Sudan and conflicts zones.

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Wednesday, 20 January 2010

Sudan news.


Sudan, il 2010 inizia con un bagno di sangue
di Antonella Napoli
Ripresi in Darfur i bombardamenti sui villaggi per mano dell'aviazione e dell'esercito sudanese. In particolare nel nord Darfur. E Le Nazioni Unite hanno aperto un'inchiesta: l'ennesima.

Il nuovo anno è iniziato con una grande mobilitazione internazionale per il Sudan, ma anche con un bagno di sangue e continue violazioni dei diritti umani. In particolare il Nord Darfur è stato funestato da raid aerei che hanno causato la morte di almeno una ventina di civili.

Il portavoce del Sudan Liberation Army di Abdel Whaid Al-Nur ha denunciato che l'aviazione e l' esercito sudanese, con 200 mezzi carichi di soldati e miliziani, hanno sferrato un attacco sulla cittadina di Souk Fruk colpendo la popolazione che si trovava al mercato generale settimanale. Le Nazioni Unite hanno aperto un'inchiesta, solo l'ultima di una lunga serie vista l'escalation delle violenze degli ultimi mesi.

Intanto i governi del Ciad e del Sudan hanno raggiunto un accordo sul dispiegamento da febbraio di guardie di confine lungo le rispettive aree di competenza per 'limitare' le incursioni dell'una e dell'altra fazione che si contrappongono sul fronte in conflitto.

Ma se in Darfur sono ripresi i bombardamenti sui civili, in sud Sudan la situazione non è meno drammatica. Si susseguono decessi di personalità di spicco e guardie della scorta personale del presidente Salva Kir in misteriosi incidente aerei.
La tensione in tutto il Paese, nell'attesa del referendum per l'indipendenza del 2011, è sempre più alta e sono scattati già centinaia di arresti.

Il Governo sudanese continua a negare le autorizzazioni a qualsiasi manifestazione di piazza.
La giustificazione addotta dal portavoce del presidente Omar Hassan al Bashir, ovvero che le precarie condizioni di sicurezza in cui versa il Paese sarebbero incompatibili con dimostrazioni e cortei pubblici, non ha convinto gli oppositori che chiedono di poter esercitare il diritto ad esprimere le proprie opinioni.

Il Sudan sembra ormai avviato verso una rottura violenta dei suoi equilibri interni.
A poco più di un anno dal sì scontato all'autodeterminazione del Sud Sudan, che dovrebbe portare a una trasformazione democratica e alla risoluzione di tutti i conflitti del Paese, i termini del Comprehensive Peace Agreement e gli accordi di pace per il Darfur e il Sudan orientale, rischiano di saltare. Conseguenza della loro mancata applicazione, a causa dell'intransigenza del National Congress Party (il partito del Presidente Bashir), un inevitabile e nuovo conflitto su larga scala. A lanciare l'ultimo allarme, l’International Crisis Group che fotografa la situazione del Sudan in vista delle prossime scadenze elettorali.

“Se la comunità internazionale - si legge nel rapporto di ICG - in particolare Nazioni Unite, Stati Uniti, consiglio per la pace e la sicurezza dell’Unione africana (UA), Inter-Government Authority on Development (IGAD) e tutto il Corno d'Africa, non collaboreranno per sostenere la completa attuazione del CPA e favoriranno ulteriori negoziati, sarà quasi inevitabile un ritorno della guerra tra nord e sud e un’escalation del conflitto nel Darfur”.

Ad essere preoccupati dell'andazzo delle ultime settimane anche i Vescovi del Sud Sudan che hanno manifestato apertamente i forti timori per una possibile ripresa degli scontri nell'area. Gli alti prelati, nell'Assemblea plenaria di novembre, hanno puntato l'indice sul ritardo dell’approvazione delle norme per l’attuazione del referendum e della Commissione referendaria. La loro richiesta di "accelerare il processo di approvazione per evitare conseguenze inutili che andrebbero a scapito del futuro del Paese" è stata accolta.

