Monday Marta presented her Prua a very nice sensitive picture for people inside a boat with multi ethnic persons congratulations MARTA.
Lunedi sera Mrta ha presentato sua evento per Prua Art of the World era un quadro bellissimo auguri Marta.
Sudan and conflicts zones.
Tuesday, 26 May 2009
Wednesday, 20 May 2009
Appello per la pace...
Sudan: appello a gruppi ribelli per la pace
maggio 20, 2009 di Redazione Pubblicato in Africa,
L’Unione Africana (UA), la Lega Araba e l’Organizzazione della Conferenza islamica (Oic) hanno rivolto un appello congiunto ai gruppi ribelli del Darfur perché partecipino al processo di pace con Khartoum.
In una conferenza stampa da El Fasher, Jean Ping, presidente dell’UA, Amr Moussa, segretario del’organizzazione panaraba e Ekmeleddin Ihsanoglou, segretario dell’Oic hanno invitato i ribelli a partecipare al dialogo ed esortato la comunità internazionale a esercitare la pressione necessaria sui gruppi che non hanno preso parte ai negoziati di Doha perché rivedano le loro posizioni.
L’appello è giunto al termine di una visita che i tre rappresentanti hanno fatto in un campo di sfollati nel Nord Darfur e dopo aver incontrato i responsabili della missione congiunta Onu-UA dispiegata nella regione (Unamid).
I tre si sono detti soddisfatti dei “miglioramenti nella situazione della sicurezza in Darfur” e favorevolmente colpiti dagli sforzi del governo di Khartoum per gestire la crisi umanitaria in corso nella regione, teatro di un aspro conflitto dal 2003.
Riguardo le tensioni alla frontiera con il Ciad, oggetto dell’incontro che i responsabili hanno avuto nella capitale con il presidente Omar Hassan al Beshir, Ping, Moussa e Ihsanoglou hanno invitato le due parti “al massimo autocontrollo” per evitare il ripetersi di episodi che alimentino le occasioni di scontri e conflitto “nel rispetto della reciproca sovranità”.
La stampa sudanese, che pubblica i dettagli della visita con ampio risalto, riferisce che i tre responsabili hanno ribadito al presidente il loro sostegno nella vicenda della crisi con la Corte penale internazionale dell’Aja (Cpi) che nel marzo scorso ha spiccato una mandato di cattura contro Beshir, accusato di presunti crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Darfur.
Le tre organizzazioni hanno più volte definito la decisione frutto di “motivazioni politiche” e conseguenza di una giustizia internazionale “caratterizzata da doppi standard nei confronti dei paesi ricchi e poveri”.
maggio 20, 2009 di Redazione Pubblicato in Africa,
L’Unione Africana (UA), la Lega Araba e l’Organizzazione della Conferenza islamica (Oic) hanno rivolto un appello congiunto ai gruppi ribelli del Darfur perché partecipino al processo di pace con Khartoum.
In una conferenza stampa da El Fasher, Jean Ping, presidente dell’UA, Amr Moussa, segretario del’organizzazione panaraba e Ekmeleddin Ihsanoglou, segretario dell’Oic hanno invitato i ribelli a partecipare al dialogo ed esortato la comunità internazionale a esercitare la pressione necessaria sui gruppi che non hanno preso parte ai negoziati di Doha perché rivedano le loro posizioni.
L’appello è giunto al termine di una visita che i tre rappresentanti hanno fatto in un campo di sfollati nel Nord Darfur e dopo aver incontrato i responsabili della missione congiunta Onu-UA dispiegata nella regione (Unamid).
I tre si sono detti soddisfatti dei “miglioramenti nella situazione della sicurezza in Darfur” e favorevolmente colpiti dagli sforzi del governo di Khartoum per gestire la crisi umanitaria in corso nella regione, teatro di un aspro conflitto dal 2003.
Riguardo le tensioni alla frontiera con il Ciad, oggetto dell’incontro che i responsabili hanno avuto nella capitale con il presidente Omar Hassan al Beshir, Ping, Moussa e Ihsanoglou hanno invitato le due parti “al massimo autocontrollo” per evitare il ripetersi di episodi che alimentino le occasioni di scontri e conflitto “nel rispetto della reciproca sovranità”.
La stampa sudanese, che pubblica i dettagli della visita con ampio risalto, riferisce che i tre responsabili hanno ribadito al presidente il loro sostegno nella vicenda della crisi con la Corte penale internazionale dell’Aja (Cpi) che nel marzo scorso ha spiccato una mandato di cattura contro Beshir, accusato di presunti crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Darfur.
Le tre organizzazioni hanno più volte definito la decisione frutto di “motivazioni politiche” e conseguenza di una giustizia internazionale “caratterizzata da doppi standard nei confronti dei paesi ricchi e poveri”.
Monday, 18 May 2009
Si pente! Va proccessato.
SUDAN NEWS 19045
زعيم حركة مسلحة بدارفور يسلم نفسه إلى الجنائية الدولية
سلم بحر إدريس أبو قردة أحد زعماء الحركات المسلحة في إقليم دارفور السوداني نفسه إلى المحكمة الجنائية الدولية بلاهاي، حيث يتهم بالتسبب في مقتل 12 من أعضاء بعثة حفظ السلام الإفريقية شمالي دارفور عام 2007.
وكانت المحكمة قد استدعت هذا القيادي السابق بحركة العدل والمساواة للمثول أمام المحكمة يوم غد الإثنين.
ويعدُ أبو قَردة أول زعيم من حركات دارفور المسلحة يسلم نفسه طوعا حسب المحكمة.
وينفي زعيم الجبهة المتحدة للمقاومة الحالي التهم الموجهة إليه، فقال لوكالة رويترز: " أنا ذاهب، ما من مشكلة. أنا لست متورطا".
وقالت الجنائية الدولية في بيان لها إن أبو قردة سيمثل أمامها خلال جلسة استماع أولية.
وجاء في البيان: "تم إخطار ابي قردة من قبل مسؤولين في المحكمة بأمر الحضور الصادر بحقه للمثول أمام الدائرة التمهيدية الأولى غداً [الإثنين] الساعة الثالثة بعد الظهر. بعد اللقاء بمحاميه، تم ايصال أبو قردة إلى المكان الذي خصصته المحكمة الجنائية الدولية لإقامته في لاهاي."
وفضل قضاة المحكمة الجنائية الدولية إصدار "أمر بالحضور" بدلاً من "أمر إلقاء قبض".
ويتهم أبو قردة -وينتمي إلى قبيلة الزغاوة في السودان- بارتكاب ثلاث جرائم حرب خلال اعتداء ضد بعثة الاتحاد الافريقي في السودان، كانت مرابطة في موقع حسكنيتا العسكري، بمحلية أم كدادة، في شمال دارفور.
