Darfur/ Ribelli pronti a colloqui con Khartoum, su richiesta Usa
di Apcom
Si prevede nuovo negoziato a Doha dopo l'intesa di febbraio
Roma, 5 mag. (Apcom) - I ribelli del Darfur del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem) hanno annunciato la loro disponibilità a riprendere i colloqui di pace con il governo di Khartoum in Qatar, per dare seguito alla 'dichiarazione di intenti' firmata a Doha lo scorso febbraio ed arrivare a un accordo che ponga fine alla guerra civile in corso da sei anni nella regione. Un portavoce del Jem, Ahmed Hussein, ha riferito al quotidiano Sudan Tribune che il leader dei ribelli, Khalil Ibrahim, ha accettato di proseguire il negoziato su richiesta dell'inviato speciale Usa per il Sudan, Scott Gration, in visita in Sudan il mese scorso. "Si tratta di un gesto di buona volontà da parte nostra, per dimostrare la serietà delle nostre intenzioni di arrivare alla pace, dietro richiesta dell'inviato Usa - ha detto il portavoce - parteciperemo a un processo per monitorare l'applicazione di accordi già siglati". Il Jem ha fatto sapere che non intende ri-negoziare questioni già concordare nei precedenti colloqui. I ribelli avevano deciso di non prendere parte a nuovi colloqui di pace a Doha, accusando Khartoum di aver violato gli accordi già raggiunti con l'espulsione di 13 organizzazioni umanitarie internazionale dal Darfur. Le autorità sudanesi hanno accusato le ong di aver collaborato con la Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), che il 4 marzo scorso ha spiccato un mandato di arresto contro il Presidente sudanese Omer Hassan al Bashir per crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella regione. Il portavoce del Jem ha rilanciato oggi a Khartoum la richiesta di autorizzare il rientro delle ong nel Paese, denunciando una situazione "disastrosa" sul terreno. Hussein ha quindi ammesso di non essere "ottimista" sull'esito del negoziato, perchè il Jem "nutre dubbi sulla serietà di Khartoum a rispettare gli impegni già accettati".
Darfur. Per Onu scongiurata crisi umanitaria malgrado espulsione Ong
5 Maggio 2009
Malgrado l'espulsione delle Ong da parte del presidente sudanese Omar el Bashir, "abbiamo scongiurato una crisi umanitaria": lo dice Amira Haq, la coordinatrice delle attività umanitarie dell'Onu in Sudan al termine del suo incontro con Margherita Boniver, inviato speciale del ministro degli Esteri per le emergenze umanitarie.
Secondo la funzionaria delle Nazioni Unite, nel Paese è ancora possibile mantenere un livello minimo di assistenza alla popolazione. "Riusciamo a mantenere i servizi più essenziali, come la distribuzione di razioni di cibo e acqua potabile. Lavoriamo con le Ong locali e quelle straniere rimaste, tra cui quelle italiane, e con il governo sudanese. La gente - rileva - non riceve gli stessi servizi di prima, ma almeno non si muore di fame".
Haq conferma che il Pam dell'Onu riesce a garantire cibo per altri due mesi; "nel frattempo - puntualizza - si sta lavorando per potenziare la disponibilità". In ogni caso, "rimane la preoccupazione delle Ong straniere. Comunque continuiamo a lavorare".
اشتباكات بين الجيش التشادي والمتمردين قرب حدود السودان
أفادت الأنباء بوقوع معركة "صغيرة" بين القوات التشادية والمتمردين في جنوب شرق تشاد قرب الحدود مع السودان وافريقيا الوسطى، وذلك حسبما ذكرت مصادر المتمردين.
وكان مسؤول في حركة التمرد التشادية "اتحاد قوى المقاومة" قد أعلن في وقت سابق أنهم دخلوا شرق البلاد.
وأضاف المصدر في اتصال مع وكالة الانباء الفرنسية أن قوات المتمردين متواجدة على الخط الفاصل بين بلدة قوز بيضة الاستراتيجية ومدينة ابيشي.
