Sudan and conflicts zones.
Friday, 27 November 2009
Darfur beloved Darfur!!!
di Antonella Napoli
Slitta l'appuntamento elettorale del 2010 in Sudan. Ban Ki-moon accusa il regime di boicottare la missione di pace in Darfur. Si teme una nuova guerra nella regione.
COLLEGAMENTI
Il Sudan si avvia verso l’appuntamento elettorale del 2010 con una consapevolezza diversa. La disponibilità del governo sudanese a confrontarsi con tutti i partiti potrebbe portare alle prime elezioni ‘libere’ dopo ventiquattro anni. Eppure nei giorni scorsi è stato deciso lo slittamento della data del voto di un'ulteriore settimana.La tensione nel Paese è sempre più alta. Nei giorni scorsi, a causa di scontri avvenuti in due villaggi Dinka nella zona di Bulok, contea di Awerial, sono morte una cinquantina di persone e almeno venti sono rimaste ferite. Ad attaccarli un gruppo armato dell'etnia Mundari, che si contrappone ai dinka per il controllo del territorio. Solo poche ore prima era scampato a un attentato il ministro dell'Agricoltura, Samson Kwaje, che ha riportato ferite gravi, mentre sei uomini della sua scorta sono stati trucidati. L’escalation di violenza di queste ultime settimane rischia di compromettere il processo elettorale che si è avviato con la costituzione di un’apposita commissione voluta dai vertici del regime. I rappresentanti delle diverse forze, durante il primo incontro, hanno sollevato rilievi e chiesto chiarimenti per accertare il corretto andamento dei preparativi in vista dell’Election day (si vota per i governi nazionale, regionali e locali), in particolare delle procedure per l’istituzione del registro elettorale che hanno preso il via all'inizio di questo mese. Per questo la data delle elezioni è slittata dal 5 all'11 aprile.Il vice presidente della delegazione nazionale, il professor Abdallah Ahmad Abdallah, ha rassicurato che “la frequenza delle registrazioni per le elezioni è buona. Le operazioni nelle diverse province del Sudan procedono con un ritmo accettabile e in modo razionale”. Abdallah ritiene che la crescente affluenza dei cittadini che si stanno registrando “sia il primo passo verso una percentuale alta di votanti”. Intanto l'Onu accusa il Sudan di continuare a boicottare la missione di pace in Darfur. Il governo sudanese, nel solo 2009, ha bloccato le operazioni delle pattuglie di peacekeeping nella regione occidentale del Paese in ben 42 occasioni.
Wednesday, 25 November 2009
Lubana a parigi
Dall'Italia e dalle Regioni
DARFUR: "SUDAN NEGA VISTI, MISSIONE MILITARE ITALIANA NON PARTE"
(AGI) - Roma, 24 nov. - Il governo sudanese ha negato i visti ai militari italiani in procinto di partire per il Darfur a sostegno della missione di pace Unamid. Ne da' notizia l'associazione "Italians for Darfur" riportando quanto affermato dal sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga nel corso della seduta della Commissione Difesa al Senato dell'11 novembre scorso. "Come si evince dal resoconto della seduta -sottolinea l'associazione- il sottosegretario Cossiga ha confermato che dal gennaio 2009 per sei mesi era previsto l'invio di due velivoli e di un piccolo contingente, finanziato per circa 6 milioni di euro nell'ambito del decreto sulle missioni all'estero, ma quest'ultimo non e' mai partito perche' il governo sudanese non ha rilasciato i visti per i nostri militari". La missione italiana era stata annunciata dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nell'ambito dell'ultima discussione in parlamento sul rifinanziamento delle missioni militari all'estero. Resta il problema della destinazione delle risorse stanziate per la missione. Italians for Darfur auspica che "non siano utilizzate diversamente". "L'emergenza nella regione e nel Sud Sudan, dove la tensione in vista delle elezioni e del referendum per l'indipendenza e' sempre piu' alta, - conclude la nota - e' ancora pressante e il supporto del nostro Paese rimane fondamentale".
ESTERI
martedì 24 novembre 2009, 17:42
Sudan, la donna condannata per aver indossato i pantaloni fugge a Parigi
di Manila Alfano
Strumenti utili
La giornalista sudanese Lubna Hussein, nota alle cronache per essere stata arrestata dopo aver indossato un paio di pantaloni a Khartoum, è riuscita ad aggirare il divieto di espatrio imposto dalle autorità del suo paese fuggendo a Parigi. La donna dopo essere stata fermata dalla polizia nel mese di luglio è stata poi condannata a un mese di carcere in modo da evitare la pena delle 40 frustate, comminata invece ad altre sue colleghe che con lei erano state fermate per lo stesso motivo. La pena prevedeva anche il divieto di espatrio dal Sudan, eppure è riuscita lo stesso ad arrivare in Francia dove pubblicherà il suo prossimo libro dal titolo: «40 frustate per i pantaloni» che, come si prevede, scatenerà non poche polemiche in patria. Il libro, per ora scritto in francese, sarà presto tradotto in arabo, inglese e swahili e contiene numerosi particolari inediti dell'arresto suo e di altre 12 donne che con lei erano solite indossare i pantaloni, abbigliamento considerato non consono a una donna nel paese arabo. «Migliaia di donne sono andate in prigione in Sudan per questo motivo - spiega - e non avevano nessuna possibilità di difesa».
Tuesday, 24 November 2009
24. Novembre.1899
La sconfitta del Khalifa Abballai e la fine del Mahadya
Data storica 24.Novembre 1899
Sudan sotto il dominio Anglo-Egiziano dopo 13 anni d’indipendenza
Umm Diwaykarat, 24 November1899 Khalifa Abballai a sinistra, Amir Ahmad Fadl quando hanno capito che non possono vincere la battaglia contro l’Inglese e questo giorno e la fine del Mahadya hanno inginocchiato su loro pezzi di “Farwa” “fatti da pelli di pecora per pregare” aspettando senza paura la loro morte. “ Cameron collection Photographer “ sconosciuto.
Historical date 24 November 1899
Umm Diwaykarat 24 November 1899. The bodies of the Khalifa « Abdallahi left and the Amir Ahmed Fadil » displayed after the battle. When it had become clear that the day was lost, the Khalifa and his chief lieutants had knelt on their sheep skins and fearlessly met their deaths.
That was the end of Mahadya state in Sudan and the occupation of the condominium Anglo-Egyptian rule ended by self-determination by Anglo –Egyptian and Sudanese nationals 1954 led to INDEPENDENCE 1956.
Era dovere recordare questo giorno............................Azim
Monday, 23 November 2009
Fine del storia:
Ottavo,
Ignoranza e analfabetismo del popolazione del Darfur ha aiutato altri a controllare loro senza problema, genti che molto semplici e umili.
Nonno,
Autentico e certifico studi della storia del Darfur, geografia, tipografia, complessa del area del Darfur, manca una ricerca accurata del Tribù che abitano li origine loro credenza. Quindi questi studi che mancano fanno capire che viene li a risolvere i problemi e mettere tutti questi tribù insieme non ha nessun conoscenza del fatti di questi tribù o regione del Darfur.
Decimo,
A completare la disgrazia del Darfur stato il mondo Islamico. La situazione sta peggiorando in Darfur e in Sudan da10 anni ma il Sudan stato lasciato solo da parte del mondo Islamico.
Conclusione
Questi dieci fattori ed altri si non sono stati menzionati giocano una parte vitale per la crisi del Darfur. La Corte Internazionali della giustizia con la cattura e la condanna del Imputato Omer Al Bashir non risolve la problema della zona e solo un sollievo morale per chi ha sofferto perdita di terreno o un caro parente ma altri problemi fondamentale rimangano. Problemi di pascolare bestiami di agricoltura, e convivenza civile e morale tra tutti i tribù nella zona o la provincia del Darfur.
Tra le popolazione di origini Africani che vivano in Darfur anche ci sono delle divergenza da risolvere e fondamentale questo prima di sedere per risolvere problemi tra nativi di origini Araba che vivano in Darfur e quelli di origini Africana.
Stanziare soldi per la costruzioni di scuole, ospedale, pozzi d’acqua, e centri per consulenza agraria e veterinaria per allevamento bestiami.
Movimento di Abdelwahid Mohamed Nur, ha messo condizione chiari per ritornare al tavola della conferenza Internazionale su Darfur:-
Primo:- Disarmare i Janjaweed.
Secondo:- Liberare i terreni e case di quelli che ora occupano prima del
Sfollati.
Terzo:- Provvedere la sicurezza per i Darfuriani.