وقالت حركة العدل والمساواة إنها ساعدت في تجميع الأدلة ضد أبو قردة.
وقد حَيَّت سيلفانا أربيا، مقررة المحكمة، وصوله بالقول : "إن حضور أبي قردة طواعية قد يفيد في تشجيع مشتبه بهم آخرين ممن لا يزالون فارّين على المثول أمام المحكمة حيث سيتمتعون بكل ضمانات المحاكمة العادلة".
يذكر أن المحكمة أصدرت في شهر مارس/ آذار الماضي مذكرة باعتقال الرئيس السوداني عمر حسن البشير المتهم بالضلوع في جرائم حرب في الإقليم.
وقد تسببت الحرب المستمرة منذ ست سنوات في مقتل عشرات الآلاف وفي نزوح مئات الآلاف.
موضوع من BBCArabic.com
Ho detto a un amico che io non credo solo il governo ha macchiato la mano di sangue ma anche le tre organizzazione di liberazione hanno fatto qualcosa altrimente dove trovano i soldi per finanziarsi, ( in Italia i brigati rossi hanno robato) anche quelli in Africa fanno cosi ma a chi al poveri Davoli.........................................azim
Friday, 15 May 2009
We do not need war.
Sudan/ Aviazione sudanese bombarda città Umm Baru in Nord Darfur
Governo sudanese smentisce operazioni militari nella zona
12 ore fa da APCOM
L'aviazione sudanese ha bombardato la città di Umm Baru, nello stato occidentale del Nord Darfur. Lo afferma - riferisce l'agenzia Misna - una nota della missione congiunta dell'Unione Africana e delle Nazioni Unite nella regione (Unamid), nonostante la secca smentita del governo sudanese che ha negato qualsiasi operazione militare nei pressi di Umm Baru, teatro di recenti scontri tra i ribelli del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem) e un gruppo armato filo-governativo.
Waw la guerra ancora bobardamente, anche si il Mr Gisio stato nominato shutell ambassadore da il Presedidente Obama..............................azim
The war is stile after all the efforts of Grision as president Obama shuttel ambassadore.....................................................azim
Governo sudanese smentisce operazioni militari nella zona
12 ore fa da APCOM
L'aviazione sudanese ha bombardato la città di Umm Baru, nello stato occidentale del Nord Darfur. Lo afferma - riferisce l'agenzia Misna - una nota della missione congiunta dell'Unione Africana e delle Nazioni Unite nella regione (Unamid), nonostante la secca smentita del governo sudanese che ha negato qualsiasi operazione militare nei pressi di Umm Baru, teatro di recenti scontri tra i ribelli del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem) e un gruppo armato filo-governativo.
Waw la guerra ancora bobardamente, anche si il Mr Gisio stato nominato shutell ambassadore da il Presedidente Obama..............................azim
The war is stile after all the efforts of Grision as president Obama shuttel ambassadore.....................................................azim
Friday, 8 May 2009
PACE.... NO MORE WAR PLEASE!!
Sudan news 40098
السودان يدعو منظمات إغاثة جديدة للعمل في دارفور
قالت الحكومة السودانية إنها ستدعو منظمات إغاثة جديدة للعمل في إقليم دارفور والسماح للهيئات المسموح لها بالعمل هناك بتوسيع نشاطها.
ورحب رئيس الشؤون الإنسانية في هيئة الأمم المتحدة، جون هولمز، بالخطوة التي أقدمت عليها الحكومة السودانية.
وكان السودان قد طرد 13 هيئة إغاثة في شهر مارس/آذار الماضي في عقب إصدار المحكمة الجنائية الدولية مذكرة اعتقال في حق الرئيس السوداني عمر حسن البشير.
وتقول الأمم المتحدة إن ما يصل إلى 300 ألف شخص ماتوا جراء النزاع في حين أن 2.7 مليون آخرين نزحوا عن منازلهم.
وكان السودان وافق الشهر الماضي على السماح بنقل بعض المساعدات الإنسانية إلى دارفور بعد طرد منظمات الإغاثة منها.
وقال وزير المساعدات الإنسانية، هارون لوال رون إن الخرطوم ستدعو منظمات غير حكومية جديدة للعمل في دارفور.
وأضاف أن الحكومة ستسمح لوكالات الأمم المتحدة والمنظمات غير الحكومية العاملة في دارفور "بتوسيع عملياتها الحالية".
وتابع قائلا إننا "وافقنا أيضا على تحسين البيئة التي تعمل فيها المنظمات غير الحكومية وذلك من خلال تخفيف القيود المفروضة على السفر والتأشيرة ومن خلال مراجعة الحاجة إلى اتفاقات فنية مع المنظمات غير الحكومية".
وأدلى الوزير السوداني بهذه التصريحات خلال زيارة هولمز والمبعوث الأمريكي، سكوت جرايشن إلى السودان.
وقال هولمز إنه يتوقع أن تلغي الحكومة السودانية قرار طرد المنظمات الإنسانية، مضيفا أن في حال استعادة الثقة بين المنظمات الإنسانية والسلطات السودانية، فإن القدرات الضائعة جراء الطرد يمكن أن تُستدرك.
مفاوضات
ومن جهة أخرى، تجري في العاصمة القطرية، الدوحة، محادثات بين الحكومة الاتحادية وحركة العدل والمساواة المتمردة في إقليم دارفور برعاية دولة قطر التي تتوسط بين الطرفين.
وكان الطرفان قد وقعا اتفاق حسن نوايا وإجراءات بناء الثقة في فبراير/شباط الماضي.
وكانت الحركة اشترطت عودة منظمات الإغاثة الإنسانية للعمل في دارفور لاستئناف المفاوضات مع الحكومة السودانية.
مؤتمر
وعلى صعيد آخر، ليس من الوارد عقد مؤتمر بشأن دارفور في العاصمة الإثيوبية، أديس أبابا كان من المقرر أن يشارك فيه 400 من أهل دارفور وجماعات مؤيدة للحكومة السودانية وأخرى مقربة من المتمردين.
وكان المؤتمر يحظى بدعم الاتحاد الإفريقي والجامعة العربية والأمم المتحدة لكن معارضة الحكومة السودانية لعقد المؤتمر قد تحول دون ذلك.
وقال أحد المغتربين السودانيين المؤيدين لعقد المؤتمر لبي بي سي، يسمى مو إبراهيم، إن الحكومة السودانية تؤجل عقده، مضيفا أن الوفود تعرضت لمضايقات.
وأضاف قائلا إنه ما لم تعط الخرطوم موافقتها على عقد المؤتمر، فإنه قد يُلغى.
وقال محرر الشؤون الإفريقية في بي بي سي إن العديد يأملون أن يفضي المؤتمر إلى إيجاد مخرج لنزاع دارفور.
