Sudan and conflicts zones.

Sudan and conflicts zones.

Friday, 31 July 2009

Immigrazione e nouvi possibilità!!???


Cambiano rotte migratorie, aumenta violenza a frontiere Egitto
giovedì 30 luglio 2009 17:42

var storyKeywords = "OITTP EGYPT MIGRANTS";
var RTR_ArticleTitle = "Cambiano rotte migratorie, aumenta violenza a frontiere Egitto";
var RTR_ArticleBlurb = "di Cynthia Johnston IL CAIRO (Reuters) - La polizia egiziana ha sempre di più il grilletto facile contro gli immigrati che cercano di entrare in Israele dai suoi confini, indicando che il mutamento delle rotte dell'immigrazione in Africa...";
var showComments = false;
var allowSLCall = false;

di Cynthia Johnston
IL CAIRO (Reuters)
- La polizia egiziana ha sempre di più il grilletto facile contro gli immigrati che cercano di entrare in Israele dai suoi confini, indicando che il mutamento delle rotte dell'immigrazione in Africa potrebbe spingere un numero maggiore di persone a sfidare la sorte per entrare nello stato ebraico.
Da maggio gli egiziani hanno ucciso sei immigrati africani alla frontiera con Israele, dopo sei mesi di relativa tranquillità, aumentando la violenza in risposta all'aumento del traffico di esseri umani attraverso l'Egitto.
I morti alla frontiera sono un importante indicatore del mutamento di rotta dell'immigrazione africana, mentre il aumenta il numero delle persone che lasciano l'Eritrea e la strada dell'Italia attraverso la Libia si è fatta più difficile dopo il giro di vite concordato dai due governi.
"I numeri (al confine Egitto-Israele) sono in crescita. Quella rotta viene utilizzata sempre più spesso di prima", dice Gasser Abdel Razek, direttore in Egitto dell'Amera, un'associazione che fornisce aiuto legale ai profughi.
Gli operatori umanitari descrivono la rotta migratoria che attraverso l'Egitto come un fiume con due bracci che partono dal Corno d'Africa e raccolgono migranti economici e rifugiati, alcuni in fuga dall'autoritarismo in Eritrea o dagli eccidi etnici in Darfur.
La rotta si scinde in Sudan, dove gli aspiranti migranti puntano su una delle due scelte impossibili: sfidare le armi da fuoco al confine egiziano diretti verso Israele o rischiare di affogare su un barcone diretto dalla Libia in Europa.
"Ho sentito che (la Libia) sta diventando difficile per loro... sento che c'è un forte controllo lungo questa rotta, sul confine tra Libia e Sudan", spiega Mohamed Dualeh, che dirige l'ufficio dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati a Kassala, nel Sudan orientale, attraverso cui transitano molti migranti, soprattutto eritrei.
"Se non puoi percorrere una rotta perché è bloccata, ne cerchi un'altra", dice Dualeh.
Per l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur) il flusso di migranti dall'Eritrea al Sudan è raddoppiato nella prima metà del 2009, con 11mila nuovi arrivi. Gli eritrei rappresentano il gruppo nazionale più numeroso tra i migranti che cercano di entrare in Israele.
L'Egitto teme che un flusso senza controllo di migranti al suo confine strategico del Sinai possa rappresentare una minaccia alla sicurezza in un'area in cui già è preoccupata per le incursioni dei fondamentalisti islamici che ogni tanto trovano rifugio nella zona montuosa e isolata.
E l'Egitto deve fare anche fronte alle pressioni di Israele, che vuole bloccare il flusso dei migranti.
LA SCELTA PIU' SICURA
Fino al 2008, per molti anni, la rotta verso Israele dall'Egitto è stata sempre più popolare perché considerata più sicura rispetto al rischioso passaggio via mare in Europa attraverso la Libia. Ma il transito è continuato su entrambe le rotte.
Poi il calcolo è cambiato, e la rotta egiziana si è esaurita.
I migranti si sono impauriti, dopo l'aumento delle sparatorie l'anno scorso al confine israelo-egiziano che ha provocato la morte di almeno 28 di loro.
Il Cairo, che per anni ha tollerato la presenza di decine di migliaia di migranti africani sul proprio territorio, ha anche rimandato all'Asmara centinaia di eritrei che chiedevano asilo nonostante le obiezioni delle Nazioni Unite, nel timore che potessero finire torturati.
I migranti si sono ancora più impressionati a gennaio, quando diversi rifugiati diretti in Israele sono rimasti uccisi in un attacco aereo contro il presunto convoglio di armi egiziano sul quale viaggiavano, spiega un avvocato che ha lavorato recentemente in un campo profughi in Sudan.
Il risultato, dice il legale - che non vuole essere nominato - è che i migranti hanno affollato soprattutto la rotta libica. "Molti di loro hanno parenti e amici morti sul confine (egiziano)".
Poi però la Libia ha ratificato l'accordo con l'Italia per bloccare i flussi migratori verso l'Europa. E a maggio, l'Italia ha cominciato a rispedire in Libia le barche cariche di migranti intercettate in mare.
In Sudan, un centro di transito per i migranti che sperano di entrare in contatto coi contrabbandieri, coloro che arrivano dal Corno d'Africa dicono di avere la percezione che ora, almeno per il momento, la rotta verso la Libia è chiusa.
"A maggio e a giugno c'era quasi un blocco totale delle partenze (dalla Libia), e il numero di barche partite dalla Libia è sceso in modo drastico... E ancora non passano molto", dice Bill Frelick, direttore delle politiche per i rifugiati di Human Rights Watch, che sta monitorando la situazione.
L'associazione dice che centinaia di migranti sono tornati in Libia dopo essere stati intercettati in mare, e che rischiano il carcere e maltrattamenti.
Contemporaneamente, la polizia egiziana ha notato un aumento nel numero di africani che cercano di penetrare in Israele e hanno ripreso a sparare per porre fine al flusso di migranti. Praticamente tutti i giorni ci sono notizie di arresti alla frontiera.
Gli arresti mensili di migrati alle frontiere egiziane sono aumentati, crescendo di cinque volte in maggio per arrivare al numero di 55, e raddoppiando poi a giugno a 114, per arrivare ai 160 di luglio, dicono fonti della sicurezza. A gennaio c'erano stati solo sei arresti.
Fonti di sicurezza egiziane dicono di ritenere che il numero crescente di arresti rifletta l'attuale aumento di migranti, e che non siano semplicemente il risultato di un'attività più intensa della polizia alle frontiere.
Stano anche provando ad attreversare il Mare Rosso per andare in Arabia Saudita

Sudan non e più nella lista nera!

آخر تحديث: الجمعة, 31 يوليو/ تموز, 2009, 02:11 GMTمسؤول أمريكي: السودان لا يرعى الإرهابقال المبعوث الامريكي إلى السودان سكوت جراشين إنه لا يوجد دليل يؤيد بقاء السودان ضمن قائمة الدول التي ترعى الارهاب.وأوصى المسؤول خلال كلمة ألقاها في لجنة تابعة لمجلس الشيوخ الامريكي، بضرورة تخفيف العقوبات المفروضة على السودان.وأوضح أن إبقاء السودان في قائمة الدول التي ترعى الارهاب هو قرار سياسي لا يستند إلى دليل.وقد رحب السودان على الفور بتصريحات المبعوث الامريكي.وقال مراسل بي بي سي في العاصمة السودانية الخرطوم إن هذه التصريحات تعني أن الولايات المتحدة تغير توجهها تجاه السودان.إلا أنه أوضح أن من المرجح أن تعترض جماعات الدفاع عن حقوق الانسان على تخفيف العقوبات لأنها تتهم حكومة شمال السودان بما تطلق عليه ارتكاب عمليات إبادة في اقليم دارفور.© BBC 200922:05 30.07.2009Usa favorevoli a levare Sudan da lista nera terrorismoGli Stati Uniti sono favorevoli a togliere il Sudan dai Paesi che sostengono il terrorismo. Lo ha detto oggi a Washington l'inviato speciale americano per il Sudan, Scott Gration, precisando che le sanzioni decise nei confronti di Khartoum frenano un possibile sviluppo economico del Paese.Pubblicità"I nostri servizi di informazione non hanno mai presentato alcuna prova tangibile che indichi il Sudan come uno Stato che sostiene il terrorismo", ha detto Gration ai membri della commissione Affari esteri del Senato.Il Sudan rientra nella lista nera degli Stati Uniti dal 1993.(ats)
Secondo me e vero ma l'aministrazione americana deve anche risolvere il problema del Darfur grantendo la salvezza nel sicurezza per i Darfuriani.....................................azim

Thursday, 30 July 2009

Processo politico ma non relegioso!




BBC Arabic
· الشرق الأوسط
الاندبندنت: لبنى حسين ترفض الحصانة وتريد المحاكمة
كان حكم جلد الصحيفة السودانية لانها لم ترتدي ملابس اسلامية، ومخاوف مقتل معظم الرهائن البريطانيين في العراق، وتوقعات حدوث مزيد من المظاهرات في الذكرى الاربعين لمقتل ضحايا احتجاجات نتائج الانتخابات الرئاسية الايرانية، القضايا الشرق اوسطية الاكبر التي انشغلت بها الصحف البريطانية الرئيسية الصادرة الخميس.
فقد ابرزت صحيفة الاندبندنت موضوع الصحفية السودانية لبنى حسين وقرار جلدها لانها لبست بنطلونا، وجاء تحت عنوان: المرأة التي تجرأت على لبس البنطلون لا تخيفها عقوبة الجلد العلني.
وتشير الصحيفة الى ان لبنى حسين، التي قضت المحاكم السودانية بانها اخلت بالاعراف والتقاليد لانها لبست بنطلونا، وجدت تأييدا قويا من ناشطي الديمقراطية عندما وقفت في وجه حكام السودان، واتهمتهم بتطبيق نسخة قمعية من الاسلام في السودان، البلد الاكبر مساحة في افريقيا.

لا تريد الحصانة
وقالت الصحيفة انه على الرغم من ان القاضي قد عرض عليها الحصانة من الملاحقة القانونية لانها تعمل مع الامم المتحدة، انبرت لبنى قائلة انها تستقيل من وظيفتها وتطالب المحكمة بالاستمرار في محاكمتها محاكمة كاملة، داخل صالة المحكمة التي كانت تعج بالمناصرين والناشطين وبعض الدبلوماسيين الاجانب، وهو ما دعا القاضي الى تأجيل الجلسة الى الرابع من الشهر المقبل.محاميها نبيل اديب عبد الله قال، حسب الصحيفة، ان لبنى تريد ان تظهر براءتها كاملة والحصانة لن تظهر هذه البراءة، كما انها تريد الوقوف في وجه هذا القانون الذي يحتاج الى الاصلاح والتغيير.في الاندبندنت ايضا نطالع تغطية عن الرهائن البريطانين في العراق تحت عنوان: خشية من مقتل اربعة من خمسة رهائن في العراق.وتقول الصحيفة ان جهودا تبذل حاليا من اجل انقاذ حياة آخر رهينة بريطاني يعتقد انه على قيد الحياة في العراق، بعد ان صار في حكم المرجح مقتل اثنين من زملائه وهم قيد الارتهان.وتضيف الصحيفة ان الانباء الواردة من العراق تؤكد ان القتيلين الجديدين هما آلن ماكمنمي وآليك ماكلاخلين، بعد ان اعلن في يونيو/ حزيران عن مقتل رهنيتين وهما الحارسين الامنيين جيسون سويندلهيرست وجيسون كريسويل، وسلمت جثتيهما الى السفارة البريطانية في بغداد.وتضيف الصحيفة ان الخاطفين، وهم جماعة شيعية، قالوا انهم يميزون بين الرهينة الخامس، استشاري في تكنولوجيا المعلومات، والباقين الذين كانوا جنودا سابقين في القوات المسلحة البربطانية.
وفي مقال حول الموضوع كتب باتريك كوكبرون في نفس الصحيفة مقالا تحت: هل كان ممكنا لغارة شبيهة بغارة عنتيبه ان تنقذ الرهائن.
اخفاقات
ويذكر الكاتب بالغارة التي شنتها القوات الخاصة البريطانية لانقاذ رهائن بريطانيين في اوغندا، ويقول هل كان ممكنا لغارة مماثلة في العراق ان تنقذ الرهائن القتلى الذي اختطفوا في العراق. ويقول ان المسؤولين البريطانيين يعتقدون ان البريطانيين الذين اختفوا في العراق في عام 2007 هن حاليا في ايران، بل ودرسوا فكرة غارة تقوم بها القوات الخاصة للافراج عنهم.اما صحيفة التايمز فقد نشرت مقالا تحليلا حول الموضوع تحت عنوان: هل ادى اخفاق وزارة الخارجية البريطانية الى فشل المفاوضات حول الرهائن.وتقول ان مقتل اربعة من الرهائن الخمسة بدأ يطرح اسئلة صعبة حول الطريقة التي ادارت بها بريطانيا عملية التفاوض مع الجماعة الشيعية، التي تطلق على نفسها اسم "اصحاب الحق"، وهي مجموعة منشقة عن جيش المهدي التابع لرجل الدين العراقي مقتدى الصدر.وتذكر التايمز بأن وزارة الخارجية البريطانية ظلت طوال سنتين ترفع شعار انها تفعل كل ما بوسعها من اجل ضمان الافراج عن بيتر مور خبير تكنولوجيا المعلومات المحتجز.وتضيف ان الخارجية حذرت الصحف البريطانية من الآثار السلبية للتغطية الاعلامية المكثفة للموضوع، حتى لا تؤثر على سير مفاوضات اطلاق سراحه مع حراسه الخمسة.
ندى، رمز الضحايا
ومن العراق الى ايران حيث تخرج التايمز بتغطية لتداعيات الاحداث السياسية في ايران تحت عنوان: المزيد من الاحتجاجات في طهران في الذكرى الاربعين.وتقول الصحيفة ان مؤيدي زعماء المعارضة الرئيسيين في ايران سيخرجون الى شوارع طهران الخميس، وهم معبأون بروايات عن حالات تعذيب تعرض لها معتقلون في سجون ايرانية احتجزتهم السلطات الامنية في اعقاب الاحتجاجات الواسعة التي شهدتها العاصمة الايرانية ومدن رئيسية اخرى بسبب نتائج الانتخابات الرئاسية المختلف عليها، والتي جرت في الثاني عشر من يونيو/حزيران الماضي، وفاز بها الرئيس الايراني محمود احمدي نجاد بولاية ثانية، لكن المعارضين يرفضونها. وتذكر الصحيفة بأن اقامة تأبين في الذكرى الاربعين لمقتل 20 محتجا ستسيطر عليه صورة الشابة الايرانية القتيلة ندى سلطان، التي سقطت مضرجة بدمائها في العشرين من الشهر نفسه، وتقول التايمز ان السلطات الايرانية رفضت طلبا قدمه زعماء المعارضة للحصول على ترخيص لاقامة التأبين في المصلى الكبير، وهي ساحة ضخمة مخصصة للصلاة تتسع لنحو مئة الف مصل، وهو ما دفع المعارضة الى تنظيم مظاهرات في تسعة مواقع على الاقل في انحاء طهران.

