Darfur: Il presidente sudanese accusa la Francia di ostacolare la pace
Il presidente sudanese, Omar El Bashir, durante un discorso ieri ai suoi concittadini del Darfur del sud, nella capitale Nyala, ha accusato il governo francese di ostacolare il processo di pace in Darfur dando ospitalità ad uno dei principali capi ribelli, Abdelwahid Mohamed Nur, fondatore dell'Esercito per la Liberazione del Sudan (Sla). "La Francia parla di pace in Sudan e cita genocidi e crimini di guerra - ha detto Bashir - ma è quella che incita alla prosecuzione della guerra. E' quella che non vuole la pace in Darfur, perché vuole impossessarsi delle sue ricchezze". A Nyala, Bashir ha anche sollecitato il consigliere presidenziale Minni Arcua Minnawi, anch'egli esponente in passato dell'Sla, a rientrare a Khartoum ed a riprendere le sue funzioni. Minnawi, che due anni fa firmò il primo accordo di pace per il Darfur, è scomparso da quasi due mesi, lasciando così supporre che volesse interrompere la collaborazione con il governo, per la quale era stato nominato consigliere del presidente. Più volte Minnawi ha accusato il partito al potere, il National Congress (Ncp) di ignorare l'applicazione di quell'accordo. Bashir ha quindi affermato che il suo governo darà seguito agli impegni previsti dall'accordo di pace, promettendo di integrare le forze comandate da Minnawi nelle forze armate sudanesi.
Sudan - Invitati esperti internazionali per verificare apparato giudiziario
24 Luglio 2008, 14:50
Khartoum ha invitato esperti internazionali a verificare il livello di solidità del sistema legale del paese e l'idoneità a celebrare processi per i crimini di guerra commessi in Darfur. Il ministro della Giustizia Abdel Sabderat, che ha pensato all'invito, ha detto alla Reuters che il Sudan vorrebbe avviare i processi contro i criminali, anche se non ha fatto cenno a una data in cui potrebbero avere inizio. Già il presidente Omar Hassan al-Bashir aveva prospettato l'ipotesi al Segretario generale della Lega Araba, Amr Moussa.
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