ويعتبر هذا أول تأكيد من المتمردين التشاديين لما ذكرته الحكومة انهم دخلوا شرق البلاد، لكن المصادر الحكومية قالت إنهم قدموا من السودان واتهمت الخرطوم بدعمهم.
وأضاف المتحدث باسم الحكومة محمد حسين أن المتمردين مزودون بمئات الآليات ولم يقع بينهم وبين الجيش التشادي أي اشتباك حتى الآن.
في هذه الاثناء أعربت فرنسا عن قلقها على سلامة المدنيين شرق تشاد بعد ورود هذه الانباء.
وقال المتحدث باسم الخارجية الفرنسية اريك شفاليه إن بلاده، التي تشارك بحوالي 800 جندي في القوة الدولية المنتشرة في تشاد وافريقيا الوسطى، "ستمتثل للاوامر الصادرة عن قائد القوة الجنرال السنغالي الحاج محمدو كانجي".
وردا على سؤال حول احتمال اللجوء الى العسكريين الفرنسيين للتدخل في الصراع في تشاد، اكتفى شفاليه بالقول انهم في تشاد للقيام بمهمة "مساعدة لوجستية او صحية" للجيش التشادي.
وأضافت المصادر التشادية أن قوات المتمردين على بعد 100 كلم فقط من مدينة قوز بيضة الاستراتيجية.
وقال المتحدث باسم الحكومة التشادية محمد حسين "نحن نتابع تحركاتهم منذ (أن غادروا) السودان".
واتهمت الحكومة التشادية الثلاثاء السودان بشن هجوم عسكري على أراضيها بعد يومين من توقيع اتفاق جديد بين الطرفين في الدوحة بهدف تحقيق المصالحة بين البلدين الجارين.
عدوان مخطط
وقال بيان عن وزير الاعلام التشادي "بينما لم يجف بعد المداد الذي وقع به اتفاق الدوحة حرك نظام الخرطوم عدة قوافل عسكرية ضد بلادنا".
واتهم حسين الخرطوم بـ"العدون المخطط" إلا أنه لم يذكر ما اذا كانت القوات السودانية قد دخلت الأراضي التشادية أو توقفت عند الحدود.
ما يجري حاليا في تشاد يتعلق بالجيش التشادي والمتمردين التشاديين. وليس للسودان اي علاقة بذلك المتحدث باسم القوات المسلحة السودانية
وفي المقابل، قال المتحدث باسم القوات المسلحة السودانية لوكالة فرانس برس ان السودان "ليس له اي صلة" بالهجوم العسكري على تشاد.
واوضح المتحدث عثمان الاغبش "ما يجري حاليا في تشاد يتعلق بالجيش التشادي والمتمردين التشاديين. وليس للسودان اي علاقة بذلك".
ويتهم السودان بانه الداعم الرئيسي لحركات المعارضة المناهضة للرئيس التشادي ادريس ديبي، فيما تتهم الخرطوم نجامينا في المقابل بدعم متمردي دارفور غرب السودان.
وكان البلدان وقعا الاحد في الدوحة برعاية قطر وليبيا اتفاقا جديدا بعد عدة تفاهمات هدفت الى وضع حد للخلاف بينهما غير انها لم تنفذ.
ونص الاتفاق الذي وقعه الجانبان على التحضير لقمة تجمع الرئيسين السوداني عمر البشير والتشادي ادريس دبي.
يذكر أن العلاقات بين البلدين بلغت قمة توترها في مايو/ أيار 2008، عندما اتهمت الحكومة السودانية تشاد بدعم متمردي حركة العدل والمساواة الذين شنوا هجوماً غير مسبوق على الخرطوم حينها.
لكن البلدين اعادا العلاقات الدبلوماسية بينهما في نوفمبر/ تشرين الثاني من نفس العام.