Sudanese woman to give up immunity to stand trial
By MOHAMED OSMAN (AP) – 9 hours ago
KHARTOUM, Sudan — A Sudanese female journalist facing 40 lashes for wearing trousers in public in violation of the country's strict Islamic laws told a packed Khartoum courtroom Wednesday she is resigning from a U.N. job that grants her immunity so she can challenge the law on women's public dress code.
Lubna Hussein was among 13 women arrested July 3 in a raid by members of the public order police force on a popular Khartoum cafe for wearing trousers, considered indecent by the strict interpretation of Islamic law adopted by Sudan's Islamic regime. All but three of the women were flogged at a police station two days later.
But Hussein and two other women decided they wanted to go to trial and Hussein invited human rights workers, western diplomats and fellow journalists to Wednesday's hearing.
Some of her women friends showed up in court Wednesday wearing trousers in a show of support.
"This is not a case about me wearing pants," said Hussein, who works in the media department of the U.N. Mission in Sudan and contributes opinion pieces to a left-leaning Khartoum newspaper.
"This is a case about annulling the article that addresses women's dress code, under the title of indecent acts. This is my battle. This article is against the constitution and even against Islamic law itself," she said after the hearing.
Judge Mudathir Rashid adjourned the hearing until Aug. 4 to give Hussein time to quit her job.
Hussein said she would immediately quit and thanked the U.N. for intervening to spare her possible punishment.
She said the U.N. mission was trying to stand by her, invoking a clause in an agreement between the Sudanese government and the world body's representatives in Sudan that obliges authorities to ask permission before starting legal proceedings against a member of its staff.
When asked about the case, U.N. Secretary-General Ban Ki-moon described himself as "deeply concerned" and said flogging was a violation of international human rights standards.
"The U.N. will take every effort to ensure that the rights of its staff members are protected," Ban told a news conference.
Hussein's defense lawyer, Nabil Adeeb, said the U.N. wanted to protect its staff, but Hussein wanted her trial to proceed.
"We have contradicting interests," he said. Hussein can face at least 40 lashes, according to Adeeb.
Islamic Sharia law has been strictly implemented in Sudan since an army coup led by President Omar al-Bashir seized power in 1989, toppling an elected but ineffective government. Activists and lawyers say the implementation of the law is arbitrary.
Public order cases usually involve quick summary trials with sentences carried out shortly afterward, as was the case with the 10 of the 13 women arrested earlier this month. They were flogged and fined 250 Sudanese pounds, or about $120.
Women in the mostly Arabized and Muslim northern Sudan, particularly in the capital Khartoum, dress in traditional outfits that include a shawl over their head and shoulder. Western dress is uncommon.
Still, the raid on a Khartoum cafe popular with journalists and foreigners was unusual.
>___
Associated Press reporters Sarah El Deeb in Cairo and Morgan Dinsdale at the United Nations contributed to this report.
Personalmente con Lubna perchè quando dio ci ha creato siamo tutti nudi prima e quando andiamo al Haj siamo coperti con grande linsola ma un processo di vergogna.....................azim

Il Jem radio in Chad







· BBC Arabic
آخر تحديث: الاثنين, 20 يوليو/ تموز, 2009, 08:53 GMT
راديو ابسون والتجربة المهنية وسط امكانات متواضعة
في مدينة ابشه شرقي تشاد، كنا في انتظار ان تحل الثامنة مساء، موعد منع التجول لموظفي المنظمات، جلست في الكافتريا بالقرب من مقر المفوضية العليا لشؤون اللاجئين، والتي اضحت المكان الذي ينبغي على كل موظف او عامل في منظمة انسانية في المدينة او صحفي المرور به اذا اراد معرفة ما الذي يجري من حوله.
كما يعتبر المرور بهذا المكان بالغ التواضع ضرورة للتعارف مع افواج من موظفي المنظمات الذين يأتون من كل بقاع العالم. يسهل هنا الاحتكاك بالناس والكلام عن نوعية العمل والمشاريع المهنية بالاضافة الى مناقشة الاوضاع الامنية في ابشه ومدن شرقية اخرى، والافادة من تجربة الآخرين. باختصار، اصبحت الكافتيريا المقابلة لمقر المفوضية العليا المكان المثالي لحبك العلاقات الاجتماعية.
لا يقتصر الحضور هنا على الاجانب، وفي الكافتيريا ينتشر خبر قدوم زائر او موظف جديد، والدليل على ذلك انه وبينما كنت جالسا وزميلي نستطلع برنامج اليوم المقبل، جاءت شابة تشادية عرفت عن نفسها، وقالت انها سمعتنا نتكلم فاستدركت اننا صحفيين.
مريم موسى صحفية في اذاعة صوت وداي، وهي احدى المحطات الاذاعية الثلاث التي تدعمها منظمة انترنيوز الامريكية غير الحكومية. كانت دردشة مع مريم قدمت خلالها شرحا عن اذاعة صوت وداي، واذاعة صلة واذاعة ابسون، وهي المحطات المحلية الثلاث التي تدعمها انترنيوز لتبث في لغتين محليتين هما الزغاوة (لغة منتشرة في احدى قبائل دارفور وبعض مناطق شرقي تشاد) والمساليت (لغة القبائل السودانية الجنوبية) بالاضافة الى اللغتين العربية والفرنسية.
الاذاعات الثلاث تقع جغرافيا في 3 مناطق شرقية في تشاد ومجاورة لمخيمات لاجئين من دارفور.
وتقول منظمة انترنيوز حسبما يفيد موقعها الالكتروني ان الهدف من دعم وسائل اعلام محلية مستقلة في مناطق تعاني من ازمات انسانية هو تسهيل التواصل بين المنظمات الانسانية والسكان واللاجئين من جهة، واسماع صوت الناس ونقل الواقع والمعلومات بمهنية واستقلالية من جهة اخرى.
اذاعة صلة مركزها مدينة جوز بيضة واذاعة وداي تقع في ابشه، اما اذاعة ابسون ففي ايريبا التي كنن سنزورها في اليوم التالي.
اذاعة للمواطنين
اذاعة ابسون في ايريبا عبارة عن غرفتين منفصلتين. واحدة مخصصة للاخبار واخرى كناية عن حاوية شحن حديدي استحدث فيها استديو.
وصلنا الى اذاعة ابسون قرابة المغيب فاستقبلنا محمد دوسة، رئيس التحرير، في غرفة الاخبار حيث كان صحفيان يعملان على اعداد تقارير تبث في اليوم التالي.
كان علينا الانتظار لانتهاء الصحفيين من تسجيل تقاريرهم خلف اجهزة كومبيوتر ظهرت على شاشتها برامج شبيهة جدا بالتي اعتدنا على رؤيتها في غرفة اخبار اذاعة بي بي سي العربية في لندن.
ولكن غرفة اخبار اذاعة ابسون مختلفة وهي ان تبدو بدائية بأثاثها وجدرانها وعدد العاملين فيها، ولكنها تحتوي على اساسيات العمل: كومبيوتر، برامج واجهزة تسجيل، وصحفيون يعملون بجدية على اعداد تقاريرهم للبث.
بدأت اذاعة ابسون بثها عام 2005 بتمويل اساسي من انترنيوز. يقول رئيس التحرير ان علاقة الاذاعة بالسلطات المحلية جيدة، الا انه يصف راديو ابسون بأنها "اذاعة للمواطنين"، ويقصد بذلك قربها من المواطن وابتعادها عن الاجندات السياسية.
عن التمويل والاستمرارية المالية يشير دوسة الى ان ذلك يتعلق اساسا بالمنظمة الممولة والمتبرعين، الا ان المشروع الاعلامي التنموي يقضي بأن تتمكن الاذاعة يوما ما من تأمين استمراريتها بنفسها.
كما افاد دوسة بأن راديو ابسون لا تملك حتى الآن اي تجربة لناحية التعامل مع مصادر تمويل كالاعلانات التجارية، الا انه لم يستبعد ان يأتي يوم يصبح ذلك ضرورة "لبقاء الاذاعة على قيد الحياة".
تبث راديو ابسون 6 ساعات كل يوم تتخللها 3 نشرات اخبار في 3 لغات: العربية والفرنسية والزغاوة. ومن المتوقع ان تتم زيادة ساعات البث اليومية الى 9.
جدية ورصانة
فانترنيوز، حسب دوسة، تعمل على تطوير شبكة البث والبنية التحتية التقنية، كما انها تحاول تحسين التغطية الجغرافية لهذه الاذاعة كما تفعل تماما مع اذاعتي وداي وصلة.
برامج الاذاعة متنوعة: من برامج ثقافية وتنموية وموسيقى واغاني سودانية وتشادية وعربية وفرنسية وانجليزية وتقليدية في لغة الزغاوة الى التقارير الاجتماعية عن اوضاع اللاجئين في المخيمات واحوالهم المعيشية والصحية في هذه المنطقة الذي يتميز مناخها بالقساوة والتي يسهل فيها انتشار الامراض والاوبئة وبخاصة مع اقتراب موسم الامطار.
مراسلو الاذاعة ينتشرون في المخيمات وينقلون اصوات وآراء اللاجئين التي تذاع من خلال برامج وتقارير متنوعة تشمل مجمل جوانب حياة اللاجئ وطموحاته.
ولدى سؤال دوسة عما اذا كانت اذاعة ابسون تبث البرامج السياسية اجاب مباشرة ان الاذاعة تملك موافقة من السلطات على بث البرامج السياسية، لكن لا وجود لهذا النوع من البرامج حتى الآن لان الاذاعة بتحديدها وبرسالتها لا تملك اهدافا سياسية بل تركز على المواضيع الانسانية والثقافية والتنموية للمواطنين.
يصف دوسة العلاقة مع السلطات المحلية بالجيدة جدا اذ لم تواجه راديو ابسون اي مشاكل مع الادارة المحلية او السلطات منذ ان بدأت البث عام 2005.
غالبية العاملين في الاذاعة هم من السكان المحليين التشاديين لكن مراسلي الاذاعة، وهم موجودون في المخيمات الثلاث القريبة من ايريبا، فاكثريتهم من السودانيين، حسب تعبير يقول دوسة.
وعلى الرغم من التجهيز والاثاث المتواضع، الا ان في غرفة الاخبار باذاعة ابسون ما يلفت.
فعلى احد الجدران علقت بوضوح مذكرة باللغة الفرنسية، صادرة عن رئيس التحرير محمد دوسة وموقعة بخط يده، تتضمن "تحذيرا للموظفين بعد تكرر حالات تأخر البعض على دوام العمل الصباحي".
في هذه المذكرة وجدت تفسيرا لحالة الاستغراب التي راودتني عندما زرت الاذاعة والتي لم اتوقع ان يكون التناقض بين احوالها المادية المتواضعة ونوعية برامجها بهذه السعة.

Wednesday, 29 July 2009

No comments!!!


Sudan: domani sara' frustata giornalista in pantaloni

KHARTOUM - Sarà frustata domani la giornalista sudanese condannata per aver indossato i pantaloni, una tenuta considerata indecente secondo i canoni islamici e che tre settimane fa è costata la stessa pena ad altre dieci donne.Lubna Ahmed al-Hussein, che scrive per il giornale di sinistra Al-Sahafa e lavora per la missione delle Nazioni Unite in Sudan (Unmis), era stata fermata all'inizio di luglio a Khartoum mentre portava i pantaloni."Le autorità mi hanno telefonato - ha detto la giornalista - e mi hanno detto che domani devo comparire alle 10:00 (le 8:00 in Svizzera) davanti al giudice". "E' importante che la gente sappia quello che accade", ha aggiunto la donna chiedendo ai giornalisti di essere presenti quando si presenterà e sarà frustata. "Mi daranno 40 frustate e mi imporranno una multa di 250 sterline sudanesi", circa 80 euro, ha aggiunto.La giornalista aveva raccontato che il 3 luglio mentre si trovava al ristorante c'era stata un'irruzione della polizia e lei con altre 12 donne in pantaloni erano state portate al commissariato. Secondo Lubna Hussein, dieci donne erano state convocate dalla polizia due giorni più tardi e ciascuna di loro aveva ricevuto dieci frustate.

SDA-ATS

صحفية سودانية " تواجه عقوبة 40 جلدة"
تمثل الصحفية السودانية لبنى احمد حسين اليوم الاربعاء أمام محكمة في الخرطوم، لمواجهة تهمة ارتداء ملابس تخدش الحياء العام، كانت الشرطة قد وجههتا اليها، وعقوبتها 40 جلدة.
وكانت لبنى التي تكتب في جريدة الصحافة اليسارية التوجه، وتعمل بالقسم الاعلامي بالامم المتحدة في السودان، قد قبض عليها مطلع الشهر الجاري بسبب ارتدائها بنطال.
وقالت لبنى " انها تلقت اتصالا هاتفيا من السلطات يقول انني ينبغي ان امثل الساعة العاشرة بالتوقيت المحلي صباح الاربعاء امام القاضي".
وكانت الصحفية السودانية قد قامت بطبع بطاقات دعوة لكافة الإعلاميين والصحفيين لحضور جلسة محاكمتها، ودعت الإعلاميين أيضا إلى حضور تنفيذ الحكم في حال صدوره.
وقالت لبنى انه " من المهم ان يعرف الناس ما الذي سيحدث". " سوف يجلدوني 40 مرة، وسيغرموني ايضا 250 جنيه سوداني ( 100 دولار)".
وقالت لبنى انها كانت في مطعم في الثالث من يوليو/ تموز الجاري عندما دخلت الشرطة المكان واقتادتها هي و12 سيدة اخرى يرتدين البنطال الى قسم الشرطة".
ووفقا لرواية لبنى فان عشر سيدات قد استدعين الى قسم الشرطة في اليوم التالي حيث جلدت كل منهن 10 عشر جلدات، ومن بينهن سيدات ينتمين الى جنوب السودان الذي لا تطبق فيه الشريعة الاسلامية.
احالة للقضاء
الا ان لبنى أصرت على استدعاء محامي فأحيلت اوراقها إلى محكمة مختصى للنظر في القضية بحيث يتم تنفيذ حكم الجلد فور صدوره.
ويذكر أن لبنى حسين تكتب عمودا شهيرا بالصحف السودانية تنتقد فيه الأوضاع السودانية وتوجه انتقادات لاذعة للحكومة السودانية وللمتشددين الإسلاميين على حد السواء.
وكانت الشبكة العربية لمعلومات حقوق الإنسان قد اعربت عن بالغ قلقها إزاء قرار إحالة الصحفية السودانية المعارضة .
واعتبرت عبير سليمان مديرة البرامج بالشبكة أن الحكومة السودانية لجات إلى هذه الاتهامات لضيقها من كتابات الصحفية المعارضة.
وطالبت المنظمة الحقوقية المنظمات الدولية المهتمة بحرية الصحافة والمدافعة عن حقوق المرأة بتأييد لبنى في قضيتها ووصفت المحاكمة بأنها غير عادلة وتنتهك كافة المواثيق الدولية التى تدافع عن حرية المرأة وحرية الصحافة.


No comments!!!

Tuesday, 28 July 2009

Misseria contro L'Aja e governo Bashir e Govwerno autonomo del Sud





مكتبة الأخبار 20
السودان«ظالم ظالم الحزب الحاكم»..«بالروح بالدم نفديك يا ابيي»..«ابيي مسيرية مية المية»..قبيلة المسيرية تخرج في مظاهرة عارمة بالمجلد ترفض وتندد بقرار لاهاي..وتهتف ضد المؤتمر الوطني..شهر عسل ابيي لم يدم طويلا.