Questa volta non e tavola rotonda intorno un bicchiere di caffè o tè, la crisi del guerra del Tchad che ha generato una guerra al confine del Sudan da parte del Darfur, ha scaricato tanti armi e armi sofisticatissimi che ora nella mani di alcuni tribù ma anche nella mani di alcuni banditi. La guerra nel Congo generato anche essa una valanga di armi nel sud Sudan e perfino nel vicino Kordufan ma il grosso della partita d’armi senza autorizzazione finito in Darfur.
Ora che ha la sua anima con coscienza sporca pratica la rapina a mano armata sequestra volontari di Organizzazione Umanitari. Banditismo e tribù che difende sua bestiame con la forza d’armi. Alcuni due 10 anni fa il Sudan ha bandito l’arma bianca come coltelli e spada spranga e cosi via orarono stati sostituiti del ‘ arma da fuoco.
In Kordufan nessuna problema anche si una parte della partita d’armi da fuoco sono venduti li ma perché in Darfur.
Il governo del Sudan ha ignorato tutti i problemi del Darfur, dal indipendenza fino ad oggi niente autostrada che percorrano tra Khartoum e al Fashir il capo luogo del Darfur, servizi di sanità e scuola. Darfur soffre di sete nel periodo della siccità ma niente piani di pozzi d’acqua e quelli che ci sono stati realizzati da altri paese per bonificare la zona.
Tribù che orarono armati di fucile e mitragliette non si disarmano facilmente, anche si questo e possibile dove e la forza di polizia e o esercito che possono girare un territorio grande come la Francia. Troppi rancori e vendetta da sfollati o altri che sono stati rubati loro bestiami i morti da una parte e l’altro, risarcimenti da capo giro tra villaggi distrutti e patrimonio perduto.
Il fuoco sotto la cenere ancora nessuno sia Fur e Zagahwa, Dagio, ed altri tribù Africani del Darfur hanno tra loro pure piccoli rancore per questo non hanno un fronte unica per sedersi con il governo di Khartoum una voltarono presentati i dodici fazione combattenti.
Politicamente sia Partito del Congresso, quello del Umaa o del Fratelli Musulmani che fa parte il Turabi hanno sempre giocato con interessi della loro benefici politici ma non per l’interessi della popolazione della zona.
Ottavo,
Ignoranza e analfabetismo del popolazione del Darfur ha aiutato altri a controllare loro senza problema, genti che molto semplici e umili.
Nonno,
Autentico e certifico studi della storia del Darfur, geografia, tipografia, complessa del area del Darfur, manca una ricerca accurata del Tribù che abitano li origine loro credenza. Quindi questi studi che mancano fanno capire che viene li a risolvere i problemi e mettere tutti questi tribù insieme non ha nessun conoscenza del fatti di questi tribù o regione del Darfur.
Decimo,
A completare la disgrazia del Darfur stato il mondo Islamico. La situazione sta peggiorando in Darfur e in Sudan da10 anni ma il Sudan stato lasciato solo da parte del mondo Islamico.
Conclusione
Questi dieci fattori ed altri si non sono stati menzionati giocano una parte vitale per la crisi del Darfur. La Corte Internazionali della giustizia con la cattura e la condanna del Imputato Omer Al Bashir non risolve la problema della zona e solo un sollievo morale per chi ha sofferto perdita di terreno o un caro parente ma altri problemi fondamentale rimangano. Problemi di pascolare bestiami di agricoltura, e convivenza civile e morale tra tutti i tribù nella zona o la provincia del Darfur.
Tra le popolazione di origini Africani che vivano in Darfur anche ci sono delle divergenza da risolvere e fondamentale questo prima di sedere per risolvere problemi tra nativi di origini Araba che vivano in Darfur e quelli di origini Africana.
Stanziare soldi per la costruzioni di scuole, ospedale, pozzi d’acqua, e centri per consulenza agraria e veterinaria per allevamento bestiami.
Movimento di Abdelwahid Mohamed Nur, ha messo condizione chiari per ritornare al tavola della conferenza Internazionale su Darfur:-
Primo:- Disarmare i Janjaweed.
Secondo:- Liberare i terreni e case di quelli che ora occupano prima del
Sfollati.
Terzo:- Provvedere la sicurezza per i Darfuriani.
Questa volta non e tavola rotonda intorno un bicchiere di caffè o tè, la crisi del guerra del Tchad che ha generato una guerra al confine del Sudan da parte del Darfur, ha scaricato tanti armi e armi sofisticatissimi che ora nella mani di alcuni tribù ma anche nella mani di alcuni banditi. La guerra nel Congo generato anche essa una valanga di armi nel sud Sudan e perfino nel vicino Kordufan ma il grosso della partita d’armi senza autorizzazione finito in Darfur.
Ora che ha la sua anima con coscienza sporca pratica la rapina a mano armata sequestra volontari di Organizzazione Umanitari. Banditismo e tribù che difende sua bestiame con la forza d’armi. Alcuni due 10 anni fa il Sudan ha bandito l’arma bianca come coltelli e spada spranga e cosi via orarono stati sostituiti del ‘ arma da fuoco.
In Kordufan nessuna problema anche si una parte della partita d’armi da fuoco sono venduti li ma perché in Darfur.
Il governo del Sudan ha ignorato tutti i problemi del Darfur, dal indipendenza fino ad oggi niente autostrada che percorrano tra Khartoum e al Fashir il capo luogo del Darfur, servizi di sanità e scuola. Darfur soffre di sete nel periodo della siccità ma niente piani di pozzi d’acqua e quelli che ci sono stati realizzati da altri paese per bonificare la zona.
Tribù che orarono armati di fucile e mitragliette non si disarmano facilmente, anche si questo e possibile dove e la forza di polizia e o esercito che possono girare un territorio grande come la Francia. Troppi rancori e vendetta da sfollati o altri che sono stati rubati loro bestiami i morti da una parte e l’altro, risarcimenti da capo giro tra villaggi distrutti e patrimonio perduto.
Il fuoco sotto la cenere ancora nessuno sia Fur e Zagahwa, Dagio, ed altri tribù Africani del Darfur hanno tra loro pure piccoli rancore per questo non hanno un fronte unica per sedersi con il governo di Khartoum una voltarono presentati i dodici fazione combattenti.
Politicamente sia Partito del Congresso, quello del Umaa o del Fratelli Musulmani che fa parte il Turabi hanno sempre giocato con interessi della loro benefici politici ma non per l’interessi della popolazione della zona.
Friday, 20 November 2009
News from Sudan.
وجهت الخرطوم أمس انتقادات لاذعة للسياسة الأمريكية تجاه السودان، وأشارت إلى العقوبات الأحادية وضرب مصنع للأدوية قبل 11 عاماً، والحصار الاقتصادي الذي يطال كل شيء، وذلك بالتزامن مع زيارة المبعوث الأمريكي للسلام في السودان اسكوت غرايشن، فيما أعلنت وزارة الخارجية الفرنسية عن محادثات سياسية يجريها الزعيم الجنوبي السوداني سلفا كير في باريس خصوصا في الاليزيه ومع وزير البيئة الفرنسي جان لوي بورلو.وقال الدكتور مصطفى عثمان إسماعيل، مستشار الرئيس السوداني، أمام الجلسة الافتتاحية لمؤتمر قضايا التعليم في دنقلا، إن العقوبات الأمريكية لن تزيدنا إلا صلابة وثباتا، والحصار سيدفعنا إلى العمل والإنتاج. واضاف “لسنا طامعين في الجزرة الأمريكية ولسنا خائفين أو مشفقين من العصا التي ترفعها علينا”. وتابع قائلا: “هؤلاء لا يفهمون أن الشعب السوداني لم يعد مكترثاً لعقوباتهم ولا إلى منحهم”، مشيراً إلى أن التحول الذي يجري في البلاد في مجالات الزراعة والصناعة والصحة والتعليم وغير ذلك هو من صنع أهل السودان. ووصف إسماعيل الانتخابات المقبلة بالمعركة الفاصلة مؤكداً إجراءها في أجواء حرة ونزيهة، وكرر حديث الرئيس السوداني في بورتسودان وقال: “نحن لا نتقرب إلى الله بالتزوير وإنما بالعمل الطيب لأن الله طيب لا يقبل إلا الطيب”. ودعا مواطني الولاية الشمالية إلى الإقبال على مراكز التسجيل وقال: “الحج عرفة والانتخابات تسجيل”.من جهة أخرى، أكد أحمد إبراهيم الطاهر رئيس المجلس الوطني السوداني (البرلمان) ان نهاية دورة المجلس الحالية لا تعني نهاية اجل المجلس وسيكون خلال العطلة في حالة استدعاء وفق ما هو منصوص عليه في الدستور تحسباً لأي مستجدات. وأشار إلى أن المجلس سيبدأ أعماله في السابع من الشهر المقبل ويستمر حتى الثاني والعشرين منه، ويتضمن جدول الأعمال بعد العطلة مجموعة من القوانين على رأسها قانون الأمن الوطني وقانون النقابات وغيرها. في غضون ذلك، قال المتحدث باسم وزارة الخارجية الفرنسية برنار فاليرو ردا على سؤال حول وجود الزعيم الجنوبي في فرنسا، ان “سلفا كير موجود في باريس وسيجري محادثات في رئاسة الجمهورية وكذلك مع وزير الدولة جان لوي بورلو”. وأضاف أن وزير الخارجية الفرنسي “برنار كوشنير يرغب في اللقاء معه ولكن” نظرا إلى وجوده حاليا “في كابول فإننا ندرس مع كير إمكانية عقد اجتماع عمل في وزارة الخارجية”.الخليج
War in Darfur.