موضوع من BBCArabic.com
Sudan to allow new relief agencies into Darfur
Published: Friday 08 May 2009 07:22 UTC Last updated: Friday 08 May 2009 07:22 UTC
United Nations humanitarian chief John Holmes has welcomed an announcement by Sudan that it will allow new foreign aid agencies to operate in Darfur and permit existing ones to expand their operations. Mr Holmes, who spoke with government officials, says he believes they will keep their word.However the Sudanese government says it will continue to ban 13 relief organisations kicked out of the country in March. They were expelled after the International Criminal Court in The Hague issued a arrant for the arrest of President Omar al-Bashir.
U.S. calls for "credible" 2010 Sudan election
Thu May 7, 2009 2:33pm EDT
U.S. urges Sudan to hold credible election* Pledges support for 2011 referendum* Sudan allows existing aid, U.N. agencies to expand work* Holmes aims for environment better than before expulsion(Adds Sudan decision on expanding remaining aid agencies' work)By Yara BayoumyKHARTOUM, May 7 (Reuters) - U.S. special envoy Scott Gration called on Sudan on Thursday to carry out credible elections, due next year, and pledged Washington's support for a referendum on southern independence set for 2011.Sudan is due to hold its first democratic presidential and parliamentary elections in two decades next February ahead of the referendum on independence. Both events are at the centre a 2005 peace deal ending a north-south civil war."We want to see elections that are carried out, elections that are credible," Gration, on his second visit to Sudan in as many months, said after meeting prominent northern and southern government officials."It is our decision that we will support the referendum, that we'll support the CPA (2005 peace deal), and we'll push very hard that it's fully implemented," Gration said.Gration's visit is a sign the diplomatic detente between Washington and Khartoum may be thawing, despite the separate conflict in the western region of Darfur which U.S. President Barack Obama has called a genocide. Sudan's government rejects this charge.Gration, named Washington's envoy to Sudan in May, also called for the passage of legislation that are seen as pre-requisites for a free and fair election and referendum.The former rebel Sudan People's Liberation Movement (SPLM), which fought northern Sudan in a two-decade civil war but now runs the southern government, has accused the north of trying to block such laws on media, national security and other issues."We also believe that we have to start right now to pass the laws that are required so that we can get a referendum so that the will of people is demonstrated in a way that's credible and in a way that can be accepted by all sides of the international community," Gration said.EXPAND OPERATIONSNorthern and southern armies have clashed on occasion since the 2005 peace deal, most recently last year in the central oil region town of Abyei, claimed by both north and south.Separately, Sudanese Humanitarian Assistance Minister Haroun Lual Ruun said Sudan would allow U.N. agencies and NGOs still present in the country to expand their operations, a move which aims to narrow the gap left by aid groups expelled in March.U.N. humanitarian chief John Holmes, who is in Khartoum, welcomed the move. He next travels to the south and Darfur."If we can establish the right kind of rebuilding of confidence and trust between the humanitarian community and the government and the authorities, if we have the right kind of operating environment, then we can actually rebuild and replace the capacity that was lost in an effective way," he said.Sudanese President Omar Hassan al-Bashir expelled 13 international NGOs in March after the International Criminal Court issued a warrant for his arrest on charges of masterminding war crimes in Darfur.Sudan has accused the aid groups of helping build the charges against Bashir.Before the expulsions, the U.N. and aid groups were running the world's largest humanitarian operation in Darfur where about 4.7 million people rely on humanitarian aid.U.N. officials say as many as 300,000 people have died and more than 2.7 million driven from their homes in almost six years of ethnic and politically motivated violence in Darfur. Khartoum says 10,000 have died. (Additional reporting by Khalid Abdel Aziz)
» 2009-05-07 15:12
Darfur: ripresi colloqui pace
Combattimenti al confine con il Ciad
(ANSA) - KHARTOUM, 7 MAG - Sono ricominciati a Doha (Qatar) i colloqui di pace tra governo sudanese e ribelli darfuriani del Movimento per Giustizia e Uguaglianza.Ai colloqui partecipa l'inviato speciale degli Stati Uniti per il Sudan, Scott Gration. Intanto, al confine del Sudan con il Ciad ribelli ciadiani (apparentemente appoggiati da Khartoum) combattono contro l'esercito, puntando verso N'Djamena. Ne da' notizia la stampa sudanese. Da Doha si apprende che i colloqui sono cominciati ''in uno spirito positivo''.
السودان يدعو منظمات إغاثة جديدة للعمل في دارفور
قالت الحكومة السودانية إنها ستدعو منظمات إغاثة جديدة للعمل في إقليم دارفور والسماح للهيئات المسموح لها بالعمل هناك بتوسيع نشاطها.
ورحب رئيس الشؤون الإنسانية في هيئة الأمم المتحدة، جون هولمز، بالخطوة التي أقدمت عليها الحكومة السودانية.
وكان السودان قد طرد 13 هيئة إغاثة في شهر مارس/آذار الماضي في عقب إصدار المحكمة الجنائية الدولية مذكرة اعتقال في حق الرئيس السوداني عمر حسن البشير.
وتقول الأمم المتحدة إن ما يصل إلى 300 ألف شخص ماتوا جراء النزاع في حين أن 2.7 مليون آخرين نزحوا عن منازلهم.
وكان السودان وافق الشهر الماضي على السماح بنقل بعض المساعدات الإنسانية إلى دارفور بعد طرد منظمات الإغاثة منها.
وقال وزير المساعدات الإنسانية، هارون لوال رون إن الخرطوم ستدعو منظمات غير حكومية جديدة للعمل في دارفور.
وأضاف أن الحكومة ستسمح لوكالات الأمم المتحدة والمنظمات غير الحكومية العاملة في دارفور "بتوسيع عملياتها الحالية".
وتابع قائلا إننا "وافقنا أيضا على تحسين البيئة التي تعمل فيها المنظمات غير الحكومية وذلك من خلال تخفيف القيود المفروضة على السفر والتأشيرة ومن خلال مراجعة الحاجة إلى اتفاقات فنية مع المنظمات غير الحكومية".
وأدلى الوزير السوداني بهذه التصريحات خلال زيارة هولمز والمبعوث الأمريكي، سكوت جرايشن إلى السودان.
وقال هولمز إنه يتوقع أن تلغي الحكومة السودانية قرار طرد المنظمات الإنسانية، مضيفا أن في حال استعادة الثقة بين المنظمات الإنسانية والسلطات السودانية، فإن القدرات الضائعة جراء الطرد يمكن أن تُستدرك.
مفاوضات
ومن جهة أخرى، تجري في العاصمة القطرية، الدوحة، محادثات بين الحكومة الاتحادية وحركة العدل والمساواة المتمردة في إقليم دارفور برعاية دولة قطر التي تتوسط بين الطرفين.