خرج نحو 3 آلاف من قبيلة المسيرية في السودان أمس في مظاهرة، عبرت القبيلة العربية من خلالها عن رفضها وتنديدها الشديد بقرار محكمة التحكيم الدولية في لاهاي بشأن وضعية منطقة أبيي الغنية بالنفط، القرار الذي وصف على نطاق واسع بأنه «أعطى النفط للشمال والأرض والماء للجنوب». ووصف مراقبون المظاهرة بمثابة خطوة تصعيد نوعي ضد قرار المحكمة، الذي صدر الأربعاء الماضي، وسط حضور كبير لممثلي الطرفين.وهتف المتظاهرون ضد حزب المؤتمر الوطني الحاكم في البلاد. وطالب المتظاهرون من خلال هتافاتهم والشعارات، التي حملوها على لافتات باعتبار «الحدود المعروفة بين الجنوب والشمال المعروفة بحدود 1956 الحد الفاصل بين ابيي والشمال». وشدد المتظاهرون بان أبيي «دار مسيرية».وقال شهود عيان في مدينة «المجلد»، معقل المسيرية، ورئاسة «محلية ابيي» إن المتظاهرين جابوا شوارع المدينة لوقت طويل قبل أن يتجمعوا في ميدان رئيسي في المدينة قرب رئاسة المحلية، ليخاطبها هناك عدد من أبناء القبيلة، معبرين عن رفضهم للقرار. وذكرت أن المتظاهرين كانوا يهتفون: «ظالم ظالم الحزب الحاكم»، و«بالروح بالدم نفديك يا ابيي»، و«ابيي مسيرية مية المية». وحمل المتظاهرون مذكرة رفض قالوا إنها موجهة إلى ثلاث جهات هي: الأمم المتحدة، ومعتمد محلية أبيي، ووالي جنوب كردفان، وتعكس المذكرة رفض المسيرية للقرار، وتطالب باعتماد حدود عام 1956 حدودا بين ابيي والشمال، كما تطالب المذكرة بما عرفت بالحقوق المشروعة لأهل المنطقة، وشددت على ضرورة التعايش السلمي بين سكان المنطقة. وقال شهود عيان إن المتظاهرين اعتمدوا مشروع اعتصامات في مدن المنطقة، وتعميم المظاهرات على المدن الأخرى في جنوب كردفان.من ناحية أخرى، قال علي الصادق الناطق باسم وزارة الخارجية السودانية انه لا يستبعد انخراط جهات عديدة للعمل من أجل التوسط لتهدئة الأوضاع المضطربة بين السودان وتشاد، ونفى وجود ترتيب لعقد قمة تجمع بين الرئيسين السوداني عمر البشير والتشادي ادريس ديبي، ولكنه اتهم تشاد بأنها ليست لديها أية إرادة سياسية للتصالح مع السودان، كما نفى أن تكون الخرطوم تسلمت ما يفيد رسميا بأن فرنسا ستقود مبادرة للتوسط بين البلدين.وفي اتجاه آخر، كشف عن ترتيبات لتهيئة المناخ لعقد الجولة المقبلة لمبادرة الدوحة الخاصة بتسوية الخلافات في دارفور، كما كشف أن روسيا رأت من الأفضل دعم الجهود القائمة حاليا لحل مشكلة دارفور بدلا من الشروع في طرح مبادرات جديدة، ومضى إلى القول إن الولايات المتحدة التزمت من خلال جولة المباحثات الأخيرة بالعمل مع الأطراف المعنية لتسوية ملفات السلام في دارفور ومعالجة الأوضاع الإنسانية والأمنية.في غضون ذلك، نقلت إذاعة تعنى بشؤون دارفور تبث من هولندا باسم «راديو دبنقا»، عن عبد الواحد محمد نور رئيس حركة تحرير السودان المسلحة في دارفور مقاطعته للمفاوضات التي من المقرر أن تنطلق الشهر المقبل في العاصمة القطرية الدوحة بين الحكومة والحركات المسلحة في الإقليم، وقال إنه ابلغ إدارة أوباما ومبعوثها غرايشون وطرابلس والأمم المتحدة والاتحاد الأفريقي بعدم اعتزامه المشاركة في المحادثات قبل تحقيق أمن دارفور، وقال إن السلام لا يأتي عبر منبر الدوحة، وإنما بتحقيق الأمن على الأرض ونزع سلاح الجنجويد قبل الحديث عن تقسيم الثروة والسلطة ودولة المواطنة المتساوية. ووجه هجوما عنيفا على من اسماهم الساعين إلى التفاوض لإطلاق سراح الأسرى والمحتجزين لدى الحكومة، في إشارة لحركة العدل والمساواة التي ترفع ذلك الطلب في مفاوضاتها مع الحكومة، وغمز حركة تحرير السودان بزعامة مني اركو مناوي كبير مساعدي الرئيس السوداني في سياق حديثه عن رفض أي تسويات تمنحه مناصب بلا فاعلية، وقال انه لا يبحث عن السلطة والمواقع وإنما تعنيه أوضاع المواطنين على الأرض، وأضاف: أنا لا أعرف سلام الورق، وردا على سؤال حول مشاركة عناصر من حركته في مفاوضات الدوحة المرتقبة، قال نور: «لن أستطيع منعهم للمحادثات».وكشف نور انه رفض مقابلة أشخاص أرسلتهم الحكومة لمساومته، وقال: «الحكومة أرسلت أشخاصا ليشتروني»، وأضاف نور انه يدعو لفصل الدين عن الدولة ليس على طريقة الشيوعيين «الذين يقولون الدين أفيون الشعوب، وإنما بما يحقق المواطنة المتساوية»، وقال: أنا مسلم و«فكي»، أي شخص متدين، واعتز بديني ولا أرضى أن يسعى أحد لجعلي مسيحيا مثلما لا يقبل المسيحي أن أجعله مسلما. كما كشف انه سيلتقي بمسؤولين في مجلس الأمن والأمم المتحدة غدا بسويسرا لاطلاعهم على تطورات الوضع الإنساني داخل معسكرات النازحين في دارفور.ونقل عن أحمد حسين آدم الناطق الرسمي باسم حركة العدل والمساواة عدم استعداد حركته للتعامل مع أفراد قال إنهم لا يمثلون كيانات في دارفور، ودعا الحركات المسلحة الأخرى في دارفور للانضمام لحركة العدل والمساواة، وقال « سيجدون الترحيب».الخرطوم: إسماعيل آدم الشرق الاوسط
زعماء شمال وجنوب السودان يتبادلون اتهامات بشأن أبيي
رويترز - تبادل زعماء شمال السودان وجنوبه اتهامات فيما يتعلق بتطبيق حكم دولي يخص منطقة ابيي المتنازع عليها ما أثار مخاوف من تجدد النزاع بين طرفي الصراع السابقين في الحرب الاهلية.وجاءت الاتهامات فيما يتعلق بالسيطرة على حقول النفط واستفتاء حول مستقبل ابيي بعد أقل من أسبوع من قبول الجانبين حكما بخصوص حدود ابيي أصدرته محكمة التحكيم الدائمة في لاهاي.وكانت الامم المتحدة والولايات المتحدة وحكومات أخرى قد أشادت في وقت سابق بالحكم باعتباره حلا تاريخيا لنزاع مرير حول المنطقة الواقعة في وسط السودان والغنية بالنفط.وثارت خلافات بين الشمال والجنوب وقامت حرب بينهما لعشرات السنين بسبب ابيي التي تحيط بها حقول النفط. وكانت حدود المنطقة قضية شديدة الحساسية حتى أنها تركت معلقة في اتفاق السلام الشامل الذي وقع عام 2005 وأنهى 22 عاما من الحرب الاهلية بين شمال السودان وجنوبه.واتفق الجانبان اللذان وقعت بينهما اشتباكات حول أبيي منذ العام 2005 في العام الماضي على احالة القضية الى لاهاي لاصدار حكم نهائي. وأعادت محكمة لاهاي الاربعاء الماضي ترسيم حدود المنطقة وأصدرت خرائط جديدة تسلم السيطرة على حقلي نفط هجليج وبامبو الى ولاية جنوب كردفان التابعة لشمال السودان في الوقت الذي تركت فيه أجزاء شاسعة من الارض الخصبة داخل ابيي.ومسألة الحدود مهمة على وجه الخصوص لان سكان منطقة ابيي التي تم ترسيم حدودها اخيرا سيجرون استفتاء حول ما اذا كانوا سينضمون للشمال أم للجنوب في كانون الثاني في العام 2011 . كما من المقرر أن يجري سكان جنوب السودان في اليوم ذاته استفتاء اخر لتحديد ما اذا كانوا سينفصلون. وتعهد زعماء كل من شمال وجنوب السودان باحترام قرار محكمة لاهاي أيا كان.ولكن مسؤولين كبارا من كل من الجانبين أصدروا تصريحات معادية لوسائل اعلام محلية منذ صدور الحكم بشأن السيطرة على حقلي النفط اللذين تم تغيير حدودهما وحقوق التصويت في الاستفتاء.وقالت صحيفة سودان فيجن الحكومية أمس ان الخرطوم ستتوقف عن دفع نسبة من ايرادات النفط التي يدرها حقل هجليج للجنوب بعد الحكم.وقال تعبان دينق جاي حاكم ولاية الوحدة في جنوب السودان وهو من الحركة الشعبية لتحرير السودان ان الشمال تعجل السيطرة على حقل نفط هجليج بعد صدور الحكم لان موقع الحفر ما زال متنازعا عليه في اطار نزاع حدودي اخر منفصل.وأضاف جاي أن مسؤولين لديهم دليل وثائقي يظهر أن هجليج جزء من ولاية الوحدة لا جنوب كردفان وسيقدمون هذه الادلة الى لجنة منفصلة متعلقة بترسيم الحدود بالكامل بين شمال السودان وجنوبه.ومضى يقول "هذا القرار بالتوقف عن الدفع قرار خاطىء" ، مضيفا ان الجنوب ربما يضطر للجوء مرة أخرى للاهاي لاصدار قرار بشأن هجليج. وألقى الرئيس السوداني عمر حسن البشير كلمة عقب قرار لاهاي قائلا ان كل سكان أبيي المرتبطين بالشمال ومن بينهم بدو المسيرية من العرب سيكون لهم حق المشاركة في الاستفتاء. وقال أروب مايوك رئيس ادارة أبيي من الحركة الشعبية لتحرير السودان ان الكلمة تصل الى حد دعوة البدو لتسجيل اسمائهم باعتبارهم سكانا مستقرين في أبيي للتأثير على سير الاستفتاء.وصرح أمس "أتمنى أن يكون هناك تغيير في موقف من يصدرون مثل هذه التصريحات. هذا لا يساعد عملية السلام". وقال الدرديري محمد أحمد كبير مسؤولي الشمال عن أبيي ان تصريحات الحركة الشعبية لتحرير السودان مؤخرا بشأن هجليج والاستفتاء أثارت لديه "شكوكا" بشأن دوافع الجنوب. وقال "سمعناهم يصدرون تصريحات أثارت مخاوف بشأن التزامهم تجاه الحكم".
خلافات حادة بين شريكي الحكم في السودان حول تفسير حكم محكمة التحكيم الدولية
كمال حسن علي: منطقة أبيي كانت تتبع الجنوب حتي عام 1905 ثم انتقلت تبعيتها للشمال السوداني بعد ذلك > قيادات الحركة الشعبية: لا نستبعد عودة الصراع المسلح حول المنطقة بسبب حقل «هجليج» الذي يغذي السودان بـ 60% من النفط كتب- عزام أبوليلة:أنطلقت التصريحات النارية بين شريكي الحكم في السودان بعد أيام من صدور حكم محكمة التحكيم الدولية بشأن تبعية منطقة «أبيي» السودانية للشمال أو الجنوب السوداني حيث سارعت قيادات حزب المؤتمر الحاكم في الخرطوم عقب صدور الحكم بتفسير منطوقه بتبعية أهم حقول البترول في المنطقة وفي السودان عامة والمعروف بحقل هجليج ودخوله ضمن الحدود الشمالية وهو الحقل الذي يغطي ثلثي إنتاج السودان من البترول، وذلك باعتبار أن كل المناطق التي لم يشملها الحكم وخارج نطاق الترسيم للحدود الشرقية والغربية لـ «أبيي» أصبحت تبعيتها المباشرة للشمال السوداني في الوقت نفسه.فسر بعض قيادات الحركة الشعبية لتحرير السودان بأن الحقل أصبح تابعاً للجنوب بالإضافة لحقل آخر يعد من أهم حقول البترول السودانية والمعروف بحقل «دفرة».. وعلي ما يبدو فإن التصريحات التي أعلنتها قيادات المؤتمر والحركة الشعبية قبل صدور الحكم قد تراجعت قليلاً بعد أيام من دخول الحكم حيز التنفيذ والبدء الفعلي في عودة الصراع المسلح بين الحركة وحزب المؤتمر الحاكم بسبب تبعية هجليج لأي من الجانبين باعتباره يمد البلاد بـ 60% وأكثر من إنتاج النفط السوداني وأشار نصر الدين موسي- أحد قيادات الحركة الشعبية- إلي أن حدود الشمال والجنوب وفقاً لترسيم 1 يناير 1956 تؤكد تبعية هجليج للجنوب دون أدني شك في ذلك.من جهته أوضح كمال حسن علي- رئيس مكتب حزب المؤتمر الوطني في القاهرة- أن هجليج خارج نطاق الترسيم الذي حددته المحكمة مؤخراً وأن كل المناطق التي تخرج عن الترسيم هي تابعة للشمال حسب الحدود المعروفة مسبقاً.وأضاف علي أن منطقة أبيي كانت تتبع الجنوب حتي عام 1905 حتي قررت الإدارة الإنجليزية وقتها نقل تبعيتها للشمال السوداني ومن حينها أصبحت أبيي تدخل في حدود الشمال وهو ما استقر عليه الأمر بعد ذلك ويؤكد علي أن تفسيرات حزب المؤتمر لمنطوق الحكم النهائي حول أبيي صحيحة باعتبار أن حقل هجليج يدخل في حيز الحدود الشمالية.كما تم تشكيل لجنة لترسيم الحدود الشرقية والغربية بمنطقة أبيي.. وكان الطرفان قد صرحا بالالتزام والتجاوب مع حكم محكمة لاهاي مهما كان، والحرص علي استتباب الأمور في البلاد دون حدوث صدامات مسلحة لكن بالأمس جاء رد الحركة الشعبية الحاد علي تصريحات قيادات حزب المؤتمر الحاكم ليعطي بعداً جديداً للخلاف بين الجانبين حول تبعية أبيي، إذ قد ينذر ذلك بعودة الصراع المسلح بسبب حقل هجليج الغني بالنفط، الذي يعد أهم أسباب اندلاع الصراع في المنطقة، وهو ما يؤكده نصرالدين موسي الذي أوضح لـ «الدستور» أن حقل هجليج معلوم للجميع بتبعيته للجنوب السوداني وأنه خارج حدود منطقة أبيي أصلاً حيث يتبع ولاية الوحدة التي تتبع الجنوب السوداني وهي الولاية التي أنشأها الرئيس الأسبق جعفر نميري بعد اندلاع الصراع في المنطقة، وبالتالي فلا خلاف حول تبعية هجليج للجنوب، وأضاف موسي أن تفسيرات حزب المؤتمر خاطئة بشأن تبعية الحقل للشمال، كما أكد إدريس سليمان- نائب السفير السوداني بالقاهرة- أن حسم الأمر حول تبعية منطقة أبيي للشمال أو الجنوب سيكون في استفتاء عام 2011، الذي سيقضي نهائياً علي كل الخلافات بين الحركة الشعبية وحزب المؤتمر.وأوضح سليمان أنه في عام 2011 سوف يكون هناك استفتاءان منفصلان استفتاء انفصال أو وحدة الجنوب وأيضا استفتاء تبعية الولايات الثلاث جنوب كردفان والنيل الأزرق وأيضاً منطقة أبيي للشمال أو الجنوب حسب خيار أهلها وأوضح سليمان أن منطقة أبيي يسكنها غالبية عربية شمالية حيث تعد قبيلة المسيرية أكبر قبائل المنطقة التي تدين بالإسلام وتأتي قبيلة «الدنكا أنجوك» في المرتبة الثانية وتصل نسبة المسلمين في المنطقة إلي 80% وهو ما يدعوهم إلي الميل نحو الشمال السوداني أكثر.الدستور
اقتسام الثروة في السودان حسم بعد قرار التحكيم الدولي في لاهايرئيس لجنة التقدير والتقييم لاتفاقية السلام الشامل في السودان بعد اجتماعه بموسى
اعتبر دريك بلومبلي رئيس لجنة التقدير والتقييم لاتفاقية السلام الشامل في السودان أن موضوع اقتسام الثروة في السودان قد حسم بعد القرار الصادر عن محكمة لاهاي للتحكيم الدولي، مؤكدا أن النائب الأول لرئيس السودان ورئيس حكومة الجنوب «سلفا كير أعلن بشكل واضح قبول الحركة الشعبية لقرار التحكيم بكل ما يعنيه وهذا هو المهم».وقال بلومبلي في تصريحات للصحافيين أمس عقب مباحثاته مع عمرو موسى الأمين العام لجامعة الدول العربية، إن «المباحثات تناولت اتفاقية السلام الشامل وضرورة تنفيذها. لقد رحبنا بقبول الأطراف السودانية لقرار محكمة التحكيم في لاهاي بخصوص حدود أبيي كخطوة إيجابية مهمة، وجاءت ردود الفعل إيجابية من قبل كل المجتمعات، مما يشير إلى أنها تشكل قوة دفع جديدة لتنفيذ اتفاقية السلام الشامل في السودان، وتثير لدينا آمالا بخصوص الخطوات الأخرى اللازم اتخاذها في المستقبل القريب في هذا الإطار، خصوصا أن هناك انتخابات في السودان خلال العام المقبل يليها إجراء استفتاء في الجنوب، وهناك خطوات كثيرة لا بد أن تتخذ خلال الفترة المقبلة».وحول تدخل مجلس الأمن فيما يخص منطقة أبيي وفصل النزاع حولها بين الأطراف السودانية أشار بلومبلي إلى أن عدم الوصول إلى اتفاق بين الأطراف السودانية عبر المفاوضات أدى بهم إلى اللجوء إلى التحكيم الدولي بقبول الجانبين، على أن يكون القرار ملزما للجميع، وبالفعل تحقق ذلك.وحول التقرير الذي قدمه للجامعة العربية بشأن السودان أوضح بلومبلي أن «هذا التقرير نسبي، وتم تقديمه للجامعة في يوليو (تموز) عام 2008، وكان تاريخا محددا لنصف الفترة الانتقالية لتنفيذ الاتفاقية، ونقوم حاليا بمراجعة التوصيات التي تضمنها التقرير، ومدى التقدم الذي تم تحقيقه من أجل استكمال الأهداف، وسوف يكون هناك اجتماع خلال الأسبوع المقبل للجنة، وستكون تلك الأهداف على أجندتها».وحول مطالب الجنوب بحصته في آبار النفط في الشمال السوداني علق بأن سلفا كير أعلن بشكل واضح عن قبول الحركة الشعبية لقرار التحكيم بكل ما يعنيه، وهذا هو المهم، وبالتالي فإن موضوع اقتسام الثروة يعد خارج هذا الإطار.القاهرة: صلاح جمعةالشرق الاوسط
Tutti i Miseria una tribu araba che vivie da anni in Abyei e hanno contrato e legami di sangue con i Dencka ora non accettano la dicizione Aja hanno demostrato dicendo che il governo centrale ha tradito loro, e loro farano una guerra attroce. ...............................................non si pò avere tutto insomma al governo ora deve fare tacere questi Miseria questa zona e minata .................azim