Movimento di guerriglia
Alcuni movimenti di guerriglia militari nati nel 2003 ma sono stati domati subito del governo del Khartoum, quella molto importanti e di Ing. Dawoud Yahia Polad, ha posato una domanda si Darfur sarà indipendente o fa parte del Sudan?
Questo movimento stava chiedendo solo sviluppo e servizi sociale sanitari e autostradali, ma con le armi in pugni, questo Khartoum lo ha fatta accelerare di liquidare il movimento.
Rispondiamo alla questione “Darfur una provincia o stato indipendente?”
Ci servi analisi perfetta della storia, politica, religione, anche la situazione attuale in Darfur per arrivare ed un soluzione globale.
Chi guarda la crisi studia e analisi la situazione in Darfur, capirà che si il governo non prende sul serio di risolvere la crisi, il Darfur si stacca del Sudan totalmente e forma un stato libero.
I musulmani sempre hanno preso alla leggera alcuni situazione quella del Andalusia e India, cosi pure la situazione del Darfur e seria con tutti le opzioni compresso quello della separazione totale del Sudan.
Dico questo per alcuni motivi:-
Primo,
Darfur e grande e piena di risorse di petrolio e uranio, analisti del ovest Europa dicono che grande come la Francia cosi dando impressione che potrebbe essere un paese.
Secondo,
Complesso e la locazione geografica Darfur fianca frontiera commerciale, politica, famigliare con Chad e Libia.
Terzo,
Radici etnica del tribù del Darfur e considerato vitale. I popolazione tutti musulmani, 80% di origini Africana e contadini, i resti tribù Arabi immigrati a Darfur nel 1900 secolo tutti pascolano bestiami. Questo fatto di due tribù una prevalentemente gruppi di tribù Africani e l’altri gruppi Arabi questo fatto ha creato divergenza tra le gruppi di etnia diversi.
Disaccordo tra loro ma anche andato a profondo solo i capi tribù risolvevano piccoli e grande litigi parlamentando attorno una tavola sotto fondo di un caffè o alcuni bicchieri di te caldo. Non e una sorpresa che Mhajireen e l’Ansar avevano questi disaccordi. Si questi divergenza non mai stata risolta altri problematica sorgono e diventa una problema di sicurezza nel regione. Il deserto ha una natura molto rigida e crudele metterebbe pastore contro coltivatori di diversi tribù che cercano acqua e terreni per pascolare loro bestiami.
Quartetto,
La storia del Darfur divide concetti e fatti, a parte questa storia chela regione era indipendente del Sudan. In realtà era un Sultanato Musulmana, compreso sua larga complessa tribù di origini Africana. Ultimo Sultano di Darfur era Al-Wareh Ali bin Dinar, chi ha governato del 1898 fino 1916, mandava a Mekka la coperta del Ka’ba per venti anni. Lui che ha aiutato il Khalifa Ottomano durante la prima guerra mondiale con questo fatto eruttato il governo Inglese che occupava Sudan quel tempo cosi 1916 l’Inglese hanno annesso Darfur al Sudan finendo la Sultanato di Ali Dinar uccidendolo. Questo fatto lascia pensare che i residente del Darfur vogliano essere come prima si il governo di Khartoum non svilupparsi la regione.
Quinto,
Israeliani interferiscono per dividere il Darfur per profittare della risorse sotto suolo del Darfur. In fatti Francia sta progettando ma anche per pacificare la zona del grande tribù Fur per questo sta’aiutando la fazione SPLM.
I britannici anche interferiscono nella regione aiutando la fazione JEM anche loro vogliano la separazione del Sudan.
L’Americani come Inglese e Francese hanno interessa nel Darfur, Sudan e anche nel tutta Africa, ma tutto il mondo sta spengendo sua forza internazionale sotto la segretariato UNO perla pace nella regione. Israeliani hanno raccolto 5 milioni di dollari per aiutare i rifugiati Darfuriani.
Non posso dimenticare i tanti organizzazioni umanitari che lavorano in Darfur ma anche atti criminosi che successi da Arche de Zoè che ha trafugato bambini del Darfur per venderli in Francia.
Sesto,
Anni passati e il governo Sudanese considerava Darfur un territorio desertico popolato da tribù Beduini senza risorsa, quindi non ha nessuna importanza. Era una amministrazione severa con ideologia sbagliata lasciando il regione in povertà assoluta, isolato, con assenza di sicurezza, inffrasrectura e rappresentanza nel parlamento.
Con questo risultato i popolo del Darfur non avuto fiducia in Sudan. Quando Omer Al Bashir venuto a capo del governo la relazione tra Darfuriani e Sudanese deteriorata cosi hanno cominciato a disobbedire e fondando movimenti di guerriglia. Quando si tenta la riconciliazione la problema va ignorata ma non risolta. Tutti le cause si calmano ma dopo tornano peggio di prima.
Settimo,
L’esercito Sudanese fondato su 90.000 soldati. Stato indebolito durante le ultimi 20 anni dalla guerra del sud Sudan cosi no po’ ne controllare ne provvedere alla sicurezza dal grande Sudan di 2.490.000 km quadrati, specialmente contro i Janjaweed che sono Arabi.
Loro sono tribù Arabi e vestano con Galabia e turbanti. Loro che sono stati nominati come tagliatori di strada e rubano con mano armata e lo hanno chiamati Janjaweed, collaborano con il governo di Khartoum, si questo e vero allora il governo del Sudan e deboli cosi l’esercito non po’ fare nulla ha bisogno di questi ladri criminale ad aiutare il governo contro i tribù Africani del Fur ed Zagahawa, Tungur, Masaliet etc.
Si il governo non collabora con loro ma non riesci a disarmarli allora e deboli pure perché i janjaweed anche uccidano soldati e polizia del governo di Khartoum, questo significa insicurezza e instabilità nella zona.
Ottavo,
Ignoranza e analfabetismo del popolazione del Darfur ha aiutato altri a controllare loro senza problema, genti che molto semplici e umili.
La prossima settimana finisco questta storia che stata elaborata da me dopo raccolta di notizie e fatti del Sudan........................................azim
Wednesday, 18 November 2009
Incredibile ma vero!!!
Parigi, le donne non possono indossare i pantaloni
+ L'articolo del Telegraph
Nella capitale francese è ancora in vigore una legge superata. In Paesi come il Sudan chi si veste da uomo viene punita severamente
PARIGINella città della moda, dove camminare sugli Champs-Élysées con pantaloni e tacchi a spillo è la normalità per le donne che vogliono essere davvero chic, non tutti sanno che "vestirsi da uomo" è vietato. Sembra assurdo, ma a Parigi è ancora in vigore una legge secondo cui le ragazze non possono indossare abiti maschili. Naturalmente, nella capitale francese, nessuno si cura di questa regola. In altri Paesi del mondo, invece, chi la infrange viene punita. E' il caso del Sudan, dove le donne devono fare i conti con le leggi islamiche. Impossibile dimenticare il caso della cronista sudanese condannata a 40 frustate per aver indossato i pantaloni. Loubna Ahmed al-Hussein, fiera di portare i calzoni al pari di un uomo sfidando le regole del buoncostume islamico, era colpevole del «peccato» di averli esibito in pubblico sotto la tunica sudanese. Nonostante sia riuscita ad evitare la punizione fisica, ha comunque dovuto pagare una multa per il suo comportamento. In Francia la legge è stata introdotta nel 1800 dal capo della polizia parigina ed è sopravvissuta quasi "inosservata" fino ai giorni nostri. Secondo la norma chi voleva vestirsi come un'uomo doveva presentarsi alla stazione di polizia e richiedere personalmenete un'autorizzazione. Negli anni ci sono stati diversi tentativi per abrogare il divieto, ma nessuno è andato a buon fine. Nel 1892, riporta il Telegraph, c'è stata una piccola svolta. Era permesso alle donne indossare i pantaloni "per tutto il tempo che tenevano le redini di un cavallo". Nel 1909, poi, venne aggiunta un'ulteriore clausola che consentiva di mtterli anche quando si andava in bici. Nel 1969 il Consiglio di Parigi si appellò all'uguaglianza, ma non venne ascoltato. L'ultimo sforzo per eliminarla è stato fatto nel 2003 quando un gruppo dell'Ump ha scritto a Sarkozy. Ma la risposta del ministro non è stata quella sperata: «Il disuso è più efficace dell'azione di governo nel cambiare una legge». Anche se in disuso e ormai superata, la legge c'è e, come fa notare il professor Evelyne Pisier, non porta altro che contraddizioni. Le poliziotte parigine, che hanno l'obbligo di indossare i pantaloni, sono le uniche a rispettarla.