وكان الطرفان قد وقعا اتفاق حسن نوايا وإجراءات بناء الثقة في فبراير/شباط الماضي.
وكانت الحركة اشترطت عودة منظمات الإغاثة الإنسانية للعمل في دارفور لاستئناف المفاوضات مع الحكومة السودانية.
مؤتمر
وعلى صعيد آخر، ليس من الوارد عقد مؤتمر بشأن دارفور في العاصمة الإثيوبية، أديس أبابا كان من المقرر أن يشارك فيه 400 من أهل دارفور وجماعات مؤيدة للحكومة السودانية وأخرى مقربة من المتمردين.
وكان المؤتمر يحظى بدعم الاتحاد الإفريقي والجامعة العربية والأمم المتحدة لكن معارضة الحكومة السودانية لعقد المؤتمر قد تحول دون ذلك.
وقال أحد المغتربين السودانيين المؤيدين لعقد المؤتمر لبي بي سي، يسمى مو إبراهيم، إن الحكومة السودانية تؤجل عقده، مضيفا أن الوفود تعرضت لمضايقات.
وأضاف قائلا إنه ما لم تعط الخرطوم موافقتها على عقد المؤتمر، فإنه قد يُلغى.
وقال محرر الشؤون الإفريقية في بي بي سي إن العديد يأملون أن يفضي المؤتمر إلى إيجاد مخرج لنزاع دارفور.
موضوع من BBCArabic.com
Sudan to allow new relief agencies into Darfur
Published: Friday 08 May 2009 07:22 UTC Last updated: Friday 08 May 2009 07:22 UTC
United Nations humanitarian chief John Holmes has welcomed an announcement by Sudan that it will allow new foreign aid agencies to operate in Darfur and permit existing ones to expand their operations. Mr Holmes, who spoke with government officials, says he believes they will keep their word.However the Sudanese government says it will continue to ban 13 relief organisations kicked out of the country in March. They were expelled after the International Criminal Court in The Hague issued a arrant for the arrest of President Omar al-Bashir.
U.S. calls for "credible" 2010 Sudan election
Thu May 7, 2009 2:33pm EDT
U.S. urges Sudan to hold credible election* Pledges support for 2011 referendum* Sudan allows existing aid, U.N. agencies to expand work* Holmes aims for environment better than before expulsion(Adds Sudan decision on expanding remaining aid agencies' work)By Yara BayoumyKHARTOUM, May 7 (Reuters) - U.S. special envoy Scott Gration called on Sudan on Thursday to carry out credible elections, due next year, and pledged Washington's support for a referendum on southern independence set for 2011.Sudan is due to hold its first democratic presidential and parliamentary elections in two decades next February ahead of the referendum on independence. Both events are at the centre a 2005 peace deal ending a north-south civil war."We want to see elections that are carried out, elections that are credible," Gration, on his second visit to Sudan in as many months, said after meeting prominent northern and southern government officials."It is our decision that we will support the referendum, that we'll support the CPA (2005 peace deal), and we'll push very hard that it's fully implemented," Gration said.Gration's visit is a sign the diplomatic detente between Washington and Khartoum may be thawing, despite the separate conflict in the western region of Darfur which U.S. President Barack Obama has called a genocide. Sudan's government rejects this charge.Gration, named Washington's envoy to Sudan in May, also called for the passage of legislation that are seen as pre-requisites for a free and fair election and referendum.The former rebel Sudan People's Liberation Movement (SPLM), which fought northern Sudan in a two-decade civil war but now runs the southern government, has accused the north of trying to block such laws on media, national security and other issues."We also believe that we have to start right now to pass the laws that are required so that we can get a referendum so that the will of people is demonstrated in a way that's credible and in a way that can be accepted by all sides of the international community," Gration said.EXPAND OPERATIONSNorthern and southern armies have clashed on occasion since the 2005 peace deal, most recently last year in the central oil region town of Abyei, claimed by both north and south.Separately, Sudanese Humanitarian Assistance Minister Haroun Lual Ruun said Sudan would allow U.N. agencies and NGOs still present in the country to expand their operations, a move which aims to narrow the gap left by aid groups expelled in March.U.N. humanitarian chief John Holmes, who is in Khartoum, welcomed the move. He next travels to the south and Darfur."If we can establish the right kind of rebuilding of confidence and trust between the humanitarian community and the government and the authorities, if we have the right kind of operating environment, then we can actually rebuild and replace the capacity that was lost in an effective way," he said.Sudanese President Omar Hassan al-Bashir expelled 13 international NGOs in March after the International Criminal Court issued a warrant for his arrest on charges of masterminding war crimes in Darfur.Sudan has accused the aid groups of helping build the charges against Bashir.Before the expulsions, the U.N. and aid groups were running the world's largest humanitarian operation in Darfur where about 4.7 million people rely on humanitarian aid.U.N. officials say as many as 300,000 people have died and more than 2.7 million driven from their homes in almost six years of ethnic and politically motivated violence in Darfur. Khartoum says 10,000 have died. (Additional reporting by Khalid Abdel Aziz)
» 2009-05-07 15:12
Darfur: ripresi colloqui pace
Combattimenti al confine con il Ciad
(ANSA) - KHARTOUM, 7 MAG - Sono ricominciati a Doha (Qatar) i colloqui di pace tra governo sudanese e ribelli darfuriani del Movimento per Giustizia e Uguaglianza.Ai colloqui partecipa l'inviato speciale degli Stati Uniti per il Sudan, Scott Gration. Intanto, al confine del Sudan con il Ciad ribelli ciadiani (apparentemente appoggiati da Khartoum) combattono contro l'esercito, puntando verso N'Djamena. Ne da' notizia la stampa sudanese. Da Doha si apprende che i colloqui sono cominciati ''in uno spirito positivo''.