موضوع من BBCArabic.com
di Apcom
Si prevede nuovo negoziato a Doha dopo l'intesa di febbraio
Roma, 5 mag. (Apcom) - I ribelli del Darfur del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem) hanno annunciato la loro disponibilità a riprendere i colloqui di pace con il governo di Khartoum in Qatar, per dare seguito alla 'dichiarazione di intenti' firmata a Doha lo scorso febbraio ed arrivare a un accordo che ponga fine alla guerra civile in corso da sei anni nella regione. Un portavoce del Jem, Ahmed Hussein, ha riferito al quotidiano Sudan Tribune che il leader dei ribelli, Khalil Ibrahim, ha accettato di proseguire il negoziato su richiesta dell'inviato speciale Usa per il Sudan, Scott Gration, in visita in Sudan il mese scorso. "Si tratta di un gesto di buona volontà da parte nostra, per dimostrare la serietà delle nostre intenzioni di arrivare alla pace, dietro richiesta dell'inviato Usa - ha detto il portavoce - parteciperemo a un processo per monitorare l'applicazione di accordi già siglati". Il Jem ha fatto sapere che non intende ri-negoziare questioni già concordare nei precedenti colloqui. I ribelli avevano deciso di non prendere parte a nuovi colloqui di pace a Doha, accusando Khartoum di aver violato gli accordi già raggiunti con l'espulsione di 13 organizzazioni umanitarie internazionale dal Darfur. Le autorità sudanesi hanno accusato le ong di aver collaborato con la Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), che il 4 marzo scorso ha spiccato un mandato di arresto contro il Presidente sudanese Omer Hassan al Bashir per crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella regione. Il portavoce del Jem ha rilanciato oggi a Khartoum la richiesta di autorizzare il rientro delle ong nel Paese, denunciando una situazione "disastrosa" sul terreno. Hussein ha quindi ammesso di non essere "ottimista" sull'esito del negoziato, perchè il Jem "nutre dubbi sulla serietà di Khartoum a rispettare gli impegni già accettati".
Darfur. Per Onu scongiurata crisi umanitaria malgrado espulsione Ong
5 Maggio 2009
Malgrado l'espulsione delle Ong da parte del presidente sudanese Omar el Bashir, "abbiamo scongiurato una crisi umanitaria": lo dice Amira Haq, la coordinatrice delle attività umanitarie dell'Onu in Sudan al termine del suo incontro con Margherita Boniver, inviato speciale del ministro degli Esteri per le emergenze umanitarie.
Secondo la funzionaria delle Nazioni Unite, nel Paese è ancora possibile mantenere un livello minimo di assistenza alla popolazione. "Riusciamo a mantenere i servizi più essenziali, come la distribuzione di razioni di cibo e acqua potabile. Lavoriamo con le Ong locali e quelle straniere rimaste, tra cui quelle italiane, e con il governo sudanese. La gente - rileva - non riceve gli stessi servizi di prima, ma almeno non si muore di fame".
Haq conferma che il Pam dell'Onu riesce a garantire cibo per altri due mesi; "nel frattempo - puntualizza - si sta lavorando per potenziare la disponibilità". In ogni caso, "rimane la preoccupazione delle Ong straniere. Comunque continuiamo a lavorare".
اشتباكات بين الجيش التشادي والمتمردين قرب حدود السودان
أفادت الأنباء بوقوع معركة "صغيرة" بين القوات التشادية والمتمردين في جنوب شرق تشاد قرب الحدود مع السودان وافريقيا الوسطى، وذلك حسبما ذكرت مصادر المتمردين.
وكان مسؤول في حركة التمرد التشادية "اتحاد قوى المقاومة" قد أعلن في وقت سابق أنهم دخلوا شرق البلاد.
وأضاف المصدر في اتصال مع وكالة الانباء الفرنسية أن قوات المتمردين متواجدة على الخط الفاصل بين بلدة قوز بيضة الاستراتيجية ومدينة ابيشي.