Saturday, 25 July 2009

No money for south Sudan.






السودانالخرطوم تعلن إيقاف دفع عائدات النفط إلى جنوب السودان من حقول تم ضمها إلى الشمال...سلفاكير : اجتماع المكتب السياسي للحركة سيناقش مصير ومستقبل ممثل الأمين العام للأمم المتحدة بالسودان أشرف قاضى


أعلنت الحكومة السودانية أنها ستوقف دفع 50 في المائة، من عائدات النفط من حقول هجليج، كانت ترسل إلى حكومة الجنوب وفق اتفاقية السلام المبرمة بين الجانبين في 2005، بعد قرار هيئة التحكيم الدولية في لاهاي إلحاق هذه المنطقة (هجليج) بالشمال. وقالت إن قرار توقيف الدفع سيبدأ اعتبارا من يوم صدور قرار التحكيم بلاهاي الأربعاء الماضي، في وقت أعلن النائب الأول للرئيس السوداني رئيس حكومة الجنوب سيلفا كير ميارديت، أن المكتب السياسي للحركة الشعبية التي يتزعمها سيدرس مصير ومستقبل رئيس بعثة الأمم المتحدة في السودان أشرف قاضي، على خلفية تصريحات سابقة للأخير، بوجود قوات تابعة لحكومة الجنوب حول ابيي قبيل صدور القرار بشأنها الأسبوع الماضي.واعتبر عضو وفد الحكومة في التحكيم حول أبيي الدرديري محمد أحمد في تصريحات صحافية، أن الحكم الصادر من لاهاي حول ابيي بتبعية هجليج إلى الجنوب فإن هناك متأخرات ضخمة على الحكومة السودانية كانت تدفعها لحكومة الجنوب سيتم استردادها، وقال: «اعتبارا من إعلان التحكيم لن تدفع الحكومة منها شيئا لحكومة الجنوب سوى نسبة 2 في المائة تدفع لحكومة جنوب كردفان». وكشف الدرديري عن اتفاق بين حكومتي الوحدة الوطنية والجنوب على تصفية الحساب حول الأموال التي دفعت لحكومة الجنوب من حقول هجليج، وذلك بالخصم من نصيب حكومة الجنوب، معتبرا وجود أصوات مخالفة لقرار لاهاي ليس بالأمر المستغرب. وأقر بوجود آراء مخالفة بالمحكمة، وقال: «كل ما نستحقه لم نحصل عليه»، مشددا على أن حكم المحكمة لا يعني عدم التزام الحكومة بالقرار، مشيرا إلى أن المسيرية وسكان ابيي من دينكا نقوك سيقررون مصيرهم ومستقبلهم بالتصويت على أن تنضم المنطقة إلى الجنوب أو الشمال.وكشف الدرديري، أن الحكومة قدمت مقترحات للحركة الشعبية حول المنطقة من قبل، ولكنها رفضت مؤكدا حرص الرئيس على الحل السياسي، وأضاف، «لم نترك سبيلا إلا سلكناه، ولولا مواقف بعض المتشددين داخل الحركة لما لجأت الحكومة إلى التحكيم»، وقال إنه في حال غياب التحكيم فإن الأطراف كانت ستتجه إلى الحرب، معتبرا الدخول إلى التحكيم كان الخيار الأخير في ظل غياب رؤية سياسية للطرف الآخر، وتابع «البديل كان هو الحرب ولذلك قبلنا بالتحكيم».من جهة أخرى أكد رئيس حكومة الجنوب رئيس الحركة الشعبية لتحرير السودان سلفاكير ميارديت، أن اجتماع المكتب السياسي للحركة سيناقش مصير ومستقبل ممثل الأمين العام للأمم المتحدة بالسودان، أشرف قاضى، في أعقاب تصريحاته التي قال فيها، إن وحدات من الجيش الشعبي وشرطة جنوب السودان انتشرت في منطقة ابيى الأسبوع الماضي. وقال زعيم الحركة، إن لحركته مطلق الخيار في قبول أو رفض وجود المسؤول الأممي في الأراضي السودانية.غير أن نائب الناطق الرسمي باسم بعثة الأمم المتحدة في السودان زروق كويدار، اعتبر أن تصريحات رئيس البعثة أشرف قاضي، حول انتشار عناصر مسلحة في المناطق المحيطة بأبيي لا تمثل اتهاما لأي من الأطراف بخرق اتفاقية خارطة طريق أبيي، وقال إن تصريحات قاضي جاءت بمثابة تنبيه لأطراف النزاع في المنطقة لاتخاذ الاحتياطات اللازمة قبيل صدور قرار محكمة التحكيم بشأن ابيي، داعيا إلى فتح صفحة جديدة من العلاقات بين كافة الأطراف لتنفيذ اتفاقية السلام الشامل واتفاق خارطة طريق ابيى.وعلا إلى السطح خلاف بين شريكي نيفاشا حول عملية الاستفتاء في ابيي، لتقرير مصيرها بين البقاء في الشمال كما هو عليه الآن، أو الانضمام إلى الجنوب، وركز الخلاف حول «من هو الشخص المسموح له بالتصويت في الاستفتاء. هل سيكون حصرا على دينكا نقوك فقط أم سيشمل التصويت المسيرية».ورد الأمين العام للحركة الشعبية باقان أموم، بتشدد على حديث للرئيس عمر البشير، ليل أول من أمس، في لقاء مع أنباء المسيرية في الخرطوم، قال فيه، إن التصويت في الاستفتاء حول تقرير مصير ابيي «لأي سوداني في المنطقة»، وقال أموم في تصريحات صحافية، إن الاستفتاء حول تبعية أبيي «من حق أبناء دينكا نقوك فقط»، بحسب قرار المحكمة، الذي أشار إلى أن المنطقة تتبع لعموديات دينكا نقوك التسعة»، وحذر أموم من أن الحركة قد تضطر للتصعيد إذا استمرت محاولات المؤتمر الوطني للتراجع عن التزاماته، واعتبر تصريحات البشير محاولة للالتفاف علي قرار المحكمة حول ترسيم حدود ابيي. وكان البشير ذكر في لهجة متشددة، أن حق الاستفتاء لتحديد تبعية أبيي في عام ألفين وأحد عشر لن يكون محصورا علي أبناء دينكا نقوك فقط، وإنما كافة القبائل الموجودة في المنطقة. في الأثناء، طالب ناظر المسيرية الأمير مختار بابو نمر، رئاسة الجمهورية بتعويض أبناء المسيرية جراء «الظلم الذي لحق بهم بسبب قرار التحكيم بشأن ترسيم حدود أبيي، القرار الذي أفقد المسيرية بعض أراضيهم»، وقال نمر في تصريحات متشددة في الخرطوم «لا بد من إنشاء قرى نموذجية بالمنطقة إضافة لتوفير الخدمات الصحية والتعليمية لأبناء المسيرية لتمكينهم من الاستقرار بالمنطقة»، غير أنه جدد الالتزام بتعهد المسيرية بقبول قرار المحكمة. من جانبه، اعتبر عبد الله الصادق، رئيس مفوضية ترسيم الحدود بين الشمال والجنوب، بأن قرار التحكيم متوازن، وكشف أن المفوضية ستعمل كذلك علي ترسيم الحدود بين ولايتي «الوحدة وجنوب كردفان» بعد الخلاف بين الولايتين حول ذلك، وأضاف أن المفوضية سوف تنتهي من عملها النهائي في الترسيم في موعد أقصاه الثلاثين من سبتمبر المقبل، ورفع تقريرا بذلك لرئاسة الجمهورية. في غضون ذلك، أعلن مسؤولون في «إدارية ابيي»، وهي إدارية مشتركة من شريكي الحكم في البلاد، أن لجنة دولية ستصل إلى ابيي اليوم، لتحديد الخارطة الجديدة لابيي على الأرض في الأثناء، هدد نافع علي نافع مساعد الرئيس السوداني، نائب رئيس حزب المؤتمر الوطني، أن حكومته «لن تسمح بحرية لقلب النظام أو التحريض ضده»، واعتبر نافع الداعين لحكومة قومية «واهمين»، وقال في لقاء وسط أنصار حزبه في ولاية النيل الأبيض وسط السودان، إن الحكومة القائمة لن تتغير إلا بحكومة منتخبة، ودعا نافع الذي يشتهر بتوجيه الهجوم العنيف على المعارضة السودانية، للتصالح والاتفاق مع القوى السياسية بإقرار نهج قويم للبلاد، وقال: القوى السياسية لتأسيس أحزاب تقوم على الشورى والمؤسسية، وحرض قواعد الأحزاب بما فيها الوطني، على الرفض والتمرد على حكم الفرد. وأبدي ظني في إقامة حوار عميق مع القوى السياسية حول الحريات والوفاق، إلا أنه عاد. وفي السياق أكد د. نافع أن لا عزة ولا منعة للسودان إلا بإعداد القوة والتضحية والفداء، حسب تعبيره.إلى ذلك طالب نائب رئيس الحركة الشعبية ووالي النيل الأزرق مالك عقار، بإيجاد آلية فعالة وسريعة لإنفاذ قرار محكمة التحكيم في لاهاي بشأن أبيي، معتبرا القرار بمثابة انتصار لطرفي النزاع، مجددا ترحيب والتزام الحركة الشعبية بالقرار. من جهته قال رئيس مفوضية ترسيم الحدود بين الشمال والجنوب البروفسور عبد الله الصادق، إن قرار التحكيم الدولي متوازن، وأضاف أن المفوضية ستعمل علي ترسيم الحدود بين ولايتي الوحدة وجنوب كردفان بعد الخلاف بين الولايتين حول آبار النفط في منطقة هجليج، التي تم ضمها إلى الشمال بموجب قرار التحكيم الدولي حول ابيي، وقال إن مفوضيته ستنهي أعمالها في ترسيم في موعد أقصاه الثلاثين من سبتمبر (أيلول) المقبل ورفع تقرير بذلك لرئاسة الجمهورية.إلى ذلك، رحب رئيس مفوضية الاتحاد الأفريقي جان بينغ بالتزام الحكومة السودانية والمتمردين السابقين في جنوب السودان تطبيق القرار القضائي الدولي حول منطقة ابيي النفطية المتنازع عليها. وقال بينغ في بيان إن «هذا القرار ورد الفعل الإيجابي للطرفين يشكلان خطوة بالغة الدلالة في إطار الجهود الهادفة إلى ضمان نجاح تطبيق اتفاق السلام الشامل» بين الجانبين. وأضاف «عبر قبولهما القرار القضائي، أظهر الجانبان التزامهما الوفاء بواجباتهما في إطار اتفاق السلام الشامل، وإرساء سلام دائم واستقرار في بلدهما». وأنهى اتفاق السلام الشامل عام 2005 عشرين عاما من الحرب الأهلية بين الحكومة السودانية ومتمردي جنوب السودان. وبعدما لجأ إليها الطرفان إثر معارك عنيفة بينهما في مايو (أيار) 2008 في ابيي، قررت محكمة التحكيم الدائمة في لاهاي تغيير حدود المنطقة المتنازع عليها، بحيث تقلصت مساحتها من 18 ألفا و500 كلم مربع إلى عشرة آلاف كلم مربع. وأعلنت الخرطوم أن هذا القرار يعني سيطرتها على المنطقة الشمالية من ابيي الغنية بالنفط.لندن: مصطفى سري الخرطوم: إسماعيل آدمالشرق الاوسط
UN official warns Darfur may be excluded from Sudan’s election
Saturday 25 July 2009 03:30.

July 24, 2009 (UNITED NATIONS) – The UN peacekeeping chief told the Security Council that Darfur Internally Displaced Persons would be deprived of taking part in the 2010 general elections, and this would affect the power sharing in the country.

Alain Le Roy
Alain Le Roy, Under-Secretary-General for Peacekeeping Operations, addressed on Friday the Security Council on the situation in Darfur and the work of UNAMID. He stressed that the situation in Darfur is evolving and asked to adapt UN policy accordingly.
In April 2010 Sudan is expected to hold the first fair and free elections after two decades of totalitarian regime in accordance with the Comprehensive Peace Agreement (CPA). However, Darfur rebels and former rebels rejected census results and asked to delay the electoral process to after a lasting peace agreement in western Sudan.
"The contested census, large-scale displacement and volatility, particularly in the area bordering Chad, create enormous risks that the people of Darfur will not be in a position to participate in the electoral process," Le Roy said.
"This would further disenfranchise millions already disempowered by conflict," he said, adding that the election results will have an "enormous impact" on the distribution of political power in Darfur where millions of IDPs live in camps.
The election electoral board determined April 2010 to run the presidential and national parliament elections as well as states elections that would mark the end of the interim period that started in July 2005 following the signing of the CPA.
Darfur rebels said Sudanese government seeks to organize the election before the settlement of Darfur conflict in order to exclude them from participating in the electoral process. But the SPLM also had been strongly opposed to such delay.
Speaking about the security situation in the war-ravaged region, Le Roy told Council members that large-scale violence and civilian displacement was now rare, although localized attacks still occur.
However, he pointed out that conflict with Chad which shares border with Darfur, threatens the stability in the region.
Le Roy noted that the evolution of the crisis does not diminish the tragedy of Darfur or lessen the suffering of the 2.7 million people estimated to be displaced.
He said the Sudanese Government must make serious concessions in the peace process and illustrate its commitment to Darfur by actively investing in the region’s people and infrastructure, and he called on the rebels to compromise among themselves and agree on a serious platform for discussions.
(ST)

Thursday, 23 July 2009

Waw Abyei ..... il Sudan si ritrova!!




