DIRITTI UMANI. Rifugiati sudanesi in cerca di una patria
EUROPA, 13:25:00
2008-12-18 Amman (HREA - www.hrea.org) [Photo by Mia Farrow, per gentile concessione ad ICN-News: Darfur]
UNHCR Un gruppo di 97 rifugiati sudanesi, originari soprattutto del Darfur, bloccati in un campo provvisorio nel deserto iracheno dal 2005, sono partiti per Amman, in Giordania, da dove è previsto che raggiungano in nottata la Romania. In Romania saranno alloggiati in un nuovo Centro di Transito d'Emergenza a Timisoara dove attenderanno che le loro domande per il reinsediamento siano esaminate. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ringrazia i governi della Giordania e della Romania per la loro collaborazione che ha reso possibile questo trasferimento.
E' previsto che il gruppo, attualmente in Giordania, parta stanotte su un volo speciale dall'aeroporto di Marka ad Amman alla volta della Romania accompagnato dallo staff dell'UNHCR. Partiranno successivamente altri 42 rifugiati sudanesi che dovrebbero lasciare l'Iraq il prossimo mese.
Il gruppo era fuggito dal Sudan alla fine degli anni '80 e dalla loro partenza dal Sudan la situazione in Darfur si è seriamente deteriorata. I rifugiati non hanno quasi più contatti con le loro famiglie in Sudan. Hanno paura di tornare nel loro Paese dove potrebbero trovarsi nella condizione di sfollati interni.
I rifugiati hanno sopportato abusi, ricatti, minacce e aggressioni a opera della milizia dopo la caduta del regime di Saddam Hussein nel 2003. In tutto 17 sudanesi sono stati uccisi tra il dicembre del 2004 e il febbraio del 2005. A causa di questo bersagliamento da parte dei rivoltosi, i rifugiati hanno cercato di fuggire dall'Iraq, ma non ce l'hanno fatta. Sono rimasti bloccati nel campo di K-70 fuori dalla città di Al Rutbah, nel deserto di Al Anbar, circa 75 km a est del confine tra Giordania e Iraq. Qui hanno dovuto sopportare dure situazioni climatiche e persecuzioni da parte dei miliziani. Contemporaneamente alla ricerca di una soluzione duratura per loro, l'UNHCR ha fornito aiuti umanitari al gruppo, che comprende donne e bambini. HREA - www.hrea.org
HREA è un'organizzazione internazionale non governativa che ha come missione la promozione e il supporto formativo all'educazione ai diritti umani di attivisti e professionisti del settore, attraverso lo sviluppo e la redazione di materiali e programmi di studio nonché, la creazione di una comunità mediante tecnologie disponibili sul web.
I darfuriani e poplo che vivie da secoli in quella terra ora non faciamo storie per cercari un altra patria la loro patria e 1-Darfur confine 1956 nel Sudan si parlo di diritti umani prima questo diritto e dopo il resarcimento danni sia casa bruciati animali uscisi terreni spropriati del loro proprietari.
2-Smeliterizari i jengaweed.
3-Cessare il fouco totalmente
4-Una conferenza internazionale per stabilire quando scritto sopra.
Volevo porgere la mia scusa al SLM perche quando scritto sul problema del Darfur specialmente dopo il testamento di 40 ONG accusando il Soldati del Governo e il Jengaweed di schiavismo..... la mia scusa profonda del anima che con i Darfuriani........................................Abdelazim Abdella Gomaa
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