Ma si Lubna era vestita come loro lo tagliano la testa ...........Azim
Tuesday, 17 November 2009
Evento di Marta
Antologia delle Posizioni
Ancora Marta dell’ Angelo ieri ha coinvolto tutti in un evento veramente importante immagini di donne che si muovano in diversi modi ma come in un film muto, donne che hanno libertà di vivere il proprio corpo, la comunicazione con la danza per fare capire qualcosa del corpo di una donna e uomo, rappresentare il corpo femminile cosi nudo e crudo, m’interessa specialmente era anche un messaggio del artista che oggi il mondo vivi senza discriminazione vedendo donne anche della Kenya due Massai, una del Uromo di Etiopia, due del Costa d’Avorio, Indio, Giapponesina, …….un messaggio di integrazione ha mandato lo stesso messaggio nella sua grande dipinto LA PRUA, grazie Marta il tua evento artistico e messaggio universale per tutto il mondo, mi inchino per la tua genialità…………………………azim
Scusati la prossima volta avro la foto di Marta....................................azim
Saturday, 14 November 2009
Mio amico assente e reduci del Sudan peace keeping.
Ma bene quello che finice bene ho cercato la foto di Yousif Ishaq non lo ho trovata ma dico niente nel mio archivio ce questi giovanni e va bene ti saluto Yousif ma la prossima volta facciamo una foto insieme e ci vediamo .........................azim
Albenganesi alla ribalta: Lorenzo Guani
Personaggi Mary Caridi novembre 13, 2009 alle 11:47 -
di MARY CARIDI – Spezzino di origine, ma da alcuni anni residente ad Albenga, il tenente colonnello Lorenzo Guani, reduce dalle missioni di pace in Sudan ed in Afghanistan ha assunto il comando del 2° Battaglione dell’ 85° Reggimento Addestramento Volontari (RAV) “Verona”, nella sede di Montorio Veronese. E’ subentrato ad un altro ligure, suo fraterno amico, il genovese Gianfranco Francescon.Il comandante Guani si è sempre distinto per la sua professionalità e, soprattutto, per un grande spirito umanitario, prima in Bosnia, poi in Sudan (dove ha contribuito alla realizzazione di una scuola per la popolazione locale) e, più recentemente, a Kabul, dove ha collaborato col governo afgano nell’organizzazione e nel controllo dei movimenti dei convogli. La foto lo ritrae appunto col collega americano Maggiore Mark Brintnall e col colonnello afgano Nematullah.
Thursday, 12 November 2009
Darfur Al Fashir Abu Zakaria.
Le tribù abitanti di quella zone del Darfur sia Fur, Zaghawa, Masalit, Dago hanno entrato in conflitti con Arabi che vivano nella zone. Non si sa se prima Arabi hanno cominciato a rubare bestiame e fuggano via senza altri danni per altri tribù Africani elencati sopra. Nel fra tempo ovest del Sudan Darfur sia Kordufan due provincia che armi sia leggeri che pesante si trovano grazie al conflitto armato in Chad ed anche l’avventura fallimentare della Libia in Chad tanti soldati quando finita la guerra hanno venduto loro armi o armi che hanno sequestrati del esercito Libico.
Il governo Sudanese di Khartoum ha visto e sapeva di questi piccoli ruberia di tribù Arabi al danno del Fur e altri tribù Africani, ma non ha preso sul serio di risolvere la questione invece era molto occupata di altri problemi dentro il capitale. I ribelli erano due fazione Slm e Jem hanno armi e soldati e solidarietà del cittadini del Darfur, ultimamente anche quella internazionale.
Cosa fatto il governo di Khartoum ha finanziato milizia Araba armata fino al dente e con cavalli e cammelli cosi per domare i ribelli Darfuriani, questa milizia ha nome Jinjaweed voli dire Matto su cavallo.
I Jinjaweed erano qualche 2 mila, attaccano dopo il bombardamento del governo al villaggi del Fur, cosi attaccano i Jinjaweed per finire la missione del governo.
Amnesty Intenational ha dichiarato che i Jinjaweed dopo i loro attacco stuprano le donne e ammassano uomini e distruggano case e campi di agricoltura. Insomma qui un operazione di sterminio razziale come quello del Ruwanda e Bosnia Herzigovena.
La drammatica storia che stata raccontata di alcuni donne Fur che sono stati sequestrati del Jinjaweed per essere schiave di sesso per molte giorni e poi liberati.
Sia la Organizzazione di diritto del Uomo che la Nazione Uniti, e il Congresso Americano e il Ministero del Affari Estero Americano hanno detto che quelli operazione di genocidio e sterminio di razza. Il governo Sudanese ha negato che usato i Jinjaweed anzi non ha alcun legami con questi Jinjaweed e lo ha definiti ladri e criminali.
Dopo un pressione politico e diplomatico, e sanzione contro il Sudan, il governo di Khartoum ha promesso di sequestrare le armi di questi milizia del Jinjaweed.
Qui faccio una domanda dove la forza di polizia e esercito? Che il partito del Congresso ha risparmiati per eventuali colpi di stato che aspettava da parte del seguaci del Turabi ex maestro di Omer Elbashir1,2,3 e Turabi presentava ideologo del Fratelli Musulmani che rimasto in contrasto con l’alla militare del partito del Congresso Nazionale. Era lui il capo del assemblea nazionale destituito del seguaci di Omer Elbashir, ordini di questo ultimo.
Darfur stata sfruttata sia politicamente che economicamente nel 1985-1989 quando fu elezione democratica El Sadik Al Mahadi ha utilizzato i Darfuriani per vincere l’elezione liberi e democratiche per venire il colpo di stato del Fratelli Muslimani a mandarlo “Sadik Al Mahadi” a casa. Questo anche perché il colpo di stato era del allevatore di bestiame contro il contadini Africani del Darfur ma questo non e il fattore determinante,perché anche la maggioranza del tribù Araba votano Sadik Al Mahadi in quando ha ottenuto 34 sedie nel parlamento per il Partito Nazionale, stato lui che ha incitato loro a fare la guerra contro la SPLM di John Grange, e sua tempo al potere stato lui che voluto a costruire la Milizia della difesa Nazionale dopo di lui il governo di Bashir ha usato loro che nel prossimo paragrafo sappiamo come.
Del 1970 Darfur stata sempre lasciata a sua destino fino ad ora nessun strada collega la provincia con Khartoum per questo con armi in mano sia per Milizia di Difesa Nazionale o altro molti ruberia e banda che sequestrano allevatore per rubare la mandria e banditismo per le autostrada che collegano una città ed altra. Nel paese vicini come Chad e Libya entrato Sudan molti armi e chi ha fatto servizio d Difesa Nazionale approfittato a difendere se stesso o sua mandria. In Darfur e sua popoli abitante sempre hanno chiesto servizi sanitarie educazione.
Un altro fattore molto importante, L’ingegnere Dawoud Yahia Polad “Darfuriano del Fur”era un esponente guida nel movimento Islamico da quando era studente al Università di Khartoum ed era il presidente del Fronte Nazionale Islamico e quando il colpo di stato riuscito e il partito Nazionale Islamico preso il potere non ha avuto “ing. Dawoud Yahia Polad” nessun incarico allora ha pensato di discriminazione razziale contro di lui e il popolo del tribù Fur e Zaghawa, quindi hanno presentato dedizione di massa del partito Nazionale Islamico, cosi nel 1990 ing. Dawoud andato e entrato nel SPLM di John Garang.
Nel organizzazione di John Garang che ha spiegato a loro richiedere il loro parte del PIL e del servizi sanitario e sociale e educazione.
A quell’epoca la ribellione sta diventando politico e razziale, ing. Dawoud era al centro di questo ribellione contro il Fronte Islamico e sua Governo che prima lui faceva parte. Cosa fatto il governo ha mandato alcuni sua officiale di sicurezza nazionale con unico scopo catturare ing. Dawoud Yahia Polad e questi ultimi hanno chiesto aiuto al miliziani Jinjaweed che hanno veramente aiutato a catturare ing. Dawoud e stato giudicato colpevole e elemento.
