\"، ليصبح شعاره الآن \"لا نسلمه ولا نخذله\".هنا نص الحوار الذي أجرته \"العرب\" معه في مكتبه بوزارة الإعلام السودانية، بمشاركة بعض أعضاء الوفد الإعلامي الأردني الذي زار الخرطوم مؤخرا.• نرجو أن تحدثنا عن آخر جهود السلام بشأن الأزمة في دارفور، وإلى أين وصلت، وما هو حجم الأمل بإمكانية التوصل إلى حل متوافق عليه..؟ـ نحن نمر الآن، بعد انتهاء الحرب في الجنوب، والدخول في السلام، بفترة انتقالية حقيقية ليست عادية، وليست ككل الفترات الإنتقالية التي مر بها السودان من قبل.اتفاقيات السلام التي وقعت كانت من طبيعة خاصة جدا. وقد تبع عملية السلام جملة عمليات أخرى في المجال الإقتصادي والسياسي. السودان يشهد الآن في ظل الحصار والظروف الصعبة التي واجهه خلال العقدين الماضيين، طفرة اقتصادية.لأول مرة يشعر المواطن السوداني أن التحول في المسار الديمقراطي مستدام. كانت أكبر هواجس الشارع السياسي السوداني في الفترة الماضية أن تكون هناك انقلابات عسكرية تتبعها انتفاضات شعبية، ثم نظام انتقالي ثم نظام ديمقراطي أكثر هشاشة من الذي قبله، ثم تعود الدائرة المفرغة من جديد.هذه التحولات كنا مقدرين أنه سيستتبعها بعض الإشكالات. شعور الآخرين بأن هذه فترة انتقالية، قابلة للضغوط والتأثير، قد يغري بعض القوى لأن تحدث ضغطا هنا أو هناك، طالما أن هناك مسار ديمقراطي، وخيار جماهيري.بعض القوى الإقليمية والدولية غير راغبة باستمرار استقرار الأوضاع في السودان، ولو أنها استقرت، فإنها غير راغبة في ذلك، وعليه لا بد من ممارسة بعض الضغوط؛ كذلك الوضع الإقتصادي حصلت فيه تحولات اساسية.نحن نعتبر أن شراكة الصين للسودان كانت شراكة نموذجية، وذلك لاعتبارات اساسية.أولا الصين لم يشهد لها أن تدخل في الشأن الداخلي السوداني، وكل الشراكات والعقود التي أبرمت مع الصين كانت قائمة على المصلحة المشتركة، لا على الضغوط. أقدّم هنا عقود البترول السوداني كمثال. نحن الآن لم يتجاوز انتاجنا النفطي الـ400ألف برميل في اليوم، يرتفع احيانا إلى 600 ألف برميل ثم يعاود الإنخفاض. ومع ذلك، فإن الوفورات التي تحققت عن تصدير البترول ساعدت في إحداث طفرة. بالنسبة للمواطن السوداني العادي الذي شاهد الأوضاع السياسية والإقتصادية في السودان خلال الحقب الماضية، فإنه يعتبر أن هذه الطفرة جيدة مقارنة بما هو حادث في دول نفطية أخرى أكثر انتاجا للبترول
We want Sudan as had been librated since independance 1 st Jan 1956 and had been called THE SUDAN
Sogno THE SUDAN quando era e quando stato dichiarato un stato libero del Anglo-Egiziani il 1mo Gen. 1956 .... ero in piazza del plazzo repubblicano con la bandiera del Sudan con mio fratello e amici avevo 6 anni ed ho visto calari la bandiera Inglese dopo quella Egiziana per avolgerli e consegnarli al proprietari quello Inglese era Militari ma quello Egiziano era civile e cosi abbiamo cantato il lino Sudanese ..........................................Abdelazim Abdella Gomaa