Thursday, 7 May 2009
News of Sudan
Inserito il 06 maggio 2009 alle 15:24:00 da LR_Cultura. IT - EsteriStamani Margherita Boniver, l'inviato speciale per le emergenze umanitarie del ministero degli Esteri italiano, è giunta a Khartoum. Quella nella capitale sudanese è la prima tappa di una visita in Sudan e nel Darfur, la regione occidentale sudanese martoriata da una sanguinosa guerra civile La Boniver si è recata in missione in Sudan per compiere una ricognizione di 3 giorni durante i quali si accerterà dello stato della cooperazione italiana ed internazionale in campo per contrastare una crisi con proporzioni difficili da calcolare ma che hanno la dimensione della tragedia. In Sudan la cooperazione italiana è presente dalla fine degli anni '90, e si è consolidata dal 2005 con la firma dell'accordo di pace tra Nord e Sud Sudan, che ha posto fine a un conflitto durato 20 anni. Nel 2008 per la cooperazione in Sudan l'Italia ha destinato 21milioni di euro, per interventi nei settori dell'educazione, della sanità, dello sviluppo delle attività produttive e per il rafforzamento dei diritti delle donne e dell'infanzia. Le Ong italiane presenti in Sudan sono una trentina, disseminate in tutto il territorio. Secondo l'Onu, la guerra civile a sfondo etnico-religioso in corso in Darfur avrebbe causato finora circa 2,5 milioni di sfollati e rifugiati e circa 300mila vittime, su una popolazione di circa 6milioni di persone, con una situazione di drammatico stallo e di permanente emergenza umanitaria. “Siamo entusiasti del lavoro delle Ong italiane e siamo grati per la loro presenza in Sudan. Queste organizzazioni sono le benvenute, e ci impegniamo affinchè l'atmosfera nel nostro Paese possa essere il più ospitale possibile”, queste sono state la parole usate da Mustafa Osman, consigliere del presidente della Repubblica del Sudan el Bashir incontrando a Khartoum l'inviato speciale del ministro Frattini. Osman ha ringraziato il governo italiano, ed ha chiesto all' inviato della Farnesina un maggiore impegno soprattutto per lo sminamento delle terre dell'Est del Sudan, oltre che per la realizzazione di infrastrutture e di realtà produttive in tutto il Paese. Parole rassicuranti che inducono a pensare che non ci sia nessun rischio che le Ong italiane vengano espulse dal Paese, come è accaduto invece, per organizzazioni di altri Paesi accusate di spionaggio dal governo di Khartoum. Nel frattempo oggi è stato reso noto un rapporto Onu in cui si afferma che nel Paese africano, nonostante la 'cacciata di molte Ong, è ancora possibile mantenere un livello minimo di assistenza alla popolazione. La gente non riceve gli stessi servizi di prima, ma almeno non muore di fame. Per il momento il Pam dell'Onu è in grado di garantire cibo per altri due mesi.Ferdinando Pelliccia
Darfur/ Ribelli e governo a colloquio, presente inviato Usa
di Apcom
Si tratta a Doha di questioni umanitarie e prigionieri
Doha, 6 mag. (Apcom) - Il più attivo dei gruppi di ribelli del Darfur, Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem), ha ripreso oggi a Doha i colloqui con il governo sudanese, precisando di voler discutere solo di questioni umanitarie e della liberazione dei prigionieri. I colloqui si svolgono alla presenza dell'inviato speciale Usa per il Sudan, Scott Gration, e di intermediari dell'Onu e del Qatar. "Abbiamo incontrato l'inviato americano, che ha cercato di includere la tregua nell'ordine del giorno della discussione, ma ha fallito - ha detto alla France presse un leader del Jem, Tahir el-Feki - allora abbiamo deciso di inviare a Doha una delegazione per discutere delle questioni in sospeso, risolverle e dare così il via al processo di pace. Non ci sarà quindi alcuna discussione sulla tregua, quanto piuttosto sulle questioni in sospeso: la situazione umanitaria in Darfur e la liberazione dei prigionieri". A Doha, il rappresentante del Jem, Ahmed Hussein Adem, ha dichiarato alla stampa che "la situazione umanitaria in Darfur è diventata troppo difficile e occorre che tornino le ong". Il 20 marzo scorso, il Jem aveva deciso di non prendere parte a nuovi colloqui di pace a Doha, accusando Khartoum di aver violato accordi già siglati con la sua decisione di espellere 13 organizzazioni umanitarie internazionale dal Darfur. Le autorità sudanesi hanno accusato le ong di aver collaborato con la Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), che il 4 marzo scorso ha spiccato un mandato di arresto contro il Presidente sudanese Omer Hassan al Bashir per crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella regione. I ribelli avevano posto come condizione per la ripresa del negoziato il rientro nel Paese delle ong. Khartoum e il Jem hanno firmato il 17 febbraio scorso a Doha una 'dichiarazione di intenti', un'intesa preliminare a un accordo-quadro per una conferenza di pace sul Darfur. La guerra civile in corso nella regione occidentale del Sudan dal 2003 ha causato finora 300.000 morti e 2,7 milioni di profughi e sfollati. (fonte Afp)
السودان يبدي استعداده لاستقبال منظمات اغاثة جديدة
اعلن السودان أنه "لن يغلق الباب" أمام منظمات الاغاثة الاجنبية الراغبة في العمل في البلاد.
لكن رئيس لجنة المعونة الانسانية الحكومية حسبو محمد عبد الرحمن جدد رفض الخرطوم التراجع عن قرارها السابق بطرد 13 منظمة أجنبية.
وكان السلطات السودانية أصدرت أمراً بطرد تلك المنظمات في مارس/ آذار الماضي رداً على اصدار محكمة الجنايات الدولية مذكرة اعتقال بحق الرئيس عمر البشير على خلفية ارتكاب جرائم حرب وجرائم ضد الانسانية في دارفور.
وأضاف عبد الرحمن لدى استقباله استقباله مسؤول الاغاثة الانسانية في الأمم المتحدة أن أي منظمة غير حكومية تنطبق عليها المعايير محل ترحيب، مشيراً إلى أنه حتى المنظمات الامريكية والبريطانية والفرنسية يمكنها العمل في السودان.
وقال عبد الرحمن إن السودنة لا تعني إغلاق الباب أمام المعونة الخارجية.
وعلى الرغم من تأكيده أن المنظمات السودانية سدت الثغرة التي خلفتها الجهات المطرودة، إلا أن منظمات الاغاثة الاجنبية تشكك في ذلك.
يذكر أن تقديرات الأمم تشير إلى سقوط ما يصل إلى 300 ألف قتيل ونزوح أكثر من 2.7 مليون شخص عن ديارهم جراء الصراع الدائر في اقليم دارفور، بينما تقول الخرطوم إن 10 آلاف فقط قتلوا في الصراع.