Questa volta era la prima che il Servizio di Sicurezza Nazionale conosci i Jinjaweed, e cosi il governo ha cominciato a sostenere i Jinjaweed anche si l’esercito non era d’accordo.
Come sappiamo nel paese sviluppati o via di sviluppo con governo autoritario e con esercito potente o non ha sempre tenuto l’esercito per dominare rivolta o colpo di stato. Esempio Iraq con sua Guardia presidenziale e Miliziani del partito Baath, in Libya Forza d difesa e guardia del corpo tutti donne per il leader.
Quando l’esercito era contrario l’uso del Jinjaweed aveva ragione ora loro hanno armi molto moderni del esercito della repubblica del Sudan quindi possono anche fare quello che vogliono in Darfur e cosi stato orarono indomabile e incontrollabile sia polizia e esercito insieme non possono fare nulla contro un unità di Jinjaweed. Nello stesso tempo il governo ha disperato aria polita ma non per poco nel 2000 ci sono usciti due fazione ribelli una SLM e l’altra Jem che prima faceva parte del alla di Turabi il grande organizzatore e presidente del partito Islamico.
2003 due fazione ribelli hanno cominciato attaccare congiuntamente stazione di polizia e postazione militare del esercito. Il più grande era nel Aprile 2003 quando hanno attaccato la capitale di Darfur El Fashir. SEGUE la prossima Sabato
Ho aperto i miei occhi in Darfur Al Fashir Abu Zakaria nella zona del Karanik dove abitavo con papa e mamma e un fratello era 1954 mi recordo ora che Darfur sofre anche io sofro perche quando sei bambino e conosci Fania e Issak e Ibrahim ti cocolona no dimenticare mai perche importante........ore sofro io per loro................................................azim
capitalismo !!!!!!
Nell anni 1960 abbiamo creduto che Eure Americani possono salvarci ed aiutarci perchè hanno aperto loro università a noi Africani e poi hanno cominciato a rubare ancora e sostenere regime come quello di Mubuto in congo .........ed altri storie .......... ora MENO MALE CHE Cè LA CINA ....fifty fifty Vii......................dico siete bravi.
Ora America apri anche a Cina ed Europa ormai il CAPITALIZMO STA MORENDO,-.....AZIM
Wednesday, 11 November 2009
Impiciamoli alto!
10-11-09
CIAD: RAPITO OPERATORE FRANCESE DELLA CROCE ROSSA
(ASCA-AFP) - Ginevra, 10 nov - Un operatore francese della Croce Rossa e' stato rapito la scorsa notte da alcuni uomini armati nel Ciad orientale vicino al confine con il Sudan.''L'episodio e' accaduto intorno alle 21, ora locale.Laurent Maurice, un agronomo, si trovava nell'area per valutare l'esito dell'ultimo raccolto'', ha detto il Comitato Internazionale della Croce Rossa in un comunicato.''La Cicr attualmente non ha alcun indizio sui rapitori e su quali potrebbero essere le loro motivazioni.Per risolvere la situazione il piu' rapidamente possibile e' in contatto con le autorita' e con altre fonti'', si legge ancora nella nota.Con questo il numero dei rapimenti perpretati quest'anno ai danni del personale internazionale in Africa sale a sei.red/cam/alf
Dico e chiaro che rapire e terorisare una persona che venuto da lontano per aiutarci e UNA VERGOGNA e non e che un ospite e noi puntiamo un fucile in facia
vergognativi esi siete ladri di strada meritate l'impicagione ....................azim
Tuesday, 10 November 2009
Varietà
To day is my birthday this photo had been shot on the eve of 08.11.2009 .......azim
Rete Dormire fuori: “Rubate ancora coperte a rifugiati”
La denuncia della rete Dormire fuori“Domenica 8 novembre ore 21: tre rifugiati provenienti dal Darfour (Sudan), che stanno dormendo in Pilotta, ci riferiscono di essere andati in Pilotta questa sera e di non aver ritrovato le coperte con le quali si riparano dal freddo. A Parma un ennesimo furto delle coperte a rifugiati, senzatetto certamente non per loro scelta.Privare di coperte chi non ha altro luogo in cui potersi riparare per l’insufficienza delle Istituzioni ad offrire loro un luogo più confortevole e più dignitoso, non solo costituisce un reato, ma si configura come un grave atto di vigliaccheria, un’azione che getta infamia sugli abitanti di Parma, città che si vuole tollerante ed accogliente.Vorremmo che si indagasse per cercare gli autori di tale atto, anche al fine di escludere il sospetto che sia stata un’azione coordinata tra la nettezza urbana e qualche istituzione cittadina.Chiediamo impegno all’accoglienza, come abbiamo espresso nelle nostre proposte pubbliche rivolte al signor Sindaco e al Signor Prefetto, come anche ha espresso il consigliere Abbondi proponendo di utilizzare a questo fine le casette di legno inutilizzate del camping di via Montebello. Ribadiamo con forza la necessità, quantomeno, di aprire subito i dormitori, che permettano un rifugio lontano da azioni inqualificabili”.
Chiedo al autorita Italiana ad aiutare questi ragazzi............................azim
Monday, 9 November 2009
Punto di vista!!!
Cina e Sudan: cooperazione di mutuo vantaggio nel settore del petrolio
2009-11-08 21:36:06 cri
La sera del 7 novembre, ora locale, durante l'incontro con il presidente del Sudan, Omar Hassan Ahmed al-Bashir, il premier cinese Wen Jiabao ha affermato che la concreta cooperazione fra i due paesi nel settore del petrolio è di muto vantaggio.
Ha aggiunto che la Cina ed il Sudan hanno relazioni amichevoli tradizionali e che le due parti devono ampliare ulteriormente la cooperazione, promuovendo lo sviluppo completo e profondo delle relazioni bilaterali.
Bashir ha affermato che il Sudan auspica di rafforzare la cooperazione con la parte cinese nei settori delle risorse energetiche, agricolo e della costruzione delle infrastrutture. Ha anche apprezzato la posizione della Cina sul problema del Darfur e la sua assistenza umanitaria.
BBC Arabic
آخر تحديث: الاثنين, 9 نوفمبر/ تشرين الثاني, 2009, 11:29 GMT
قمة اقتصادية إسلامية في تركيا اليوم
تستضيف تركيا الاثنين قمة اقتصادية إسلامية لمناقشة التجارة وتقييم أثر الأزمة الاقتصادية العالمية.
وقد تراجع الرئيس السوداني عمر البشير عن الحضور في حين يشارك في هذه القمة الرئيسان الايراني محمود أحمدي نجاد والسوري بشار الأسد.
وكان مسؤولون أتراك قالوا في وقت سابق إن الرئيس السوداني عمر البشير، المطلوب للمحكمة الجنائية الدولية بتهمة ارتكاب جرائم ضد الانسانية، لن يحضر قمة الدول الاسلامية في مدينة اسطنبول كما كان مخططاً.
وكانت الحكومة التركية قد رحبت في وقت سابق بحضور الرئيس السوداني، وقالت إنه لن يتم اعتقاله.وكان الاتحاد الأوروبي قد عبر عن معارضته لمشاركة البشير في المؤتمر.
وقالت وكالة الأنباء السودانية الرسمية "سانا"إن البشير قد أجل رحلته إلى إسطنبول لأنه اضطر للعودة إلى الخرطوم للمشاركة في النقاش الدائر حول قانون الإنتخابات، مع شركائه في التحالف "الحركة الشعبية لتحرير السودان".
وقال مراسل لبي بي سي استنادا الى مصادر سودانية ان البشير استمع الى نصيحة نائبه علي عثمان طه الذي حذره من المجازفة خوفا من الطائرات الحربية اليونانية والاسرائيلية التي ربما تكون تترصد طائرته.
وقالت المصادر نقلا عن مسؤولين في القصر الرئاسي السوداني إن اليونان كانت قد تعهدت للاتحاد الأوربي بالقاء القبض على البشير.
وكانت المحكمة الجنائية الدولية قد وجهت اتهامات إلى الرئيس السوداني بارتكاب جرائم حرب، وطالبت الدول الاعضاء في المحكمة بالقاء القبض عليه حال مروره في اراضيها او اجوائها.
ولا تعترف تركيا التي تقدمت بطلب للحصول على عضوية الاتحاد الأوروبي بالمحكمة الجنائية الدولية. وتقول انه ليس لديها خطط لاعتقال البشير الذي كان من المقرر أن يحضر القمة التي تعقد يومي الاحد والاثنين، رغم تعرضها لضغوط من الإتحاد الأوروبي من أجل حذف البشير من قائمة المدعوين.