Saturday 21 February 2009







17-02-2009
11:45
Darfur: firmato accordo tra governo sudanese e ribelli
(ANSA) - DOHA, 17 FEB - Il governo sudanese ed i ribelli del Jem hanno firmato a Doha, in Qatar, una dichiarazione d'intenti per lo stop alle ostilita'. Il documento, approvata da tutte la parti in causa dopo una settimana di colloqui, secondo fonti diplomatiche prevede la fine degli attacchi a oltre due milioni di persone nei campi profughi e lo scambio di prigionieri, nonostante altri gruppi ribelli si rifiutino ancora di sedersi al tavolo delle trattative con il governo sudanese.
ANSA
Hanno fermato un trattato ma la mia personale punto di vista i martiri del Darfuriani sono stati dimenticati da chi ha incassato il petrodollari da abudabi e sara domani piazzato come vice presedente o ministero ancora le donne e i bambini sono al campi stano sofrendo fame insecurezza incomprensibilità perche niente scuola e cosi via.
Il rifiuto di Abdelwahid M. Nuor stato valutato tra le opnione pubblica italiana che processare il colpevoli del massacri prima e pio si vedra con il smilitarizzazione del jenjaweed e risarcimento del Darfuriani alora si che si ferma un trattato di pace.................Azim, Arci Darfur associazione Milano

Friday 20 February 2009

Il JEM



كي مون يرحب باتفاق دارفور
رحب الامين العام للامم المتحدة بان كي مون بتوقيع الحكومة السودانية وحركة العدل والمساواة، احدى أكبر الحركات المتمردة في اقليم دارفور، على وثيقة تفاهم في الدوحة تمهيدا لمحادثات سلام تنهي الصراع في الإقليم المضطرب.
ويأتي التوقيع الاتفاق قبل ايام قليلة من اتخاذ المحكمة الجنائية الدولية قرارا بشأن اصدار مذكرة استدعاء بحق الرئيس السوداني بتهمة ارتكاب جرائم حرب في دارفور.
وتقول العدل والمساواة انها لن تسمح بتحويل الرئيس السوداني الاتفاق الى ذريعة للتهرب من المحاكمة.
ووصفت الوثيقة بأنها إعلان حسن نوايا لتحديد مسار المرحلة التالية من التفاوض تمهيدا لتوقيع إتفاق إطاري بين الطرفين.
وتنص الوثيقة على توفير السبل الآمنة لايصال المعونات الى محتاجيها في الاقليم المضطرب، وتبادل الأسرى والسجناء.
وتم التوقيع في ديوان أمير قطر الذي استضاف لأكثر من أسبوع محادثات بين الجانبين.
ووقع الاتفاق عضوا وفد التفاوض عن الحركة جبريل ابراهيم وعن الحكومة أمين حسن عمر بحضور نافع علي نافع مستشار الرئيس السوداني و خليل إبراهيم زعيم حركة العدل والمساواة ، ورئيس الوزراء القطري حمد بن جاسم آل ثاني والوسيط المشترك للأمم المتحدة والاتحاد الأفريقي جبريل باسولي.
وعقب التوقيع أعرب رئيس الوزراء القطري عن امله في استمرار المرحلة الثانية من المفاوضات، مؤكدا عزم الطرفين" على إنهاء الصراع".
وقال الشيخ حمد إن الاتفاق مفتوح امام جميع الفصائل في دارفور للانضمام إليه.
وأشاد جبريل باسولي بالوثيقة ووصفها بانها "اتفاقية حسن نوايا وبناء الثقة لحل المشاكل في دارفور".
واكد أن التوقيع يظهر نية الحكومة السودانية وحركة العدل لإيجاد حل يعالج "جوهر الصراع".
واكد أن ممثلين عن الأطراف المعنية والوسطاء سيبقون في الدوحة للإعداد للمفاوضات الخاصة باتفاق السلام الشامل موضحا ان الوسطاء يتفهمون مخاوف الطرفين.
وناشد باسولي كل الأحزاب والأطراف الرئيسية أن تصبح جزءا من عملية السلام في دارفور. تصريحات الجانبين
أما خليل إبراهيم فقد هنأ الشعب السوداني بالاتفاق ودعا المجتمع الدولي إلى بذل مزيد من الجهد لتحسين اوضاع اللاجئين في إقليم دارفور.
وأضاف أن المرحلة الثانية تشمل إجراء "محادثات شاملة تستهدف جذور المشكلة في دارفور" مؤكدا أن لدى الطرفين"نية صادقة للتوصل إلى حل شامل وعادل ينهي هذه الحرب ويمنع حدوث حرب أخرى".
وأوضح إبراهيم أن الحركة حريصة على أن يشترك في هذه المفاوضات كل اطراف النزاع وبقية الحركات وهيئات المجتمع المدني ودول الجوار وأن "يدعموها حتى تكلل بالنجاح".
وأشار إلى أن التزام الطرفين في الوثيقة بإطلاق سراح السجناء "نص واضح لايقبل التأويل".
ووصف نافع علي نافع التوقيع على الوثيقة بانه" خطوة مباركة وكبيرة" مؤكدا انه تم الاتفاق على اللقاء قريبا لتحقيق خطوة أخرى كبيرة تختتم باتفاق شامل".
وأعرب عن أمله في التوصل إلى الاتفاق الشامل قريبا، مؤكاد الاتفاق على جميع ماجاء في بنود الوثيقة.
وقال ان التوقيع على الوثيقة "دعم كبير جدا لجهود إغاثة اللاجئين وعودتهم إلى قراهم طائعين مختارين وهذا يضيف إلى جوهر الأمن والاستقرار في دارفور ويسهل مهام الإغاثة". تحقيق السلام
ولكن مراسل بى بي سي للشؤون الافريقية يقول إن تحقيق السلام في دارفور يحتاج الى أكثر من ذلك.
ويضيف انه يتوجب اشراك جماعات المتمردين الأخرى والهيئات المدنية في المفاوضات حتى تكون للاتفاق فاعلية حقيقية.
وقد رفض عبد الواحد النور قائد احد فصيلي حركة تحرير السودان المتمردة في دارفور المشاركة في محادثات الدوحة واعترب أن هدفها هو مساعدة الرئيس السوداني عمر البشير على تجنب المثول امام المحكمة الجنائية الدولية.
كما رفض الجناح الاخر في حركة تحرير السودان، وهو جناح الوحدة يقيادة ميني أركو ميناوي، المشاركة في محادثات الدوحة.
ويشار إلى أن جناح ميناوي هو الفصيل الذي وقع مع الحكومة السودانية على اتفاق أبوجا للسلام عام 2006.
وكان الجيش السوداني قد خاض مؤخرا معارك ضد مقاتلي حركة العدل والمساواةن التي تعتبر أكبر حركة تمرد في دارفور من ناحية القوة العسكرية.
واندلعت مواجهات متكررة بين الجانبين في يناير/ كانون الثاني الماضي قرب الفاشر عاصمة ولاية شمال دارفور ومدينة المهاجرية.
موضوع من BBCArabic.c
Noi come Associazione Darfur Milano con il Slm e Sayed Abdelwahid M. Nour perche il Jem non rapresenta la vera causa del Darfur .....................................Abdelazim

