Sudan and conflicts zones.

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Saturday 24 May 2008

ROVINA DEL SUDAN E SUA POPOLO

DARFUR/ LEADER RIBELLI JEM: ATTACCHEREMO GOVERNO FUORI DAL DARFUR
Portavoce Slm: ci stiamo coordinando con tutte le fazioni ribelli
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1 giorno fa da APCOM
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Roma, 22 mag. (Apcom) - Il leader dei ribelli del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem), Khalil Ibrahim, si dice pronto a lanciare attacchi al governo sudanese fuori dai confini territoriali del Darfur, ma non esclude colloqui di pace con Khartoum per una risoluzione pacifica del conflitto in atto dal 2003 nella regione occidentale del Paese.
"L'incursione a Khartoum - ha detto Ibrahim al quotidiano panarabo al Sharq al Awsat - ha dimostrato le nostre capacità e che il governo sudanese è una tigre di carta, la cui unica forza è la propaganda. Da oggi non combatterò più in Darfur". Contattato da Apcom, anche un portavoce dell'altro gruppo di ribelli del Darfur, il Movimento per la liberazione del Sudan (Slm), ha riferito di consultazioni in corso per coordinare l'azione di tutte le fazioni dei ribelli, circa 10, contro il governo di Khartoum, "fuori dal Darfur". Secondo il portavoce dell'Slm, il conflitto sarebbe entrato in una "nuova fase", dal momento in cui Khartoum ha cominciato a prendere di mira i darfuriani in tutto il Paese.
Nell'intervista, Ibrahim ha offerto anche la sua versione dei fatti sull'attacco lanciato il 10 maggio scorso a Omdurman, sulla riva opposta del Nilo rispetto a Khartoum, smentendo di essere fuggito. "Dopo l'attacco sono rimasto per 72 ore a Omdurman, senza nascondermi - ha raccontato - a nascondersi sottoterra, in luoghi prestabiliti, sono stati i simboli del regime".
Ibrahim non chiude però le porte a un negoziato di pace: "l'opzione della pace è ancora in piedi, ma ripeteremo l'attacco più volte in caso di un rifiuto del governo di Khartoum". Nei giorni scorsi, il Presidente dell'Unione africana (Ua), Jean Ping, ha avviato una mediazione di pace tra Sudan e Ciad, accusato da Khartoum di sostenere i ribelli, e ha affermato che l'attacco contro la capitale non fermerà il negoziato di pace avviato dall'Ua e dalle Nazioni Unite.
Il conflitto è scoppiato in Darfur nel febbraio 2003, quando le tribù africane dei Fur, Zaghalit e Masalit hanno imbracciato le armi contro il governo arabo di Khartoum per rivendicare una maggiore partecipazione all'amministrazione del Paese e una più equa distribuzione della ricchezza nazionale, da investire nella regione, afflitta da sottosviluppo e dall'avanzare della desertificazione. Sono almeno 300.000 le persone morte finora, stando a stime Onu, e oltre 2,5 milioni i profughi
Ora attachi vendetta una e l'altra cosi siamo barbari e assasini.....sia da parte del Governo legittimo sia del Jem e Slma ma cosa stano cercando questi capi dico io LA ROVINA DEL POPOLO SUDANESE............AZIM

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