Alla fine il parlamento sudanese, sottoposto a pressioni interne ma soprattutto internazionali, il 22 dicembre ha adottato una legge che fissa le modalità della consultazione referendaria nonostante l'opposizione dei partiti del Sud, che hanno abbandonato l'aula in disaccordo sul passaggio relativo ai sud sudanesi che vivono al nord o all'estero, i quali dovranno votare nel loro luogo di residenza e non nel Sud come voleva il Sudan people liberation movement.
Secondo il testo approvato, il Sud Sudan potrà conquistare l'indipendenza con il 51% dei voti e con almeno il 60% di affluenza al voto. Sempre se al voto si arriverà mai..

Italian to English translationShow romanization
Sudan, 2010 begins with a bloodbath Antonella Napoli Resumed the shelling on villages in Darfur at the hands of the Sudanese army and aviation. Particularly in northern Darfur. And The United Nations has launched an investigation: the nth. The new year began with a huge international outcry for Sudan, but also with a bath of blood and continuous violations of human rights. In particular, the North Darfur has been ravaged by airstrikes that have killed at least twenty civilians. The spokesman of the Sudan Liberation Army of Abdel Nur Al-Whaid reported that aviation el 'Sudanese army, with 200 half load of soldiers and militants have launched an attack on the town of Souk Fruk hitting the population that was on the general market weekly. The United Nations has launched an investigation, only the latest in a long line view of the escalating violence of recent months. Meanwhile, the governments of Chad and Sudan have reached agreement on the deployment from February of border guards along their respective areas of responsibility for 'limited' incursions on both the front side as opposed to the conflict. But if in Darfur have resumed bombing on civilians in southern Sudan, the situation is less dramatic. Successive deaths of prominent figures of the guards and personal bodyguards of President Salva Kir in mysterious plane crash. The tension throughout the country, pending the referendum on independence in 2011, is always higher and have already triggered hundreds of arrests. The Sudanese government continues to deny authorization to any street demonstrations. The reason given by the spokesman for President Omar Hassan al Bashir, or that the precarious security situation now facing the country are incompatible with public demonstrations and marches, does not convince opponents that they should exercise his right to express their opinions. Sudan seems now moving toward a violent rupture of its internal equilibrium. A little over a year since you pay for self-determination of southern Sudan, which should lead to a democratic transformation and resolution of all conflicts in the country, the terms of the Comprehensive Peace Agreement and the peace agreement for Darfur and Sudan Eastern Europe, are likely to jump. Result of their failure to apply because of the intransigence of the National Congress Party (the party of President Bashir), an inevitable and new large-scale conflict. Sounding the alarm last, the International Crisis Group to present the state of Sudan in view of forthcoming elections. "If the international community - says the ICG report - particularly the United Nations, the United States Council for Peace and Security of the African Union (AU), Inter-Government Authority on Development (IGAD) and the entire Horn 'Africa, do not work together to support the full implementation of the CPA, and will promote further negotiations will be almost inevitable return of war between north and south and an escalation of the conflict in Darfur. " Dell'andazzo to be worried in recent weeks even the Bishops of South Sudan who have openly expressed strong concerns about a possible resumption of hostilities in the area. The high priests, in the plenum of November, have pointed his finger on the delay of approval of rules for the implementation of the referendum and the referendum commission. Their demand for "speed up the approval process to avoid unnecessary consequences that should be at the expense of the future of the country" has been accepted. In the end the Sudanese parliament, subjected to internal pressures but especially international, on 22 December adopted a law setting the terms of the referendum despite the opposition parties in the South, who left the room to disagree on the passage on the south Sudanese living in the north or abroad, who will vote in their place of residence and not in the South and wanted the Sudan People Liberation Movement. According to the text adopted, the South Sudan will gain independence with 51% of the vote, with at least 60% turnout. Always if you will never get to vote ..

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