Sudan: Ue, bene decisione Aia su confini Aybei ora le parti la applichinoBruxelles, 22 lug. - (Aki) -
L'Ue esprime "soddisfazione" per il fatto che i due partner di governo in Sudan, il Congresso nazionale e il Movimento popolare per la liberazione del Sudan, hanno accolto la risoluzione di oggi della Corte d'arbitrato internazionale dell'Aia sulla ridefinizione dei confini della regione centrale di Aybei. In un comunicato, l'Unione Europea ha definito la sentenza "importante per il Sudan" in quanto rappresenta un passo avanti sulla via dell'implementazione dell'accordo di pace siglato nel 2005 tra il governo di Khartoum e il Movimento popolare. L'Ue, si legge nel comunicato, "esorta le parti sudanesi a usare la loro influenza e a lavorare per applicare la risoluzione di oggi in modo pacifico".
22-07-09SUDAN: CORTE AJA RIDUCE CONFINI REGIONE PETROLIFERA CONTESA(ASCA-AFP) -
L'Aja, 22 lug - La Corte permanente d'Arbitrato dell'Aja ha ridotto i confini, quello settentrionale e quello orientale, della regione petrolifera di Abyei, punto centrale di un fragile patto di pace tra Nord e Sud Sudan.''Confidiamo che le parti onorino la decisione in buona fede'', ha spiegato Pierre-Marie Dupuy, presidente della Corte.Truppe supplementari di caschi blu delle Nazioni Unite erano state dispiegate nella zona per il timore del reiterarsi delle violenze tra l'esercito del Nord, musulmano, e quello del Sud, a maggioranza cristiana e animista.Solo lo scorso anno gli scontri esplosi nella regione ricca di petrolio fecero oltre 100 vittime.
Bene ora la seconda mossa e Darfur loro hanno detto che non vogliono seperare del Sudan secondo il Jem alora si sede e si parla del futuro di questo paese che tutti o meno lo vogliano bene.....................................Azim

Giustzia


L’Aja accontenta tutti
22/07 20:10 CET
Giustizia
Il rappresentante degli ex ribelli del Sud Sudan e l’ambasciatore sudanese hanno accettato con un abbraccio i nuovi confini stabiliti dalla Corte permanente dell’Aja per regione petrolifera di Abyei, enclave del Nord abitata da una tribù sudista.
L’Aja ha modificato leggermente la frontiera a nord e a est: il Sudan perde un po’ del suo territorio, ma conserva la maggior parte dei giacimenti.
“Rispetterò la decisione -dice il leader del movimento di Liberazione della regione autonoma del Sud Sudan- penso che consoliderà la pace nel paese e nella zona di Abyei”.
Soddisfazione anche da parte dell’Ambasciatore di Khartum :
“Abbiamo guadagnato molto da questa decisione, anche se ovviamente non ci hanno dato tutto quello che ci sarebbe spettato”.
Abyei era stata teatro di scontri sanguinosi nel maggio 2008: da una parte l’esercito del Nord mussulmano, dall’altra quello del Sud cristiano e animista. Il bilancio era stato di un centinaio di morti e migliaia di sfollati. Un ritorno di fiamma dopo l’accordo del 2005 che aveva messo fine a 20 anni di guerra civile per la spartizione del potere e delle risorse del paese.
Nel 2011 Abyei deciderà con un referendum se rimanere regione a statuto speciale del Nord o se confluire nel Sud. Contemporaneamente il Sud organizzerà un referendum sull’indipendenza.
tags: Africa, Giustizia, Petrolio


لاهاي: النفط لشمال السودان والأرض للجنوب والمرعى للقبائل
اهاي، الخرطوم: فكرية أحمد، فتحي العرضي، فايز السليك أصدرت المحكمة الدولية الدائمة في لاهاي صباح أمس قرارا يقضي بترسيم حدود منطقة أبيي الشرقية والغربية بعد أن رفضت المحكمة تقريراً كان قد أعده خبراء دوليون في عام 2005 ورفضته الخرطوم. ومنح القرار الجديد الخرطوم حقول النفط المهمة في منطقة هجليج لتتبع لولاية جنوب كردفان، كما رسم القرار حدود شمال السودان من ناحية الجنوب حتى خط (10 ،10) شمالاً، وليس (35 ،10) كما جاء في تقرير الخبراء الدوليين. كما منح القرار قبيلة المسيرية العربية حق الرعي والتنقل داخل مناطق الدينكا في جنوب السودان.وبهذا القرار منحت آبار النفط لشمال السودان والأرض للجنوب والمرعى للقبائل. وقال ممثل الأمم المتحدة في السودان أشرف قاضي إن الخرطوم والحركة الشعبية لتحرير السودان اتفقتا على أن النزاع بينهما على هذه المنطقة قد تمت تسويته. من ناحيته، أبدى رئيس محكمة التحكيم الدولية في لاهاي بيار ماري دوبوي "ثقته في أن طرفي النزاع سينفذان الحكم بنية حسنة"، أما ممثل حكومة الخرطوم الدرديري محمد أحمد فقال إثر النطق بالحكم الذي قضى بتعديل الحدود الشمالية والشرقية والغربية لمنطقة أبيي "لقد ربحنا كثيرا بهذا الحكم".حسمت محكمة التحكيم الدولية في لاهاي أمس النزاع الدائر بين الخرطوم وجنوب السودان حول منطقة أبيي الغنية بالنفط، بقرارها الذي منح الخرطوم السيطرة على حقول نفطية، في قرار تحكيمي أكد طرفا النزاع قبولهما به. وأعلن مسؤول كبير في الأمم المتحدة أن حكومة الخرطوم والحركة الشعبية لتحرير السودان تعتبران أن قضية منطقة أبيي المتنازع عليها بينهما سويت بالقرار الصادر عن محكمة التحكيم الدولية. وقال ممثل الأمم المتحدة في السودان أشرف قاضي إن الخرطوم والحركة الشعبية لتحرير السودان اتفقتا على أن النزاع بينهما على هذه المنطقة قد تمت تسويته.من ناحيته، أبدى رئيس محكمة التحكيم الدولية في لاهاي بيار ماري دوبوي "ثقته في أن طرفي النزاع سينفذان الحكم بنية حسنة". أما ممثل حكومة الخرطوم الدرديري محمد أحمد فقال إثر النطق بالحكم الذي قضى بتعديل الحدود الشمالية والشرقية والغربية لمنطقة أبيي "لقد ربحنا كثيرا بهذا الحكم". وأضاف أن الأراضي التي أصبحت بموجب القرار تحت سيطرة الحكومة "تتضمن حقولا نفطية متنازعا عليها". مشيرا إلى أن القرار يعتبر "تأكيدا على مصداقية الحكومة ورغبتها في حل الأزمة بسلام". وقال إن قرار المحكمة احتوى على عدة نقاط أساسية أولها "إخراج كل حقول النفط في منطقة هجليج عن منطقة أبيي، مما يعتبر إنجازاً هاما لأن هذه الحقول تم ضمها بصورة ظالمة بواسطة الخبراء إلى منطقه أبيي". وأكد السفير السوداني في لاهاي محمد إدريس أبوالقاسم فى حديث لـ"الوطن" أن الحكومة السودانية تحترم قرار محكمة التحكيم ومن ثم العمل على الالتزام به حفاظا على التعايش السلمي بين المواطنين".بدوره أعلن وزير الخارجية السوداني والقيادي الكبير في الحركة الشعبية لتحرير السودان دينج الور أن "قرار محكمة التحكيم الدائمة ملزم لطرفي النزاع. الحركة الشعبية لتحرير السودان وشعب المنطقة سيحترمون هذا القرار". ومن جهته، قال ممثل الحركة الشعبية لتحرير السودان في لاهاي ريك ماشارتيني إثر النطق بالحكم "لم يخب أملنا جراء القرار. أعتقد أنه قرار متوازن سيؤدي إلى ترسيخ السلام في السودان". وأوضح وزير الدولة بوزارة العمل والقيادي البارز في الحركة الشعبية محمد يوسف أحمد المصطفى في حديث لـ"الوطن" أن القرار "ملزم قانونا في صيغته النهائية ليس من حق أي جهة رفضه". ويمكن لمجلس الأمن في حالة اللجوء إليه لتفعيل قرار المحكمة إصدار قرار عقابي ضد الدولة التي لا تحترم الحكم.ورحبت الجامعة العربية ومصر بالتزام شريكي الحكم في السودان المؤتمر الوطني والحركة الشعبية لتحرير السودان بقرار المحكمة الدولية حول أبيي. وقال الأمين العام لجامعة الدول العربية عمرو موسى "إن القبول بقرار المحكمة يدعم خطى السلام في السودان ، ومن شأنه أن يسهم في بناء الثقة بين السودانيين". وأكد المتحدث باسم وزارة الخارجية المصرية السفير حسام زكي أن موقف طرفي النزاع حول أبيي ولجوءهما للتحكيم الدولي "يعكس رغبتهما في التوصل إلى حلول حول ترسيم حدود الإقليم ووضع حد لكافة النزاعات العسكرية". لاهاي، الخرطوم: فكرية أحمد، فتحي العرضي، فايز السليكالوطن السعودية
E viva ora pace tra nord e sud manca Darfur.........................Azimof

Wednesday, 22 July 2009

Abyei e finita si devidi mitta a mitta!!!!