17-02-2009
11:45
Darfur: firmato accordo tra governo sudanese e ribelli
(ANSA) - DOHA, 17 FEB - Il governo sudanese ed i ribelli del Jem hanno firmato a Doha, in Qatar, una dichiarazione d'intenti per lo stop alle ostilita'. Il documento, approvata da tutte la parti in causa dopo una settimana di colloqui, secondo fonti diplomatiche prevede la fine degli attacchi a oltre due milioni di persone nei campi profughi e lo scambio di prigionieri, nonostante altri gruppi ribelli si rifiutino ancora di sedersi al tavolo delle trattative con il governo sudanese.
ANSA

Eltabieb Salih



رحيل الروائي السوداني الطيب صالح
توفي في لندن الروائي السوداني الكبير الطيب صالح عن عمر يناهز الثمانين عاما.
ولد الطيب صالح في قرية كرمكول شمالي السودان عام 1929 ثم انتقل الى الخرطوم حيث التحق بالجامعة التي لم يتم دراسته فيها.
غادر السودان الى بريطانيا عام 1952، وعمل في القسم العربي بهيئة الإذاعة البريطانية(بي بي سي) حيث شغل منصب مدير قسم الدراما.
عمل ايضا في وزارة الاعلام القطرية في الدوحة ثم تولى منصبا في مقر اليونيسكو في باريس.
تبوأ الطيب صالح مركزا مهما في خريطة الرواية العربية، خاصة بعد نشر روايته"موسم الهجرة الى الشمال" في بيروت عام 1966 التي ساهم الناقد الراحل رجاء النقاش في تعريف القارئ العربي بها، لتصبح فيما بعد إحدى المعالم المهمة للرواية العربية المعاصرة.
وتعد"موسم الهجرة إلى الشمال" من الأعمال العربية الأولى التي تناولت لقاء الثقافات وتفاعلها، وصورة الآخر بعيون العربي والشرقي بعيون الآخر الذي ينظر اليه كشخص قادم من عالم رومانسي يسوده السحر ويكتنفه الغموض.
وكانت السلطات السودانية قد منعت تداول هذه الرواية في التسعينيات من القرن الماضي بحجة تضمنها مشاهد ذات طابع جنسي.
وصنفت الرواية كواحدة من أفضل مئة رواية في العالم، ونالت العديد من الجوائز.
ومن رواياته التي اكتسبت شهرة "عرس الزين" التي تنقل الى القارئ أجواء الريف السوداني وشخصياته ونوادره.
كما كتب أيضا روايات "مريود" و " "ضو البيت" و " دومة ود حامد".
وقد دعت بعض الجمعيات والمؤسسات الثقافية السودانية مؤخرا الى ترشيح الطيب صالح لجائزة نوبل للآداب.
Assafir - quotidiano libanese vicino allo schieramenrto filo-siriano, sulla visita di una delegazione del Congresso Usa nel paese, titola: "Kerry 'chiede' alle forze del 14 marzo (lo schieramento filo-occidentale ndr) di vincere le elezioni ... e invita Damasco al 'ballo del Tango'". Intanto il presidente Assad afferma: "abbamo ricevuto segnali Usa positivi... e attendiamo il cambiamento". Gaza, "l'occupazione (israeliana) sfugge dalla tregua... e la riconciliazione palestinese è rinviata". Un editoriale titola: "dilemma del nucleare iraniano: arrivato Obama, l'Unione Europea irrigidisce le sue posizioni".
E morto il scritore Eltayeb Salih che vissuto il resto di sua vita a londara ha scritto anche libri in Inglese