ونسبت وكالة أنباء الأناضول التركية لرئيس الوزراء رجب طيب أردوغان استبعاده أن يكون البشير مسؤولا عن ارتكاب مجازر في دارفور، حيث قال إنه "لا يقدم مسلم على ارتكاب مجازر".
وقال اردوغان أيضا إنه يشعر براحة أكبر في تعامله مع البشير من تعامله مع رئيس الوزراء الإسرائيلي بنيامين نتنياهو، حسب الوكالة.
وقد تؤدي تعليقات أردوغان إلى زيادة التوتر في علاقة تركيا بإسرائيل، حيث كانت قد ساءت أثناء العملية العسكرية الإسرائيلية في قطاع غزة في شهر ديسمبر/كانون أول-يناير/كانون ثاني الماضي.
وكانت تركيا قد استضافت البشير مرتين العام الماضي وذلك قبل صدور مذكرة الاعتقال بحقه.
وكان البشير قد حضر الأحد مؤتمر القمة الأفريقية-الصينية في منتجع شرم الشيخ في مصر.
http://www.bbc.co.uk/arabic/middleeast/2009/11/091108_as_bashir_turkey_tc2.shtml
© BBC 2009
Il mio punto di vista:-
Questo uscito oggi su Metro giornale gratuito che diffuso in Europa questi sono prestiti agevolati “Un aiuto incondizionato “ giura la Cina (interessata alle ricchezze Africana ) questa parola anche il Europei lo hanno detto quando fu colonizzato l’Africa ma solo hanno rubato materia prima e reso tutti schiavi anzi hanno veduto tanti schiave in America per la coltivazione del cottone.
Ma il peggio che l’Europei oggi accusano la Cina di sostenere con aiuti e investimenti, anche regime ante democratici. Waw e prima loro l’europei occidentali non lo hanno fatto in Congo, l’apartheid che ha sostenuta fino secoli non era certo mio nonno diciamo cosi il cammello non sa che la sua collo e curva
Saturday, 7 November 2009
Notizie del Sudan.
internazionale
Inserito il 07 novembre 2009 alle 02:15:00 da Flash_News. IT - EsteriTurchia. El Bashir sarà ad Istanbul invitato alla riunione dell’OCI malgrado un mandato di cattura internazionale Dopodomani, domenica, il presidente del Sudan, Omar el Bashir, sarà ad Istanbul, Turchia, per partecipare ad una riunione economica dell'Organizzazione della Conferenza Islamica, Oci, in corso da giovedì nella città sul Bosforo. Sarà la sua terza volta in Turchia, dopo i viaggi compiuti il 21 gennaio ed il 18 agosto dell'anno scorso. Una visita che questa volta ha suscitato le proteste dell'Unione Europea, Ue, e di Amnesty International. Sulla testa del leader di Khartoum pende un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra in Darfur. Un mandato che è stato emesso lo scorso mese di marzo su richiesta del procuratore della Cpi, Luis Moreno Ocampo. El Bashir continua però ancora a ‘scorazzare’ indisturbato, in lungo e in largo, nel mondo godendo dell’appoggio e protezione di Paesi amici. Il presidente sudanese. in Turchia non ha alcun motivo di temere che le autorità di Ankara possano arrestarlo. Il Paese è tra quelli che non hanno mai sottoscritto lo Statuto di Roma, firmato il 17 luglio del 1998, che definisce competenze e funzionamento della Corte penale internazionale, Cpi. E non saranno certamente le pressioni che l’Unione europea, Ue, sta producendo sulla Turchia a far cambiare la situazione. Anche se il Paese aspira ad entrare nel gruppo dei 27 continua a non riconoscere l’autorità del Cpi. Pressioni a cui il presidente turco Abdullah Gul ha risposto accusando l'Ue di interferire negli affari interni della Turchia. Il governo di Ankara giustifica il suo comportamento con il fatto che il mandato contro El Bashir non è sostenuto da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, di c ui la Turchia è membro non permanente. Qualora il CdS decidesse di discutere e votare sul caso el Bashir, il voto di Ankara sarebbe cruciale e potrebbe far sospendere il mandato d'arresto della Cpi. L’appoggio ad el Bashir è già stato anche espresso dal segretario generale dell’Oci, il turco Ekmeleddin Ihsanoglu il quale ai primi di marzo, al Cairo, disse che il mandato d'arresto dimostrava che la Corte internazionale usava due pesi e due misure. “Quello stesso tribunale che si era tanto preoccupato dei sanguinosi fatti del Darfur, affermò Ihsanoglu, non aveva però ritenuto di indagare sull'offensiva militare israeliana Piombo Fuso contro il movimento integralista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza”. L'appoggio di Ankara a el Bashir ha suscitato parecchie polemiche in Turchia e anche intellettuali liberali che spesso sostengono il Partito di radici islamiche ‘Giustizia e Sviluppo’, Akp, del premier, Tayyip Erdogan, hanno duramente criticato la scelta tanto che il giornale ‘Taraf’ il 6 marzo scorso arrivò a titolare ''Ankara difende l'assassino'' in un editoriale su el Bashir.Ferdinando Pelliccia
آخر تحديث: السبت, 7 نوفمبر/ تشرين الثاني, 2009, 01:59 GMT
تركيا تدافع عن زيارة الرئيس السوداني عمر البشير
اتهم الرئيس التركي عبد الله غول الاتحاد الاوروبي بالتدخل في شؤون بلاده بعد أن دعا الاتحاد الأوروبي أنقرة إلى إعادة النظر في دعوتها الرئيس السوداني لزيارة تركيا.
وكانت المحكمة الجنائية الدولية قد وجهت اتهامات إلى الرئيس السوداني عمر البشير بارتكاب جرائم حرب.
وقال غول إن البشير تلقى دعوة لحضور قمة لمنظمة المؤتمر الإسلامي، وليس لاجراء محادثات ثنائية مع المسؤولين الأتراك.
ولا تعترف تركيا التي تقدمت بطلب للحصول على عضوية الاتحاد الأوروبي بالمحكمة الجنائية الدولية.
وهي تقول انه ليس لديها خطط لاعتقال الرئيس البشير الذي من المقرر أن يحضر قمة منظمة المؤتمر الإسلامي الاقتصادي في اسطنبول يومي الاحد والاثنين.
وتصر تركيا على انها لا تتجه بعيدا عن علاقاتها التقليدية الوثيقة مع الغرب.
لكن جوناثان هيد مراسل بي بي سي في اسطنبول، يقول ان المؤكد أن تركيا تختار بعض الشركاء المثيرين للجدل.
وتأتي الزيارة التي يقوم بها الرئيس السوداني في أعقاب رئيس زيارة رئيس الوزراء التركي رجب طيب أردوغان الى ايران في أكتوبر/ تشرين الأول حيث اعلن ان البرنامج النووي الايراني سلمي تماما.
وستكون زيارة الرئيس البشير لتركيا الثالثة له خلال 18 شهرا الماضية ، ولكن الاولى التي يقوم بها منذ صدور مذكرة الاعتقال من المحكمة الجنائية الدولية في مارس/ آذار.
وقال مراسلنا إن تحالفا لجماعات حقوق الإنسان التركية تظاهر احتجاجا على الزيارة.
واتهم التحالف الحكومة التركية باتباع سياسة الكيل بمكيالين بعد أن أدانت اسرائيل بسبب عملياتها في غزة، في حين تعلن استقبالها الرئيس السوداني المتهم بالتسبب في مقتل مئات الآلاف من المدنيين في اقليم دارفور.
Friday, 6 November 2009
Ultimi notizie....
Bene per il Sud Sudan ma spero per Darfur.....................azim
Thursday, 5 November 2009
Notizie del Sudan e kHARTOUM!!!!!
دونت شرطة أم درمان جنوب أبو سعد أمس، بلاغاً في مواجهة (4) أشخاص بتهمة قطع يد لص حاول سرقة منزل أحدهم، وأبلغ اللص (أ . ج) الشرطة في وقت متأخر امس انه دخل احد البيوت بغرض السرقة لكن تم القبض عليه وقطع يده. وتم تدوين البلاغ تحت المادة (151) إجراءات والمادة (174) السرقة في مواجهة الشاكي وأرسل للمستشفى للعلاج.الرأي العام
La polizia ha registrato sud Omdurman di Abu Saad ieri, una comunicazione in faccia (4) persone con l'accusa di tagliare il ladro le mani tentato di rubare casa di qualcuno e ha detto al ladro (a. C) La polizia nella serata di Lunedi che egli entrò in una casa, allo scopo di rapina ma è stato arrestato, e gli tagliò la mano. È stato scritto l'autore a norma dell'articolo (151), le procedure e l'articolo (174), il furto di fronte l'autore e inviato in ospedale per il trattamento. L'opinione pubblica
Giustizia fai da te ...... ora tutti hanno armi e guerra stellare in Sudan.
