Sudan and conflicts zones.

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Monday 14 July 2008

Chi non ha machiato la Sudan con sangue!



Procuratore dell'Aia chiede l'arresto del presidente sudanese per genocidio
Il Procuratore generale della Corte Penale Internazionale Moreno-Ocampo accusa Omar al Bashir di aver orchestrato una campagna di omicidi, stupri e deportazioni volta ad eliminare le tribù africane del Darfur. Il Sudan non riconosce l'atto formale d'accusa

L'Aja, 14 luglio 2008 - Il procuratore generale della Corte Penale Internazionale dell'Aia (Cpi) ha chiesto l'incriminazione del Presidente sudanese Omar al Bashir per il reato di genocidio nel Darfur. Il Procuratore Moreno-Ocampo accusa il Presidente sudanese di aver orchestrato una campagna di omicidi, stupri e deportazioni volta ad eliminare le tribù africane del Darfur.
Il Procuratore ha chiesto alla corte di spiccare un mandato di arresto contro al Bashir per scongiurare nuovi omicidi da parte della milizie arabe dei janjaweed (diavoli a cavallo, ndr) sostenute dal governo. A suo giudizio il genocidio è ancora in corso nella regione occidentale del Sudan e deve essere fermato.
Il Sudan non riconosce l'atto formale d'accusa con cui il procuratore capo del tribunale Penale Internazionale ha chiesto l'arresto del presidente, Omar al-Beshir, per i reati di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra compiuti nel Darfur. Lo ha reso un portavoce del governo di Khartoum.

DARFUR/ CORTE DELL'AIA INDAGA DAL 2005 SU MANDATO ONU - SCHEDA

Il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) indaga sul Darfur dal 2005, dopo l'approvazione di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, e chiede dal febbraio 2007 l'arresto di due cittadini sudanesi per crimini di guerra e contro l'umanità.
Il procuratore, l'argentino Luis Moreno-Ocampo, dovrebbe presentare oggi la sua richiesta di incriminazione per il Presidente sudanese Omar al Bashir, per crimini contro l'umanità.
Nel marzo 2005, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato la risoluzione 1593 con cui ha rinviato alla Cpi il giudizio sui crimini commessi in Darfur. Si è trattato del primo caso affidato dal Consiglio di sicurezza al procuratore, come prevede il trattato di Roma, atto fondativo della corte. La giurisdizione della Cpi può infatti estendersi a uno Stato che non ha sottoscritto il trattato su incarico del Consiglio di sicurezza.
Nella risoluzione si legge che, "constatando che la situazione in Sudan continua a rappresentare una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale", il Consiglio di sicurezza "decide di deferire al procuratore della Corte penale internazionale la situazione in Darfur a partire dal 1 luglio 2002" e ricorda che "il governo sudanese e tutte le altre parti in conflitto del Darfur devono cooperare appieno con la Corte e il Procuratore".
Nel febbraio 2007, Moreno-Ocampo ha chiesto l'incriminazione per crimini di guerra e contro l'umanità dell'ex ministro dell'Interno e attuale ministro per gli Affari umanitari, Ahmed Harun, e per il leader dei miliziani janjaweed Ali Kosheib. Come prevede la procedura della Corte, i giudici hanno valutato gli elementi di prova forniti dal procuratore e nel maggio 2005 hanno emesso due mandati di arresto internazionale. Avrebbero anche potuto emettere un mandato di comparizione.
La stessa procedura sarà applicata oggi, quando Moreno-Ocampo presenterà le conclusioni di nuove indagini. Come accaduto per gli altri due sospetti, pare dubbio che il Presidente sudanese compaia davanti alla corte. La Cpi non dispone infatti di alcuna forza di polizia, dipendendo dalla volontà degli stati per far eseguire i mandati di arresto. Il Presidente sudanese si è sempre rifiutato di estradare i due sospettati, sostenendo che saranno giudicati da un tribunale sudanese.

No comment la foto del bambino dice tanto e basta .................................................azim
Oh lo so che ora sono il nemico del governo NO. 1 MA NON MI NE FREGA NULLA.

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