Monday 16 February 2009

No comment!!!




Devo tornare a casa mia! Senza avere paura del Jenjaweed.
Mr president you are wanted, by the international court!
Darfur, l’eroica lotta di un popolo che resiste alla tirannia
Sabato 14 Febbraio 2009 12:48

di Fabrizio Legger
Nel paese africano i ribelli proseguono la loro lotta contro il regime islamista
Nel Darfur, vasta regione del Sudan occidentale confinante col Ciad, prosegue la lotta dei ribelli che non vogliono sottostare alla tirannia del regime islamista di Khartoum. Sebbene la grande stampa non ne parli più, l’eroica lotta delle etnie Zaghawa, Four e Massali, prosegue violenta e sanguinosa, perché l’intento della dittatura sudanese resta quello di annientare i movimenti armati espressione di queste etnie, vale a dire l’Esercito di Liberazione del Sudan (SLA) sbagliato e (SLM), Movemento per la Liberazione del Sudane il Movimento per la Giustizia e l’Eguaglianza (JEM), che sono in aperto conflitto con il potere centrale sin dal febbraio del 2003.

Da questo anno al 2007, nel Darfur, è avvenuta una ecatombe immane: circa 200.000 morti, in gran parte civili, periti sotto i bombardamenti dell’aviazione sudanese o massacrati dai banditi janjaweed (letteralmente “diavoli a cavallo”), al soldo del regime sudanese. La carestia e le epidemie hanno contribuito a incrementare l’assurdo massacro. Ma perché questa ennesima guerra africana? Innanzitutto occorre dire che non si tratta né di una guerra di religione (i ribelli del Darfur sono musulmani, esattamente come i soldati dell’esercito sudanese) né di una guerra etnica (le etnie del Darfur sono miste, con elementi arabi e africani mescolati insieme), ma bensì di una guerra economica. Il Darfur è una regione povera e i darfurini si sono stufati di dover fornire soldati all’esercito sudanese, levando braccia all’agricoltura e all’allevamento, senza ottenere una redistribuzione delle risorse dal governo centrale. In pratica, gli abitanti del darfur vogliono beneficiare anch’essi dei proventi derivanti dai grandi giacimenti di petrolio del Sud Sudan e vogliono che il governo centrale faccia del Darfur una regione moderna, dove vi siano strade, ponti, acquedotti, infrastrutture, insomma, tutto ciò che serve per una vita dignitosa. Alle richieste dei darfurini, il regime di Khartoum, retto dal dittatore militare Omar el Bashir, ha sempre risposto o con l’indifferenza o con la repressione armata. Il petrolio sudanese arricchisce solo le tasche della cricca islamista al potere a Khartoum (la Cina acquista ben il 65% della produzione petrolifera sudanese, versando nelle casse del regime di el Bashir fiumi di dollari), mentre la popolazione del Darfur resta nell’indigenza e nell’arretratezza.
Ecco perché gli elementi più oltranzisti delle etnie Darfur, nel 2003, hanno deciso di dare vita a gruppi armati per cercare di ottenere, con la lotta, i diritti che la dittatura militare sudanese continua loro a negare. A tale ribellione , il regime di el Bashir ha risposto con una violenza inaudita, scatenando contro i darfurini sia le truppe dell’esercito governativo, sia le bande dei janjaweed (predoni arabi al servizio del regime), le quali hanno commesso stupri, eccidi, torture, razzie