موضوع من BBCArabic.com
La prossima scrivo su armamente e scudi Sudanese .......................................azim
Darfur/ Ribelli e governo a colloquio, presente inviato Usa
di Apcom
Si tratta a Doha di questioni umanitarie e prigionieri
Doha, 6 mag. (Apcom) - Il più attivo dei gruppi di ribelli del Darfur, Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem), ha ripreso oggi a Doha i colloqui con il governo sudanese, precisando di voler discutere solo di questioni umanitarie e della liberazione dei prigionieri. I colloqui si svolgono alla presenza dell'inviato speciale Usa per il Sudan, Scott Gration, e di intermediari dell'Onu e del Qatar. "Abbiamo incontrato l'inviato americano, che ha cercato di includere la tregua nell'ordine del giorno della discussione, ma ha fallito - ha detto alla France presse un leader del Jem, Tahir el-Feki - allora abbiamo deciso di inviare a Doha una delegazione per discutere delle questioni in sospeso, risolverle e dare così il via al processo di pace. Non ci sarà quindi alcuna discussione sulla tregua, quanto piuttosto sulle questioni in sospeso: la situazione umanitaria in Darfur e la liberazione dei prigionieri". A Doha, il rappresentante del Jem, Ahmed Hussein Adem, ha dichiarato alla stampa che "la situazione umanitaria in Darfur è diventata troppo difficile e occorre che tornino le ong". Il 20 marzo scorso, il Jem aveva deciso di non prendere parte a nuovi colloqui di pace a Doha, accusando Khartoum di aver violato accordi già siglati con la sua decisione di espellere 13 organizzazioni umanitarie internazionale dal Darfur. Le autorità sudanesi hanno accusato le ong di aver collaborato con la Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), che il 4 marzo scorso ha spiccato un mandato di arresto contro il Presidente sudanese Omer Hassan al Bashir per crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella regione. I ribelli avevano posto come condizione per la ripresa del negoziato il rientro nel Paese delle ong. Khartoum e il Jem hanno firmato il 17 febbraio scorso a Doha una 'dichiarazione di intenti', un'intesa preliminare a un accordo-quadro per una conferenza di pace sul Darfur. La guerra civile in corso nella regione occidentale del Sudan dal 2003 ha causato finora 300.000 morti e 2,7 milioni di profughi e sfollati. (fonte Afp)
السودان يبدي استعداده لاستقبال منظمات اغاثة جديدة
اعلن السودان أنه "لن يغلق الباب" أمام منظمات الاغاثة الاجنبية الراغبة في العمل في البلاد.
لكن رئيس لجنة المعونة الانسانية الحكومية حسبو محمد عبد الرحمن جدد رفض الخرطوم التراجع عن قرارها السابق بطرد 13 منظمة أجنبية.
وكان السلطات السودانية أصدرت أمراً بطرد تلك المنظمات في مارس/ آذار الماضي رداً على اصدار محكمة الجنايات الدولية مذكرة اعتقال بحق الرئيس عمر البشير على خلفية ارتكاب جرائم حرب وجرائم ضد الانسانية في دارفور.
وأضاف عبد الرحمن لدى استقباله استقباله مسؤول الاغاثة الانسانية في الأمم المتحدة أن أي منظمة غير حكومية تنطبق عليها المعايير محل ترحيب، مشيراً إلى أنه حتى المنظمات الامريكية والبريطانية والفرنسية يمكنها العمل في السودان.
وقال عبد الرحمن إن السودنة لا تعني إغلاق الباب أمام المعونة الخارجية.
وعلى الرغم من تأكيده أن المنظمات السودانية سدت الثغرة التي خلفتها الجهات المطرودة، إلا أن منظمات الاغاثة الاجنبية تشكك في ذلك.
يذكر أن تقديرات الأمم تشير إلى سقوط ما يصل إلى 300 ألف قتيل ونزوح أكثر من 2.7 مليون شخص عن ديارهم جراء الصراع الدائر في اقليم دارفور، بينما تقول الخرطوم إن 10 آلاف فقط قتلوا في الصراع.
موضوع من BBCArabic.com
La prossima scrivo su armamente e scudi Sudanese .......................................azim
Wednesday, 6 May 2009
What is Sudan?
News of Sudan
Darfur/ Ribelli pronti a colloqui con Khartoum, su richiesta Usa
di Apcom
Si prevede nuovo negoziato a Doha dopo l'intesa di febbraio
Roma, 5 mag. (Apcom) - I ribelli del Darfur del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem) hanno annunciato la loro disponibilità a riprendere i colloqui di pace con il governo di Khartoum in Qatar, per dare seguito alla 'dichiarazione di intenti' firmata a Doha lo scorso febbraio ed arrivare a un accordo che ponga fine alla guerra civile in corso da sei anni nella regione. Un portavoce del Jem, Ahmed Hussein, ha riferito al quotidiano Sudan Tribune che il leader dei ribelli, Khalil Ibrahim, ha accettato di proseguire il negoziato su richiesta dell'inviato speciale Usa per il Sudan, Scott Gration, in visita in Sudan il mese scorso. "Si tratta di un gesto di buona volontà da parte nostra, per dimostrare la serietà delle nostre intenzioni di arrivare alla pace, dietro richiesta dell'inviato Usa - ha detto il portavoce - parteciperemo a un processo per monitorare l'applicazione di accordi già siglati". Il Jem ha fatto sapere che non intende ri-negoziare questioni già concordare nei precedenti colloqui. I ribelli avevano deciso di non prendere parte a nuovi colloqui di pace a Doha, accusando Khartoum di aver violato gli accordi già raggiunti con l'espulsione di 13 organizzazioni umanitarie internazionale dal Darfur. Le autorità sudanesi hanno accusato le ong di aver collaborato con la Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), che il 4 marzo scorso ha spiccato un mandato di arresto contro il Presidente sudanese Omer Hassan al Bashir per crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella regione. Il portavoce del Jem ha rilanciato oggi a Khartoum la richiesta di autorizzare il rientro delle ong nel Paese, denunciando una situazione "disastrosa" sul terreno. Hussein ha quindi ammesso di non essere "ottimista" sull'esito del negoziato, perchè il Jem "nutre dubbi sulla serietà di Khartoum a rispettare gli impegni già accettati".
Darfur. Per Onu scongiurata crisi umanitaria malgrado espulsione Ong
5 Maggio 2009
Malgrado l'espulsione delle Ong da parte del presidente sudanese Omar el Bashir, "abbiamo scongiurato una crisi umanitaria": lo dice Amira Haq, la coordinatrice delle attività umanitarie dell'Onu in Sudan al termine del suo incontro con Margherita Boniver, inviato speciale del ministro degli Esteri per le emergenze umanitarie.
Secondo la funzionaria delle Nazioni Unite, nel Paese è ancora possibile mantenere un livello minimo di assistenza alla popolazione. "Riusciamo a mantenere i servizi più essenziali, come la distribuzione di razioni di cibo e acqua potabile. Lavoriamo con le Ong locali e quelle straniere rimaste, tra cui quelle italiane, e con il governo sudanese. La gente - rileva - non riceve gli stessi servizi di prima, ma almeno non si muore di fame".
Haq conferma che il Pam dell'Onu riesce a garantire cibo per altri due mesi; "nel frattempo - puntualizza - si sta lavorando per potenziare la disponibilità". In ogni caso, "rimane la preoccupazione delle Ong straniere. Comunque continuiamo a lavorare".
