Sudan and conflicts zones.

Sudan and conflicts zones.

Wednesday 8 April 2009





"أحرار إفريقيا" يعلن مسؤوليته عن خطف رهينتين بدارفور
تلقى مراسل بي بي سي في الخرطوم اتصالا من شخص قال إنه احد قادة ما يسمى بتنظيم "احرار افريقيا" فى دارفور اعلن فيه تبني التنظيم عملية اختطاف الرهينتين الغربيتين فى اقليم دارفور يوم الأحد.
وقد تمكن العاملون فى المكتب من تسجيل بعض الاجزاء من المكالمة الهاتفية التي تحدثت خلالها سيدة قالت انها احدى الرهينتين وأنها تعمل مع منظمة المعونة الطبية الدولية.
وقالت السيدة التي اعلنت ان اسمها ستيفاني شولايا وتعمل في "إيه آي" مع زميلتها كلير دوبوف.
واضافت السيدة "نحن مختطفتان .. وأعتقد أن المفاوضات جارية الان ونحن بخير، ولدينا طعام".
ولم يتسن التأكد من منظمة المعونة الطبية الدولية التي قيل ان الرهينتين تعملان لديها من هوية المتحدثة.
من ناحية اخرى تقول الحكومة السودانية انها تعمل على الافراج عن اثنتين من عمال الاغاثة اختطفهما مسلحون في دارفور.
وقال متحدث باسم وزارة الخارجية السودانية ان زعماء القبائل في دارفور اتصلوا بالخاطفين وانه تم اجراء الممكن لتأمين الافراج عن المختطفتين.
وكانت اعلنت منظمة اغاثة فرنسية غير حكومية أن شخصين من فريق عملها الاجنبي في السودان اختطفا ليلة السبت الأحد في جنوبي دارفور.
وأضافت منظمة المساعدة الطبية الدولية "آمي" أن عملية الاختطاف تمت من قبل مسلحين في محافظة عد الفرسان.
وقالت وسائل الاعلام السودانية ان الخاطفين يطالبون بفدية للافراج عن الرهينتين وهما من كندا وفرنسا.
وقالت وزارة الخارجية الفرنسية ان سفارتها في الخرطوم على اتصال مع المنظمة والسلطات المحلية السودانية.
وتعمل المنظمة المذكورة في السودان منذ عام 2004. يشار الى ان الحكومة السودانية قد طردت 13 منظمة دولية في اعقاب صدور قرار المحكمة الدولية باعتقال الرئيس السوداني عمر البشير بتهمة ارتكاب جرائم حرب في دافور.
وشهد اقليم دارفور في 24 مارس/ آذار الماضي مقتل سوداني رميا بالرصاص كان يعمل مع وكالة عون كندية.
يُذكر أن نحو 2.7 مليون لاجئ سوداني يتلقون المساعدات في دارفور بعدما أرغموا على النزوح من منازلهم بسبب الصراع الدائر في الاقليم منذ عام 2003.
موضوع من BBCArabic.com
E chi sono banditi....................who are they ..... from whome they want to liberate africa to ask ransom it is criminal group................azim


Darfur:governo Sudan collaborerà con UA su cause conflitto

KHARTOUM - Il governo sudanese si è impegnato a collaborare pienamente con l'alta commissione formata dall'Unione Africana (UA), sotto la guida dall'ex presidente sudafricano Thabo Mbeki, per indagare sulle cause del conflitto del Darfur e per elaborare raccomandazioni che portino alla sua fine.Ne ha dato notizia l'agenzia sudanese Suna, secondo la quale il vicepresidente Ali Osman Taha ha incontrato la delegazione della commissione e lo stesso Mbeki, ai quali ha confermato la piena disponibilità alla collaborazione con la commissione del governo di Khartoum e di tutte le sue istituzioni.La commissione ha quindi informato Taha di tutti gli incontri avuti con rappresentanti del governo e capi di organizzazioni della società civili a Khartoum ed in Darfur, dove ha visitato i campi di raccolta degli sfollati, incontrandosi anche con i capi di quelle comunità.La commissione ha ancora a disposizione quattro mesi di tempi per concludere i suoi lavori ed è previsto torni in Sudan prima della fine della missione. "Questo conflitto dura da troppo tempo - ha detto Mbeki parlando con la stampa durante la visita a Khartum - è molto oneroso sotto vari aspetti. Bisogna fare qualcosa per farlo finire il più presto possibile".

Darfur/ Bashir: non c'è bisogno dell'Occidente per fare giustizia
di Apcom
Terza visita del Presidente nella regione dopo sentenza dell'Aia
Zalingei (Sudan), 7 apr. (Apcom) - Il Sudan non ha bisogno dell'Occidente per fare giustizia in Darfur. Lo ha dichiarato oggi il Presidente Omar al Bashir parlando alla folla radunata nella città di Zalingei, nel Darfur Occidentale. "Sappiamo come applicare la legge, sappiamo come risolvere i nostri problemi. Abbiamo un comitato per la riconciliazione tribale. Dopo la riconciliazione, indagheremo sui criminali, su quelli che hanno commesso omicidi", ha detto il Presidente. La visita a Zalingei è la terza che Bashir compie nella regione occidentale sudanese dopo il mandato di arresto spiccato il 4 marzo scorso contro di lui dalla Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), per crimini di guerra e contro l'umanità. "Il giudizio non è qui (sulla terra). Non sarà pronunciato da Ocampo o da altri. Saremo giudicati da Dio", ha aggiunto Bashir, respingendo così le accuse mosse contro di lui dal Procuratore generale della Cpi, Luis Moreno-Ocampo. La guerra in corso in Darfur dal 2003 ha causato almeno 300.000 morti e 2,7 milioni di profughi e sfollati. (fonte Afp)

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