e altre atrocità indicibili a danno delle popolazioni civili del Darfur. Nonostante i colloqui di pace e le trattative che si sono svolte nel 2006 e nel 2007, la situazione nella regione resta esplosiva. Le milizie del regime tentano di annientare i gruppi guerriglieri e per riuscire in ciò, perseguono la popolazione civile, accusata di appoggiarli. Inoltre, la situazione si è complicata anche con i paesi vicini. Il presidente del Ciad, Idriss Deby, all’inizio del conflitto, appoggiava il regime sudanese, in quanto i ribelli darfurini erano in stretti rapporti con quelli che operano nel Sud del Ciad. Tale appoggio ha aumentato la recrudescenza della guerriglia ciadiana, inducendo el Bashir a sostenere a sua volta i ribelli del Ciad in funzione anti-Deby. Si è così giunti ad una rottura tra Sudan e Ciad e a scontri di confine tra gli eserciti dei due paesi. La pece, nel Darfur, resta dunque un miraggio lontano, ma una cosa è certa: i ribelli delle etnie Zaghawa, Four e Massali, che hanno dato vita alla guerriglia, hanno lottano per ottenere diritti e riconoscimenti che vengono loro negati da una dittatura tanto brutale quanto disumana. Di fronte al despotismo di el Bashir, i darfurini non hanno potuto fare altro che impugnare le armi. Ma il regime di Khartoum ha dei buoni alleati nella Cina e nella Russia, e non intende affatto condividere con i darfurini i proventi delle risorse petrolifere del Sud Sudan. Perciò, nonostante colloqui e trattative, il futuro del Darfur ha una sola, drammatica e angosciante certezza: la guerra continua!
Salvi spiacente che il Slm Sudanese Libaration Movement che tradutta in Italiano Movemento per la Liberazione del Sudan, voi giornalisti Italiani quando scrivete per favoure fatti attenzione perche il Sla voldire Sudan Liberation Army e del Sud del Sudan che ora ha siglato un accordo con il governo di Sudan, attenzione aquesti due differente movmenti di liberazione.
Abdelazim Gomaa Associazione Arci Darfur Milano

محادثات مصرية سودانية حول المحكمة الدولية ودارفور
أجرى وزير الخارجية المصري أحمد أبو الغيط محادثات في الخرطوم مع الرئيس السوداني عمر حسن البشير، وسط تواتر أنباء عن احتمال إصدار المحكمة الجنائية الدولية مذكرة اعتقال الرئيس السوداني بناء على طلب لويس مورينو أوكامبو، رئيس هيئة ادعاء المحكمة.
وشارك في المحادثات رئيس المخابرات المصرية اللواء عمر سليمان ونظيره السوداني صلاح غوش.
في تلك الأثناء ، بدأ وفد دبلوماسي عربي وإفريقي مساع لدى الأمم المتحدة للحيلولة دون صدور مذكرة الاعتقال.
وافادت الأنباء ان محادثات أبو الغيط مع المسؤولين السودانيين تركزت على ملف المحكمة الجنائية الدولية فضلا عن قضية دارفور.
وأعرب ابو الغيط عن دعم مصر لأي جهود من شأنها إيجاد تسوية سياسية سلمية لمشكلة دارفور‏,‏ خاصة ما يجري الآن في الدوحة‏,‏ وأعرب عن تأييده لهذه الجهود وتمني لها النجاح‏.‏
وفي غضون ذلك، أعلنت حركة "العدل والمساواة" المتمردة في إقليم دارفور السوداني إحراز تقدم في المحادثات الجارية في قطر بين الحركة والحكومة السودانية.
وأفاد أحمد حسين آدم المتحدث باسم الحركة إن الطرفين على وشك التوصل إلى اتفاق بشأن وثيقة لإرساء الثقة بينهما.
وصرح لوكالة الأنباء الفرنسية ان المتفاوضين بصدد وضع اللمسات الأخيرة على مسودة اتفاق بوساطة قطرية.
وأوضح أن الوثيقة ستدعو لتبادل السجناء ووقف الغارات والهجمات التي تستهدف معسكرات اللاجئين
Senza commento. Without comment

