Sudan and conflicts zones.

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Monday, 11 January 2010

Notizie del Sudan.

Il Sudan devastato dalla guerra e dagli orrori della violenza sulle donne
gennaio 11, 2010 Attualità, Cronaca, Esteri, Politica
Dal 2003 il Sudan è devastato dal flagello della guerra civile in Darfur e dalle violenze che ne derivano.
Il Darfur, parte occidentale del Sudan, è da sette anni teatro di un conflitto tra la maggioranza sedentaria della popolazione e la minoranza nomade, appoggiata dal governo che ha strumentalizza i contrasti per reprimere i movimenti autonomisti delle tribù stanziali.
Nella regione sono stati costituiti il Movimento per la Liberazione del Sudan e il Movimento per la Giustizia e l’Uguaglianza.
I conflitti hanno causato un massiccio sfollamento di civili e la distruzione delle infrastrutture contribuendo ad accrescere la povertà economica e l’instabilità sociale del paese.
Sette anni fa, 50 000 persone hanno dovuto fuggire dai villaggi in fiamme.
Oggi, se ne contano 2 000 000. Questi non possono fare ritorno alle loro abitazioni perché vengono sistematicamente attaccati dalle milizie filogovernative; non trovano pace né protezione neanche nei campi profughi dove la sicurezza e l’assistenza sanitaria scarseggiano poiché gli oltre 15 mila operatori umanitari (di cui 2000 di MSF) sono bersaglio di attacco dei soldati.
La terribile situazione è aggravata dalla violazione dei diritti umani e dagli orrori delle violenze su centinaia di donne e bambine. Il rapporto di Medici Senza Frontiere riporta che in cinque mesi sono state curate quasi 500 donne e adolescenti stuprate in tutto il Darfur.
Le aggressioni, spiegano le superstiti, avvengono quando le donne lasciano i campi profughi per procurarsi la legna o l’acqua; l’81% di queste afferma di essere stato aggredito da militari, di qui ne deriva che lo stupro è uno strumento di guerra utilizzato per minacciare una comunità.
Il dramma che vivono donne e ragazze abusate è poi quello di essere emarginate ed abbandonate dalla propria tribù.
L’alta diffusione di malattie ed epidemie, tra cui la tubercolosi, colpisce invece prevalentemente i bambini destabilizzandone il benessere psicologico e la salute fisica; secondo i dati dell’UNICEF, 100 000 bambini sotto i 5 anni di età muoiono, ogni anno, per diarrea, malaria e infezioni respiratorie acute.
Daoud Hari proviene dal Sudan e oggi ha 34 anni. E’ riuscito a scappare dal suo paese, a studiare all’estero ed a diventare interprete.
Nel 2008 ha pubblicato il libro “Il traduttore del silenzio”, testimonianza dal Darfur in cui racconta con dolore la decimazione dalla sua famiglia.

Claudia Ruggiero

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