Abdelfadil Almaz revolution of 1924
يقع منزل الزعيم علي عبداللطيف في منطقة وسط الخرطوم جنوب كلية الصحة وهو المنزل الذي شهد ولعب أدواراً تاريخية ووطنية وقطنه علي عبداللطيف وزوجته العازة التي غنى لها خليل فرح
"عازة في هواك" كرمز للوطن، اذ عقدت فيه اجتماعات جمعية اللواء الأبيض التي تنادي بوحدة وادي النيل.
المنزل المشار اليه لم يجد العناية والاهتمام كاحد المواقع الآثارية التي شكلت تاريخ السودان، فهو يعاني الاهمال وتم تقسيمه لجزئين جزء مستعمل (كمطعم بلدي) والجزء الآخر مستخدم كسكن ويعاني الاهمال.
الأهمية التاريخية للمنزل: يوضح المرحوم الاستاذ صلاح عمر الصادق خبير الآثار ان المنزل يمثل بداية عمارة المنازل في القرن الماضي، تم بناؤه من الطوب الأحمر والأسمنت على طراز المنازل المصرية في ذلك الزمان، قطنه علي عبداللطيف وزوجته العازة. الأهمية التاريخية للمنزل تكمن في تميزه بأنه جرت فيه أحداث تاريخية مهمة، وكانت تعقد فيه اجتماعات جمعية اللواء الأبيض التي تنادي بوحدة وادي النيل مصر والسودان من ضمن تاريخه وكان يلتقي فيه علي عبداللطيف مع محمد نجيب. إعلان عصيان 1924 من المنزل: وكان هذا البيت ملتقى للطلاب الحربيين في حركة 1924م عندما أعلنوا العصيان وتضامنوا مع قضية الشعب السوداني مع علي عبداللطيف وزملائه وذلك عندما تحركوا في طابور عسكري من أمدرمان مخترقين الكوبرى وتوقفوا أمام بيت علي عبداللطيف وحيوا نضال علي عبداللطيف وخرجت لهم العازة زوجته وقامت بارسال تحية لجموع الطلاب، سار الموكب هاتفاً بسقوط الاستعمار ومنادياً باستقلال الشعب السوداني، وهذا يدل على تنامي الحس الوطني والقومية السودانية. ويواصل استاذ صلاح كان ذلك بعد (26) عاماً من معركة كرري مثبتين بذلك أن جذوة النضال لم تنته عند احفاد شهداء كرري، يواصل ثم سار الموكب الى حامية الخرطوم، حيث سُجن علي عبداللطيف ورفاقه في منطقة بري (المتحف الحربي) حالياً وكان يقبع في احدى الزنزانات وماتزال الزنزانة موجودة حتى الآن (86) عاماً، وقام الموكب بارسال التحية لعلي عبداللطيف وصحبه ثم واصالوا مسيرتهم. دعوة لتحويل المنزل لمزار: ويجاور منزل علي عبداللطيف منزل زين العابدين عبدالتام أحد ثوار 1924م حركة اللواء الأبيض، ويوضح بأن هنالك تفكيراً للاهتمام بالمنزل وتحويله لمبنى تراثي وهي دعوة للمثقفين والاحرار في السودان لزيارة المنزل والمساهمة في الاهتمام به ويمكن ترميمه وتحويله لمزار متحفي يحوي مقتنيات حركة 1924م وجمعية اللواء الأبيض الموزعة بين الأفراد. والجدير ذكره أنه بعد اعتقال السلطات الاستعمارية علي عبداللطيف تم ترحيله لمصر بعد أن اتهمته بالجنون، حيث وضع في مستشفى القصر العيني وتوفي في مصر وقد حضر جنازته عند وفاته اللواء النجومي ابن سائر المهدية عبدالرحمن النجومي الذي نشأ في مصر وتعلم فيها ووصل رتبة لواء في الجيش ودفن في مصر، وعند قيام الثورة المهدية أمر محمد نجيب ثوار حركة الضباط الأحرار بنقل الجثمان الى مقبرة كبار رجال الدولة المصرية، وقررت السلطات المصرية تخصيص مكافأة شهرية للعازة زوجته كانت تستلمها حتى وفاتها، وقد نحى الرئيس جعفر نميري هذا المنحى ومنح عائلة علي عبداللطيف مكافأة شهرية تصرف لهم ومازالت عائلة علي عبداللطيف تقطن جزءاً من المنزل وجزءاً من العائلة تسكن أمدرمان. ويوضح الاستاذ صلاح أن الكتابة والتوثيق لهذه الأسرة التي قدمت للسودان الكثير أبسط شئ نقدمه لهم، فهم من ناضلوا في وقت كان فيه النضال قاسياً.
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La casa del leader Ali Abdul Latif, nel sud del centro dell'area di Khartoum Facoltà di Sanità, che ha visto una casa e ha svolto ruoli di storici e nazionali e di Qatna Ali Abdul Latif e sua moglie, dove ha cantato con AZP Khalil Farah "Aza nella brezza" come simbolo della nazione, in quanto ha le riunioni del dell'Assemblea, Maggiore Generale White auspicato l'unità della Valle del Nilo. Casa di cui non ha trovato la cura e l'attenzione come uno dei siti archeologici che hanno fatto la storia del Sudan, è affetto da trascurare sono stati divisi in due parti parte utilizzata (il mio ristorante) e l'utente dall'altra Keskin e che soffrono di abbandono. Il significato storico della casa: Descrivere Ostad Salah al Omar-Sadiq, un archeologo ha detto la casa rappresenta l'inizio della costruzione di case nel secolo scorso, è stato costruito di mattoni rossi e cemento sul modello delle case egiziane in quel momento, Qatanna Ali Abdul Latif e sua moglie AZP. Il significato storico della casa si trova nel eccellenza che è stato il importanti eventi storici, e le riunioni si sono tenute l'Assemblea generale chiede l'unità del Nilo Bianco Valle d'Egitto e il Sudan dal di dentro la storia e dove ha incontrato Ali Abdul Latif Mohamed Naguib. Dichiarazione del 1924 di disobbedire a casa: questa è stata la sede a casa per gli studenti signori della guerra nel movimento nel 1924, quando hanno annunciato la ribellione e hanno mostrato solidarietà con la causa del popolo sudanese Ali Abdul Latif e colleghi e, quando si trasferì in una colonna militare di Omdurman perforato dal ponte e si fermò davanti alla casa di Ali Abdul Latif e rallegrato Nidal Latif Ali e sua moglie andarono a loro AZP Il inviare un saluto alle masse di studenti, il corteo marciavano telefono chiamando la caduta del colonialismo e l'indipendenza del popolo sudanese, e questo dimostra il crescente senso di patriottismo e nazionalismo Sudan. Continua a Prof. Salah è stato dopo (26) anni di battaglia Ripetere dimostrato che alla lotta non è finita, quando i nipoti Martiri Ripetere, e quindi continuare la processione marciato verso la guarnigione di Khartoum, dove fu imprigionato Ali Abdul Latif ei suoi colleghi nel terreno (museo militare) ed è attualmente in una seduta cellule e la cellula esiste ancora così lontani (86) anni, e la processione per inviare saluti ad Ali Abdullatif e compagni, e poi Asallowa le loro carriere. Invito a trasformare la casa del santuario: In una casa adiacente alla casa di Abdul Latif Ali Zine El Abidine Abdaltam movimento ribelle Sun nel 1924, il generale bianco, e dimostra che vi è un riflesso di attenzione in casa e convertirlo in un edificio d'epoca, un invito agli intellettuali e liberali in Sudan per visitare la casa e contribuire alla interesse e può essere restaurato e trasformato in un museo sacrario contiene una raccolta di Movimento nel 1924 L'Assemblea generale delle bianche distribuite tra gli individui. Vale la pena ricordare che, le autorità coloniali dopo l'arresto di Ali Abdul Latif è stato deportato in Egitto dopo che lo ha accusato di pazzia, è stato messo in Kasr Al-Aini ospedale ed è morto in Egitto, hanno partecipato al suo funerale, quando morì Alnujomi Maggiore Generale Abdul Rahman Ibn altri Mahdia Alnujomi che è cresciuto in Egitto, dove ha imparato e ha raggiunto il grado di generale maggiore dell'esercito e fu sepolto in Egitto, e durante la Rivoluzione Mahdist è Mohamed Naguib ribelli Liberi Ufficiali trasferire il corpo alla tomba del leader egiziano di Stato, e le autorità egiziane hanno deciso di destinare uno stipendio mensile di Aza è stato ricevuto da sua moglie fino alla sua morte, ha avuto la tendenza Presidente Jaafar Nimeiri questo orientato alla famiglia e data per l'eliminazione di uno stipendio mensile di Latif sono ancora da parte di abitazione di famiglia Abdullatif della casa e parte della famiglia vive Omdurman. Mr. Salah spiega che la scrittura e la documentazione per questa famiglia di fatto molto più semplice da Sudan, stiamo dando loro qualcosa, sono di quelli che hanno combattuto in un momento in cui la lotta severa.
