«Voglio andarmene», rivolta al Cpt di via Corelli
MILANO 01/07/2008 - Ennesima rivolta, ieri sera, al Cpt di via Corelli. Anche questa volta è stata la polizia a calmare gli animi in poco più di mezz’ora, dopo che un clandestino di 57 anni originario del Sudan ha scatenato una sommossa coinvolgendo anche altri connazionali e provocando il ferimento di un giovane volontario del 118.La rabbia dell’uomo, che è stato portato al Cpt poche settimane fa perchè trovato sprovvisto di documenti dopo un normale controllo, è esplosa, pare, per via di un ritardo nelle procedure per l’espatrio. L’uomo, a detta del suo avvocato, voleva tornare a in patria il prima possibile perché stufo dei «maltrattamenti subiti all’interno del centro».Come spesso accade in questi casi, lo straniero ha cercato la solidarietà degli altri immigrati, che gli hanno dato man forte. Il gruppo ha iniziato a spaccare sedie e vetri e ha divelto una panchina. Immediato l’intervento della polizia (già presente sul posto con un presidio fisso) cui ha dato man forte anche una volante inviata dalla Questura. In poco tempo gli agenti sono riusciti a sedare la sommossa e tutto è tornato alla normalità.Negli attimi di concitazione, però, è rimasto leggermente ferito un volontario del 118, colpito da un pezzo di vetro che gli ha provocato un taglio alla testa. Il sudanese che ha dato inizio alla rivolta sarà rimpatriato oggi. Sul posto è accorso il suo legale, Marina Vaciago: «Il mio assistito mi ha telefonato detto che il personale del Cpt lo stava maltrattando».
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