مكتبة الأخبار 15سياسةمصادر في لاهاي : المحكمة قسمت أبيي بين الشمال والجنوب «توافقيا» لنزع فتيل حرب محتملة...الحدود تمثل إرضاء للحركة الشعبية ودينكا نقوك..حضور رسميين وقبائليين في لاهاي..عقل السودان إلى لاهاي وقلبه في أبييكشفت مصادر مطلعة في لاهاي لـ«الشرق الأوسط» أن قرار محكمة التحكيم الدولية في لاهاي اليوم حول النزاع السوداني ـ السوداني بشأن منطقة أبيي الغنية بالنفط سيكون قرارا توافقيا، يتم من خلاله تقسيم أبيي بين الشمال والجنوب.وقالت المصادر إن القرار مكون من شقين؛ الأول: تقرير أصدره خبراء ترسيم حدود منطقة أبيي الذين جرى تكليفهم بتحديد موقع 9 عموديات تدعي الحركة الشعبية ومعها دينكا نقوك أنها كانت تتبع لإقليم بحر الغزال الجنوبي، جرى تحويلها إلى إقليم كردفان، الشمالي عام 1905، اعتبرت المحكمة أن التقرير فيه تجاوز لاختصاص اللجنة، وهو الادعاء الذي رفعه حزب المؤتمر الوطني وبمساندة قبيلة المسيرية العربية، ضد تقرير الخبراء، حيث يرون أنهم تجاوزوا اختصاصهم. والشق الثاني: قررت بأن حدود منطقة أبيي شمال مدينة أبيي عاصمة المنطقة بنحو 60 كيلومترا، أي تبعد بنحو 80 كيلومترا شمال نهر بحر العرب. ووصفت المصادر القرار بأنه «توافقي»، لإرضاء الطرفين، وقالت إن رفض تقرير الخبراء من قبل المحكمة فيه إرضاء لقبيلة المسيرية وحزب المؤتمر الوطني، ، الذي تقوم مرافعته على بطلان التقرير، وأنه سبب الأزمة، فيما تستند الحركة الشعبية، ودينكا نقوك، في مرافعتهما على أن التقرير صحيح وملزم للطرفين حسب اتفاق السلام.وأضافت المصادر أن الحدود التي أقرتها المحكمة لأبيي تمثل إرضاء للحركة الشعبية ودينكا نقوك وليس من صالح المؤتمر الوطني والمسيرية. وكشفت مصادر في الخرطوم أن الشريكين حزب المؤتمر الوطني والحركة الشعبية قد أبلغا بفحوى قرار المحكمة، كما كشفت أن الرئيس البشير عقد ليل أول من أمس اجتماعا مع قبيلة المسيرية، وأبلغهم بأن القرار المرتقب «هو أقصى ما يمكن التوصل إليه في النزاع حول المنطقة وناشدهم بقبوله والعمل على جعل المنطقة منطقة تعايش». وتتمسك قبيلة المسيرية بضرورة ألا تكون حدود أبيي شمال نهر بحر العرب الذي يمثل مكان المصيف (فصل الجفاف) لهم في حركتهم السنوية ولمواشيهم، فيما ترى دينكا نقوك أن حدود العموديات التسع تقع شمال منطقة الرقبة، التي تقع شمال أبيي المدينة.وفيما يحبس السودانيون أنفاسهم بانتظار القرار، كشف الرئيس عمر البشير قبيل صدور القرار بأن «حكومة الوحدة الوطنية» المؤتمر الوطني والحركة الشعبية «وفي أعلى مستوياتها وبكافة أطرافها أقرت مبدأ القبول بنتائج التحكيم أولا»، وقال في تشدد: «توجيهاتي واضحة للكافة بأن يكون الأربعاء (اليوم) يوما للسلام والتعايش والتصالح والتصافي في أبيي». ودعا البشير مواطني أبيي بأن يجعلوا من يوم الأربعاء حيث يصدر القرار يوما للسلام والتعايش والتصافي، وأكد ثقته في مواطني منطقة أبيي وفي أن تظل المنطقة مسرحا للتعايش السلمي وبوتقة للانصهار والوحدة. وشدد البشير على أنه مهما كانت نتيجة التحكيم المرتقب بشأن المنطقة فإن «السودان لن يؤتى من جهة أبيي». وقال البشير: «إن أبيي ستظل جسرا للتواصل بين الشمال والجنوب وأرضا للتساكن والتصاهر والانسجام». وقال الرئيس السوداني «إن منطقة أبيي يحفظ لها التاريخ ولمواطنيها من الدينكا والمسيرية وغيرهم من الأقوام أنها لم تكن يوما دار حرب بل ظلت دارا للتعايش ورمزا للمصاهرات بين الشمال والجنوب». وكشف عن ترتيبات جارية من قبل الحكومة لمعالجة تطورات الموقف هناك، وشدد: «توجيهاتي واضحة لكافة أجهزة حكومة الوحدة الوطنية ذات الصلة في كل مستوياتها الاتحادية والولائية والمحلية أن يكون الأربعاء يوما للسلام والتعايش والتصالح والتصافي في أبيي». ومن جهته، نفى وزير شؤون الرئاسة في حكومة الجنوب وعضو وفدها في لاهاي دكتور لوكا بيونق لـ«الشرق الأوسط» التسريبات التي تتحدث عن أن قرار محكمة العدل الدولية حول منطقة أبيي الذي سيصدر اليوم في صالح الحركة الشعبية لتحرير السودان بزعامة النائب الأول للرئيس السوداني سيلفاكير ميارديت، واصفا من يقومون بتسريب تلك المعلومات بأنهم يسعون لتشويه سمعة المحكمة ونزاهتها والثقة فيها. وأضاف «ليس صحيحا ما يقوله البعض أن قرار المحكمة في صالح هذه الجهة أو تلك لأنه لا أحد يعلم بالقرار سوى أعضاء المحكمة»الخرطوم ـ لاهاي: إسماعيل آدم الشرق الاوسطزعيم قبيلة المسيرية: إذا كان هناك عدل وإنصاف فإن التحكيم لصالحناصلوحة : قرار المحكمة ملزم للجميع ويجب تطبيقه.. ونزع فتيل أي توترقال القيادي في المؤتمر الوطني وأحد زعماء قبيلة المسيرية ذات الأصول العربية والتي في نزاع مع قبيلة دينكا نقوك التي تقف وراءها الحركة الشعبية، إن توقعاته أن تحكم المحكمة لصالح حزب «المؤتمر الوطني» والمسيرية بإلغاء تقرير لجنة الخبراء الدوليين، وأضاف في حديث مع «الشرق الأوسط» أن الطرفين وضعا بدائل لما بعد صدور حكم المحكمة اليوم، وأضاف: «أنا متفائل بأن تصدر المحكمة قرارها لصالحنا».* ما الأوضاع في المنطقة؟ وما توقعاتكم لقرار هيئة التحكيم الدولية؟ـ الأوضاع الآن مستقرة وهادئة، وليس هناك ما يعكر صفو الأمن حتى الآن، لكن كل شيء متوقع في حال صدور القرار، وأعتقد أن السلطات وضعت احتياطاتها الأمنية تحسبا لأي انفلات أمني يمكن أن يحدث من هنا أو هناك.أما التوقعات، فإن كان هناك إنصاف وعدالة حقيقية من قِبل الهيئة التحكيمية ووفق الحجج والمستندات التي قدمناها في لاهاي فإن القرار سيكون في صالحنا بإلغاء تقرير لجنة الخبراء الدوليين، وأن تحكم المحكمة بالمستندات التي قدمناها.* وإذا لم تقتنع المحكمة برؤيتكم ماذا أنتم فاعلون؟ـ هذا حديث سابق لأوانه، وأنت تعلم أن قرار المحكمة نهائي وليس فيه استئناف، وملزم للأطراف، فإذا رأت المحكمة أن تقرير الخبراء الدوليين تجاوز الحدود في أبيي فإن المحكمة عليها أن تحدد أين هي حدود أبيي، ولكن إذا أجازت تقرير الخبراء فإن التقرير سيصبح ساريا ويبقى أن يتم تنفيذه، لكن دعنا ننتظر ما ستقوله المحكمة.* هل وضعت الأطراف بدائل في حال أن صدور قرار المحكمة لصالح طرف دون الآخر، حتى لا يكون هناك ضرر ما؟ـ نعم، البدائل يجب أن تأتي من الوسط المحلي في المنطقة، وطبعا الحكم لن يرضي كل الأطراف باعتبار أن هناك طرفا سيصبح هو الرابح والآخر هو الخاسر، لكن على الطرفين التفكير في مستقبل المنطقة وسكانها.* أنتم الذين لجأتم إلى التحكيم الدولي دون النظر إلى البدائل المحلية؟ـ نعم لجأنا إلى التحكيم الدولي وتم تدويل القضية كما هو حادث الآن، وكان يجب علينا البحث عن الحلول المحلية في السودان وليس في لاهاي، لكن الحركة الشعبية ظلت ترفض هذه الحلول المحلية، وهذا ما دعانا إلى أن نلجأ إلى التحكيم الدولي.* إذا كان قرار المحكمة في غير صالحكم ماذا أنتم فاعلون؟ـ نوع الحكم الذي سيصدر إذا كان في غير صالح أي طرف فالمهم تطبيقه، وتنفيذ اتفاقية أبيي نفسها، ولا أتوقع حلولا وسطية، ولذلك فإن قرار المحكمة يجب تطبيقه فورا من أي طرف، ونزع فتيل أي توتر مستقبلا، وعلى الأطراف أن يقدروا أوضاع المواطنين والمنطقة المتوترة أصلا.* هل تمت جلسات بين الدينكا والمسيرية قبل صدور القرار؟ـ نعم تمت جلسات للتعايش السلمي للإدارة الأهلية في المنطقة، والطرفان أبديا حسن النوايا كلاهما تجاه الآخر، نحن في الإدارة الأهلية لسنا كالسياسيين الذين رفعوا من درجة التوتر في المنطقة وبالذات القيادات السياسية من أبناء الدينكا نقوك في الحركة الشعبية، ولذلك دائما ندعو إلى إخراج المنطقة من التنافس السياسي ورعاية مصالح المواطن، ونحن نعول على الإدارة الأهلية التي فيها الحكمة.* إذا صدر القرار هل يمكن أن يحدث انفلات أمني في أبيي التي شهدت معارك عنيفة في مايو (أيار) العام الماضي؟ـ لا أستطيع أن أقدم إجابة قاطعة، لأن قرار المحكمة سيولّد ردود فعل من أي طرف لا تتوقع كيف سيتم التعبير عنه، وإذا ابتهج أي طرف بطريقة استفزت الطرف الآخر فإن ذلك يمكن أن ينسف الاستقرار وسنواجه مشكلة يصعب التكهن بمآلاتها، ولكن على الدولة أن تعمل لفك الاحتقان والتشاحن المتوقع وأن تسهم في تطييب الخواطر.* هل أنت متفائل بأن يصدر القرار في صالحكم؟ـ أنا متفائل بأن يصدر القرار في صالحنا لما قدمناه من أدلة وحجج ومستندات، ولذلك أتوقع القرار لصالحنا، إلا إذا رأت المحكمة غير ذلك بما لديها من أسباب.بيونق لـ«الشرق الأوسط» : هناك شعور بالتوتر والقلق في المنطقة وعلى الأطراف الوفاء بالتزاماتها بالقرارمصالح «المسيرية» في الجنوب لن تتضرر إذا كان القرار في صالح «الدينكا»لندن: مصطفى سري أبدى وزير شؤون الرئاسة في حكومة جنوب السودان، القيادي في الحركة الشعبية، دكتور لوكا بيونق، استياءه من رفض الحكومة السودانية دفع تكاليف سفر أعضاء الحركة وأبناء «دينكا نقوك» لحضور صدور قرار المحكمة الدولية حول «أبيي» الذي سيصدر اليوم في لاهاي.وقال بيونق في حوار مع «الشرق الأوسط» قبل صدور قرار المحكمة الدولية حول «أبيي» اليوم في لاهاي، إن الحكومة ستقوم بترحيل 50 من أبناء «المسيرية»، وقيادات من المؤتمر الوطني، وصحافيين، ورفضت ترحيل سلاطين «دينكا نقوك»، وعددهم 15 شخصا، إلى لاهاي لحضور مراسم صدور القرار، معتبرا أن ذلك سيكون له أثر سلبي في المستقبل، وقال إن التفكير يجب أن يكون لما بعد القرار كي تستفيد القبيلتان من المنطقة.* كيف هي الأوضاع في «أبيي»، وما هي توقعاتكم في القرار؟ـ الأوضاع عامة فيها استقرار، لكن هناك توتر شديد وترقب وتوقعات بأن شيئا ما سيحدث في حال صدور القرار، والقرار طبعا هو قبول المحكمة أو رفضها لتقرير لجنة الخبراء الدوليين حول ترسيم حدود «أبيي»، مع أن النائب الأول للرئيس ورئيس حكومة الجنوب، سيلفا كير ميارديت، في زيارته الأخيرة إلى «أبيي» و«المجلد» في جنوب كردفان وجه رسائل إلى سكان المنطقة من «المسيرية» و«دينكا نقوك»، تشير إلى أن القرار مهما يكن لأي طرف يجب أن يتم تنفيذه فورا، وأن مصالح «المسيرية» في الجنوب لن تتضرر في الرعي في مناطق الجنوب، إذا كان القرار في صالح «الدينكا»، وأن حقوق «المسيرية» و«الدينكا» في عائدات البترول، وفق ما نصت عليه اتفاقية «أبيي»، يجب أن تطبق، لأن ذلك لم يتم تنفيذه بالمرة، ونتوقع أن يكون القرار في صالحنا، لأن محامي الحركة قدم مرافعة قوية ومقنعة، وعليه، يجب أن ينصب التفكير من قبل الأطراف لما بعد القرار في أن تستفيد القبيلتان ويتعايشا في المنطقة سليما.* هل تم وضع كل الحلول المحلية والأوضاع الأمنية في المستقبل؟ـ نعم تم وضع حلول محلية من قبل «الدينكا» و«المسيرية» بأن تتم توعية المواطنين من الطرفين وفي كل المنطقة، على أن تكون التطمينات واضحة بألا يحدث أي توتر أو مشكلات في حال صدور القرار، والحركة الشعبية من جانبها أكدت أنه ليست هناك أي حشود عسكرية تقوم بها حكومة الجنوب أو أبناء «الدينكا»، بل إن الحركة سترسل نائب رئيسها ووالي النيل الأزرق، مالك عقار، وبرفقته عضو المكتب السياسي ووزير الخارجية، دينق الور، وآخرين، كما أننا تمسكنا في الاجتماع الثلاثي بين المؤتمر الوطني والحركة والمبعوث الأميركي، سكوت غريشن، أن تذهب القيادات ومعها المبعوث الأميركي إلى المنطقة لحضور صدور القرار من هناك، لكن المؤتمر الوطني في ذلك الاجتماع كان يرفض هذا المقترح، مما أثار الشكوك لدى الحركة بأن المؤتمر الوطني ربما يحضر إلى شيء خطير، لكن تدخل مستشار الرئيس، الدكتور غازي صلاح الدين، مكن الأطراف من الاتفاق بالذهاب إلى «أبيي»، كما أن أبناء «دينكا نقوك» منذ أن علموا بتاريخ صدور القرار أصبحوا في صلوات وصيام من أجل أن يحفظ الرب حقوقهم وينصفهم.* كيف تنظرون إلى مستقبل المنطقة بعد صدور القرار، وهل يمكن أن نتوقع أن تحدث انفلاتات أمنية بعد القرار؟ـ نحن ركزنا في اللقاءات الأخيرة التي جمعت الحركة والمؤتمر الوطني والأميركيين على أن يكون هناك تنفيذ فوري لقرار المحكمة، أما من جانب الحركة فإنها ملتزمة تماما وبدأت خطواتها في تهيئة السكان هناك، وقد اتفقنا على أن نصدر بيانا مشتركا من المؤتمر الوطني والحركة، يوم صدور القرار، نؤكد فيه دعمنا والتزامنا بتنفيذه بنوايا حسنة، وسيصل ممثلون من سلاطين «الدينكا» و«المسيرية» إلى لاهاي وآخرون إلى «أبيي»، وتم تشكيل فريق مشترك للتوعية بالقرار، كذلك أن يتم ترسيم الحدود في المنطقة بعد صدور القرار مباشرة حتى لا تُترك شكوك.نتوقع أن تحدث انفلاتات أمنية من هنا أو هناك، وإذا لم يوضح المؤتمر الوطني نواياه الحقيقية تجاه قرار التحكيم الدولي فإن ذلك سيضع شكوكا كبيرة في تنفيذه، لذلك ندعو المؤتمر الوطني، وهو الذي طلب اللجوء إلى التحكيم الدولي وليس المؤتمر الوطني، أن يمتثل لقرار المحكمة، وإن كان القرار في غير صالحنا فإننا ملتزمون به وقدمنا الضمانات في ذلك. واقترحنا أن يكون هناك، يوما التاسع عشر والعشرين من الشهر الحالي، قبيل صدور القرار، اجتماع للقيادات المحلية في الخرطوم قبل التوجه إلى لاهاي للتنوير والتوعية.بالنسبة لمستقبل المنطقة هناك نسبة 2% لـ«الدينكا»، ومثلها لـ«المسيرية»، من المياه والرعي، وهي أسئلة وجهها المواطنون إلى سيلفا كير ميارديت، النائب الأول للرئيس السوداني ورئيس الحركة الشعبية، عندما زار المنطقة قبل فترة، ونحن نرى أن القرار سواء كان لصالح الحركة فإنه لصالح الشعب السوداني، ولا بد من تنفيذ اتفاقية «أبيي» في تلك النسب، وحفظ حقوق «المسيرية» في الرعي، حتى لو قرر الجنوب الانفصال. هذه ضمانات قدمناها ونلتزم بها.* كيف هي التحضيرات في لاهاي؟ـ الاحتفال في لاهي مصغر، ومدته ساعة تقريبا، بسبب الأوضاع المالية في السودان، وقد تم توجيه الدعوة للإدارة الأهلية في «أبيي»، وكذلك للمؤتمر الوطني والحركة الشعبية، لكن الحكومة رأت أن تقدم الدعوة إلى 50 شخصا، ونحن كنا نرى أن يكون الاحتفال الرئيسي في «أبيي»، وبحضور قيادات الشريكين والمبعوث الأميركي، ومع ذلك طلبنا من الحكومة أن تدفع قيمة ترحيل 15 شخصا إلى لاهاي من سلاطين «دينكا نقوك»، لكن الحكومة رفضت ذلك، وإذا استمر رفضها فإن ذلك سيصبح وقعه سلبيا، لأن الحكومة يفترض أن تساوي بين الجميع.الشرق الاوسطبحضور رسميين وقبائليين في لاهايالسودان: ترقب عشية قرار التحكيم الدولي حول حدود إبييتوجه إلى لاهاي أمس وفد قيادات قبيلتي المسيرية ودينكاـ نقوك لحضور مراسم إعلان قرار التحكيم حول حدود منطقة ابيي اليوم، حيث أعلنت جميع الأطراف المعنية(نظريا على الاقل) التزامها المسبق بالقرار المتوقع، ويحضر الاحتفال 40 من اعضاء المؤتمر الوطني (شمال) و16من الحركة(جنوب). وفي غضون ذلك وضعت كل الترتيبات الأمنية وشوهدت اجراءات امنية في الخرطوم تحسبا للقرار، كما استنفرت القوات المشتركة والمدمجة في ابيي لحماية المدنيين من أي ردة فعل محتملة. وعقد شريكا الحكم (الوطني والحركة )اجتماعا أمس الأول مع قيادات قبيلتي المسيرية ودينكا ـ نقوك وبحضور المبعوث الأميركي سكوت غريشن، وطلب منها أن تكون على مستوى القيادة للمحافظة على الأمن مهما كان القرار.وأشار مستشار الرئيس والقيادي بالمؤتمر الوطني د. غازي صلاح الدين الى أن استجابة قيادات القبيلتين كانت ممتازة ولم يسمع أي صوت نشاز. وأضاف أنهم يقدرون حساسية الموقف وخطورة القرار المرتقب.وأعرب عن أمله في أن يتحول ملف ابيي إلى استقرار وتنمية بدلا من إثارة النزاع بين المجموعات السكانية في المنطقة. وقال القيادي بالحركة مالك عقار إنهم أوضحوا لقيادات القبيلتين بأن القرار لن يؤثر على حقوق المواطنين .المبعوث الأميركي قال انه تلقى تعهدات من الشريكين وقبيلتي المسيرة والدينكا بإنفاذ اتفاقية السلام وحل الحلافات سلميا وقبول قرار محكمة لاهاي. وأشار إلى أن الشريكين أكدا على أن تبقى قواتهما خارج المنطقة.استنفار في ابييممثل الأمين العام للأمم المتحدة في السودان اشرف قاضي أعلن استنفار القوات المشتركة والمدمجة في ابيي لحماية المدنيين، والدفاع عن النفس. وأوضح أن القوات المشتركة تملك تفويضا تحت البند السادس وجزءا من السابع من ميثاق الأمم المتحدة للقيام بمسؤولياتها إذا تعرض المدنيون للخطر . وعقدت المفوضية السياسية لوقف النار اجتماعا بحضور قاضي أكدت فيه حرص الشريكين على تنفيذ القرار وفق الخطة والمحافظة على الاستقرار والتعايش السلمي في المنطقة .خلاف حول الدوائر الانتخابيةعلى صعيد آخر جددت الحركة الشعبية رفضها لنتائج التعداد السكاني واعتبرتها مزورة لا تصلح أساسا لإجراء انتخابات حرة ونزيهة. جاء ذلك ردا على إعلان مفوضية الانتخابات بتحديد الدوائر الجغرافية في 17ولاية في شمال وجنوب البلاد.وقال عضو المفوضية الفريق عبد الهادي محمد احمد حسن إن توزيع الدوائر الجغرافية للانتخابات شمل 15 ولاية شمالية وولايتي غرب وشرق الاستوائية في جنوب البلاد. وتوقع أن يتم توزيع الولايات الثماني المتبقية خلال الساعات المقبلة .ودعا ألامين العام للحركة الشعبية باقان اموم المفوضية للبحث عن بدائل اخرى من الاحصاء لتنظيم الانتخابات. ويتمسك المؤتمر الوطني بنتائج الاحصاء ويقول انها عملية تمت في جميع مراحلها باتفاق تام بين شريكي الحكم . وطالب ممثل الامين العام اشرف قاضي طرفي الحكم بتجاوز الخلاف حول نتيجة الاحصاء. وحذر من عدم وجود فرصة اخرى لتأجيل الانتخابات مرة اخرىالخرطوم – الطيب إكليلالقبسعقل السودان إلى لاهاي وقلبه في أبييبلغ التوتر والقلق ذروته في شمال وجنوب السودان بانتظار اعلان محكمة التحكيم الدائمة في لاهاي اليوم قرارها بشأن قضية ابيي المتنازع عليها بين شمال وجنوب البلاد فيما يمسك الجميع انفاسهم كل يتوقع ان يكون الحكم لصالحه. ورغم ان الحكومة السودانية والحركة الشعبية الحاكمة في اقليم جنوب السودان والسلطات الادارية في المنطقة اعلنوا جميعا استعدادهم لتقبل القرار سواء جاء لصالح الشمال او الجنوب الا ان احدا لا يستطيع ان يسيطر على مشاعر ابناء قبيلتي دينكا نقوك (فرع من قبيلة ا لدينكا اكبر قبائل الجنوب) والمسيرة وكلاهما يقطن المنطقة منذ مئات السنين وبينهم تداخل ومصالح مشتركة ولم يكن اي منهم يعترف بالحدود السابقة كما لن يعترفوا بالحدود التي سيتم ترسيمها. وفيما توجه وفدان من طرفي النزاع وزعماء القبيلتين لحضور اعلان قرار المحكمة في لاهاي اليوم حيث دعيت ايضا الجامعة العربية والامم المتحدة لحضوره سارع المبعوث الامريكي الى السودان اسكوت جريشن وممثلون للامم المتحدة والاتحاد الافريقي ومسئولون من الحكومة والحركة الشعبية الى ابيي ليبقوا هناك ساعة اعلان القرار لتهدئة الخواطر ومنعا لحدوث اي تطورات سلبية.تأهب مدني وعسكريوقد أرسلت الأمم المتحدة قوات إلى المنطقة عسكرت في جنوب وشمال وشرق وغرب ابيي تحسبا لاندلاع مواجهات بعد صدور الحكم وممثل الامم المتحدة في السودان استعداد المنظمة لاستخدام الفصل السابع من ميثاق الامم المتحدة اي التدخل العسكري لحماية المدنيين.وكان أشرف قاضي الممثل الخاص للأمم المتحدة قد عبر عن مخاوفه من حدوث تجاوزات بعد تلقيه تقارير بأن قوات من الشرطة والوحدات العسكرية التابعة للحركة الشعبية كانت قد تحركت إلى مدينة اغوك جنوب ابيي قبل يومين من اعلان قرار المحكمة واعتبر ذلك انتهاكا للاتفاقات الموقعة مع الحكومة لكن الحركة بادرت الى نفي هذه المعلومات واتهمت قاضي بان له ميولا الى جانب الخرطوم.وتثير ابيي مخاوف كثيرة في السودان، يغذيها فقر سكانها والخلافات الجديدة الناتجة عن الحرب الاهلية وما ظهر فيها من ثروات نفطية رغم التعايش السلمي بين قبائل دينكا نقوك الجنوبية و قبيلة المسيرية الشمالية .وتحكم ابيي حاليا ادارة مشتركة من الشمال والجنوب. وحسب اتفاقية السلام الموقعة في نيفاشا عام 2005 سيتم حسم وضعها في استفتاء عام 2011 ان كان سكانها يريدون الانضمام للشمال او الجنوب اذا انفصل .واستبعدت الإدارة المؤقتة لمنطقة أبيي حدوث أي انفلاتات أمنية بعد صدور قرار هيئة التحكيم الدولية بشأن ترسيم حدود المنطقة والمحدد الثاني والعشرين من الشهر الحالي.وقال رئيس الإدارة العميد اروب موياك: إن الطرفين أكدا مراراً التزامهما بالقرار أيا كان, مشيراً في الوقت نفسه إلى جاهزية السلطات للتعامل مع أي طارئ.خميرة عكننةلقد ظلت ابيي خميرة عكننة واحتكاكات مسلحة بين الشمال والجنوب راح ضحيتها عشرات المدنيين منذ توقيع اتفاق السلام وهدمت المدينة بالكامل في مايو 2008 خلال معارك جرت بين الجيش السوداني والمتمردين الجنوبيين السابقين وشكلت أكبر خطر لاتفاق السلام الموقع عام 2005 والذي وضع حدا لحرب بين الشمال والجنوب استمرت عقدين وأوقعت أكثر من 1.5 مليون قتيل.وكان ما يزيد عن خمسين الف شخص فروا من المعارك ولم يعد منهم سوى خمسة آلاف بحسب عدة مراقبين.وقال فيليكس الذي يعمل في العيادة المحلية: "نخشى تجدد المواجهات. الله أعلم ما سيجري".وقال رجل مسن يدعى نهيال: "ابيي مسقط رأسي ولن أغادرها"، مؤكدا عزمه على البقاء حتى في حال اندلاع معارك جديدة.ويدور خلاف بين شمال السودان وجنوبه الذي يتمتع بحكم ذاتي، حول ترسيم حدود منطقة ابيي التي تضم بين سكانها قبيلة دينكا نقوك الجنوبية غير انها تقع في ولاية جنوب كردفان الشمالية.وقال اروب موياك حاكم المنطقة: "السكان هنا قلقون، يخشون أن ترد الجهة الخاسرة بشكل سلبي" على قرار المحكمة.جذور النزاعيختلف الجانبان حول تبعية ابيي وحدودها.والاختلاف اساسا حول أين كان خط الحدود في يناير عام 1951 يوم إعلان استقلال السودان والنص في اتفاقية نيفاشا على قبول الجانبين بها ويقول الجنوبيون: انها تغطي مساحة تمتد شمالا اكثر مما تراه الحكومة السودانية.وكان وضع ابيي أحد أكثر القضايا حساسية التي تركت دون حسم في اتفاق السلام الشامل الذي وقع عام 2005 وأنهى أكثر من عقدين من الحرب الأهلية بين شمال السودان وجنوبه.وفشلت جهود التوصل الى تسوية منذ عام 2005 وقد اشتبكت قوات الشمال والجنوب بالفعل بشأن ابيي عدة مرات وصل العام الماضي الى احراق المدينة مما أجبر عشرات الآلاف من المدنيين على الفرار .في ماذا تفصل المحكمة؟ظاهريا طلب من هيئة المحكمة في قضية ابيي الفصل في مسألة فنية. وهذه المسألة هي ما اذا كانت لجنة من الخبراء الدوليين تم تشكيلها بموجب اتفاق السلام قد تجاوزت تفويضها حين رسمت حدود ابيي عام 2005.وفي هذه الحالة قد تقر محكمة لاهاي الحدود التي وضعتها اللجنة على بعد نحو 90 كيلومترا شمالي بلدة ابيي وهي بذلك تضم حقول النفط وجزءا كبيرا من خط الانابيب وبلدة بها خط للسكك الحديدية وأراض واسعة للرعي تملكها قبيلة المسيرية ومشاريع زراعية للجنوب.اما اذا رأت ان تلكاللجنة قد تجاوزت تفويضها ففي هذه الحالة اما ان تقبل الحدود التي تقول الحكومة انها كانت عام 1951 ومن قبلها عام 1903 او تصدر قرار ا جديدا ربما يقسم المنطقة بين الشمال والجنوب.وحسب بعض الآراء التي تدفع بها الحكومة فإن ابيي تمثل جزءا صغيرا من الأرض جنوبي بلدة ابيي الحالية وإلى الجنوب من نهر كير كما تطلق عليه قبيلة الدينكا أو بحر العرب كما هو مثبت في خرائط السودان حاليا. ووفقا لهذا التعريف حتى بلدة ابيي ستقع خارج المنطقة المعنية بالنزاع.أهمية السيطرة على العواطف والمشاعريريد الجانبان في الشمال والجنوب السيطرة على مشاعرهم ومشاعر القبائل في المنطقة إضافة إلى حماية المنشآت النفطية الى الشمال من بلدة ابيي التي تديرها شركة النيل الأعظم للبترول وكونسورتيوم تقوده /سي. ان.بي.سي/ الصينية وهي المجموعة النفطية الرئيسية التي تعمل بمنطقة ابيي.أضف الى ذلك ان ابيي شهدت الكثير من المواجهات المسلحة في الحرب الاهلية ويتحدر منها اعضاء بارزون في حركة تحرير السودان التي تحكم باسم الحكرة الشعبية في الجنوب.ويعتبر محللون ابيي اختبارا لالتزام الجانبين باتفاق السلام لعام 2005 قبل مراحل حرجة من بينها الانتخابات المقرر اجراؤها في ابريل نيسان 2010 والاستفتاء على الوحدة او الانفصال عام 2011.وهي ايضا امتحان لمدى قدرة السودانيين على ترجيح العقل والتحكم في عواطفهم خاصة ابناء الدينكا نقوك والمسيرية.مسائل شائكةمن المخاطر التي ينبغي على الجانبين مواجهتها بعد صدور الحكم مسائل مثل حقوق الرعي وملكية الاراضي هي المسألة الاساسية بالنسبة لقبيلة الدينكا وقبيلة المسيرية المسلحتين تسليحا ثقيلا. ويشعر كثيرون أن من الممكن التعامل مع هذه المنافسة على الموارد من خلال تسويات تقليدية واتفاقات أبرمت في وقت سابق لو لم يحدث صدام وطني.لكن لم يتضح بعد اين سيجد الطرفان مساحة للتسوية حيث سيكون أحدهما فائزا والآخر خاسرا على الأرجح وهذه مسألة ستفصح عنها الأياماليوم الالكتروني
Sudan, attesa la sentenza dell'Aja sul confine del distretto di AbyeiLe Nazione Unite hanno dispiegato un contigente di pace nel distretto per timore di scontriIl Tribunale arbitrale dell'Aia per la disputa per la frontiera nel distretto di Abyei darà a conoscere entro domani la sentenza sulla disputa per il confine.Le Nazione Unite hanno dispiegato un contingente di pace nel distretto in attesa della sentenza del tribunale che dovrebbe risolvere la tensione tra il governo di Khartoum e i ribelli del sud del Sudan. Se la sentenza è favorevole alla Abyei Border Commission (Abc), l'attuale linea del confine si terrà. In caso contrario, il tribunale deciderà il nuovo confine. Nel 2005 il confine è stato deciso dopo l'accordo di pace concordato tra il nord e il sud. Abyei terrà un referendum nel 2011 sulla possibilità di avere uno status speciale in Sudan del Nord, o aderirsi al Sud, dove una simultanea votazione si svolgerà in materia di indipendenza. Malik Agar, ex ribelle del Movimento per la Liberazione del popolo del Sudan (Splm), che dirige un governo regionale autonomo nel sud, ha detto che la decisione finale "non sarà senza delusione per entrambe le parti" ma "le due parti sono pronte a reprimere qualsiasi forma di violenza". Inoltre, Ghazi Salahadil, del partito del presidente Omar al-Bashir, ha dichiarato che "ci siamo impegnati per l'arbitrato e ci accingiamo ad accettare la sentenza".
Quando ho letto il Giornale Elettronico Alrakoba che esce del Sudan era già la Iai ha datto sua giudizio su Abeyie che sara divisa in due una parte per il nord Sudan e l'altro al Sud Sudan quindi senza problematica cosi calla il sipario su problemi e guerri tra nord e sud............................azim