ويعتبر هذا أول تأكيد من المتمردين التشاديين لما ذكرته الحكومة انهم دخلوا شرق البلاد، لكن المصادر الحكومية قالت إنهم قدموا من السودان واتهمت الخرطوم بدعمهم.
وأضاف المتحدث باسم الحكومة محمد حسين أن المتمردين مزودون بمئات الآليات ولم يقع بينهم وبين الجيش التشادي أي اشتباك حتى الآن.
في هذه الاثناء أعربت فرنسا عن قلقها على سلامة المدنيين شرق تشاد بعد ورود هذه الانباء.
وقال المتحدث باسم الخارجية الفرنسية اريك شفاليه إن بلاده، التي تشارك بحوالي 800 جندي في القوة الدولية المنتشرة في تشاد وافريقيا الوسطى، "ستمتثل للاوامر الصادرة عن قائد القوة الجنرال السنغالي الحاج محمدو كانجي".
وردا على سؤال حول احتمال اللجوء الى العسكريين الفرنسيين للتدخل في الصراع في تشاد، اكتفى شفاليه بالقول انهم في تشاد للقيام بمهمة "مساعدة لوجستية او صحية" للجيش التشادي.
وأضافت المصادر التشادية أن قوات المتمردين على بعد 100 كلم فقط من مدينة قوز بيضة الاستراتيجية.
وقال المتحدث باسم الحكومة التشادية محمد حسين "نحن نتابع تحركاتهم منذ (أن غادروا) السودان".
واتهمت الحكومة التشادية الثلاثاء السودان بشن هجوم عسكري على أراضيها بعد يومين من توقيع اتفاق جديد بين الطرفين في الدوحة بهدف تحقيق المصالحة بين البلدين الجارين.
عدوان مخطط
وقال بيان عن وزير الاعلام التشادي "بينما لم يجف بعد المداد الذي وقع به اتفاق الدوحة حرك نظام الخرطوم عدة قوافل عسكرية ضد بلادنا".
واتهم حسين الخرطوم بـ"العدون المخطط" إلا أنه لم يذكر ما اذا كانت القوات السودانية قد دخلت الأراضي التشادية أو توقفت عند الحدود.
ما يجري حاليا في تشاد يتعلق بالجيش التشادي والمتمردين التشاديين. وليس للسودان اي علاقة بذلك المتحدث باسم القوات المسلحة السودانية
وفي المقابل، قال المتحدث باسم القوات المسلحة السودانية لوكالة فرانس برس ان السودان "ليس له اي صلة" بالهجوم العسكري على تشاد.
واوضح المتحدث عثمان الاغبش "ما يجري حاليا في تشاد يتعلق بالجيش التشادي والمتمردين التشاديين. وليس للسودان اي علاقة بذلك".
ويتهم السودان بانه الداعم الرئيسي لحركات المعارضة المناهضة للرئيس التشادي ادريس ديبي، فيما تتهم الخرطوم نجامينا في المقابل بدعم متمردي دارفور غرب السودان.
وكان البلدان وقعا الاحد في الدوحة برعاية قطر وليبيا اتفاقا جديدا بعد عدة تفاهمات هدفت الى وضع حد للخلاف بينهما غير انها لم تنفذ.
ونص الاتفاق الذي وقعه الجانبان على التحضير لقمة تجمع الرئيسين السوداني عمر البشير والتشادي ادريس دبي.
يذكر أن العلاقات بين البلدين بلغت قمة توترها في مايو/ أيار 2008، عندما اتهمت الحكومة السودانية تشاد بدعم متمردي حركة العدل والمساواة الذين شنوا هجوماً غير مسبوق على الخرطوم حينها.
لكن البلدين اعادا العلاقات الدبلوماسية بينهما في نوفمبر/ تشرين الثاني من نفس العام.
موضوع من BBCArabic.com
No comments:
Post a Comment