Wednesday, 4 November 2009
Volti e colori da non dimenticare il Darfur.
A Palazzo Madama la mostra promossa dall'associazione "Italians for Darfur". La presidente Antonella Napoli: «L'iniziativa per sensibilizzare sull'emergenza umanitaria in Sudan» di Matteo RaimondiPer fronteggiare il silenzio che ruota attorno a troppe situazioni di crisi umanitarie nel mondo, alcune voci si levano a protesta. Il ruolo fondamentale della memoria, ma ancor prima quello della conoscenza, viene rivendicato come unico strumento nelle mani di coloro che non vogliono permettere all’indifferenza di occultare ciò che, in alcune regioni, accade. Una voce è quella della onlus “Italians for Darfur”, che ha allestito in questi giorni una mostra itinerante a Palazzo Madama per portare alla luce i fatti che dal 2003 stanno sconvolgendo il Darfur, nel Sudan occidentale.Fino al 10 dicembre, “Darfur, volti e colori per non dimenticare” si propone come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza nella zona e raccogliere fondi per la costruzione di un ospedale pediatrico nel Darfur. L’esposizione è ispirata al libro-reportage di Antonella Napoli, presidente dell’associazione e giornalista, che dal 2006 con la sua associazione si occupa di combattere l’indifferenza dei media italiani verso questa crisi. Patrocinata dalla Commissione per i diritti umani del Senato, la presentazione della mostra (avvenuta il 26 ottobre) è stata l’occasione per presentare una mozione al governo firmata dal senatore Pietro Marcenaro in cui si domanda un intervento italiano a sostegno della missione di peacekeeping in Sudan. (Nella foto una delle immagini in mostra).«Le attività dell’associazione – spiega Antonella Napoli – sono dirette da sempre alla promozione e alla protezione dei diritti umani delle libertà democratiche nel Sudan. Oggi più che mai, in vista delle elezioni del 2010 e del referendum che dovrebbe tenersi nel 2011». «“Volti e colori del Darfur” – prosegue – nasce dopo un viaggio realizzato nel 2007 tra gli sfollati dei campi profughi del Sudan. Ho raccolto le storie di uomini, donne e bambini che vivono un’esistenza ai limiti della sopravvivenza. Ho cercato di documentare tutta la loro disperazione con le immagini. Attraverso gli sguardi impressi nelle foto e le storie raccontate in questo libro ho cercato di toccare nel profondo il più ampio numero di persone possibile e contribuire così a tenere accesa la speranza che, continuando a parlare e denunciare la tragedia che si consuma in questa regione, un giorno si ponga fine a questa immensa crisi umanitaria».Antonella Napoli è rientrata da pochi giorni da una nuova missione in Darfur, nel campo profughi di Zam Zam. «Rispetto al 2007, quando con la Commissione esteri della Camera ho visitato Al Salam camp – ricorda – non ho trovato gli stessi volti scavati, ma uguale malnutrizione. Il degrado umano è dilagante è ascoltare giovani ragazze che raccontano gli stupri e le violenze subite è agghiacciante. Una donna, Myriam, mi ha raccontato di aver camminato per due giorni insieme ai suoi quattro figli per raggiungere il campo, dopo essere fuggiti dal villaggio, bombardato dall’esercito sudanese. Hanno ucciso suo marito davanti ai suoi occhi e quelli dei suoi figli: erano nascosti in un doppiofondo nella sua capanna, che fortunatamente non è stata bruciata. Dagli sguardi delle persone – prosegue – sembra sia svanita ogni speranza nel futuro. La situazione sanitaria rischia il tracollo. Nonostante, dopo l’espulsione di 13 organizzazioni internazionali che garantivano la distribuzione di cibo e assistenza umanitaria, il Programma alimentare mondiale abbia retto».Il 27 agosto il conflitto è stato dichiarato concluso. «Ma se la guerra fosse davvero finita – si domanda il presidente – perché allora negli ultimi dieci mesi la popolazione di Zam Zam camp sarebbe raddoppiata passando dai circa 60mila del 2008 ai 100mila attuali? Gli attacchi continuano. L’ultimo a Korma alcuni giorni fa. Con centinaia di feriti, quaranta morti e 5mila persone in fuga... se non è guerra questa».L’Osservatorio sulle crisi dimenticate ha scritto nel suo dossier del 2009 che le notizie e i servizi sulla situazione in Darfur sono incrementati dal 2007. Molta della visibilità è stata garantita dallo sforzo delle associazioni nel promuovere iniziative di sensibilizzazione come i “Global Day” del 2007 e il concerto all’Auditorium Parco della Musica nel 2008. Oggi lo spunto è la mostra “Darfur, volti e colori per non dimenticare”, a Palazzo Madama. «Ma non è ancora abbastanza – conclude Napoli –. Lo sforzo deve essere ancora maggiore, nella speranza che i media italiani accendano i riflettori una volta per tutte su questa crisi umanitaria».3 novembre 2009
Cry beloved Darfur for those who had been killed for nothing only because they are Darfurians, those women who had the obligation to seak wood for fire had been obliged to have sexual intercourse, we will vendicate all that sooner or later......Azim
Tuesday, 3 November 2009
Guerra tribali
BBC Arabic
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آخر تحديث: الثلاثاء, 3 نوفمبر/ تشرين الثاني, 2009, 00:17 GMT
8 قتلى في مواجهات مسلحة جنوب السودان
قتل ثمانية اشخاص على الاقل اثر اشتباكات عرقية فى جنوب السودان. ويقول مسؤولون انه من المرجح ان يرتفع عدد القتلى حال ورود مزيد من التفاصيل حول القتال الذى دار بين الجماعتين المتناحرتين فى بلدة ناجدايار.
وتعتبر اعمال العنف هذه الاحدث فى سلسلة من الهجمات وقعت فى الجنوب بسبب النزاعات حول الموارد الطبيعية او المواشى المسروقة.
وتقول الامم المتحدة ان معدل الوفيات اثر اعمال العنف فى جنوب السودان يفوق الان تلك التى تقع فى منطقة دارفور.
وتشير تقديرات الامم المتحدة الى ان الفى شخص قتلوا وتم تشريد عشرات الالاف فى الجنوب هذا العام فحسب.
يذكر أن ولاية الوحدة، التي توجد بها اغلب حقول النفط في جنوب السودان، شهدت اشتباكات عام 2008 بين قوات شمالية وجنوبية.
وبينما يتهم بعض الجنوبيين الحكومة السودانية بتسليح جماعات جنوبية قبل الانتخابات المقررة في البلاد في أبريل/ نيسان المقبل، يلوم آخرون حكومة الجنوب لفشلها في فرض الأمن.
http://www.bbc.co.uk/arabic/middleeast/2009/11/091103_wb_sudan_fighting_tc2.shtml
© BBC 2009
BBC Arabic Ultimo aggiornamento: Martedì 3 novembre تشرين الثاني, 2009, 00:17 GMT 8 morti in scontri armati Sudan meridionale Ucciso almeno otto persone in seguito a scontri etnici nel Sudan meridionale. I funzionari dicono che è probabile che il bilancio delle vittime a salire se la ricezione di ulteriori dettagli circa i combattimenti tra le fazioni rivali nella città di Najaddaiar. La violenza è l'ultimo di una serie di attacchi e attentati nel sud a causa di dispute sulle risorse naturali o il bestiame rubato. Le Nazioni Unite afferma che il tasso di mortalità, dopo anni di violenze nel Sudan meridionale, supera ormai quelli della regione del Darfur. Le Nazioni Unite stimano che due mila persone sono state uccise e decine di migliaia di sfollati nel sud solo quest'anno. Il mandato dell 'unità, dove si trovano la maggior parte dei giacimenti petroliferi nel sud del Sudan, è stata segnata da scontri nel 2008 tra le truppe nord e sud. E mentre alcuni meridionali accusato il governo del Sudan di armare i gruppi del Sud in vista delle elezioni nel paese nel mese di aprile prossimo, accusando il governo di altri meridionali per non imporre la sicurezza. http://www.bbc.co.uk/arabic/middleeast/2009/11/091103_wb_sudan_fighting_tc2.shtml © BBC 2009