Tuesday, 21 July 2009

Sudan che fine fai???

martedì 21 luglio 2009, 09:16
Alla Società Umanitaria una serata con il Sudan protagonista
di Massimo Colombo

Una serata tra attualità, storia, e cultura di una dimenticata e martoriata realtà africana. Immagini, racconti e testimonianze di viaggiatori, medici, volontari per il quinto appuntamento del ciclo "Uno sguardo sul mondo".Protagonista all'Umanitaria, il Sudan meridionale, le sue bellezze, le sue contraddizioni, la sua profonda cultura, le sue popolazioni. Un Sudan che va aiutato, un Sudan che va visto con l'occhio della solidarietà. Ci saranno immagini, racconti e testimonianza di viaggiatori, medici e volontari. Il Sudan del Sud C'è un po' è al centro del quinto appuntamento di "Uno sguardo sul mondo", la rassegna di viaggi e cultura a cura di Roberto Cossu, uno dei fiori all'occhiello dell' "Estate nei Chiostri", la grande kermesse estiva organizzata dalla società Umanitaria di Milano. L'appuntamento è per il 23 luglio alle ore 17.45 (ingresso libero).Durante la serata dedicata al Sudan del Sud verranno presentati documentari inediti e servizi fotografici a cura di Roberto Pattarin, Roberto Salgo, Dino Stefani e Maria Cigolino. Nel ruolo di relatori Roberto Pattarin, medico, viaggiatore, esperto d'Africa e Silvano Caldana, esperto di Progetti Umanitari in Sud Sudan.Momento clou la presentazione del libro "Equatoria 12° parallelo. Sud Sudan, tra passato e presente" a firma di Roberto Pattarin e Roberto salgo. Il libro racconta, attraverso le immagini di svariati fotografi professionisti e non, venticinque anni di viaggi in Sudan effettuati con lo scopo di conoscere, documentare effettuati con lo scopo di conoscere, documentare ma soprattutto aiutare una popolazione lacerata da anni di guerre. Le immagini sono accompagnate dai testi di viaggiatori, medici e missionari che hanno fatto di questo paese una meta essenziale del loro percorso e del loro agire umanitario.Fra le immagini proposte quello che resta delle città di Kapoeta e Juba, quest'ultima teatro degli accesi scontri tra le milizie musulmane del governo e guerriglieri, quindi le tribù del Sud Sudan Toposa, Jie, Dinka, Azande e Bari, per finire con i Turkana, che vivono al confine tra Kenia, Sudan e Uganda. Informazioni: tel. 02-5796831, internet: www.umanitaria.it
Andare a sentire cosa dicano di noi vale la pena.........................................Azim

Monday, 20 July 2009

Sudan troubled!