اشتباكات بين الجيش التشادي والمتمردين قرب حدود السودان
أفادت الأنباء بوقوع معركة "صغيرة" بين القوات التشادية والمتمردين في جنوب شرق تشاد قرب الحدود مع السودان وافريقيا الوسطى، وذلك حسبما ذكرت مصادر المتمردين.
وكان مسؤول في حركة التمرد التشادية "اتحاد قوى المقاومة" قد أعلن في وقت سابق أنهم دخلوا شرق البلاد.
وأضاف المصدر في اتصال مع وكالة الانباء الفرنسية أن قوات المتمردين متواجدة على الخط الفاصل بين بلدة قوز بيضة الاستراتيجية ومدينة ابيشي.
ويعتبر هذا أول تأكيد من المتمردين التشاديين لما ذكرته الحكومة انهم دخلوا شرق البلاد، لكن المصادر الحكومية قالت إنهم قدموا من السودان واتهمت الخرطوم بدعمهم.
وأضاف المتحدث باسم الحكومة محمد حسين أن المتمردين مزودون بمئات الآليات ولم يقع بينهم وبين الجيش التشادي أي اشتباك حتى الآن.
في هذه الاثناء أعربت فرنسا عن قلقها على سلامة المدنيين شرق تشاد بعد ورود هذه الانباء.
وقال المتحدث باسم الخارجية الفرنسية اريك شفاليه إن بلاده، التي تشارك بحوالي 800 جندي في القوة الدولية المنتشرة في تشاد وافريقيا الوسطى، "ستمتثل للاوامر الصادرة عن قائد القوة الجنرال السنغالي الحاج محمدو كانجي".
وردا على سؤال حول احتمال اللجوء الى العسكريين الفرنسيين للتدخل في الصراع في تشاد، اكتفى شفاليه بالقول انهم في تشاد للقيام بمهمة "مساعدة لوجستية او صحية" للجيش التشادي.
وأضافت المصادر التشادية أن قوات المتمردين على بعد 100 كلم فقط من مدينة قوز بيضة الاستراتيجية.
وقال المتحدث باسم الحكومة التشادية محمد حسين "نحن نتابع تحركاتهم منذ (أن غادروا) السودان".
واتهمت الحكومة التشادية الثلاثاء السودان بشن هجوم عسكري على أراضيها بعد يومين من توقيع اتفاق جديد بين الطرفين في الدوحة بهدف تحقيق المصالحة بين البلدين الجارين.
عدوان مخطط
وقال بيان عن وزير الاعلام التشادي "بينما لم يجف بعد المداد الذي وقع به اتفاق الدوحة حرك نظام الخرطوم عدة قوافل عسكرية ضد بلادنا".
واتهم حسين الخرطوم بـ"العدون المخطط" إلا أنه لم يذكر ما اذا كانت القوات السودانية قد دخلت الأراضي التشادية أو توقفت عند الحدود.
ما يجري حاليا في تشاد يتعلق بالجيش التشادي والمتمردين التشاديين. وليس للسودان اي علاقة بذلك المتحدث باسم القوات المسلحة السودانية
وفي المقابل، قال المتحدث باسم القوات المسلحة السودانية لوكالة فرانس برس ان السودان "ليس له اي صلة" بالهجوم العسكري على تشاد.
واوضح المتحدث عثمان الاغبش "ما يجري حاليا في تشاد يتعلق بالجيش التشادي والمتمردين التشاديين. وليس للسودان اي علاقة بذلك".
ويتهم السودان بانه الداعم الرئيسي لحركات المعارضة المناهضة للرئيس التشادي ادريس ديبي، فيما تتهم الخرطوم نجامينا في المقابل بدعم متمردي دارفور غرب السودان.
وكان البلدان وقعا الاحد في الدوحة برعاية قطر وليبيا اتفاقا جديدا بعد عدة تفاهمات هدفت الى وضع حد للخلاف بينهما غير انها لم تنفذ.
ونص الاتفاق الذي وقعه الجانبان على التحضير لقمة تجمع الرئيسين السوداني عمر البشير والتشادي ادريس دبي.
يذكر أن العلاقات بين البلدين بلغت قمة توترها في مايو/ أيار 2008، عندما اتهمت الحكومة السودانية تشاد بدعم متمردي حركة العدل والمساواة الذين شنوا هجوماً غير مسبوق على الخرطوم حينها.
لكن البلدين اعادا العلاقات الدبلوماسية بينهما في نوفمبر/ تشرين الثاني من نفس العام.
موضوع من BBCArabic.com
di Apcom
Si prevede nuovo negoziato a Doha dopo l'intesa di febbraio
Roma, 5 mag. (Apcom) - I ribelli del Darfur del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza (Jem) hanno annunciato la loro disponibilità a riprendere i colloqui di pace con il governo di Khartoum in Qatar, per dare seguito alla 'dichiarazione di intenti' firmata a Doha lo scorso febbraio ed arrivare a un accordo che ponga fine alla guerra civile in corso da sei anni nella regione. Un portavoce del Jem, Ahmed Hussein, ha riferito al quotidiano Sudan Tribune che il leader dei ribelli, Khalil Ibrahim, ha accettato di proseguire il negoziato su richiesta dell'inviato speciale Usa per il Sudan, Scott Gration, in visita in Sudan il mese scorso. "Si tratta di un gesto di buona volontà da parte nostra, per dimostrare la serietà delle nostre intenzioni di arrivare alla pace, dietro richiesta dell'inviato Usa - ha detto il portavoce - parteciperemo a un processo per monitorare l'applicazione di accordi già siglati". Il Jem ha fatto sapere che non intende ri-negoziare questioni già concordare nei precedenti colloqui. I ribelli avevano deciso di non prendere parte a nuovi colloqui di pace a Doha, accusando Khartoum di aver violato gli accordi già raggiunti con l'espulsione di 13 organizzazioni umanitarie internazionale dal Darfur. Le autorità sudanesi hanno accusato le ong di aver collaborato con la Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), che il 4 marzo scorso ha spiccato un mandato di arresto contro il Presidente sudanese Omer Hassan al Bashir per crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella regione. Il portavoce del Jem ha rilanciato oggi a Khartoum la richiesta di autorizzare il rientro delle ong nel Paese, denunciando una situazione "disastrosa" sul terreno. Hussein ha quindi ammesso di non essere "ottimista" sull'esito del negoziato, perchè il Jem "nutre dubbi sulla serietà di Khartoum a rispettare gli impegni già accettati".
Darfur. Per Onu scongiurata crisi umanitaria malgrado espulsione Ong
5 Maggio 2009
Malgrado l'espulsione delle Ong da parte del presidente sudanese Omar el Bashir, "abbiamo scongiurato una crisi umanitaria": lo dice Amira Haq, la coordinatrice delle attività umanitarie dell'Onu in Sudan al termine del suo incontro con Margherita Boniver, inviato speciale del ministro degli Esteri per le emergenze umanitarie.