Thursday 5 February 2009

GUERRA!!!!!!!!!!!!!1


الجيش السوداني يسيطر على مدينة رئيسية في دارفورقال الجيش السوداني إنه سيطر على مدينة رئيسية في إقليم دارفور بعد ثلاثة اسابيع من المواجهات مع المتمردين خلفت 30 قتيلاً وآلاف المشردين.وأضاف متحدث باسم الجيش أن قواته دخلت مدينة مهاجرية وأنها الآن تطارد متمردي حركة العدل والمساواة الفارين هناك.لكن قائد المتمردين قال إنهم انسحبوا طوعاً من المدينة حفاظاً على حياة المدنيين من الهجمات الجوية للقوات الحكومية.وظلت قوات حفظ السلام التابعة للأمم المتحدة في المدينة للمساعدة على حماية المدنيين المقيمين فيها البالغ عددهم 30 ألفاً، حيث لجأ العديد منهم إلى قواعدها.وكان متمردو حركة العدل والمساواة استولوا على مدينة مهاجرية قبل ثلاثة أسابيع مما فجر قتالاً عنيفاً هناك.ويتزامن تصاعد القتال في إقليم دارفور مع اقتراب توصل المحكمة الجنائية الدولية إلى قرار بشأن إصدار مذكرة توقيف بحق الرئيس السوداني من عدمه.وكان مدعى عام المحكمة لويس مورينو اوكامبو طالب قضاتها في يوليو/ تموز الماضي بإصدار مذكرة اعتقال بحق البشير بتهمة ارتكاب جرائم إبادة جماعية في إقليم دارفور.يذكر أن الصراع المستمر في إقليم دارفور منذ ست سنوات بين الحكومة السودانية وحركات متمردة في الإقليم أرغم مليوني شخص على النزوح من ديارهم.موضوع من BBCArabic.com
Il Jem deve mettere principi per dialogare a Mohajeria sono morti alcuni parente di sffolati che sono ora qui a Milano erano cittadini che non con il governo o Minawi o la Slm ne il Jem insomma vivano la loro vita quatidiana .................azim
Darfur/ Gheddafi: A risolvere la crisi ora ci penso ioLeader libico è stato eletto presidente dell'Unione africanaAddis Abeba, 4 feb. (Ap) - La soluzione della crisi in Darfur è responsabilità personale di Muammar Gheddafi, ora che il colonnello è stato eletto presidente dell'Unione Africana. Lo ha dichiarato lo stesso leader libico.Gheddafi, i cui precedenti tentativi di mediare una pace tra i vicini Sudan e Ciad sono stati contraddistinti da stranezze e fallimenti, ha ammonito i due Paesi a non utilizzare la vasta regione occidentale del Sudan come terreno di battaglia.Il conflitto tra forze governative e ribelli in Darfur, iniziato nel 2003, è costato la vita ad almeno 300mila persone e ha provocato una crisi umanitaria che ha visto quasi tre milioni di profughi abbandonare le proprie case, in molti casi per rifugiarsi in Ciad. Nei mesi recenti, i gruppi ribelli del Darfur sostenuti con ogni probabilità dal Ciad hanno conquistato posizioni chiavi nella regione, scatenando le rappresaglie delle forze sudanesi.A dicembre, i gruppi ribelli del Ciad hanno sottoscritto un patto di unità nella capitale sudanese Khartoum.
Accomadati per resolveri i problemi ci vole un tavolo grandi e rotonda e coscenza polita per fare resolveri il Darfur Problem...............................................azim
Sudan/ Presidente cinese esprime il suo sostegno a BashirNell'anniversario dei 50 anni di relazioni diplomatichePechino, 4 feb. (Ap) - Nel cinquantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cina e Sudan il presidente cinese Hu Jintao ha inviato un caloroso messaggio al suo omologo sudanese Omar al Bashir. Nel messaggio Hu sottolinea l'importanza degli stretti legami tra i due paesi e dichiara di sostenere gli sforzi sudanesi per lo sviluppo economico e la pace nella regione.La Cina è uno dei principali partener commerciali del Sudan e acquista circa i due terzi delle esportazioni petrolifere del paese.
Siamo con la pace sviluppo e returno del sfollati alla loro terra e Jenjaweed senza armi.........................................................azim