1633 (GMT+04:00) - 18/07/09

كي مون: وضع المدنيين في دارفور لا يزال مبعث قلق شديد

الأمم المتحدة: وضع المدنيين في دارفور لا يزال مثار قلق شديد
دبي، الإمارات العربية المتحدة (CNN) -- أشار تقرير للأمين العام للأمم المتحدة، بان كي مون، صدر الجمعة، إلى تحسن كبير في تعاون الحكومة السودانية مع قوات حفظ السلام "يوناميد"، إلا أنه حذر من أن وضع المدنيين في دارفور لا يزال مثيراً للقلق الشديد.
وقالت ميشيل مونتاس، المتحدثة باسم الأمم المتحدة إنه في الوقت الذي يبين التقرير "التحديات التي واجهتها البعثة خلال الثمانية عشر شهراً الماضية،" أي منذ نقل السلطة من بعثة الاتحاد الأفريقي في السودان إلى البعثة المختلطة (يوناميد)، إلا أنه يشير أيضا إلى "تحسن كبير في تعاون الخرطوم مع البعثة."
وأضافت:"أشار الأمين العام أيضا إلى أن الوضع بالنسبة للمدنيين في دارفور لا يزال مثيرا للقلق الشديد، إذ إن حوالي مليونين و600 ألف نازح، مازالوا غير قادرين على العودة إلى ديارهم، وما يقرب من أربعة ملايين و700 ألف من سكان دارفور بحاجة إلى المساعدة. هذا بالإضافة إلى أن قطع الطرق والعنف الجنسي لا يزال منتشرا في جميع أنحاء الإقليم"، وفق الموقع الإلكتروني للمنظمة الأممية.
وتعاني قوات حفظ السلام المشتركة من الأمم المتحدة والاتحاد الأفريقي، التي تعرف باسم "يوناميد"، ونُشرت تدريجياً في الإقليم الشاسع على مدار 18 شهراً، من نقص في الأفراد والتجهيزات وعقبات في الخرطوم.
وأوضح التقرير بأن أعمال العنف واسعة النطاق التي تمتد على نطاق كبيرة باتت نادرة في الوقت الراهن، إلا أن "الوضع الأمني لايزال متقلباً مما يشكل تهديدا مستمرا على المدنيين.
ودفع النزاع المسلح في الإقليم الغربي الشاسع بأكثر من 4 ملايين شخص للنزوح من مناطقهم، كما تسبب في مصرع مئات الآلاف وفق محصلة دولية، نفتها الخرطوم بالإشارة إلى أن أزمة دارفور صناعة غربية.
روابط ذات علاقة
تقرير: مسلحون يختطفون عاملتين أجنبيتين في دارفور
أمريكا تبحث فتح سفارة جديدة في الخرطوم
وقال الرئيس السوداني عمر البشير إن ملف دارفور يخضع لكثير من المغالطات والتضخيم من جانب قوى لا تريد الاستقرار للسودان.
واندلع النزاع المسلح في دارفور برفع حركات متمردة السلاح بوجه الحكومة في 2003، وردت الأخيرة بإرسال الجيش وتجنيد مليشيات الجنجويد لقمع التمرد.
وعلى صعيد مواز، أشار كي مون في تقريره إلى تدهور الوضع الأمني في جنوب السودان، محذراً من أن تصاعد العنف القبلي في الجنوب يشكل تهديدا كبيرا لاستقرار البلاد ككل.
ولفت إلى أن عدداً من المعالم الرئيسية التي وردت في اتفاق السلام الشامل مثل الانتخابات والاستفتاءات، قد تتأثر بسهولة من انعدام الأمن المتزايد.
وتنقل ماري أوكابي من مكتب المتحدثة باسم الأمم المتحدة عن تقرير الأمين العام:" إن إجراء انتخابات سلمية وشفافة وموثوق بها يعد أساسيا لعملية التحول الديمقراطي عبر البلاد، ولن يكون ذلك ممكنا إلا إذا عملت كافة الأطراف السودانية المعنية، بما في ذلك في دارفور، معا على تهيئة بيئة سياسية ملائمة".
وكان مجلس الأمن الدولي قد عقد الجمعة مشاورات مغلقة حول الوضع في السودان.
وقال رئيس المجلس للشهر الحالي السفير الأوغندي روهوكانا روغوندا للصحفيين بعد الجلسة إن أعضاء المجلس أعربوا عن قلقهم بشأن تأخر تنفيذ بعض جوانب الاتفاقية وبخاصة تلك التي تتعلق بالتحضيرات للانتخابات وتصاعد العنف بين الفئات المجتمعية.
cnnad_createAd("293562","http://ads.cnn.com/html.ng/site=cnn_arabic&cnn_arabic_pagetype=article&cnn_arabic_pos=180x150_rgt&cnn_arabic_rollup=middle_east&page.allowcompete=yes¶ms.styles=fs","150","180");
cnnad_registerSpace(293562,180,150);
من جهته قال آلان لوروا، وكيل الأمين العام لعمليات حفظ السلام، إن محكمة التحكيم الدائمة في لاهاي ستصدر حكمها في الثاني والعشرين من الشهر الحالي بشأن أبيي.
وأضاف للصحفيين في المقر الدائم:"لقد رحب الجميع بإعلان الطرفين - حزب المؤتمر الوطني والحركة الشعبية لتحرير السودان - التزامهما بقبول واحترام قرار المحكمة الدائمة للتحكيم فيما يتعلق بأبيي مهما كان القرار. ويدعو المجلس الطرفين إلى الامتثال لقرار المحكمة بشكل سلمي."


مكتبة الأخبار 14
السودان17 لقوا حتفهم غرقا..حرس الحدود : تم إنقاذ 85 متسللا سودانيا بينهم تشادي واحد..ولا يزال البحث جاريا عن مفقودة. القنصلية السودانية بجدة تقول: 500 حالة سجلت منذ مطلع العام الحالي..و تنفي أن يكونوا جميعهم رعاياها..



17 لقوا حتفهم غرقا..حرس الحدود : تم إنقاذ 85 متسللا سودانيا بينهم تشادي واحد..ولا يزال البحث جاريا عن مفقودة. القنصلية السودانية بجدة تقول: 500 حالة سجلت منذ مطلع العام الحالي..و تنفي أن يكونوا جميعهم رعاياها..
كشفت مصادر مطلعة في حرس الحدود السعودي لـ«الشرق الأوسط» أن نحو 17 شخصا لقوا حتفهم غرقا على شواطئ محافظة جدة منذ مطلع العام الحالي، وتم إنقاذ ما يقارب نحو 106 أشخاص، فيما بلغ عدد المفقودين 6 مفقودين، ولا يزال البحث جاريا عن مفقودة أخرى فقدت يوم الخميس الماضي. وأوضح المقدم صالح الشهري المتحدث الإعلامي في حرس الحدود لـ«الشرق الأوسط» أنه تم إنقاذ 85 متسللا سودانيا بينهم تشادي واحد، من الغرق بعد أن قذفت بهم إحدى السفن قبالة محافظة الليث، مشيرا إلى أنهم جميعا بصحة جيدة، وسيتم تطبيق لائحة أمن الحدود عليهم، والتي تقتضي تسليمهم للجهات المعنية بترحيلهم. من جهتها، قالت القنصلية السودانية بجدة، على لسان محمد الحاج، نائب القنصل السوداني، إن المتسللين الذين تم القبض عليهم ليسوا جميعا من الجنسية السودانية، وقال «منهم من يدعي الجنسية السودانية ليتم ترحيل إلى السودان»، مشيرا إلى أن القنصلية أرسلت فريقا للتحقق من هواياتهم، وإكمال الإجراءات تمهيدا لترحيلهم ومحاكمتهم في السودان. وأكد الحاج أن نحو 500 حالة من هذا النوع سجلت منذ مطلع العام الحالي، بينها حالات قدمت عن طريق المنافذ الجنوبية البرية السعودية، وآخرون عن طريق البحر، وأبان أن الإجراءات ذاتها تطبق على الجميع. وبالعودة لحوادث الغرق، قال المقدم الشهري، أن نحو 106 أشخاص تم إنقاذهم خلال الستة أشهر الماضية، بينما لقي 17 آخرون مصرعهم غرقا فيما عد 6 أشخاص في عداد المفقودين إضافة إلى فتاه لم يعرف مصيرها منذ الخميس الماضي حتى الآن، كانت قد غرقت في شاطئ النورس بجدة.وأبان المتحدث الإعلامي لحرس الحدود أن غالبية حالات الغرق ثبتت أنها لأشخاص لا يجيدون السباحة، ولا يعرفون المناطق المخصصة للسباحة، خصوصا أن البحر الأحمر يحوي العديد من المواقع الخطرة، والدوامات البحرية، مؤكدا في هذا الشأن، وضع العديد من اللوحات الإرشادية والدوريات على الشواطئ لمراقبتها. مشيرا في الوقت ذاته إلى أن الجهات المسؤولة خصصت خمس مناطق بحرية للسباحة على امتداد شاطئ البحر، وتم وضع لوحات إرشادية للاستدلال بها، والتحذير من المناطق الأخرى غير المؤهلة للسباحة بسبب عمق المياه، ووجود الدوامات البحرية، إضافة إلى وجود مصبات للصرف الصحي.الشرق الاوسطجدة: علي شراية



مكتبة الأخبار 15
سياسةالمتهم هو البشير ولا يوجد أمامه حل الا تسليم نفسه للمحكمة ..المؤسسة الأميركية الإفريقية لمناهضة التعذيب : مشكلة دارفور النظام ..الطرف العربي غاب عن الأزمة وتحركاته جاءت بعدما وصلت المسالة إلى المحكمة الجنائية الدولية



المتهم هو البشير ولا يوجد أمامه حل الا تسليم نفسه للمحكمة ..المؤسسة الأميركية الإفريقية لمناهضة التعذيب : مشكلة دارفور النظام ..الطرف العربي غاب عن الأزمة وتحركاته جاءت بعدما وصلت المسالة إلى المحكمة الجنائية الدولية
قال زين العابدين الطيب عثمان رئيس المؤسسة الأميركية الإفريقية لمناهضة التعذيب في نيويورك إن أساس المشكلة في دارفور هي النظام السوداني ومشكلة دارفور ليست جزءًا من مشكلة السودان عامة. وأضاف في لقاء خاص مع إيلاف " إن الأساس هو المواطنة، ومن الممكن أن يرشح للرئاسة ويحكم السودان رئيس غير مسلم وذلك بموجب اتفاقات سابقة ". وإعتبر من جانب آخر "أن الحكومة غير شرعية والرئيس عمر حسن البشير رئيس غير شرعي "، وشدد على انه " لا بد من اسقاط هذا النظام ومحاسبة كل من ارتكب الفظائع والاغتيالات والانتهاكات وجرائم الاغتصاب". ورأى ان النظام الحاكم في السودان "قوّض الديمقراطية وسلب الحريات وجمّد الدستور وحصل خلاف داخلي في النظام نفسه بين مجموعة علي ومجموعة الترابي" وقال ان مجموعة منها بدأت تستفيد من علاقاتها بينما الأخرى بدأت تستفيد من قواها في غرب السودان وشعرت الحكومة ان لدى هذه المجموعة تأثير فعلي على غرب السودان فبدأت تسلح مجموعة من القبائل "الجنجويد" بالسلاح الثقيل من اجل ان يضربوا بقية القبائل التي يمكن ان تدعم جناح الترابي، وهذه بداية إشكالية دارفور والحكومة هي طرف أساسي في المشكلة.وحول كيف يرى الحل في ظل محاكمة الرئيس السوداني عمر حسن البشير وهل يمكن للبشير الإفلات حاليًا من قبضة المحكمة في حال كونها مُحكَمة وكيفية ذلك أجاب عثمان " كلها سيناريوهات ليست ذات اي قيمة وهذا حكم قضائي وان الان المتهم هو البشير ولا يوجد أمامه حل الا تسليم نفسه للمحكمة ومن ثم يكون الاجراء الاخر هو استئناف في حال صدور الحكم". وحول الاتهامات بحق البشير قال هناك حقائق ودلائل والأشياء التي حدثت في دارفور من انتهاكات جماعية وجرائم اغتصاب هو أمر لا يمكن السكوت عنه.وحول محاولة التحرك العربي في أزمة دارفور اعتبر عثمان ان هذا إحساس بالذنب من الطرف العربي لانه غاب عن الازمة وهي تحركات متأخرة بعدما وصلت المسالة إلى المحكمة الجنائية الدولية بدأت تلهث الحكومات العربية ان يكون لها ووجود ونفوذ، وتساءل عثمان اين كانت الجامعة العربية قبل ذلك ليس لها طرح حقيقي او جدي لقضية دارفور، وما الذي قدمته ؟ كميات ومجموعة بسيطة من الأدوية هذا شيء مخجل انها مؤسسة ما الذي فعلته ؟انه يوافقون نهج البشير وحكومته في تقريرهم يعترفون ان هناك جرائم اغتصاب في دارفور ويسوقون ارقام القتلى ذاتها والتي تردده الحكومة السودانية ويؤكدون ان ليست هناك ابادة جماعية، بينما في الواقع هناك ابادة جماعية ونحن نعمل ضمن لوبي على تغيير قرار المحكمة الجنائية الدولية بهذا الخصوص لان المحكمة الجنائية استبعدت الابادة ونحن نطالب بإعادة التحقيق بهذا الأمر.وردًا على سؤال حول المعارضة في السودان قال هناك خلل حقيقي في المعارضة السودانية والنظام اضعف مما نتصور وهو ايل للسقوط لكن اغلب المعارضة تفككت بعد ان كانت متماسكة والمعارضة أنجزت اتفاقات لم يسبق لأي حكومة في السودان ان انجزتها مثل اتفاق اسمرة القضايا المصيرية واعلان نيروبي واعلان القاهرة هذه جملة اتفاقات لم يسبق لها اي تجمعات الاساس هو المواطنة والسودان يمكن ان يرشح لرئاسته أي شخص وليس بالضرورة مسلمًا الجبهة في اتفاقها مع الحركة ثبتت هذا البند.واكد ان المعارضة تفككت وتساقطت والخطأ الاساسي هو دخول الكثير من قيادات المعارضة الى السودان وفق اتفاقات مذلة وغير محقة وكذلك دخلت احزاب كبيرة مثل حزب الامة... ضمن الجبهة مع الاسف بالفعل، لقد قبلوا ان يدخلوا السودان ولم يعارضوا في السودان بشكل واضح وهناك ممارسات امنية تمارس على قيادات المعارضة. وردًا على سؤال حول المحاكم الوطنية وهل هي خطوة جيدة بديلة عن الجنائية الدولية قال على الاطلاق فالقضاء السوداني سقط تمامًا والسلطة الحاكمة فصلت كل القضاء المتمرس والكادر الجيد والان اصبح من يمارس القضاء دون خبرات وهم ينفذون فقط اوامر النظام وسياساته.وحول تهديد المعارضة بمقاطعة البرلمان والنزول الى الشارع، اعتبر ان هذه الخطة تصحيحية وسليمة وان النظام قوض الدستور وهذا النظام غير دستوري منذ انقلاب يونيو 1989 ولا انتظر من هذا النظام الذي سلب الديمقراطية ان يحافظ على الدستور. والواقع ان خطوة المعارضة ايجابية وان شرعية النظام انتهت حسب توقيعهم الاتفاقية مع الحركة الشعبية لتحرير السودان والواقع ان الحكومة غير شرعية والبشير رئيس غير شرعي. وتابع ان القوى السياسية تحرك الشارع لكن هناك شرطًا اساسيًا لنجاح هذا التحرك. فصحيح ان الشعب ازداد وعيه السياسي ولكن يجب ان تكون قيادات المعارضة السياسية في قيادة المسيرات بشكل اساسي والا ستفشل، ولا بد ان يكون هناك تنظيم حقيقي.وردًا على سؤال حول مستقبل دارفور قال عثمان ان مستقبل السودان يكون في وضع ديمقراطي حقيقي مستقبلاً مضيئًا جدًا ويمكن للسودان ان يفيد نفسه ومن حوله. اما في ظل هذا النظام فالمستقبل قاتم جدا ولابد من اسقاط النظام ومحاسبته ومحاسبة كل من ارتكب الفظائع والاغتيالات والانتهاكات وعلى المنظمات العربية ان تنتبه الى تقصير الحكومات وان تسد الفراغ الحاصل وان تعكس القضية بحجمها الحقيقي وان تدعم استمرار المحكمة الدولية.بهية مارديني من القاهرة: ايلاف