Secondo la funzionaria delle Nazioni Unite, nel Paese è ancora possibile mantenere un livello minimo di assistenza alla popolazione. "Riusciamo a mantenere i servizi più essenziali, come la distribuzione di razioni di cibo e acqua potabile. Lavoriamo con le Ong locali e quelle straniere rimaste, tra cui quelle italiane, e con il governo sudanese. La gente - rileva - non riceve gli stessi servizi di prima, ma almeno non si muore di fame".
Haq conferma che il Pam dell'Onu riesce a garantire cibo per altri due mesi; "nel frattempo - puntualizza - si sta lavorando per potenziare la disponibilità". In ogni caso, "rimane la preoccupazione delle Ong straniere. Comunque continuiamo a lavorare".
اشتباكات بين الجيش التشادي والمتمردين قرب حدود السودان
أفادت الأنباء بوقوع معركة "صغيرة" بين القوات التشادية والمتمردين في جنوب شرق تشاد قرب الحدود مع السودان وافريقيا الوسطى، وذلك حسبما ذكرت مصادر المتمردين.
وكان مسؤول في حركة التمرد التشادية "اتحاد قوى المقاومة" قد أعلن في وقت سابق أنهم دخلوا شرق البلاد.
وأضاف المصدر في اتصال مع وكالة الانباء الفرنسية أن قوات المتمردين متواجدة على الخط الفاصل بين بلدة قوز بيضة الاستراتيجية ومدينة ابيشي.
ويعتبر هذا أول تأكيد من المتمردين التشاديين لما ذكرته الحكومة انهم دخلوا شرق البلاد، لكن المصادر الحكومية قالت إنهم قدموا من السودان واتهمت الخرطوم بدعمهم.
وأضاف المتحدث باسم الحكومة محمد حسين أن المتمردين مزودون بمئات الآليات ولم يقع بينهم وبين الجيش التشادي أي اشتباك حتى الآن.
في هذه الاثناء أعربت فرنسا عن قلقها على سلامة المدنيين شرق تشاد بعد ورود هذه الانباء.
وقال المتحدث باسم الخارجية الفرنسية اريك شفاليه إن بلاده، التي تشارك بحوالي 800 جندي في القوة الدولية المنتشرة في تشاد وافريقيا الوسطى، "ستمتثل للاوامر الصادرة عن قائد القوة الجنرال السنغالي الحاج محمدو كانجي".
وردا على سؤال حول احتمال اللجوء الى العسكريين الفرنسيين للتدخل في الصراع في تشاد، اكتفى شفاليه بالقول انهم في تشاد للقيام بمهمة "مساعدة لوجستية او صحية" للجيش التشادي.
وأضافت المصادر التشادية أن قوات المتمردين على بعد 100 كلم فقط من مدينة قوز بيضة الاستراتيجية.
وقال المتحدث باسم الحكومة التشادية محمد حسين "نحن نتابع تحركاتهم منذ (أن غادروا) السودان".
واتهمت الحكومة التشادية الثلاثاء السودان بشن هجوم عسكري على أراضيها بعد يومين من توقيع اتفاق جديد بين الطرفين في الدوحة بهدف تحقيق المصالحة بين البلدين الجارين.
عدوان مخطط
وقال بيان عن وزير الاعلام التشادي "بينما لم يجف بعد المداد الذي وقع به اتفاق الدوحة حرك نظام الخرطوم عدة قوافل عسكرية ضد بلادنا".
واتهم حسين الخرطوم بـ"العدون المخطط" إلا أنه لم يذكر ما اذا كانت القوات السودانية قد دخلت الأراضي التشادية أو توقفت عند الحدود.
ما يجري حاليا في تشاد يتعلق بالجيش التشادي والمتمردين التشاديين. وليس للسودان اي علاقة بذلك المتحدث باسم القوات المسلحة السودانية
وفي المقابل، قال المتحدث باسم القوات المسلحة السودانية لوكالة فرانس برس ان السودان "ليس له اي صلة" بالهجوم العسكري على تشاد.
واوضح المتحدث عثمان الاغبش "ما يجري حاليا في تشاد يتعلق بالجيش التشادي والمتمردين التشاديين. وليس للسودان اي علاقة بذلك".
ويتهم السودان بانه الداعم الرئيسي لحركات المعارضة المناهضة للرئيس التشادي ادريس ديبي، فيما تتهم الخرطوم نجامينا في المقابل بدعم متمردي دارفور غرب السودان.
وكان البلدان وقعا الاحد في الدوحة برعاية قطر وليبيا اتفاقا جديدا بعد عدة تفاهمات هدفت الى وضع حد للخلاف بينهما غير انها لم تنفذ.
ونص الاتفاق الذي وقعه الجانبان على التحضير لقمة تجمع الرئيسين السوداني عمر البشير والتشادي ادريس دبي.
يذكر أن العلاقات بين البلدين بلغت قمة توترها في مايو/ أيار 2008، عندما اتهمت الحكومة السودانية تشاد بدعم متمردي حركة العدل والمساواة الذين شنوا هجوماً غير مسبوق على الخرطوم حينها.
لكن البلدين اعادا العلاقات الدبلوماسية بينهما في نوفمبر/ تشرين الثاني من نفس العام.
موضوع من BBCArabic.com
Tuesday, 5 May 2009
Libertà
I have been getting some objects old ones then got these of general Gordon Chinese who sopressed the Chinese revolt against Inglish Impire but the revolt of Mahadi finished his life in Sudan......azim
Stavo guardando delle vecchie foto tra qui di General Gordon che ha domato la revolta Cinese nel inzio 1900 secolo per finire Governatore generale del proteturato Sudan per L'egitto quando fu il Mahadi NOSTRO EROI NAZIONALE nel 26 Gennaio 1885 ha conquestato Khartoum per la liberta del Sudan fino il 31 Agosto 1898 quando stata conquestata da General Herbert Horatio Kitchener decorato dopo della Regina Vittoria e nominato Lord..................................storia ..............Abdelazim Abdella Gomaa
Stavo guardando delle vecchie foto tra qui di General Gordon che ha domato la revolta Cinese nel inzio 1900 secolo per finire Governatore generale del proteturato Sudan per L'egitto quando fu il Mahadi NOSTRO EROI NAZIONALE nel 26 Gennaio 1885 ha conquestato Khartoum per la liberta del Sudan fino il 31 Agosto 1898 quando stata conquestata da General Herbert Horatio Kitchener decorato dopo della Regina Vittoria e nominato Lord..................................storia ..............Abdelazim Abdella Gomaa
Subscribe to:
Posts (Atom)